giovedì 30 settembre 2010

INTER vs Werder Brema 4-0

Commentare una vittoria così rotonda è sempre un gran piacere, soprattutto se teniamo in considerazione che i Nerazzurri ieri erano privi di ben 5 titolari (Zanetti, Thiago Motta, Milito, Pandev e Samuel) e venivano da una settimana intrisa di tensioni interne causate dalla sconfitta dell'Olimpico.
Mr. Benitez ha saputo tener fede al proprio credo, e ha mandato in campo la squadra con il suo modulo preferito, il 4-2-3-1 (in barba a chi diceva che suddetto modulo non si addice più alle caratteristiche dell'Inter attuale). I titolari così erano: Julio Cesar, Maicon, Cordoba (C), Lucio, Chivu, Cambiasso, Stankovic, Biabiany, Sneijder, Coutinho ed Eto'o.

Come dicevamo in apertura, fuori due big come Milito e Pandev (causa infortunio) e dentro due giovanissimi come il francesino (ieri all'esordio assoluto in Champions) ed il giovane brasiliano a supporto della punta Samuel Eto'o. E per il camerunense quella di ieri è stata una di quelle serate che difficilmente dimenticherà: a segno 3 volte con relativo assist per il gol del compagno Sneijder, una prestazione veramente stratosferica!
E pensare che i tedeschi erano riusciti a spaventare subito i Nostri Ragazzi con l'attaccante Almeida, che fortunatamente non è stato lucido a punire il grossolano errore di Julio Cesar in uscita (è la seconda grave indecisione in due partite, dopo quella di roma).
Passata la paura, l'Inter prende in mano il match e sfiora ripetutamente il gol, prima con Coutinho, poi con Sneijder ed Eto'o, approfittando della imbarazzante staticità dei difensori avversari.

Il vantaggio arriva al minuto 22', grazie ad una giocata difensiva di Esteban Cambiasso, che ruba palla sulla trequarti avversaria e serve Eto'o in profondità, l'attaccante s'invola verso la porta e trafigge il poritere. 1 a 0.
Cinque minuti dopo è raddoppio Inter, ancora con Samuel Eto'o, bravo a sfruttare al meglio lo stupendo lancio di Lucio ed a concludere ancora a rete.
Gli avversari sembrano accusare il doppio colpo, e appaiono frastornati ed incapaci di opporre resistenza alla manovra veloce ed articolata dei Nerazzurri.
La mano dell'allenatore ieri è stata chiarissima, ed i giocatori hanno saputo interpretare al meglio i dettami dello spagnolo: pressing alto, gioco di prima e ritmo alto.

Per il pubblico è puro godimento, ed al trentaquattresimo arriva anche il tris: palla filtrante del Mamba Eto'o per l'olandesino Sneijder che batte con un preciso pallonetto Wiese per il 3 a 0.
La prima frazione termina quindi con i Nerazzurri avanti di tre reti.
Ad inizio secondo tempo arriva però la prima tegola della serata: Julio Cesar fuori per un affaticamento, sostituito dal secondo Castellazzi, che si mette subito in mostra con un paio di interventi decisivi.
Al minuto 62' si ferma anche Lucio (autore fino a quel momento della solita impeccabile prova): al suo posto entra Davide Santon, che va a posizionarsi sulla fascia sinistra facendo scalare Chivu come difensore centrale.
A poco a poco l'inerzia della partita torna Nerazzurra, ed al minuto 80' arriva anche il quarto gol: ancora Eto'o, stavolta servito da un preciso assist di Sneijder. San Siro in festa, Werder triturato.
Negli ultimi dieci minuti di gara non cambia niente, ed il risultato rimane sul 4 a 0.
E' stata sicuramente la miglior Inter della stagione (non concordo con l'allentaore, il quale ha dichiarato di aver visto meglio la squadra contro Bari e Bologna): concreta, determinata ed a tratti anche spettacolare.
Domenica c'è la juventus e sarà una buona occasione per proseguire su questa strada.
FORZA RAGAZZI!

.:: i Voti ::.

Julio Cesar 6
Maicon 6
Lucio 7
Cordoba 6,5
Chivu 6,5
Cambiasso 7
Stankovic 6,5
Biabiany 7
Sneijder 6,5
Coutinho 6
Eto'o 9

