venerdì 19 aprile 2013

INTER vs Roma: 2-3

Anche l'ultimo appiglio di speranza se n'è andato, come da pronostico del resto.
Contro la massiccia dose di sfortuna che ha tormentato la stagione Nerazzurra stavolta era veramente difficile avere la meglio.
I cattivi presagi si erano tra l'altro manifestati nell'immediato prepartita, quando anche Esteban Cambiasso aveva dovuto abbandonare il riscaldamento e dare forfait in extremis per l'ennesimo acciacco muscolare che ha colpito i calciatori della Rosa Interista, già decimata (e non si tratta di eufemismi, Mr. Strama ieri ha veramente fatto fatica a mandare undici calciatori in campo) appunto dai numerosi infortuni che si sono intensificati proprio in quest'ultimo periodo (quello decisivo, peraltro).
E così, anche contro una Roma non certo irresistibile, è arrivata l'ennesima sconfitta. 
Addio Finale, addio stagione, addio (probabilmente) Europa anche per la prossima annata.
Anche la vena polemica dei tifosi della Nord aveva contribuito a scuotere il match, con striscioni che non possono non trovarci concordi.
Il vero problema però è che a prescindere dagli infortuni, dalla sfortuna, dall'incapacità dirigenziale, dalle (giuste) contestazioni, per smuovere qualcosa occorrerebbe un intervento deciso dai piani alti, dal Presidente, che ad oggi non abbiamo ancora visto. Nonostante i risultati decisamente negativi di quest'anno (e della scorsa stagione).
Sinceramente questo immobilismo inizia ad essere, oltre che incomprensibile, anche (e non poco) preoccupante: cosa ne sarà della Squadra nel prossimo futuro? Quale progetto (ammesso e non concesso che ve ne sia uno) si deciderà di adottare?
Il fallimento (sportivo) dei Nerazzurri è sotto gli occhi di tutti, ancora oscure sono però le manovre che la Società intende attuare.
La sconfitta più grande non sono i risultati negativi, le critiche della stampa (arrivata a picchi di faziosità tremendi, quasi fosse stata orfana di un facile bersaglio da beffeggiare), gli sfottò dei "nemici" di sempre.
Quello che fa più male al Tifoso Nerazzurro è vedere il costante e lento affievolirsi delle aspirazioni, quelle che un tempo animavano tutto l'ambiente, Presidente in primis.
L'orgoglio Nerazzurro non può andare perduto. Non è ammissibile.

.:: I Voti ::.

Handanovic 6,5
Jonathan 6,5
Ranocchia 5
Samuel 5
Juan Jesus 5,5
Zanetti (C) 5
Kovacic 6,5
Kuzmanovic 5
Schelotto 4
Alvarez 6,5
Rocchi 5,5

Benassi 5
Belloni s.v.
Forte s.v.

All. Stramaccioni 5

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