lunedì 30 settembre 2013

Cagliari vs INTER: 1-1

Due punti persi? In effetti l'andamento del match potrebbe portarci ad affermarlo, anche se il tutto andrebbe contestualizzato ed analizzato tenendo in considerazione un fattore findamentale: il terreno di gioco.
Il campo di Trieste era ieri ai limiti del praticabile, lo si è notato sin dalle prime battute.
Come è stato evidente che la squadra maggiormente penalizzata sia stata quella Nerazzurra, il cui sviluppo di gioco, basato su ripartenze veloci e scatti palla al piede dei suoi interpreti tecnicamente più dotati (Alvarez e Guarin su tutti), è stato fortemente inibito dalle condizioni del campo, favorendo un cagliari corsaro e combattivo, che comunque nel primo quarto d'ora di gara è apparso egualmente in sofferenza di fronte al ritmo altissimo imposto dagli Interisti, che ci hanno provato sin dalle prime battute prima con Nagatomo, poi con Guarin, Belfodil, infine con Alvarez, ma senza fortuna.
Mr. Mazzarri, che alla vigilia del match si era lamentato per gli impegni troppo ravvicinati (poco più di sessanta ore tra la gara contro la fiorentina e quella contro il cagliari) imposti da un calendario oggettivamente da riesaminare, aveva optato per un mini turnover schierando il portoghese Rolando al posto di Campagnaro sul cetrodestra difensivo, Pereira per Jonathan (con il dirottamento di Nagatomo sulla destra), Kovacic al posto di Taider in mediana e Belfodil in sostituzione di Palacio in avanti, confermando gli altri 7/11 di formazione.
Non male i nuovi (anche se il ritardo in uscita di Rolando in occasione del fortunoso pareggio rossoblù pesa tantissimo nell'economia del match), con il giovane croato Kovacic a spiccare sugli altri (la condizione sembra migliorare di partita in partita) con una gara di personalità e senso tattico impeccabile. Pereira e Belfodil generosi, ma da rivedere (i titolari sono un'altra cosa).
Dopo un primo tempo a forti tinte Nerazzurre, la ripresa inizia con l'avvicendamento Alvarez-Icardi, per un'Inter dichiaratamente più offensiva. Il giovane attaccante italo-argentino non si è fatto certo attendere, e dopo mezz'ora di sostanziale equilibrio ha portato l'Inter in vantaggio con un colpo di testa ravvicinato sugli sviluppi dell'ottimo assist fornitogli da Nagatomo (altra grande prova offerta dall'esterno nipponico, migliore in campo).
Va detto comunque che la manovra offensiva dei Nerazzurri è stata chiaramente agevolata dall'ingresso di Palacio per Belfodil: con l'argentino in campo, senza nulla togliere alla punta ex Parma, è stata tutta un'altra musica.
Neanche dieci minuti dopo, come dicevamo in apertura, è arrivata la beffa del pareggio cagliaritano,  per colpa di una disattenzione difensiva (Rolando in ritardo nella marcatura e Handanovic colpevolente immobile),con tanto di sfortunata deviazione, sulla conclusione da fuori di Nainggolan.
Pur non meritando i sardi sono quindi riusciti ad ottenere un pareggio insperato. 
Terreno di gioco (quasi impraticabile) e, probabilmente, qualche cambio azzardato nell'undici titolare hanno impedito ai Nerazzurri di mantenere il secondo posto in classifica. 
Sono però queste le gare che possono far crescere, pur essendo destinate a pesare, e non poco, nell'economia del Campionato.
Sabato sera a S. Siro arriverà la Roma capolista, squadra in grande spolvero e per giunta a punteggio pieno: l'Inter resta in attesa, pronta a ripartire all'inseguimento di un sogno cui ormai nessuno ha più intenzione di rinunciare.

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Handanovic 5
Rolando 5
Ranocchia 6,5
Juan Jesus 6
Nagatomo 7
Guarin 5
Cambiasso 6
Kovacic 6,5
Pereira 5,5
Alavarez 6
Belfodil 6

Icardi 6,5
Palacio 6,5
Milito s.v.

