venerdì 24 maggio 2013

L'unica scelta possibile

Inutile girarci attorno, stavolta il Presidente ha agito con tempra e puntualità, compiendo un primo fondamentale passo verso la ricostruzione.

La scelta di un tecnico esperto e preparato come Walter Mazzarri era divenuta l'unica strada percorribile: forte temperamento, lunga gavetta, antipatico ma concreto. È questo il ritratto del nuovo allenatore Nerazzurro, una scelta che Noi di Interista nel Cuore ci sentiamo di appoggiare in pieno.

La stagione appena conclusa è stata la peggiore degli ultimi venti anni in termini di risultati, facendo finire la squadra in un pericoloso baratro dal quale sarà chiaramente difficile riemergere. Senza cambiare però, sarebbe stato quasi impossibile.

Le attenuanti del caso ci sarebbero tutte, dai numerosi infortuni alla copiosa e continua serie di prestazioni sfortunate, dalla mancata programmazione societaria alla inesperienza del tecnico Stramaccioni. Era giunto il momento di agire, di provare ad arginare una caduta che appariva francamente inarrestabile: ripartire con il giovane allenatore era cosa impraticabile, dobbiamo ammetterlo. Arrivare alla guida di una squadra importante come l'Inter dovrebbe essere un traguardo di merito, non una chance arrivata per caso: la società lo scorso anno ha fatto un tentativo, poi miseramente fallito.

Non intendiamo sconfessare il lavoro di Stramaccioni, nè addossare a quest'ultimo maggiori responsabilità di quante in realtà meriterebbe. Vogliamo semplicemente tentare di analizzare razionalmente la realtà dei fatti: il rendimento dell'Inter in questo ultimo anno è stato decisamente al di sotto di ogni aspettativa, allenatori in passato hanno pagato per molto meno. Se doveva trattarsi, come spero, di progetto, quella intrapresa con Stramaccioni al timone non era la strada giusta. Punto.

A tradirlo sono state, come abbiamo detto, inesperienza e supponenza, due caratteristiche che certamente non possono coesistere con la disastrosa serie di risultati ottenuti.

L'amarezza è ancora tanta, ma la notizia del cambio di allenatore ha fatto rinascere nuova speranza.

Per questo vogliamo darti il nostro benvenuto, MR. MAZZARRI!


lunedì 20 maggio 2013

INTER vs Udinese: 2-5

Si chiude in "bellezza" la peggiore stagione Nerazzurra di sempre.
Sedici sconfitte in Campionato, mancata qualificazione alle Coppe europee, eliminazione dalla Coppa Italia: definire l'esperimento fallito sembrerebbe proprio eufemistico.
C'è invece chi vorrebbe ostinarsi a difendere squadra e tecnico, chi sarebbe orientato alla riconferma, chi continua a parlare di alibi infortuni (e sfortuna) per giustificare l'ingiustificabile.
Dopo i primi segnali di inadeguatezza nei mesi finali dell'anno duemiladodici, la disastrosa seconda parte di stagione ha evidenziato le numerose lacune che l'errata programmazione prima e l'inconsistente sviluppo poi hanno portato l'Inter al nono posto in classifica, una posizione intollerabile per una squadra i cui dichiarati obiettivi ad inizio anno erano ben diversi.
Il periodo di transizione ha lasciato spazio ad una disfatta che la Società ha il DOVERE di arrestare. Per farlo, l'unica strada possibile è il cambiamento, è inevitabile.
La sonora sconfitta patita ieri dall'Udinese rappresenta soltanto l'ultima umiliazione che il Tifoso Nerazzurro ha dovuto subire lungo il corso di un anno tremendo, veramente tremendo.
Quello stesso Tifoso Nerazzurro adesso pretende chiarezza, e non è più disposto ad attendere oltre: serve una scelta forte da parte di un Presidente che ha l'obbligo di tornare egli stesso FORTE, come del resto era sempre stato.
Essere travolti da una squadra mediocre come l'udinese non sarà più tollerabile in futuro (ed ho la certezza di parlare a nome di tutti i Tifosi).
Caro Moratti, cara Società, è giunto il momento di cambiare.

.:: I Voti ::.

