giovedì 31 dicembre 2009

BUON DUEMILADIECI!


Buon Anno a tutti i tifosi Nerazzurri!

E speriamo che il 2010 ci riservi altre belle emozioni come quelle che ci ha regalato l'anno appena concluso!



La Redazione di "INTERISTA NEL CUORE"

mercoledì 30 dicembre 2009

Sondaggio chiuso: i tifosi vogliono Pandev all'Inter!

Dieci giorni fa abbiamo aperto un sondaggio in merito agli eventuali colpi di mercato che sarebbero serviti a migliorare la rosa dei Nerazzurri.
Il preferito dai votanti, con il 36% delle preferenze, è risultato essere Goran Pandev, attaccante ormai ex Lazio (ha recentemente vinto la sua battaglia contro la società di Lotito ed è quindi un giocatore svincolato) che in effetti sembra molto vicino all'Inter (l'affare appare ormai concluso, si attende soltanto il 2 Gennaio, data della riapertura ufficiale del mercato, per perfezionare l'acquisto).
Per il 31% dei tifosi invece la squadra di Mourinho è già competitiva con gli effettivi a disposizione e non necessita quindi di alcun innesto (a dire il vero un attaccante sarebbe molto utile alla causa Nerazzurra, vista la partenza di Eto'o per la Coppa d'Africa e la cessione in prestito di Suazo al Genoa).
Per Antonio Candreva (10%) e Luca Toni (21%) la rimanente fetta dei voti.
Evidentemente la punta azzurra avrebbe avuto un semplice inserimento in un attacco che abbisogna più di tecnica che di forza fisica, ed il giovane centrocampista in forza al Livorno non è ancora in possesso dell'appeal giusto per approdare a Milano.
A mio modesto parere invece un centrocampista eclettico come Candreva sarebbe un buon colpo e consentirebbe a Mr. Mourinho di far rifiatare gli instancabili Stankovic e Cambiasso.

giovedì 24 dicembre 2009

BUON NATALE

La Redazione di INTERISTA NEL CUORE augura a tutti i tifosi Nerazzurri di trascorrere un FELICE NATALE.

lunedì 21 dicembre 2009

INTER vs Lazio 1-0

Dallo scorso Agosto aspettavamo di vendicare la sconfitta subita in Supercoppa Italiana e ieri, in un gelido stadio Meazza (la temperatura è scesa addirittura a -10°), i Nerazzurri si sono imposti sulla Lazio di Ballardini con una rete di Samuel Eto'o (che purtroppo, raggiunto il suo stato di forma quasi ottimale, dovrà partire a Gennaio per la Coppa d'Africa con la sua Nazionale).

L'Inter schierata da Mourinho si dispondeva in campo con il 4-3-1-2, con un quasi inedito Muntari ad occupare la corsia sinistra di difesa. Gli altri erano Julio Cesar in porta, Maicon a destra, Lucio e Cordoba centrali, come detto Muntari a sinistra, un centrocampo formato da Zanetti (C), Cambiasso e Thiago Motta, Stankovic trequartista dietro alle punte Milito ed Eto'o.

Ai Nerazzurri basta un quarto d'ora per regolare la pratica, andando in vantaggio al '15 con Eto'o, che riceve un bel cross di Deki Stankovic dalla destra, colpisce di testa, Muslera respinge ma il camerunense è bravo a ribattere a rete con il destro.

Poco altro ha avuto da dirci questa partita (per onestà intellettuale dobbiamo riportare due situazioni dubbie in area interista: la prima con Cordoba che colpisce Rocchi in scivolata, ma il laziale sembra aver già concluso quando il colombiano lo tocca; la seconda con un mani di Maicon che avrebbe meritato il penalty; quest'ultimo però nei primi minuti viene atterrato in area laziale con una netta spinta da parte del difensore Radu e, nel secondo tempo, anche Milito viene abbracciato davanti alla porta di Muslera da un Siviglia sin troppo scalmanato), se non la riproposizione di un Cambiasso versione tappabuchi, la ritrovata gamba di Maicon, e l'ennesimo record battuto dal Nostro Capitano, sempre in campo nell'anno solare 2009 (una vera e propria macchina).

Inter a +9 sulla Juventus (ieri schiantata dal Catania di Mihaijlovic) e +8 sul Milan (che deve però recuperare la difficile partita contro la Fiorentina, a Firenze).

Quella di ieri, seppur con il minimo sforzo, è dunque risultata essere una vittoria pesantissima in chiave Campionato, che ha ristabilito le distanze di qualche settimana addietro.

In attesa della partita del prossimo 6 Gennaio a Verona contro il buon Chievo allenato da Di Carlo, speriamo che l'ormai consueto ritiro in Dubai non sia stavolta infausto e che Babbo Moratti ci regali magari qualche innesto di qualità (personalmente proporrei Candreva del Livorno).

.:: I Voti ::.

Julio Cesar 6,5
Maicon 7
Lucio 6,5
Cordoba 6,5
Muntari 6,5
Zanetti 6
Cambiasso 7,5
Thiago Motta 6
Stankovic 6,5
Eto,o 7
Milito 5,5

Materazzi s.v.
Vieira 6
Balotelli s.v.

All. Mourinho 7

sabato 19 dicembre 2009

Tanti auguri Mister!!

La redazione di "INTERISTA NEL CUORE" fa un grosso in bocca al lupo a Roberto Mancini per la sua nuova avventura alla guida degli inglesi del Manchester City.

Il "Mancio", grandissimo ex allenatore Nerazzurro, ha infatti sottoscritto oggi un contratto che lo legherà ai Citizens per i prossimi 3 anni e mezzo e percepirà uno stipendio di 3,5 milioni di Euro a stagione.

Grazie ancora per tutte le emozioni che hai saputo regalarci, "Mancio"!!

venerdì 18 dicembre 2009

Come sempre..

Non siamo stati fortunati, il regalo di Natale non è arrivato, purtroppo.
Senza essere piagnoni, dobbiamo ammetterlo: tra le squadre che potevano capitarci il Chelsea è forse la più completa in assoluto, dalla difesa all'attacco ha in organico uomini esperti e tecnicamente validissimi ed è guidata da un allenatore abituato alle sfide di Champions, avendone già vinte due. Negli ultimi due anni i blues hanno affrontato la massima competizione europea in modo esemplare, arrivando quasi a vincerla due anni fa (fu sconfitta ai rigori dal Man Utd) e sfiorando la finale lo scorso anno (sconfitta all'ultimo minuto dal Barcellona, poi vincitrice del torneo, al termine di una partita falsata da errori arbitrali macroscopici).
Sarà quindi un avversario ostico, ma io credo anche battibile.
Vedremo secondo me una partita molto fisica, e di sostanziale equilibrio, dove gli scontri individuali faranno la differenza. Importante sarà arrivare alle due sfide (la gara di andata a S. Siro il prossimo 24 Febbraio) nel pieno della forma psicofisica (Mr. Mou dovrà attuare quindi un ampio turnover per le gare di Campionato).
A pensarci bene forse le folate di Cristiano Ronaldo e Kakà, o gli amari ricordi di Manchester sarebbero stati più nefasti per i Nerazzurri.
Spero vivamente di non sbagliarmi.

UEFA Champions League 2009/2010, Ottavi di Finale: sarà INTER - Chelsea

NYON (Svizzera) - L'urna ha detto Chelsea. Nella sede dell'UEFA a Nyon si è svolto nella tarda mattinata di oggi il sorteggio degli ottavi di finale di Champions League. I nerazzurri, essendosi classificati al secondo posto nel proprio girone, disputeranno la gara di andata allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro a Milano mercoledì 24 febbraio 2010; la gara di ritorno sarà invece allo "Stamford Bridge" a Londra in trasferta martedì 16 marzo 2010.