Castellazzi 6,5
Santon 6
Obi 6

All. Benitez 7,5

domenica 26 settembre 2010

Roma vs INTER 1-0

Se fosse stato un anno fa, una sconfitta all'Olimpico contro la roma non avrebbe destato grosse preoccupazioni. Dopotutto, ci può stare di perdere punti contro una squadra che si è sempre proclamata come l'anti-Inter, o comunque come una delle pretendenti per lo Scudetto.
Ieri però una vittoria dei Nerazzurri avrebbe dato un segnale fortissimo alle inseguitrici, ed avrebbe significato fuga.
Comprendo benissimo che i paragoni col passato sono talvolta stucchevoli e privi di logicità, visto che ogni partita è diversa dalle altre ed ogni stagione vive delle proprie contingenze, ma impostare la squadra per il pareggio non può che essere una scelta da criticare, tantopiù contro una roma così in difficoltà (i giallorossi avevano avuto il peggior inizio di stagione da dieci anni a questa parte, e nella gara di ieri hanno evidenziato grossi limiti, pur vincendo).
Sotto la gestione Mourinho (purtroppo sono molto nostalgico) al 92' le partite venivano vinte, non perse, e la squadra entrava sempre in campo per cercare la vittoria, non facendo calcoli di classifica. E quando le cose non andavano per il verso giusto, dentro uno, due o addirittura tre punte, scelta che molto spesso premiava con il successo.
Partite come quella di ieri sarebbero state preparate principalmente dal punto di vista mentale, andando a stimolare le delicate psicologie dei calciatori, di OGNI calciatore nella propria individualità, e probabilmente scene come quella del sempre pacato Chivu non si sarebbero viste (anche se c'erano sempre da considerare le variabili impreviste come Balotelli).
La squadra è invece entrata in campo con poca determinazione, e la poca intensità della gara ha assopito ancor di più le voglie dei Nerazzurri, ormai convinti (al 92') di aver eseguito il compito richiesto dal Professore (il pareggio). E invece Vucinic ci ha castigati, ancora una volta, risollevando il morale di una roma ormai priva di speranze e dando ancora maggior risalto alla vittoria rossonera di un paio d'ore prima (adesso i rossoneri sono a -2).
Come dicevamo, Benitez manda in campo una squadra formata da Julio Cesar, Maicon, Lucio, Cordoba (C), Chivu, Cambiasso, Stankovic, Pandev, Sneijder, Eto'o e Milito.
Il modulo è sempre il 4-2-3-1, ma la staticità degli esterni d'attacco scopre pericolosamente il centrocampo, lasciando gli esterni romani molto spesso nell'uno contro uno con i terzini Nerazzurri.
Nella prima frazione è però l'Inter a fare la partita, andando alla conclusione con un pimpante Stankovic (ieri il migliore insieme a Cordoba) che prima si vede respinto il tiro dal portiere avversario, poi colpisce la traversa con una cannonata dalla distanza. Vicino alla segnatura anche Eto'o, ma da pochi passi conclude addosso a Burdisso.
La roma prova a manovrare con triangolazioni palla a terra, i Nerazzurri attendono per colpire in contropiede. Il primo tempo termina così sullo 0 a 0.

Nella seconda metà nessun cambio per Mr. Benitez, e nessun cambio neanche nel ritmo di gara: Sneijder appare avulso dalla manovra, Maicon insofferente sulla fascia, Eto'o (stranamente) poco attivo. L'unico che porta un po' di brio è ancora Stankovic, ma la sua voglia va ad annullarsi nella nullità dei compagni.
A metà ripresa poi ancora una sostituzione per Milito (che sembra però aver accusato problemi muscolari): al suo posto entra Muntari, con la chiara intenzione di preservare il risultato.
Qualche minuto dopo c'è spazio anche per Coutinho, che va a sostituire uno spento Pandev.

Nei minuti finali i Nerazzurri sembrano finalmente spingere, ma Eto'o si divora il gol per ben due volte. Arriva poi l'epilogo, ormai noto, del gol giallorosso: roma in festa e Nerazzurri sotto critica.
Come dicevo in apertura, a mio parere ieri c'è stato un errore di impostazione della gara, sia dal punto di vista psicologico che tattico. Sarebbe servita un'Inter aggressiva e non attendista, e probabilmente oggi saremmo a raccontare una partita diversa.

Dobbiamo rialzarci in fretta però, mercoledì è di nuovo Europa e l'appuntamento è di quelli (quasi) decisivi!

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Julio Cesar 5
Maicon 5
Lucio 6,5
Cordoba (C) 7
Chivu 5
Cambiasso 5
Stankovic 7
Pandev 5
Sneijder 4,5
Eto'o 5
Milito 5

Muntari 5
Coutinho 6

All. Benitez 5

sabato 25 settembre 2010

Grazie José!