Handanovic 3
Nagtomo 3
Juan Jesus 5,5
Pasa 5,5
Cambiasso 5
Pereira 5
Kovacic 6
Kuzmanovic 5
Guarin 4
Alvarez 4
Rocchi 5,5

Schelotto 3
Palacio 6
Benassi 4

All. Stramaccioni 3

sabato 18 maggio 2013

INTER vs Udinese: Probabili Formazioni


Ci siamo. La fine della stagione più triste degli ultimi quindi anni è adesso veramente ad un passo: mancano soltanto novanta minuti, poi su S. Siro calerà il sipario.
Domani i nerazzurri affronteranno l'Udinese di Guidolin, squadra che ha iniziato in sordina ma che ha saputo riprendersi nella seconda parte di stagione. Proprio al contrario dell'Inter, letteralmente crollata nel girone di ritorno e arrivata alla poco invidiabile quota di quindici sconfitte in Campionato, un record negativo che non potrà non influire nelle future scelte della società. Alibi infortuni (e sfortuna) a parte.
Il continuo susseguirsi di voci in merito alla panchina nerazzurra del prossimo anno non accenna a diminuire, e a questo punto è giunto il momento di analizzare con raziocinio se valga davvero la pena proseguire così.
Intanto Mr. Strama, apparso negli ultimi tempi stranamente rilassato, avrà gli uomini contati anche per domani. Contro i friulani potrebbe essere confermato il giovane Pasa al centro della difesa in coppia con Juan Jesus, per una difesa a quattro completata dagli esterni Nagatomo e PereiraA centrocampo, accanto a Kovacic, agiranno Kuzmanovic e Cambiasso, con Guarin ed Alvarez a supporto dell'unica punta RocchiL'indisponibilità di Cassano ha aperto al rientro di Rodrigo Palacio tra i convocabili, ma soltanto per la panchina.
Guidolin, da par suo, manderà in campo la migliore Udinese possibile, con la coppia Di Natale-Muriel in avanti divenuta ormai spauracchio per gli avversari.

Vediamo le probabili formazioni:

INTER (4-3-2-1): Handanovic, Nagatomo, Pasa, Juan Jesus, Pereira, Kuzmanovic, Kovacic, Cambiasso, Guarin, Alvarez, Rocchi.
Panchina: Carrizo, Belec, Schelotto, Spendlhofer, Colombi, Benassi, Garritano, Palacio, Forte.

UDINESE (3-5-2) Brkic, Benatia, Danilo, Domizzi, Basta, Allan, Pinzi, Gabriel Silva, Pereyra, Muriel, Di Natale.
Panchina: Padelli, Pawlowski, Angella, Heurtaux, Ranegie, Campos Toro, Merkel, Badu, Pasquale, Faraoni, Zielinski, Maicosuel, Rodriguez.

lunedì 13 maggio 2013

Genoa vs INTER: 0-0

Visto il momento, considerando i 16 indisponibili, possiamo accogliere il pareggio ottenuto ieri a Marassi contro il Genoa tutto sommato positivamente.
In campo con ben tre Primavera (tra i quali si è contraddistinto per puntualità e personalità il difensore classe '94 Simone Pasa, autore di una partita impecabile in marcatura su un cliente scomodo ed esperto come Marco Borriello), i Nerazzurri sono usciti indenni contro un avversario che, va ricordato, grazie al pareggio di ieri ha conquistato la mtematica salvezza.
La partita non ha avuto molto da dire, l'equilibrio ha regnato per tutti i novanta minuti (se escludiamo due interventi di Handanovic nella prima frazione, che in molti hanno definito prodigiosi, ma che in realtà dovrebbero essere di ordinaria amministrazione per chi ha l'aspirazione di essere il nr. 1 dell'Inter) in un match che le due squadre hanno probabilmente avuto timore di vincere.
Altra buona prova offerta dal gioiellino croato Mateo Kovacic (in special modo nel primo tempo) ed ennesimo infortunio (o ricaduta in questo caso), stavolta a farne le spese Andrea Ranocchia.
Rientri discreti per Yuto Nagatomo (dal primo minuto) ed Antonio Cassano (nella mezz'ora finale): con loro in campo le trame di gioco sono apparse, nei limiti del possibile, più fluide e veloci.
Da rivedere Alvarez e Guarin, apparsi un po' in calo rispetto alle ultime uscite, e bocciatura definitiva per Schelotto, che neanche da esterno ha saputo offrire una degna prestazione.
La testa è già alla prossima stagione, è evidente, ma battere l'Udinese nell'ultima partita sarebbe un buon modo per terminare quella attuale.
Poi potremo pensare al resto.
FORZA RAGAZZI!


 .:: I Voti ::.