Questo il quadro completo degli accoppiamenti degli ottavi di finale dell'Uefa Champions League dopo il sorteggio effettuato oggi a Nyon:

Stoccarda (GER)-Barcellona (SPA)
Olympiakos (GRE)-Bordeaux (FRA)
INTER (ITA)-Chelsea (ING)
Bayern Monaco (GER)-Fiorentina (ITA)
CSKA (RUS)-Siviglia (SPA)
Lione (FRA)-Real Madrid (FRA)
Porto (POR)-Arsenal (ING)
Milan (ITA)-Manchester Utd (ING)


Fonte: Inter.it

giovedì 17 dicembre 2009

INTER vs Livorno 1-0

In una freddissima San Siro (la temperatura ieri era intorno agli 0°) i Nerazzurri battono il Livorno di Serse Cosmi per 1 a 0 a approdano ai quarti di finale di Coppa Italia.

Quella di ieri infatti era la prima partita degli ottavi per quanto riguarda la competizione nazionale, le altre sette si giocheranno il prossimo Gennaio, e Mr. Mourinho ha colto l'occasione per dare spazio a chi sino a questo momento ha visto il campo col contagocce (escludendo però ancora una volta il povero Marko Arnautovic, che non sembra rientrare minimamente nei piani dello Special), complici anche le squalifiche di qualche titolare.

L'Inter si schierava così con Toldo in porta, Donati (giovane proveniente dalla Primavera, classe '90), Lucio, Chivu e Muntari in difesa, Stankovic, Vieira e Thiago Motta a centrocampo, Sneijder trequartista dietro alle punte Suazo e Balotelli. E' proprio quest'ultimo che prova ad innescare la velocità del suo collega di reparto al primo minuto, ma l'honduregno non riesce a concludere a rete.

L'Inter parte forte, le riserve (per l'occasione titolari) desiderose di fare buona impressione si impegnano molto, creano buoni fraseggi e trame di gioco ma al '3 minuto è l'inamovibile Stankovic (anche ieri tra i migliori) a colpire il palo con una bella conclusione.
I Nerazzurri si rendono pericolosi ancora con Balotelli e poi con Suazo e al '33 arrivano vicinissimi al gol con una bellissima punizione di Sneijder che si infrange però sul palo.
L'olandese si rifà qualche minuto più tardi, nella ripresa, quando al '51 trafigge il portiere amaranto con una parabola imprendibile, ancora su calcio di punizione (per la verità concesso per un inesistente fallo di mano fisciato all'ex Rivas).

Qualche minuto dopo l'Inter è vicinissima al raddoppio, ma Suazo, solo davanti a Benussi, si fa ipnotizzare dall'estremo difensore.
Il secondo gol Nerazzurro potrebbe arrivare anche con Balotelli e ancora con Suazo, ma la gara termina 1 a 0.

Nel complesso è stata una buona Inter, capace di tenere bene il campo e il pallino del gioco, dove ha spiccato per qualità e quantità la prestazione di Wesley Sneijder (vero faro del gioco Interista e collante imprescindibile tra centrocampo e attacco).

Vale la pena poi sottolineare anche il buon esordio, senza sbavature, del giovane Donati che Mr. Mourinho ha mandato in campo quasi a sorpresa, a testimoniare che il portoghese tiene molto in considerazione il settore giovanile.

Domani ore 12:00 a Nyon ci sarà il sorteggio degli ottavi di Champions League: quest'anno speriamo di essere più fortunati (la mia previsione è il Bordeaux). Incrociamo le dita e..FORZA INTER!

.:: I Voti ::.

Toldo 6
Donati 6
Lucio 6
Chivu 6
Muntari 6
Stankovic 7
Vieira 6,5
Thiago Motta 6,5
Sneijder 8
Balotelli 6
Suazo 6

Maicon 6
Milito 5,5

All. Mourinho 7

mercoledì 16 dicembre 2009

Tutta la VERITA'

Ieri sera, all'interno di una puntata speciale di Niente di Personale - programma condotto dal bravo e competente giornalista Antonello Piroso su La7 - è stata mandata in onda la docu-fiction "Operazione Offside" che riprende il nome da quello dato dalla Procura di Napoli alle indagini effettuate su quei movimenti poco franchi che stavano sconvolgendo il mondo del calcio e, di conseguenza, tutto quello che vi ruotava attorno.
Qui di seguito proponiamo due spezzoni di detta rappresentazione che serviranno a farvi comprendere quanto ben strutturata ed introdotta (alla fine della docu-fiction si arriva addirittura a sospettare che dietro a Moggi & C. agissero gli alti poteri delle istituzioni) fosse la cupola MAFIOSA che aveva a capo il d.g. della Juventus LUCIANO MOGGI.
Capirete molto bene, inoltre, e colgo anche l'occasione per invitare faziosi giornalisti come Mughini e Cucci ad evitare di rendersi ridicoli davanti alle telecamere cercando di difendere a oltranza il loro indifendibile amico Luciano, quali fossero i reali motivi del dominio incontrastato della Juventus di quegli anni e i loschi raggiri che venivano effettuati a danno delle società "nemiche" del sistema.


SPECIALE NdP OPERAZIONE OFF-SIDE - La prima docu-fiction su Calciopoli



SPECIALE NdP OPERAZIONE OFF-SIDE - Interrogatorio di Luciano Moggi

martedì 15 dicembre 2009

Evitiamo, per favore!

Se dovessimo stare ad analizzare tutti gli articoli ed i commenti degli 'anti-interisti' non faremmo più vita.
Sì, perchè da quando Calciopoli ha ripulito il mondo del calcio dalle mele marce, da personaggi di stampo mafioso (Moggi e Giraudo su tutti) che con il loro agire manovravano la quasi totalità del mondo pallonaro nostrano (e tutti sappiamo quali interessi ruotino attorno al mondo del calcio, da quelli dei calciatori a quelli degli arbitri, dai diritti televisivi ai procuratori etc.) riportando così lo stato delle cose ad una sorta di normalità e lealtà che nello sport dovrebbe sempre regnare, e dove quindi il più forte dovrebbe primeggiare solo e soltanto grazie alle proprie forze ed abilità e non in seguito ad aiuti provenienti dall'esterno (o che, come nel caso di Moggiopoli, erano stati architettati per rimanere il più possibile all'interno), in Iltalia c'è una squadra che vince ininterrottamente Campionati e Coppe (nazionali): l'INTERNAZIONALE F.C..
E se è vero che chi vince è sempre il più antipatico, ecco spiegato 'l'odio' che una certa parte di stampa nutre verso la società milanese.
Essendo un appassionato di calcio tendo a leggere e ad attingere notizie dal variegato mondo dei media (televisione, carta stampata, internet) ed oggi, dopo essermi imbattuto in un articolo pubblicato su Calciomercato.com mi sono meravigliato di come il menzionato portale online (che nella sua autodescrizione si vanta di essere COMPLETO, OBIETTIVO ed ESCLUSIVO vd. link http://www.calciomercato.com/index.php?n=chisiamo) abbia avuto la sfacciataggine di proporre un articolo (questo http://www.calciomercato.com/index.php?a=157698) nel quale l'autore usa un tono talmente fazioso da risultare a tratti ai limiti della sopportazione.
Questo Blog non a caso è denominato "Interista nel Cuore", proprio perchè vuol essere dichiaratamente di parte e trattare vicende quasi esclusivamente Nerazzurre.
In un clima teso come stiamo vivendo in questo momento in casa Interista non abbiamo bisogno di accuse gratuite rivolte alla società o all'allenatore da un fantomatico "Romanista" che ci bolla come prepotenti, arroganti e maleducati.
Spero vivamente che la Redazione di Calciomercato.com prenda provvedimenti a riguardo, vista e considerata la politica redazionale cui dichiara di ispirarsi.

lunedì 14 dicembre 2009

Atalanta vs INTER 1-1

Ieri i Nerazzurri affrontavano l'Atalanta di Antonio Conte, squadra che negli ultimi anni ha creato, in special modo a Bergamo, non pochi grattacapi alla squadra allenata da Mr. Mou.