All. Mazzarri 6


*Il presente articolo può essere consultato anche sul portale "Canale Inter" cliccando qui.

sabato 28 settembre 2013

INTER vs Fiorentina: 2-1

Vittoria di cuore e carattere, sublimata da una perla tecnica inaspettata e vincente (non tutti sarebbero stati in grado di segnare un gol come quello realizzato da brasiliano Jonathan).
Come 'vincente inaspettata' era questa Inter alla vigilia della stagione, probabilmente più complicata della sua storia, la prima senza Europa dopo quindici anni, una squadra da rifondare, rivoluzionare, riplasmare.
E' certamente troppo presto per dirlo, ma possiamo affermare (risultati alla mano) che la strada imboccata è quella giusta e che il timoniere (Mazzarri) non poteva essere migliore.
Nella vittoria contro la fiorentina (una buona squadra, ma sin troppo pompata a parere di chi scrive) si è vista la capacità di soffrire, la voglia di reagire, l'orgoglio Nerazzurro riemrgere dopo gli anni bui.
Ancora 3-5-1-1, ancora Ricky Alvarez (uno dei migliori) a supporto dell'unica punta Rodrigo Palacio (il modulo è sicuramente il più adatto al momento attuale, l'isolamento dell'attaccante argentino a lungo andare potrebbe però rappresentare un problema) per un'Inter attendista e pronta a ripartire con gli "strappi" dei suoi contropiedisti (ci aspettiamo tutti un pronto riscatto da Fredy Guarin, uscito tra i fischi del Meazza, ma siamo sicuri voglioso di dimostrare  a tutti di poter essere decisivo e di poter sfruttare al meglio le proprie caratteristiche tecniche, che sulla carta si sposano al meglio con il ruolo affidatogli da WM).
Di fronte, una fiorentina con buon possesso che, orfana delle frecce più importanti (Pizarro e Cuadrado) ha lasciato tutto il peso dell'attacco sul povero Giuseppe Rossi, apparso molto mobile, molto volenteroso, ma poco incisivo (c'è da dire però che il lavoro in solitaria dell'attaccante viola, in collaborazione con l'ottima prova di Joaquin, ha tenuto in apprensione l'intera difesa Nerazzurra).
Il gol su rigore (dubbio ma legittimo), ha poi consentito a Pepito di segnare nel secondo tempo l'illusorio vantaggio dei fiorentini, prima che le due magie di Cambiasso e Jonathan consegnassero ai Nerazzurri la quarta vittoria in Campionato ed il secondo posto in classifica.
Da rivedere le prestazioni di Taider e Nagatomo, apparsi un po' in affanno, così come le condizioni del gioiellino Mateo Kovacic, autore di una mezz'ora non brillantissima.
L'ingresso di Mauro Icardi ha invece ancora una volta smosso le acque, rompendo l'equilibrio di una gara pericolosamente incanalata verso un epilogo sfortunato: l'attaccante è stato nuovamente capace di portare l'incisività necessaria, di accrescere il peso offensivo per l'assalto vincente: con una punta in più infatti la difesa di Montella ha dovuto per forza di cose arretrare il baricentro, consentendo all'Inter di rendersi più pericolosa in avanti e con maggiore continuità.
Alla fine, il 2 a 1 è stato sicuramente meritato ed ha ripagato la squadra più determinata (l'Inter).
Domenica i Nerazzurri saranno impegnati nella complicata trasferta di Trieste (contro il Cagliari), speriamo che la "magia" continui.

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Handanovic 6
Campagnaro 6
Ranocchia 6,5
Juan Jesus 6
Jonathan 7
Guarin 5
Cambiasso 8
Taider 5,5
Nagatomo 5,5
Alvarez 7
Palacio 6