Handanovic 6,5
Schelotto 4,5
Ranocchia 6
Cambiasso 6
Pasa 6,5
Nagatomo 6
Kuzmanovic 5
Kovacic 6,5
Guarin 5,5
Alvarez 5
Rocchi 4,5

Cassano 6
Spendlhofer 6
Benassi s.v.

All. Stramaccioni 6

sabato 11 maggio 2013

Genoa vs INTER: Probabili Formazioni


Siamo ormai giunti al penultimo capitolo di una stagione travagliata, che dopo quattordici anni (e 15 sconfitte in Campionato) lascerà i Nerazzurri fuori dalle Coppe Europee.
Domani a Marassi Mr. Strama dovrà fare i conti con ben sedici indisponibilità (tra infortunati e squalificati), un numero incredibile che dovrà necessariamente essere analizzato a fondo dagli addetti ai lavori.
L'allenatore nerazzurro, dopo il colloquio avuto con il Presidente Moratti nella giornata di ieri, in conferenza è apparso sereno e fiducioso per la programmazione in vista della prossima stagione, ma anche molto concentrato sulla partita di domani contro il Genoa (ancora in lotta per la salvezza).
L'obiettivo è quello di ripetere le buone prestazioni (magari con epilogo diverso) offerte contro Napoli e Lazio, due gare che i nerazzurri hanno affrontato con determinazione, senza purtroppo però riuscire ad evitare la sconfitta.
Tra i convocati salta all'occhio il folto gruppo dei Primavera aggregati alla prima squadra, due dei quali potrebbero partire nell'undici titolare. Chivu infatti non è riuscito a superare i fastidi al piede, e al suo posto Stramaccioni dovrebbe schierare il giovane Simone Pasa accanto a Ranocchia (che stringerà i denti fino all'ultimo, pronto comunque il giovane Spendlhofer). A completare il reparto difensivo, saranno il ritrovato Yuto Nagatomo a sinistra e Schelotto a destra. A centrocampo, accanto a Kovacic, agiranno Benassi e Cambiasso, con Guarin a supporto della coppia offensiva Alvarez-Rocchi. Torna in panchina anche Antonio Cassano, che però non avrà un alto minutaggio.
Tra i rossoblù, che tenteranno di guadagnarsi l'aritmetica salvezza tra le mura, confermata la coppia d'attacco Borriello-Floro Flores, con Bertolacci trequartista. A centrocampo, Rigoni affiancherà Matuzalem e Kucka, a protezione del quartetto difensivo composto da Granqvist, Portanova, Manfredini e Antonelli.
 
Vediamo le probabili formazioni:

GENOA (4-3-1-2): Frey, Granqvist, Manfredini, Portanova, Antonelli, Kucka, Rigoni, Matuzalem, Bertolacci, Floro Flores, Borriello.
Panchina: Tzorvas, Donnarumma, Bovo, Cassani, Moretti, Vargas, Pisano, Nadarevic, Jankovic, Immobile, Jorquera, Tozser.

INTER (3-5-2) : Handanovic, Schelotto, Ranocchia, Pasa, Nagatomo, Kovacic, Cambiasso, Benassi, Guarin, Alvarez, Rocchi.
Panchina: Carrizo, Belec, Spendlhofer, Ferrara, Kuzmanovic, Olsen, Garritano, Cassano, Forte.

mercoledì 8 maggio 2013

INTER vs Lazio: 1-3

C'era una volta l'Inter. Cinica, vincente, spietata, bellissima. Una squadra fatta di campioni, una squadra capace di emozionare, di emozionarsi.
Quella squadra non esiste più. O meglio, le statistiche, i risultati negativi, la critica, vorrebbero farci credere che non esista più. Stasera contro la Lazio i Nostri Ragazzi hanno messo in campo tutto quello che avevano, ricordandosi di onorare una maglia negli ultimi tempi sin troppo bistrattata: sono stati battuti soltanto dalla sfortuna, incrementando uno strapiombo di sconfitte mai così profondo.
Ma si sono battuti, mettendo in campo coraggio e determinazione, riuscendo a non sfigurare nonostante il triste epilogo e la dannata malasorte. Il 3 a 1 dei biancocelesti ci racconta una partita bugiarda, per una volta possiamo affermare con certezza che le statistiche non ci hanno detto il vero.
I deprimenti risultati stagionali (15 sconfitte in Campionato) però non mentono, quelli andranno analizzati a fondo.
L'importante è che l'Inter non dimentichi mai di essere Inter: le vittorie torneranno, ne sono certo.
A volte toccare il fondo può servire per ripartire più pronti. E l'Inter stavolta dovrà ripartire sul serio.