L'Inter si proponeva in campo con il modulo vincente del Mercoledì di Champions, seppur con qualche variante negli interpreti: Julio Cesar in porta, Maicon, Lucio, Cordoba e Chivu in difesa, Cambiasso e Zanetti (C) a centrocampo per sorreggere un attacco che vedeva Sneijder nel ruolo di rifinitore dietro alle tre punte Balotelli, Eto'o e Milito. Mourinho squalificato era sostituito in panchina dall'allenatore in seconda Beppe Baresi.

La gara inizia con i Nerazzurri sottoritmo e con i bergamaschi che cercavano di portare pressing alto, esponendosi talvolta alle ripartenze dei Nerazzurri (ieri in tenuta bianca, con la divisa del Centenario) che però non riuscivano prima con Maicon e poi con Lucio ad inquadrare la porta.
Atalanta che sfiora il vantaggio con un bel diagonale di Bellini che Cambiasso devia verso la porta: Julio Cesar è bravo stavolta a deviare in angolo.
Pochi minuti più tardi è vantaggio Inter: la rete è siglata da Diego Milito che è bravo e caparbio a superare, grazie anche ad un rimpallo, tre avversari in area e a trafiggere il portiere avversario con un bel destro sul primo palo.

L'Atalanta non si dà per vinta e con un indiavolato Ceravolo cerca ti tenere impegnata la capolista, ma è l'Inter a sfiorare di nuovo il gol: al '33 la punizione di Sneijder finisce però sulla traversa.
La prima frazione si conclude con la squadra di Mourinho avanti di una rete.

Nella prima mezz'ora del secondo tempo non ci sono grandi episodi da segnalare, se non l'espulsione di Sneijder per doppia ammonizione al minuto '20. L'Inter fino a quel momento aveva avuto la partita in mano, senza quasi mai andare in difficoltà.
Al trentaseiesimo arriva il pareggio dell'Atalanta: lancio di Caserta (appena entrato), liscio clamoroso di Lucio, stop bellissimo di Tiribocchi che con un preciso destro trafigge un incolpevole Julio Cesar.
I Nerazzurri provano a reagire mandando in campo Stankovic, ma non riescono a creare azioni pericolose. Al 93' Thiago Motta avrebbe a disposizione la palla del match, ma Coppola è bravo e respinge la conclusione del centrocampista brasiliano.
Quella di ieri è stata un'occasione persa dall'Inter, che avrebbe potuto allungare nuovamente su Milan e Juventus, entrambe sconfitte. Un punto è comunque stato guadagnato, guardiamo il bicchiere mezzo pieno.
Nel post partita un nervosissimo Josè Mourinho è protagonista di uno scontro verbale con un giornalista. In attesa di ulteriori accertamenti sull'accaduto mi sento di dire che l'allenatore portoghese dovrebbe però stare più tranquillo e cercare di trasmettere serenità anche all'ambiente: facendo così rischia di infastidire inutilmente una squadra che, ricordiamolo, è prima in Campionato e si è qualitifcata agli ottavi di Champions League.

.:: I Voti :..

Julio Cesar 6
Maicon 6
Lucio 4
Cordoba 6,5
Chivu 6
Zanetti 6
Cambiasso 7
Sneijder 6
Balotelli 5,5
Eto'o 6
Milito 6,5

Thiago Motta 6
Stankovic 6

All. Mourinho (Baresi) 6

venerdì 11 dicembre 2009

Che ne sarà di LUI?

Nonostante la qualificazione agli ottavi di Champions League ed il primo posto in Campionato in casa Nerazzurra aleggia ancora uno strano clima di tensione.
Partendo dal presupposto che l'attuale allenatore dell'INTER non è mai stato messo in discussione dal Presidente Moratti, mi sento però di sposare una teoria ben illustrata sulla Gazzetta dello Sport: lo stile probo ed esemplare che da sempre la famiglia Moratti cerca di trasmettere, negli ultimi tempi è stato macchiato da atteggiamenti sopra le righe di Mr. Mourinho che, in continuo conflitto con i mass media nostrani, ha addirittura scelto la via del silenzio (evidentemente non in totale accordo con la Società, viste le interviste rilasciate dallo stesso Moratti nel post partita di Mercoledì).
Tralasciando gli obblighi contrattuali verso le emittenti televisive (le quali versano fior fior di milioni di Euro per poter avere contatti diretti con le società di calcio e che hanno quindi il sacrosanto diritto di critica nei confronti dei loro esponenti), cui la società Inter deve necessariamente adempiere, ed il fatto che i Nerazzurri (dagli alti organi societari ai giocatori) si sono da sempre distinti per la grande disponibilità e professionalità (pur in conseguenza di feroci ed immotivate critiche, vd. periodo pre-Calciopoli) con cui hanno saputo controbattere alle domande degli organi di informazione, dobbiamo necessariamente considerare l'impatto emotivo che questi comportamenti del portoghese potrebbero far scaturire.
Se alla vigilia della delicatissima gara contro il Rubin Kazan era stato Sandro Mazzola (peccando di orgoglio, perchè un grande ex calciatore come lui, che peraltro è tifoso interista, avrebbe dovuto considerare il fatto che polemiche inutili come quella con Mou potevano risultare molto nocive per la squadra prima di una partita delicata come quella di Mercoledì) a stuzzicare e scatenare così le poco gradevoli (e gradite) parole dell'allenatore, adesso nessuno riesce a capire i motivi del suo mutismo.
E se a tutto ciò (e mi ripeto, non sono aspetti da sottovalutare in casa Inter, perchè Moratti tiene moltissimo all'immagine societaria, che oggi è in gran parte influenzata dal giudizio mass media, che evidentemente non può essere benevolo) aggiungiamo i continui dissidi con il giovane Balotelli, che sembra sempre più aver sostituito l'ex pupillo Recoba nel cuore del Presidente, la bruciante sconfitta con la Juventus, la persistente e stucchevole spocchia di Josè Mourinho, per quest'ultimo non è poi così improbabile un futuro prossimo lontano da Milano come poteva apparire un mesetto fa. A meno che lo Special One non regali a Noi tifosi la tanto agognata Coppa dalle grandi orecchie.

mercoledì 9 dicembre 2009

INTER vs Rubin Kazan 2-0

I Nerazzurri approdano agli ottavi di Champions League battendo i russi del Rubin Kazan nella decisiva sfida di stasera a S. Siro.

Nel giorno della ricorrenza del santo patrono (il 9 Dicembre è per l'appunto San Siro) la squadra di Mr. Mourinho è stata brava a scacciare tensioni e paure che si erano venute a creare negli ultimi giorni (in conseguenza anche della sconfitta di Torino) mettendo fine, almeno in apparenza e quantomeno per stasera, ai vociferati malumori che si dice fossero affiorati anche all'interno della società.