Kovacic 5,5
Icardi 6,5
Pereira 6

All. Mazzarri 7,5

lunedì 23 settembre 2013

Sassuolo vs INTER: 0-7

Dieci punti dopo quattro giornate di Campionato, tredici gol fatti, soltanto uno subito, miglior attacco, miglior difesa, secondo posto in classifica.
Basterebbero questi semplici dati statistici a raccontarci di questa nuova Inter, una squadra trasformata nel carattere, nella personalità, plasmata sapientemente dal nuovo tecnico Mr. Mazzarri, un allenatore che ha riportato "fame" di vittoria, temperamento e tanta, tanta voglia. 
Gli scettici di inizio anno sono stati così ripagati con un inizio folgorante, un avvio che ha addirittura superato aspettative e buoni propositi (nessuno, neanche lo stesso WM, si aspettava un'Inter così in palla già a Settembre).
L'orgoglio ed il forte desiderio di rivalsa della squadra tutta dopo l'hannus horribilis appena trascorso hanno indubbiamente facilitato il percorso di crescita intrapreso, una strada che, ne siamo certi, riporterà i Nerazzurri a splendere nuovamente.
Bando alla scaramanzia, alla modestia, alle solite critiche gratuite dei detrattori di  turno: questa Inter deve essere consapevole della propria forza, deve essere in grado di vivere il presente, di gustarlo, assaporarlo, traendone forza per il prosieguo di stagione.
Sì, perchè un'impresa come quella di ieri al Mapei Stadium di Reggio Emilia contro il Sassuolo non può che essere esaltata, rimarcata, sottolineata a dovere, ed infine meritatamente goduta (come ha avuto modo di mostrare un Presidente Moratti visibilmente felice in tribuna).
Un 7 a 0 esterno (miglior risultato nella storia Nerazzurra fuori dalle mura amiche) non può arrivare per caso, e non può tantomeno dipendere soltanto dalla modestia dell'avversario di turno (dopotutto l'attuale Sassuolo non ha niente da invidiare, tecnicamente parlando, alla 'bestia nera' Novara del 2011/12 o al piccolo Siena dello scorso anno, due squadre che ci sono costate, oltre ai 6 punti stagionali, meritate umiliazioni e grave perdita di autostima). Il segnale alle concorrenti è stato di quelli forti e stavolta anche roboanti, adesso dobbiamo continuare su questa via.
Con l'ormai collaudato 3-5-1-1 gli uomini di Mr. Mazzarri sono entrati in campo sostendo un ritmo infernale sin dai primi minuti, andando in gol prima con Palacio al 7', raddoppiando poi con Taider al 23' e mettendo al sicuro il risultato al minuto trentatre ancora con il centrocampista franco-algerino (in compartecipazione con lo sfortunato difensore avversario Pucino).
Letto in questi termini, potrebbe apparire un primo tempo a tinte Nerazzurre, ma dopotutto rientrante nell'ordinario. Analizzando nei dettagli la gara ci accorgiamo però che l'Inter ha saputo ribaltare un'inerzia, quella del possesso palla, che l'avversario aveva saputo proporre nei tre precedenti turni di Campionato, ci accorgiamo dei progressi di una difesa che sembra finalmente aver trovato la quadratura del cerchio dopo le ultime disgraziate stagioni (sontuoso Juan Jesus a fianco degli impeccabili Ranocchia e Campagnaro), della rinascita di un Cambiasso apparso dinamico come non si vedeva ormai da tempo (autore di un gol strepitoso da fuori), della conferma di un Ricky Alvarez che ancora una volta ha stupito tutti esprimendosi su livelli altissimi (andando anche a segno nel secondo tempo e fornendo un assist pazzesco per il rientrante Milito). Senza tralasciare naturalmente la brillante prova del giapponese Nagatomo, sempre propositivo ed inesauribile sulla sinistra, la buona prova di Jonathan, o la sorpresa Taider, un 'novello Stankovic' (passatemi il paragone un po' azzardato) che tanto serviva a questa Inter. La rete di Palacio poi non fa più notizia, ormai l'argentino ci ha abituati troppo bene.
Capitolo a parte merita il ritorno (con doppietta) del simbolo del Triplete Diego Milito, uno che dopo sette mesi entra come se niente fosse, uno che quando segna fa provare emozioni uniche. Anche in un sette a zero, anche contro un Sassuolo qualunque. Lo abbiamo aspettato, ed oggi, insieme al risultato, godiamoci anche il suo (fondamentale) rientro, in attesa della prossima gara, quella che ci vedrà impegnati con la Fiorentina di Montella Giovedì a San Siro, quella stessa Fiorentina che lo scorso anno non perse occasione di umiliarci al Franchi.
Cara viola, l'Inter non dimentica, stanne certa! È bene battere il ferro finchè è caldo, si dice dalle mie parti, quindi non facciamoci impietosire dalle numerose assenze dei prossimi avversari. 
C'è una stagione intera ancora da vivere, da assaporare e godere. 
Sperando in altre giornate come quella di ieri...tanta roba!

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Handanovic 6,5
Campagnaro 6,5
Ranocchia 6,5
Juan Jesus 7
Jonathan 6
Nagatomo 7,5
Guarin 6
Cambiasso 7
Taider 7
Alvarez 8
Palacio 7

Milito 10
Kovacic 6
Wallace s.v.