In attesa della delicata gara di stasera contro la roma all'Olimpico, caricata dai media di una pressione spropositata (essendo questo soltanto il quinto turno di Campionato) tornano alla mente le vigilie delle sfide contro i capitolini degli ultimi anni, che avevano avuto sempre un protagonista incontrastato (almeno negli ultimi due anni), Josè Mourinho.
Ebbene, sento il dovere di ringraziare ancora una volta il nostro caro Mou, consapevole del fatto che i miei ringraziamenti non saranno mai sufficienti a ripagarlo per le gioie che ha saputo regalarmi e regalarci!
I suoi due anni sulla panchina Nerazzurra non devono però esser ricordati soltanto per i "tituli" conquistati, perchè Mr. Mou ha fatto molto, molto di più.
E' stato l'unico allenatore (o almeno il solo che io riesca a ricordare con cognizione di causa) che ha cercato di rompere un sistema calcio (il nostro) da sempre pervaso da un cancro nascosto ma ben conosciuto, quello del silenzio, delle gerarchie, dell'omertà e del compromesso.
E' stato l'unico a cercare di controbattere allo strapotere mediatico milanista, alla forza dirompente della filojuventinità (che in molti casi abbaglia le menti e quindi anche le decisioni prese dai vertici del calcio italiano) spiattellando spesso e volentieri davanti ai nostri occhi verità molto scomode, che gli italiani non erano abituati a vedere e/o sentire così chiaramente.
Tutti questi mali erano stati assorbiti a tal punto da divenire normalità. Il portoghese, con le sue battaglie in solitaria, li ha riportati alla luce ed in molti (la stragrande maggioranza), per tornaconto personale o per infantile ingenuità, non hanno voluto vederli ed hanno tentato di rispedire le accuse al mittente, etichettandolo come provocatore o rivoluzionario.
L'allenatore di Setubal ha prima tentato di reagire e poi (quando ha capito che da solo non sarebbe riuscito nell'impresa di cambiare un sistema intriso di troppi interessi e che in molti volevano salvaguardare) ha preferito defilarsi per proteggere la propria squadra da possibili ripercussioni (che in realtà l'Inter ha subito, nonostante il lungo periodo di silenzio stampa attuato lo scorso anno).
Infine, dopo aver vinto tutto quello che c'era da vincere (rendendo la squadra vincente anche in Europa, impresa difficilissima se rammentiamo le paure di Champions che avevano sempre bloccato i Nerazzurri negli anni precedenti) e dopo aver capito che il suo lavoro nel Bel Paese era, suo malgrado, giunto al termine, ha deciso di abbandonarsi alle lusinghe dei blancos di Madrid e trasferirsi in Spagna.
Quello che hai lasciato qui però Josè, non lo dimenticherò MAI!Non lo dimenticheremo MAI!
Grazie ancora di tutto, Mr. Mou!

mercoledì 22 settembre 2010

INTER vs Bari 4-0

Alla quarta giornata i Nerazzurri ritrovano il primato solitario in classifica grazie alla vittoria per 4 reti a 0 contro il Bari di Ventura, che lo scorso anno fu capace di fermare i Campioni d’Italia sia all’andata che al ritorno.

E’ stata una serata positiva sotto molti punti di vista: oltre ai tre punti infatti ci sono stati sprazzi di gioco molto interessati, abbiamo visto una miglior condizione ed il ritorno al gol del Principe Milito (autore di una doppietta).

Mr. Benitez aveva mandato in campo l’undici titolare (Capitan Zanetti è fermo ai box per uno pneumotorace post-traumatico) con Juilio Cesar in porta, Maicon a destra, Samuel e Lucio centrali, Chivu a sinistra, Cambiasso e Stankovic (C) a centrocampo, Pandev, Sneijder ed Eto’o dietro alla punta Milito.

Sin dai primi minuti i pugliesi capiscono che per loro non sarà una serata semplice, poiché l’Inter appare molto determinata ad indirizzare la partita sui binari giusti.

Tra le tante, la stella più luminosa è ancora una volta quella di Samuel Eto’o (che in questo inizio di stagione gode di una forma davvero incredibile): il camerunense ridicolizza reiteratamente il proprio diretto marcatore, il povero Pulzetti, superandolo ad ogni affondo.

Proprio da una sua discesa sulla fascia arriva l’1 a 0 Interista: come detto Eto’o salta l’uomo e dalla sinistra pennella un perfetto cross sulla testa di Diego Milito, il Principe stavolta non può proprio sbagliare e segna la sua prima rete in campionato.

Passano pochi minuti e l’Inter potrebbe raddoppiare su un’azione fotocopia, ma Maicon sciupa la deliziosa palla fornitagli dallo scatenato Eto’o.

La prima frazione di gioco termina sull’1 a 0 (da registrare la sostituzione di Samuel con Cordoba: l’argentino ha dovuto abbandonare il campo per un risentimento muscolare).

Inizia la ripresa, ed al 51’ arriva il raddoppio, con Eto’o che trasforma il rigore concesso dall’arbitro per un netto fallo di mani del difensore biancorosso Rossi.

Dopo il 2 a 0 il Bari è costretto a scoprirsi ed i Nerazzurri approfittano degli spazi in contropiede, sfiorando la segnatura in diverse occasioni.