Secondo posto del girone, proprio come un anno fa, guadagnato all'ultima giornata con una partita nella quale ha funzionato quasi tutto (unica nota negativa di questa sera sono stati gli infortuni a Samuel e Stankovic).

Nerazzurri in campo con un modulo inedito, il 4-2-1-3: Julio Cesar in porta, Maicon a destra, Samuel e Lucio centrali, Zanetti (C) a sinistra, Stankovic e Thiago Motta a centrocampo, Sneijder trequartista dietro alle punte Balotelli, Milito ed Eto'o.

Nelle intenzioni di Mourinho c'era probabilmente la volontà di trasmettere alla squadra l'importanza decisiva della gara, e i ragazzi in campo hanno recepito direi molto bene il messaggio dell'allenatore.
Quello Nerazzurro stasera è stato un collettivo armonico, tutti si sono mossi in funzione dei compagni e della squadra (Balotelli ed Eto'o si sono sacrificati spesso in ripiegamento) e hanno concesso pochissimo alla squadra russa.

Dopo le prime folate offensive arriva però la prima tegola della serata: Walter Samuel chiede il cambio e al suo posto, a freddo e senza un adeguato riscaldamento, entra Ivan Cordoba (autore poi di una buonissima partita).
Il Rubin prova ad impensierire l'Inter con le ripartenze in contropiede, ma la retroguardia Nerazzurra è sempre brava a respingere gli attacchi avversari.

Al '31 arriva poi il sospirato vantaggio: azione caparbia di Zanetti sulla fascia sinistra, il Capitano salta tre uomini, vince un rimpallo e serve Balotelli in area, quest'ultimo smarca Eto'o che di sinistro trafigge il portiere avversario: 1 a 0.

Nel finale di primo tempo Sneijder prova la conclusione da fuori area, ma il pallone finisce di poco alto.

Inizia il secondo tempo e dopo pochi minuti c'è un altro infortunio in casa Inter: Stankovic deve uscire e lascia il posto a Cambiasso.
La partita si gioca su buoni ritmi e i Nerazzurri mantengono sempre il pallino del gioco.

Al '64 poi Supermario Balotelli si guadagna una punizione sulla trequarti, sistema la palla e decide di calciare da 35 metri: la conclusione è un missile che a 100 chilometri orari trafigge per la seconda volta il portiere del Rubin Kazan.

Dieci minuti più tardi ci prova anche Sneijder, ma la sua conclusione è sfortunata e finisce sul palo.
Finisce così 2 a 0, finisce con la sospirata qualificazione e con la sensazione di aver superato brillantemente un duro esame, di quelli che fanno crescere.

La partita di stasera ci ha detto che con l'intensità, la determinazione e la velocità giuste l'Inter non deve temere nessuno e che un attacco a tre punte non è così impossibile da presentare.

Il 18 Dicembre ci sarà il sorteggio: è vero che quelle qualificate agli ottavi sono tutte ottime squadre, ma evitare Chelsea e Real Madrid non sarebbe affatto male. Quest'anno speriamo di essere fortunati!

.:: I Voti ::.

Julio Cesar 6
Maicon 6
Samuel 6
Lucio 6,5
Zanetti 8,5
Stankovic 6
Thiago Motta 6,5
Sneijder 6,5
Balotelli 8,5
Milito 5,5
Eto'o 7

Cordoba 7
Cambiasso 6,5
Muntari 6

All. Mourinho 8

sabato 5 dicembre 2009

Juventus vs INTER 2-1

Perdere contro la Juventus fa sempre molto male, però stasera usciamo dall'olimpico di Torino ancora primi in classifica e consapevoli di non essere inferiori ai bianconeri.

La partita è stata molto tattica, giocata con molta intensità e fisicità da entrambe le parti e non ha regalato grandi spunti.

I Nerazzurri, ancora privi di Sneijder che deve ancora recuperare dall'infortunio patito con la nazionale olandese, si sono schierati con Julio Cesar in porta, Zanetti (C), Lucio, Samuel e Chivu in difesa, Thiago Motta, Cambiasso, Muntari a centrocampo, Stankovic dietro le due punte Milito ed Eto'o.


Il camerunense stasera è apparso sin da subito in palla e maggiormente brillante rispetto alle ultime uscite ed ha tenuto impegnata la difesa bianconera riuscendo a dare molta profondità alla squadra di Mourinho.

Nonostante il buon inizio dei Nerazzurri, sono però i bianconeri a passare in vantaggio: al 20' l'arbitro Saccani (non all'altezza della partita) fischia un fallo INESISTENTE di Samuel su Del Piero, Diego calcia la punizione sulla trequarti destra, Melo colpisce di testa e trova una deviazione (probabilmente di Lucio) che prende in controtempo un non impeccabile Julio Cesar.

La reazione interista non si fa attendere e il pareggio arriva pochi minuti dopo, al 26', con Eto'o, che di testa trafigge Buffon capitalizzando al meglio un gran cross dalla destra di Stankovic: 1 a 1.


Da segnalare, nella prima frazione di gioco, un rigore netto non ravvisato dall'arbitro a favore dei nerazzurri (Cannavaro trattiene Samuel in area non constentendogli di saltare).

Il primo tempo si conclude sull'1 a 1, ma è l'Inter che da la sensazione di avere la partita in mano, e infatti la seconda frazione di gioco si riapre con i Nerazzurri in completo controllo della partita e con una juventus incapace di produrre gioco.

Dopo un bellissimo contropiede non concretizzato da Stankovic la squadra di Ferrara passa al 60' con Marchisio, autore di un bellissimo gol viziato però da una maldestra respinta del portiere interista su un tiro non irresistibile di Sissoko.

Anche nel secondo tempo i Nerazzurri si vedono negare un EVIDENTE rigore per l'atterramento di Milito da parte d Caceres in area. Vane sono però le proteste del Principe.

Nel frattempo entra Balotelli (anche stasera oggetto di cori razzisti, e vale la pena RIMARCARLO) che al minuto ottantacinque scatena involontariamente un parapiglia generale dopo essere stato colpito con una doppia gomitata da Felipe Melo, che verrà poi espulso.


La gara termina 2 a 1. I Nerazzurri sono ancora primi in classifica, ma il Milan adesso si è avvicinato (-4) e la juventus anche (-5).
Mercoledì non potremo sbagliare, e io confido nella reazione della squadra. Forza ragazzi!

.:: I Voti ::.

Julio Cesar 3
Zanetti 6
Lucio 6
Samuel 5
Chivu 5
Thiago Motta 5,5
Cambiasso 6,5
Muntari 5
Stankovic 6,5
Eto'o 6,5
Milito 5

Balotelli 5
Mancini 5
Materazzi 6

All. Mourinho 6

mercoledì 2 dicembre 2009

Buon compleanno a Francesco Toldo


Tanti auguri di buon compleanno a Francesco Toldo che oggi compie 38 anni essendo nato a Padova il 2 dicembre 1971.

martedì 1 dicembre 2009

Tuteliamolo!


Balotelli fischiato, offeso, attaccato, oggetto di ingiurie razziste.
Balotelli relegato in tribuna e indicato dalla stampa come possibile partente nel mercato di Gennaio.
Balotelli che quando gioca porta gol, spettacolo e punti.