All. Mazzarri 8,5


*Il presente articolo può essere consultato anche sul portale "Canale Inter" cliccando qui.

lunedì 16 settembre 2013

INTER vs Juventus: 1-1

È stata un'INTER-juventus ricca di emozioni quella cui abbiamo assistito sabato sera a San Siro. 
Un Derby d'Italia giocato a viso aperto da entrambe le squadre, terminato con un pareggio che alla fine non ha fatto male a nessuno.
Ad uscire rafforzata nel morale e nell'autostima è però sicuramente la squadra di Mr. Mazzarri: il match rappresentava il primo importante banco di prova per i Nerazzurri in una stagione che tutti Noi auspichiamo  possa essere quella del grande rilancio. Prova superata, a pieni voti direi.
Con il collaudato 3-5-1-1 l'Inter ha proposto gioco e quasi mai sofferto l'avversario, risultando brillante sin dalle prime battute, quando il giapponese Nagatomo ha impegnato severamente Buffon in una delle numerose sortite offensive che lo hanno visto protagonista per l'intera gara (i dettami tattici di WM sono stati assimilati in breve tempo dagli esterni).
Il trio difensivo Ranocchia, Campagnaro e Juan Jesus davanti ad Handanovic ha retto bene l'ondata offensiva bianconera, pericolosa con il talentuoso Tevez e con il mai domo Vidal (in gol nel secondo tempo).
A centrocampo Cambiasso e Alvarez (quest'ultimo autore di una prestazione strappa applausi, che ha deliziato gli spettatori presenti) sono riusciti nel difficile compito di annullare le geometrie di Pirlo, inibendo fortemente la manovra avversaria.
Da non dimenticare poi il grandissimo impatto del giovane Taider, schierato nell'undici titolare al posto di Kovacic ed autore di una prova tatticamente perfetta, condita anche da sortite offensive tecnicamente molto apprezzabili.
In avanti, Palacio è apparso un po' abbandonato a se stesso, poco incisivo ma prezioso come al solito in fase di ripiegamento.
Unica nota stonata della serata, e non mi riferisco soltanto all'azione che ha portato al pareggio bianconero, l'involuzione del brasiliano Jonathan, apparso sin troppo intimorito dal dirimpettaio Asamoah (probabilmente per l'eccessivo timore di lasciare scoperta la fascia di competenza in fase passiva, l'esterno Nerazzurro ha finito per annullare se stesso anche nella spinta che lo aveva contraddistinto nelle due prime uscite stagionali).
Quando a metà del secondo tempo finalmente Mazzarri ha gettato nella mischia un attaccante ad affiancare Palacio (arretrando Alvarez a centrocampo), i risultati sono stati più che evidenti, e proprio grazie ad uno "strappo" palla al piede di "Ricky Maravilla" è arrivato il vantaggio Nerazzurro, manco a dirlo con Icardi, che si è confermato bestia nera per i bianconeri, stavolta a S. Siro con la maglia dell'Inter (mica da tutti!). La sfrontatezza del giovane attaccante, unita alle indubbie doti fisiche e tecniche di cui è in possesso, possono farci sbilanciare nell'affermare che trattasi di grande acquisto.
L'urlo di gioia è durato però solo pochi minuti, con la juventus subito pronta ad approfittare della prima ed unica sbavatura della difesa Interista (come ricordavamo sopra, grossa ingenuità difensiva di Jonathan) ed a colpire con una fortunosa conclusione di Vidal per l'1 a 1 finale.
Mr. Mazzarri, dopo il pareggio, ha provato a restituire briosità ad un centrocampo apparso in debito d'ossigeno inserendo Kovacic al posto dello strepitoso Alvarez, ma il gioiellino croato non è riuscito nei pochi minuti a disposizione ad essere incisivo e determinante come si sperava.
Per come si era messa la gara, l'Inter può mangiarsi le mani per non aver saputo gestire il risultato favorevole, ma deve comunque essere soddisfatta della grande prestazione e consapevole di aver dato un gran segnale al Campionato: i Nerazzurri ci sono e ci saranno sino alla fine, possiamo esserne certi.

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Handanovic 6,5
Jonathan 5
Campagnaro 7
Ranocchia  6,5
Juan Jesus 6,5
Nagatomo 6,5
Cambiasso 6,5
Guarin 6
Taider 6,5
Alvarez 8
Palacio 6,5

Icardi 7
Kovacic 6

All. Mazzarri 8