Al minuto 64’ arriva il terzo gol, ancora su rigore, ancora con Eto’o (che firma così la seconda doppietta stagionale). Per completezza d’informazione dobbiamo però ammettere che il secondo rigore è stata una forzatura del direttore di gara e poteva essere anche non concesso.

Rafa Benitez manda in campo Muntari per Eto’o (che riceve la meritata standing ovation dopo una strepitosa prestazione) e Coutinho per Sneijder (apparso un po’ nervoso al momento della sostituzione).

E’ proprio il giovane brasiliano a dare inizio al contropiede fulminante grazie al quale arriva il poker: a segnare è ancora Diego Milito, che scaccia in un sol colpo tutte le critiche ricevute in questo inizio di stagione.

Anche se l’avversario non può certo esser definito di prima fascia, questa sera i Nerazzurri devono ritenersi molto soddisfatti. I passi in avanti fatti a Palermo non erano un episodio isolato, e sono stati confermati pienamente quest’oggi.

Adesso possiamo andare a Roma con una maggiore tranquillità e con un Milito (finalmente) ritrovato.

Un augurio speciale al Nostro Capitano, al quale mandiamo un forte abbraccio nella speranza di rivederlo al più presto sul terreno di gioco.

.:: I Voti ::.

Julio Cesar 6,5
Maicon 6
Lucio 6,5
Samuel 6
Chivu 6,5
Cambiasso 6,5
Stankovic (C) 7
Pandev 6,5
Sneijder 6,5
Eto’o 8,5
Milito 7,5

Cordoba 6,5
Muntari 6
Coutinho 6

All. Benitez 7

domenica 19 settembre 2010

Palermo vs INTER 1-2

Il presidente del Palermo Zamparini l'aveva predetto, e una volta tanto dobbiamo render merito alla sua lungimiranza: l'Inter batte 2 a 1 la squadra di Delio Rossi, ribaltando la rete di svantaggio subita nel primo tempo.
Mr. Benitez manda in campo un undici titolare composto da: Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Chivu, Zanetti (C), Cambiasso, Stankovic, Pandev, Eto'o e Milito.
Con Sneijder assente annunciato, è Deki Stankovic il regista avanzato della manovra Nerazzurra. Il serbo (soprattutto nella prima frazione di gara) è ispiratissimo e si prende sulle spalle l'intera squadra, dimostrando di poter ricoprire brillantemente anche il ruolo di trequartista.
I primi venticinque minuti di gioco vedono i Nostri Ragazzi padroni assoluti del campo, con i rosanero schiacciati spesso e volentieri nella propria trequarti.
Le occasioni non mancano, ma prima Milito, poi Stankovic ed Eto'o non sono freddi e fortunati a tramutare in rete le rispettive occasioni.
Alla prima sortita offensiva sono i siciliani a passare in vantaggio (con l'unica conclusione in 45') a termine di un bel contropiede orchestrato e concluso da Ilicic.
L'Inter si proietta in avanti a testa bassa, ma il risultato non cambia e la prima frazione di gioco termina con i padroni di casa in vantaggio.
Nella ripresa il Palermo parte subito forte e mette in difficoltà la retroguardia Nerazzurra con le belle giocate in velocità dei giovani attaccanti Hernandez e Pastore.
Passata la paura la squadra di Benitez riprende il controllo del match ed al 62' trova anche il pareggio, con una stupenda realizzazione di Samuel Eto'o, che in area salta netto il diretto marcatore e insacca con un potente destro ad incrociare.
Pochi minuti dopo è raddoppio Inter, ancora con Eto'o: bellissimo triangolo Maicon-Stankovic al limite dell'area, Deki mette in mezzo ed il camerunense trafigge il portiere avversario per il 2 a 1!
Con Milito ancora alla ricerca della miglior forma (quest'oggi avrebbe avuto la possibilità di segnare almeno in due occasioni) è El Mamba il vero punto di riferimento in avanti: segna, corre, pressa, fa salire la squadra, è veramente in una condizione fisica straripante.
La partita termina così, e dobbiamo dire che per quanto visto in campo la vittoria dei Nerazzurri è apparsa meritatissima.
E' stata probabilmente la miglior prestazione sotto la nuova gestione Benitez, e credo che quando arriverà una miglior condizione in tutti gli effettivi le cose non potranno che migliorare.
Intanto godiamoci la testa della classifica, e guardiamo ancora tutti dall'alto (in coabitazione col Cesena)!

.:: I Voti ::.

Julio Cesar 7
Maicon 7
Lucio 6,5
Samuel 7
Chivu 5
Zanetti 6,5
Cambiasso 5,5
Pandev 7
Stankovic 7
Eto'o 8,5
Milito 5

Santon 6
Muntari 6
Mariga 6

All. Benitez 7