Negli ultimi mesi l'attaccante Nerazzurro Mario Balotelli, che è nato il 12 Agosto 1990 a Palermo, è stato spesso alla ribalta sui mass media italiani e stranieri ed ha quindi dovuto adattarsi a questa situazione che sicuramente avrà forgiato il suo carattere. Carattere che a 19 anni non può essere ancora maturato al 100%, ma a questo non si pensa mai quando si parla di Balotelli.
Fino a domenica ho sempre pensato che i siparietti che si erano venuti a creare tra Mario e Mr. Mourinho fossero stati pianificati dai due per prendere in giro i giornalisti e che il rapporto tra allenatore e giocatore fosse in realtà sempre ben saldo.
L'ultima tribuna però mi ha fatto pensare molto e, pur non essendo uno di quelli che si lasciano influenzare facilmente dalle correnti di pensiero fomentate dagli operatori di mercato (che danno Balotelli in imminente partenza per l'Inghilterra) devo dire che sta affiorando in me uno strano senso di preoccupazione.
Ascoltando e riascoltando, leggendo, guardando le ultime interviste a Mr. Mourinho mi è sembrato di scorgere in lui un sempre maggiore senso di insofferenza dei confronti di Mario, insofferenza che secondo me porta il portoghese a ingigantire anche le più piccole stupidaggini.
Come dicevo in apertura, quando parliamo di Balotelli, quando lo giudichiamo e lo critichiamo, dovremmo sempre tenere a mente che è solo un ragazzo di 19 anni.
Critiche pubbliche (come quella di Mr. Mou davanti alla stampa dopo le sue prestazioni), cori razzisti, campagne mediatiche potrebbero veramente bruciare e far scappare dall'Italia questo autentico gioiello che l'Inter ha saputo coltivare e lanciare in modo esemplare.
La società (ed in particolare Massimo Moratti, che tra l'altro oggi ha ribadito l'incedibilità dell'attaccante) dovrebbe quindi continuare a proteggere questo grande patrimonio che ha avuto la fortuna di trovare, cominciando a chiarire la situazione interna (con l'allenatore) ed a controbattere alle troppe critiche di cui è spesso oggetto.
Le manifestazioni razziste dei "tifosi" juventini sono da condannare in modo fermo e pesante e non da sottacere come è stato fatto finora.

Spero vivamente che la partita di Sabato non ci riservi qualche altra brutta sorpresa, e che Super Mario sia al suo posto, ovvero in campo ad esultare dopo un gol.

lunedì 30 novembre 2009

WINTERSTORE



Nella slideshow qui sopra puoi vedere le foto del WINTERSTORE scattate dallo Staff di "INTERISTA NEL CUORE" a Milano in occasione della partita di campionato contro la Fiorentina.

domenica 29 novembre 2009

INTER vs Fiorentina 1-0

In un San Siro grigio e tempestoso l'Inter torna a brillare!

C'era da far dimenticare la brutta trasferta di Barcelona.
C'era da rispondere alle critiche subite.
C'era da prendersi i tre punti per tenere a distanza le dirette inseguitrici juventus e milan.

I Nerazzurri in un sol colpo hanno saputo centrare tutti gli obiettivi.

Mr. Mourinho per la gara contro la Fiorentina è tornato al suo modulo preferito, il 4-3-3, e ha schierato: Julio Cesar in porta, Zanetti (C) a destra, Lucio e Samuel centrali, Chivu a sinistra, a centrocampo Stankovic, Cambiasso e Muntari ed in attacco Eto'o, Quaresma e Milito.


Vista l'assenza per squalifica di Maicon, il Capitano ha dovuto adeguarsi e tornare al suo vecchio ruolo di laterale destro di difesa, ma la vera sorpresa è stata Quaresma, che si è preso il posto da titolare relegando addirittura in tribuna (si dice per comportamenti indisciplinati) SuperMario Balotelli. Proprio il portoghese è stato l'arma in più per i Nerazzurri che hanno dominato la gara tenendo schiacciati i viola nella propria metà campo praticamente per tutta la partita.

L'1 a 0 infatti è un risultato bugiardo, poichè la mole di gioco e di occasioni create dall'Inter potevano e dovevano (se non fosse stato per le imprecisioni dei vari Milito e soprattutto Eto'o) portare sicuramente ad una vittoria molto più netta.


La rete Interista arriva all'85° minuto su calcio di rigore che Milito trasforma dopo esserselo guadagnato: un ingenuo Comotto atterra infatti "el Principe" in area colpendo l'attaccante sulla caviglia senza invece temporeggiare come avrebbe dovuto. Da segnalare, in quest'azione, la splendida illuminazione di Thiago Motta che smarca Milito in area di rigore.

L'unico ad impensierire Julio Cesar in novanta minuti è stato Gilardino che, pochi minuti prima del vantaggio Interista, si era costruito un'occasione da gol con un stupenda azione in solitaria che aveva tagliato fuori i centrali Interisti, che però l'attaccante della Fiorentina aveva concluso sul palo.

Adesso non ci rimane che affondare i bianconeri e prenderci, mercoledì prossimo (9 dicembre), la qualificazione agli ottavi di Champions.


.:: I Voti ::.

Julio Cesar 6
Zanetti 7
Lucio 6
Samuel 5
Chivu 5,5
Cambiasso 6,5
Muntari 6
Stankovic 7
Quaresma 8
Eto'o 4
Milito 6

Thiago Motta 6
Vieira 6
Mancini 6

All. Mourinho 6



- Rigore di Diego "El Principe" Milito -

sabato 28 novembre 2009

INTERISTA NEL CUORE @ MILANO

Lo staff di INTERISTA NEL CUORE sarà a Milano nei giorni 28 & 29 Novembre per seguire la partita di campionato contro la Fiorentina.

Domenica potrete quindi vedere sul blog le immagini del nuovo Winterstore in piazza San Babila, le foto del ristorante "El Gaucho" di proprietà del nostro Capitano Javier Zanetti e gli emozionanti momenti della partita di campionato.

mercoledì 25 novembre 2009

Barcellona vs INTER 2-0

E' molto difficile trovare le parole per commentare la prestazione offerta ieri sera a Barcellona dai Nerazzurri. Mi appare inutile infierire ulteriormente, visto che i blaugrana hanno letteralmente ridicolizzato e surclassato la squadra di Mr. Mourinho sotto ogni aspetto, dall'intensità alla tattica, dalla grinta al gioco.
Ieri abbiamo assistito dunque ad una disfatta che molto probabilmente ci segnerà nel prosieguo della competizione (ammesso e non concesso il conseguimento della qualificazione agli ottavi). Se infatti la vittoria di Kiev aveva portato nuove convinzioni e maggior consapevolezza, la sconfitta del Camp Nou ha dissolto tutto in un sol colpo.
Riassumendo brevemente la gara c'è da dire che i Nerazzurri hanno iniziato con l'undici titolare (il solo Sneijder era assente) formato da Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Chivu, Zanetti (C), Cambiasso, Thiago Motta, Stankovic, Eto'o, Milito.


La Squadra di Guardiola passa due volte, prima con Piquè sugli sviluppi di un calcio d'angolo, dopo col giovane Pedro che finalizza una bella discesa con cross di un superlativo Dani Alves.
Il primo tempo si conclude sul 2 a 0, con la squadra di casa che ipnotizza l'Inter dilettandosi in un possesso palla continuo.
La seconda frazione inizia come la prima, con un Barcellona sempre padrona del campo e del gioco e con i Nerazzurri ad osservare: da segnalare il cambio di modulo da parte di Mr. Mourinho, che schiera la squadra con un 4-4-2 sperando in una maggiore copertura degli spazi. Il Barça rallenta e la partita si dissolve fino al fischio finale.
Oltre ai 90 minuti in campo è però il dopo partita che ci deve far preoccupare: dall'allenatore al capitano tutti concordi nel dire che la squadra avversaria è stata superiore, che la scuola e la filosofia calcistica del Barcellona sono lontani anni luce dalla nostra, che gli uomini di Guardiola sono migliori dei Nerazzurri.
Se queste sono le reazioni dopo una sconfitta così umiliante credo che anche per quest'anno la coppa dalle grandi orecchie la vedremo nelle mani di qualcun altro.