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Handanovic 4
Jonathan 5,5
Ranocchia 5
Juan Jesus 5
Pereira 5
Kovacic 7
Kuzmanovic 5,5
Cambiasso 5,5
Guarin 5
Alvarez 5
Rocchi 5

Benassi 5,5
Pasa 6
Garritano 6

All. Stramaccioni 6

lunedì 6 maggio 2013

Napoli vs INTER 3-1

Quattordici sconfitte sono tante, troppe.
Alibi e scusanti non mancherebbero, sia chiaro, ma l'andamento della squadra in questo duemilatredici non può essere giustificato.
Stramaccioni dice che "nei nostri giudizi non possiamo non tener conto della lunga serie di infortuni che quest'anno ha colpito la Squadra": in parte ha ragione, ma una seria analisi dovrebbe andare oltre la sfortuna. E questo, il nostro giovane allenatore, sembra non volerlo capire.
Le innumerevoli critiche piovute addosso alla società, alla dirigenza, e allo stesso Mr. Strama, devono essere suddivise in egual misura, non ignorate.
Quando parliamo di "errata programmazione" (e lo facciamo ormai da un paio d'anni) chi spesso e volentieri mette la faccia di fronte alle telecamere (il tecnico) dovrebbe avere, quantomeno per rispetto verso i milioni di tifosi che seguono la squadra, il buon gusto di spiegare come stanno realmente le cose, di fugare facili speranze ed illusioni, raccontandoci semplicemente la verità.
La partita di ieri contro il Napoli, nonostante le false retoriche dei soliti addetti ai lavori che ieri ci hanno raccontato di una bella e combattiva Inter (quasi con un accenno riverenza come si fa di fronte ad un moribondo) soltanto perchè resisi conto, con 5-6 mesi di colpevole ritardo, del "particolare momento della squadra", era persa in partenza: possiamo star qui a disquisire sul rigore concesso (con troppa facilità) ai partenopei, su qualche buona occasione creata dai Nerazzurri, ma sarebbe soltanto l'ennesimo tentativo di ignorare la realtà dei fatti, di prenderci in giro. La gara del San Paolo era già segnata nell'epilogo, tutti lo sappiamo, inutile nascondersi dietro ad un dito.
La società è ora chiamata a scelte coraggiose e definitive: tagliare di netto col passato e guardare con progettualità diverse (e serie) al futuro. Il calcio è cambiato, e lo ha fatto ad un ritmo talmente veloce che  in molti (inclusi Noi) si sono fatti trovare colpevolmente impreparati.
Tutte queste parole, queste dissertazioni , questi continui appelli non vengono fatti per criticare aprioristicamente l'operato della società, bensì per cercare di allontanarla da un equivoco che altrimenti rischia di tagliar fuori i Nerazzurri in modo irreparabile: il cambiamento è adesso. È arrivato il momento di rivoluzionare. L'Inter, caro Presidente Moratti, non può più attendere immobilismi , indecisioni, inutili inerzie.
Restare fuori dalle coppe a qualcuno ha giovato.
Non mi sognerei mai di prendere quel "qualcuno" come esempio da seguire, ma di strade purtroppo non ve ne sono molte.
L'Inter del Triplete è acqua passata ormai, nessuno potrà mai togliercela, ma dobbiamo tracciare una linea netta, senza che debiti di riconoscenza o ricordi lontani possano più bloccare la strada del domani. Anche se, a pensarci bene, l'Inter del Triplete questo Campionato lo avrebbe vinto a mani basse.
Sempre con Voi...FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Handanovic 4
Jonathan 5
Ranocchia 5
Chivu (C) 4,5
Juan Jesus 5
Pereira 5,5
Kuzmanovic 4,5
Kovacic 6
Benassi 5
Guarin 6
Alvarez 5,5

Cambiasso 5
Schelotto 4
Pasa s.v.

All. Stramaccioni 5

Tanti auguri a Mateo Kovacic


Festeggia oggi, per la prima volta con l'Inter, i suoi 19 anni Mateo Kovacic, nato il 6 maggio 1994 a Linz.  

Tanti auguri a Juan Pablo Carrizo


Tanti auguri di buon compleanno anche a Juan Pablo Carrizo che, nato il 6 maggio 1984 a Villa Constitucion in Argentina, compie oggi 29 anni.