.:: I Voti :..

Julio Cesar 4
Maicon 4
Lucio 6
Samuel 4,5
Chivu 4
Zanetti 5
Cambiasso 4
Thiago Motta 4
Stankovic 5
Eto'o 4
Milito 5

Muntari 6
Quaresma 6
Balotelli 4

All. Mourinho 3,5

lunedì 23 novembre 2009

Juve Style!

Lo "stile juventus" non tramonta mai ed anzi, ogni volta ci regala exploit sensazionali. Doping, calcio-scommesse, cupole, moggiopoli, risultati truccati, arbitri ricattati/ricattatori ed infine anche cori RAZZISTI! Una bella lezione di stile, non c'è che dire.
Dopo essermi vergognato ieri sera mentre stavo seguendo, in diretta, la partita Juventus-Udinese (il telecronista Caressa ha condannato, anche se troppo velatamente, l'atteggiamento dei tifosi) oggi mi sono sentito in dovere di denunciare il comportamento deplorevole sì dei tifosi juventini che durante la gara hanno intonato il motivetto "e se saltelli MUORE Balotelli", ma ancor più quello asettico e menefreghista di chi, in funzione del ruolo di opinionista televisivo che ricopre ed è quindi depositario di una responsabilità morale verso l'audience che da casa segue (e in special modo la domenica sera) programmi di intrattenimento calcistico (e mi riferisco sia a rai che mediaset), non ha avuto il coraggio di prendere una posizione netta contro una manifestazione di razzismo così esplcita, non ha avuto il coraggio di puntare il dito contro quei tifosi che per tutta la partita hanno inveito contro un ragazzo ITALIANO di appena 19 anni e che probabilmente al momento del fattaccio se ne stava tranquillo in albergo a Barcellona con la sua squadra.
Suddetti professionisti (giornalisti televisivi, opinionisti etc.) hanno anzi deciso di adottare il basso profilo per non reclamizzare troppo (a detta loro) le brutte gesta di "qualche bastardo".
Caro Mughini, caro Brandi, caro Galli e compagnia bella, non è col silenzio che si combatte l'ignoranza, l'inciviltà e la bastardaggine (come la chiamate voi) ma è solo condannandole che si può sperare in un cambiamento. La televisione, prima di tutto, dovrebbe svolgere una funzione educativa, civilizzante visto che è seguita da milioni di spettatori che talvolta vedono in chi la fa (la televisione) e nei suoi ragionamenti modelli da seguire.
Non basta attaccare l'atteggiamento dei tifosi di ieri con volgarità spicciole (tantopiù se la condanna arriva da un signore di nome Mughini che, da juventino doc, giustifica le azioni del suo amico Moggi e che ieri si è preoccupato sin da subito non del contenuto delle frasi che i suoi con-tifosi avevano pronunciato, bensì di prenderne le distanze, anche a nome della società, che tra l'altro non rappresenta ufficialmente in alcun modo, se non in quello di esserne come dicevamo tifoso): BISOGNA AVERE IL CORAGGIO DI CONDANNARE E DI ATTUARE IL REGOLAMENTO!
Se Calciopoli e il caso doping non ci hanno ancora insegnato niente, cominciamo a criticare quest'ultima manifestazione di juventinità senza farla passare in sordina, come sempre accade.

domenica 22 novembre 2009

Bologna vs INTER 1-3

Finalmente aria di pallone. Dopo due settimane di sosta per le amichevoli della nazionale (naziojuve) buone anche per qualche polemica di troppo (vedi caso Balotelli) ieri finalmente è ripreso il campionato.

Bologna-INTER è stato il primo anticipo del sabato ed i Nerazzurri sono arrivati al Dall'Ara concentratissimi, consapevoli di non poter commettere altri passi falsi per non far avvicinare troppo la juventus di Ferrara.

Mr. Mou, a cui piace prendere in giro la stampa, ha schierato dall'inizio Mario Balotelli, quello che secondo una parte dei giornalisti l'allenatore portoghese non avrebbe neanche convocato. Oltre alla giovane punta in campo sono scesi Julio Cesar, Maicon, Samuel, Lucio, Chivu, Zanetti (C), Cambiasso, Thiago Motta, Stankovic e Milito.


E' proprio quest'ultimo che al '21 sblocca le marcature, finalizzando al meglio una bella sponda di Lucio che aveva raccolto un preciso calcio d'angolo di Maicon.


I Nerazzurri, gol a parte, dominano in lungo e in largo la squadra di Colomba (che, ad onor del vero, non fa niente per invertire la tendenza, ostinandosi a manterere un centrocampo a 3 che non è mai capace di coprire a dovere le fasce laterali) creando molte palle gol che però non riescono a concretizzare a dovere. Dopo neanche un minuto di gioco però i rossoblù pareggiano, con Zalayeta che trafigge una disattenta difesa ed insacca per l'1 a 1.

Si tratta però soltanto di una distattenzione, di una macchia in una partita sempre controllata dalla squadra di Mr. Mourinho, che trova il nuovo vantaggio con Balotelli che trafigge di testa Viviano ancora su angolo di Maicon, dopo essersi mangiato, pochi minuti prima, un gol davanti porta. I Nerazzurri erano andati vicino al raddoppio anche con Milito, che però non era stato fortunato nella conclusione.

Si va a riposo con l'Inter in vantaggio, e la ripresa inizia con Eto'o che sostituisce Balotelli (ammonito). Nerazzurri che amministrano e che trovano il terzo gol al '28, grazie ad una bellissima azione in contropiede finalizzata da Cambiasso che riceve un bel pallone dalla destra dal connazionale Milito.

Dopo il 3 a 1 la partita ha poco altro da dire ed il risultato si mantiene invariato sino alla fine.
Risultato e prestazione molto positivi in vista di martedì, dove dovremo essere bravi e anche un po' spietati: se vinciamo il Barça esce dalla Champions!Forza Ragazzi!!

.:: I Voti ::.

Julio Cesar 4,5
Maicon 5,5
Samuel 5,5
Lucio 6
Chivu 6,5
Zanetti 6
Cambiasso 7
Thiago Motta 7
Stankovic 6
Balotelli 6
Milito 7,5

Vieira 6
Mancini s.v.
Eto'o 6,5

All. Mourinho 8

lunedì 9 novembre 2009

INTER vs Roma 1-1

Partita scudetto fino ad un paio d'anni fa, Inter-Roma è da sempre sfida appassionante e piena di fascino.

Negli ultimi anni le due squadre si sono spesso affrontate a viso aperto e le gare che ne sono scaturite hanno fatto certamente felici tifosi, ma anche spettatori neutrali, viste le emozioni che i calciatori hanno saputo suscitare sul campo.

Il match di ieri sera è però giunto in un momento particolare per entrambe le compagini: quella Interista è arrivata alla partita svuotata mentalmente e fisicamente dalla vincente trasferta di Champions contro la Dinamo Kiev, quella giallorossa invece in situazione surreale, che a dire il vero accompagna la squadra capitolina da ormai qualche tempo, nella quale i suoi riconosciuti campioni non riescono più ad esprimersi come da loro ci si aspetterebbe e sono incapaci di dare continuità alle (poche) buone prestazioni che talvolta forniscono.

Ne è quindi risultata una partita noiosa, spezzettata da molti falli (soprattutto da molti, dubbi, interventi arbitrali) che han reso la gara a tratti inguardabile.

Mr. Mourinho, probabilmente conscio che lo sforzo psico-fisico di Kiev avrebbe influito negativamente sulla prestazione dei Nerazzurri, aveva provato a schierare un centrocampo con un paio di giocatori solitamente non titolari, ma ciò non è servito a dare stimolo al gioco Interista. Gli undici titolari così ieri erano: Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Zanetti (C), Muntari, Vieira, Thiago Motta, Stankovic, Milito, Eto'o.


La gara inizia a ritmi lenti e compassati, ed entrambe le squadre sembrano attendere il momento buono per colpire in contropiede. Contropiede che la Roma trova con Vucinic al 3' minuto, ma il montenegrino si divora un gol già fatto facendosi recuperare da Lucio quando ormai era solo davanti al portiere Interista. L'attaccante romanista si rifà però 10' più tardi: lancio di Motta e colpo di testa della punta giallorossa, che anticipa il solito Lucio e trafigge un disattento Julio Cesar.

I Nerazzurri provano a riagguantare il pareggio prima con Maicon, poi con Milito, ma il portiere della Roma sembra in serata di grazia e chiude la porta in faccia agli attacchi interisti.
Prima frazione che si conclude quindi con la Roma in vantaggio di un gol.

Mr. Mou pensa bene di bissare la grande rimonta di mercoledì e prova a mandare in campo Sneijder e Balotelli al posto di Vieira e Muntari. In effetti i presupposti per rivivere un bel secondo tempo c'erano tutti, ed infatti al 3' minuto Eto'o porta al pareggio la squadra Nerazzurra con un bel sinistro da posizione ravvicinata.


Dopo l'1 a 1 però la partita non decolla, si incattivisce, i calciatori diventano molto fallosi e l'arbitro (forse impaurito dalla brutta piega che stava prendendo la gara) non fa nulla per rassenerare gli animi, fischia continuamente e il risultato si trascina immutato fino alla chiusura di gara. Non ci sono da segnalare azioni importanti negli ultimi quaranta minuti di partita.

Un punto che tiene a distanza di sicurezza Juventus e Milan ma che non soddisfa a livello di prestazione e di carattere.

Adesso cerchiamo di sfruttare al meglio la sosta per recuperare giocatori ancora non al meglio e di ripartire pronti contro il Bologna.

.:: I Voti :..

Julio Cesar 4
Maicon 5
Lucio 6
Samuel 6
Zanetti 6
Muntari 6
Vieira 6
Thiago Motta 6
Stankovic 5,5
Eto'o 5,5
Milito 5,5

Cambiasso 6
Sneijder 6
Balotelli 5,5

All. Mourinho 6

giovedì 5 novembre 2009

Grazie ANGELO!!

Cento anni fa.

È la Lombardia del 1909, quella in cui nasce Angelo Moratti, a Somma Lombardo, il 5 novembre. Diventerà una persona indimenticabile, come pochi sanno essere, lo sarà non solo per chi vive con lui gli anni della Grande Inter, anche per l'industria italiana, per Milano, per tutti.

Chi lo porta a tifare per l'Inter è sua moglie Erminia, una domenica in cui i nerazzurri si misurano con la Lazio. Anni dopo, la decisione di diventarne Presidente. Siamo già a metà degli anni cinquanta, l'Italia è uscita dalla guerra da soli dieci anni, ma ha fatto di tutto per lasciarsela alle spalle. L'Italia e soprattutto Milano, la città simbolo della ricostruzione, grazie anche a uomini come lui. Petroliere: ha creduto nel petrolio, che negli anni in cui è nato risultava ancora una lontana scoperta.

Nel 1955, l'anno in cui diventa Presidente, è concentrato su una raffineria in Sicilia e una centrale elettrica a lignite in Umbria. Apparentemente, un terzo impegno ci starebbe a fatica, nell'equilibrio generale, ma lui sa amministrare il senso del tempo e della propria energia senza avere mai la tentazione di tirarsi indietro. Dev'essere stata un'energia contagiosa.

Dopo, di lui, si racconterà che sapeva emanare una carica positiva su tutti, collaboratori e familiari. Sapeva far sentire importanti le persone.
Non vince subito, impara a vincere. Dirà poi, che ogni industriale dovrebbe aver provato a stare nel calcio, perché è una lezione potente di vita.

Con l'Inter, dopo, vince tutto. Ha imparato a scegliere, giocatori, dirigenti, allenatore. Quando arriva al confine di questo suo imparare, un giorno dice in famiglia 'da domani si fa sul serio'. E l'Inter vola sulla vetta del mondo, inanellando un palmares ineguagliabile con un ritmo di vittorie serratissimo.

Siamo a metà degli anni sessanta. Un milione è un milione di lire, tantissimo. Angelo Moratti è generoso, coinvolgente, deciso. I giocatori firmano in bianco i contratti, perhé c'è lui. Helenio Herrera è un grande condottiero, ma non è mai solo, il Presidente lo preserva dagli errori, la cessione di Mario Corso, per esempio. Lo fa evitandogliela, e negando di aver mai ricevuto offerte. Jair è una pantera, Suarez una fantastica intuizione diventata realtà , Mazzola un ragazzino che si fa uomo, Facchetti è l'alba di una leggenda che sarà nerazzurra per sempre.

Picchi è un vero capitano. Loro lo portano in trionfo, dopo le Coppe, ma è lui che ha saputo convincerli di essere dei campioni.
È un calcio diverso da oggi, è un calcio in cui le trasferte si fanno in macchina, anche da Presidente, affiancato sempre dai figli Gianmarco e Massimo. Oppure si va verso San Siro, sempre lo stesso percorso, la medesima frequenza radiofonica, guai a interrompere il rito.
Fuori, c'è la Milano dirompente di quegli anni, così familiare e al tempo stesso creativa. Adriano Celentano, tifoso nerazzurro, è un cantante vincente da poco, i Beatles sono l'eco inglese di un'arte nuova, la Scala ha le sue prime, Angelo Moratti vola su questi giorni storicamente irripetibili con assoluta eleganza e con decisione.
Il senso della famiglia si riflette nelle immagini fermate nel tempo di quegli anni. Lady Erminia, Gianmarco, Massimo, le sorelle, bellissime, Natalino. Ognuno poi avrà la sua storia, ma l'Inter riunisce tutti.

Quando annuncia il passaggio di proprietà, regalando a Ivanoe Fraizzoli un bene pesante, sia a livello di lignaggio sia di impegno, dirà che c'è un enorme rimpianto a lasciare qualcosa di così amato, non solo da lui, ma dalla gente, anzi, che il maggior rimpianto è lasciare il pubblico. La gente lo ha ispirato quel giorno del 1955 in cui ha deciso di prendersi sulle spalle anche l'Inter.
Milano è cambiata, e molto. Il calcio ha ritmi diversi, rispetto agli anni sessanta. E molte cose sono successe dopo. Ma il ricordo non è rimpianto, è una fonte di conoscenza. Se si dovessero riassumere i giorni di Angelo, la gente lo chiamava così, se lo incontrava per strada, con delle caratteristiche, si userebbero termini senza tempo.

Passione. Intelligenza. Coraggio. Integrità. E anche fantasia, la curiosità di non fermarsi davanti alle soluzioni più ovvie.

Cento anni sono passati dal quel 5 novembre 1909 che è all'origine di una storia meravigliosa.

Fonte: Inter.it

"IL PRESIDENTE"

mercoledì 4 novembre 2009

Dinamo Kiev vs INTER 1-2

Pazza INTER, amala!

In due minuti i Nerazzurri cambiano il volto di un'intera stagione, si lasciano dietro paure, dubbi, timori, debolezze e si prendono la testa della classifica nel girone di Champions andando a vincere una partita INCREDIBILE in una freddissima Kiev dall'atmosfera rovente.

Fino all'ottantacinquesimo minuto l'Inter stasera era infatti sotto di un gol, con la qualificazione che sembrava ormai un miraggio e con tutta la critica pronta a infierire, come accade ormai di consueto, e a sottolineare ancora una volta lo scarso feeling tra i Nerazzurri e l'Europa che conta.

E invece stavolta la squadra di Mr. Mourinho zittisce tutti, scaccia gli incubi che la tenevano frenata e si prende 3 punti che hanno tanto sapore di svolta. Svolta in classifica, come dicevo, ma anche cambio di mentalità, acquisizione di consapevolezza, affermazione di carattere, quello che da sempre contraddistingue le grandi squadre. E quest'anno l'Inter DEVE essere considerata una grande squadra, perchè le partite come quelle di stasera non si vincono per caso. Si vincono con voglia, coraggio, emozione, forza, concentrazione, tecnica e tanto, tanto CUORE.

Da amante del calcio in generale e, come avrete intuito, di INTER in particolare è con profonda gioia che sto scrivendo questo articolo, trascinato dall'adrenalina che ancora sento scorrere in me. Stasera quindi, più che il solito resoconto post-gara, sto tramutando le mie emozioni in parole, alle quali sto cercando con tutto me stesso di dare un senso logico che credo però di aver perso in quei PAZZESCHI due minuti, nei quali i Nerazzurri mi hanno mandato letteralmente fuori di senno.

Mr. Mourinho si è avvicinato alla gara di stasera con le incognite (causa infortunio) di 3-4 calciatori importanti (Muntari, Thiago Motta, Sneijder, Balotelli), ma alla fine ha deciso di schierare l'undici titolare, così composto: Julio Cesar in porta, Maicon, Lucio, Samuel e Chivu in difesa, Zanetti (C), Cambiasso, Stankovic a centrocampo, Sneijder dietro alle due punte Milito ed Eto'o.

I Nerazzurri in campo sembrano dar ragione al tecnico e appaiono sin dai primi minuti tonici e vogliosi. Al '21 arriva però la beffa: la bestia nera Shevchenko riceve un pallone all'altezza del vertice destro dell'area e con il mancino, grazie alla decisiva e sfortunata deviazione di Cambiasso, beffa il portiere interista con uno strano pallonetto.

L'Inter cerca di reagire, ma la Dinamo regge bene, grazie soprattutto ai due giovani centrali di difesa, autori di un primo tempo eccellente.

Nella seconda frazione Mr. Mou cambia modulo, toglie Chivu e Cambiasso e inserisce Thiago Motta e Balotelli: è 4-2-1-3. L'Inter è arrembante, costruisce una decina di palle gol, ma non riesce a segnare. Gli attacchi si infrangono contro il muro difensivo degli ucraini e contro la cattiva sorte che da sempre accompagna le partite dei Nerazzurri formato Champions.

All' '86 poi tutte le speranze Nerazzurre si materializzano nella rete di Milito, bravissimo e freddissimo nel controllare un tiro-cross di Sneijder e a spiazzare il portiere avversario con un bel tocco di sinistro.

Tre minuti più tardi è estasi allo stato puro: Sneijder segue una rocambolesca azione iniziata con una conclusione dalla sinistra di Muntari che Bogush non trattiene, sulla palla si avventa Milito che calcia addosso al portiere della Dinamo e l'olandesino insacca per il definitivo 1 a 2.

Che partita, che emozioni!

Sento, come dicevo in apertura, che questo potrebbe davvero essere il giusto crocevia per i Nerazzurri. Sento che le cose in Champions, d'ora in poi, gireranno per il verso giusto.

.:: I Voti ::.

Julio Cesar 6
Maicon 5
Lucio 10
Samuel 6,5
Chivu 6
Zanetti 7,5
Cambiasso 5,5
Stankovic 6,5
Sneijder 8,5
Eto'o 5
Milito 8

Thiago Motta 6
Balotelli 6
Muntari 6,5

All. Mourinho 9



- Sintesi della partita -


- La Gazzetta dello Sport -

domenica 1 novembre 2009

Livorno vs INTER 0-2

Dopo il k.o. interno dei bianconeri nell'anticipo serale di ieri contro il rinato Napoli del bravissimo Mazzarri, l'occasione oggi era ghiottissima per i Nerazzurri. E i Nerazzurri non se la sono fatta sfuggire, schiantando il Livorno con 2 reti a 0.

La partita è stata giocata in una strana atmosfera: sarà stato il turnover effettuato da Mr. Mourinho, sarà stato il pensiero che inevitabilmente era proiettato verso Kiev o l'assordante tifo amaranto, fatto sta che per tutta la prima frazione di gara l'Inter non sembrava essere in campo e non riusciva a produrre azioni degne di questo nome.


Lo Special One, come annunciato, ha lasciato riposare molti titolari schierando Julio Cesar in porta, Maicon, Cordoba, Lucio e Zanetti (C) in difesa, Khrin, Vieira, Muntari e Stankovic a centrocampo, Milito e Mancini in attacco.

Probabilmente l'inconcludenza e lo spaesamento patiti dai Nerazzurri nel primo tempo erano dovuti anche all'assenza di sbocchi offensivi, dato che il solo Milito (ancora evidentemente non al meglio) non è stato sufficiente a scardinare un'intera difesa e che il pur generoso Mancini neanche oggi ha offerto una prestazione che giustificasse la sua presenza in campo.


Nella seconda frazione di gioco infatti l'Inter cambia volto (e gioco) inserendo una punta (Eto'o) per uno spento Khrin (probabilmente condizionato dall'emozione in un campo "caldo" come quello livornese) e dopo pochi minuti, al 5', trova il gol, con il solito Diego Milito che sfrutta al meglio il servizio di Stankovic e trafigge con un bel destro angolato dal limite dell'area il portiere avversario.


Dopo l'1 a 0 la partita diventa piatta, a tratti noiosa, con i Nerazzurri padroni assoluti della palla che rallentano il gioco e non forzano più del dovuto. Il raddoppio infatti arriva al '36, grazie ad un contropiede ben orchestrato da un ottimo Vieira (autore oggi della sua miglior gara di quest'anno) e concluso da un'insolitamente addormentato (fino a quel momento) Maicon che, con una delle sue proverbiali discese sulla destra, taglia a fette la difesa del Livorno e insacca con un bel rasoterra mancino.


Per il resto (o tutto il resto) è noia, ma l'Inter è comunque in fuga, con la Juventus a -7 e il tanto osannato Milan addirittura a -9.

Mercoledì partita decisiva a Kiev, forza ragazzi!


.:: I Voti :..

Julio Cesar 7
Maicon 6,5
Lucio 5
Cordoba 6
Zanetti 6
Khrin 5,5
Vieira 7
Muntari 6
Stankovic 5,5
Mancini 5,5
Milito 7
Samuel 6
Cambiasso 6
Eto'o 5,5

All. Mourinho 7