mercoledì 30 giugno 2010

Rafa Benitez a Milano, non solo per cercare casa!

Nell'edizione odierna di Studio Sport si parla di un primo blitz a Milano del nuovo tecnico nerazzurro Rafa Benitez, ufficialmente per cercare una nuova sistemazione in città, ma certamente verranno fuori con la società le prime strategie di mercato, sino ad ora bloccato.

Si parlerà sicuramente di Mario Balotelli, il cui procuratore sta lavorando sottobanco alla ricerca di possibili acquirenti, istruendo il giocatore sulle risposte da dare ai media. La cessione dell'attaccante italiano infatti garantirebbe una copiosa entrata anche nelle tasche di Mino Raiola, visto e considerato che il valore stabilito del suo assistito si aggira attorno ai 40 mln di euro. Appare comunque improbabile un futuro lontano da Milano per il giovane attaccante.

Balotelli dunque, ma non solo: ci saranno da risolvere, come abbiamo anticipato ieri, le situazioni in uscita: si pianificheranno quindi le strategie per i vari Burdisso (probabile un accordo con la Roma per la comproprietà di un anno), Mancini e Muntari. E ci sarà poi da studiare la migliore strategia per il mercato in entrata: al tecnico spagnolo continua a piacere moltissimo l'ex pupillo Mascherano, anche se Moratti non sembra molto convinto della bontà dell'affare, avendo a disposizione quello che lui considera il passato, presente e futuro del centrocampo interista, Esteban Cambiasso. Il Presidente ritiene quindi la squadra già coperta nel ruolo e considera l'investimento troppo dispendioso.

La sensazione è che la società si concentrerà in primis sul mercato in uscita e soltanto in un secondo momento penserà ai possibili rinforzi.

Per Maicon al Real si prevedono tempi lunghi..

Gli esperti di mercato nostrani sono tutti pressochè concordi che i tempi per il trasferimento di Maicon al Real Madrid non saranno certo brevi. Sembrano averlo capito anche in Spagna: sul sito web del quotidiano sportivo AS infatti sono sicuri che Florentino Perez, presidente delle merengues non pagherà i 35 mln di euro richiesti dal D.S. interista Marco Branca. Questo perchè il numero uno madrileno vorrebbe inserire giocatori come contropartita, in modo da abbassare sensibilmente le pretese di liquidi che l'Inter richiede.

In casa Inter, si legge sempre sul sito, non sono però convinti dei giocatori proposti (si parla di Gago e Drenthe) e rimangono fermi sulle loro posizioni, visto anche che il terzino è il migliore al mondo nel proprio ruolo ed è uno dei candidati alla vittoria del prossimo Pallone d'Oro.

martedì 29 giugno 2010

Mercato in stand-by, ma occhio ai prossimi giorni...

Il presidente Moratti, nel corso di questi 15 anni di presidenza, ci ha abituati ad estati da protagonisti del calciomercato. Quest'anno invece il mercato nerazzurro stenta a decollare: si fanno tanti nomi, per cessioni ed acquisti, ma nulla si muove. Sarebbe invece necessario sfoltire la rosa, cercando di trovare una collocazione a quei calciatori che non rientrano nei piani del nuovo tecnico.

Per adesso una sola cessione, quella di Ricardo Quaresma. Rimangono però da definire le situazioni di altri nomi importanti: da Mancini a Burdisso, da Rivas a Cordoba, per arrivare a Muntari. Operazioni dalle quali potrebbero entrare liquidità importanti, e che tra l'altro rappresenterebbero un notevole risparmio di risorse sul piano degli ingaggi.

Non molto tempo fa, noi di 'Interista nel Cuore' avevamo fatto il nome del difensore Marìo Fernandes, giovane calciatore brasiliano in forza al Gremio, classe 1990, come possibile obiettivo di mercato dell'Inter, anche per tamponare la possibile partenza del connazionale Maicon.

Adesso sembra che la situazione di stallo tra Real ed Inter per il trasferimento del terzino brasiliano in blanco possa avere un'accelerata decisiva nei prossimi giorni, quando a Milano arriveranno dirigenti madrileni per trattare con la società.

Il giovane difensore di Sao Caetano potrebbe essere davvero il sostituto ideale di Maicon, vista la sua stazza fisica e la grande tecnica che, abbinate alla potente progressione, ne fanno un calciatore davvero interessante e di grandissima prospettiva.

Brasiliano che va, brasiliano che viene..

sabato 26 giugno 2010

Lippi chi?

Alla luce della cocente delusione azzurra occorre fare una seria riflessione sui molti perchè della disfatta.
Si è detto che le colpe siano da attribuire un po' a tutti, dai giocatori all'allenatore, per arrivare sino alla Federazione. Federazione che non ha saputo imporsi sulle discutibili e discusse, molto discusse, scelte di Marcello Lippi il quale, volendo andare contro tutto e tutti, non sembra aver capito che l'intransigenza non è sempre caratteristica dei forti, ma talvolta anche degli ignoranti.

Il cittì viareggino, ignorante, lo è stato addirittura su due piani: il primo, a livello tattico, dal momento che è sotto gli occhi di tutti il fatto che l'allenatore della nazionale non sia partito con le idee chiare per questi Mondiali, cambiando modulo in tutte le gare. Il secondo, ma non meno importante, perchè ha appunto ignorato quelle che erano le richieste di un Paese intero, che probabilmente avrebbe fatto meglio ad assecondare, visto che la mancanza di fantasia ed imprevedibilità è stata una delle ragioni della prematura fuoriuscita dal torneo.

E' vero, non è semplice allenare la nazionale di calcio in Italia, la pressione viene amplificata, specialmente a ridosso di manifestazioni importanti come Mondiali ed Europei, ma se tutti, e dico tutti, criticano le tue scelte, forse un minimo di ripensamento avrebbe dovuto esserci.
Troppo semplice, troppo comodo poi assumersi le responsabilità a disastro ormai consumato. Questo doveva esser fatto prima, con scelte più oculate e sensate.
E' poi sinonimo di vigliaccheria tirare in ballo la squadra Campione d'Italia, colpevole di non avere calciatori italiani in rosa e di aver contribuito quindi alla figuraccia azzurra. Sarebbe opportuno ricordare al sig. Lippi che l'Inter avrebbe avuto ben quattro calciatori che sarebbero potuti essere inseriti nelle sue convocazioni, che sono: Balotelli (sempre ignorato), Santon (sicuramente non inferiore ai terzini convocati), Materazzi (la sua esperienza non avrebbe guastato) e Thiago Motta (se viene chiamato Camoranesi, perchè non tenere in considerazione anche lui, visto che a differenza dello juventino ha anche nonni italiani?).

Allora sorge un dubbio: chi è il vero Lippi? Quello che vinceva ai tempi della juventus dei dopati e della cupola, quello che trionfava in nazionale grazie ad errori arbitrali a favore, oppure quello degli esoneri dalla stessa juventus, dall'Inter e della disfatta azzurra in Sudafrica 2010?

mercoledì 23 giugno 2010

Se l'obiettivo è il fair play finanziario, puntare su Santon!

Ormai appare inevitabile: il top player sacrificato sarà Maicon. Il ritocco contrattuale ottenuto ieri da Diego Milito, confermato poi agli organi di stampa anche dal procuratore fernando Hidalgo, ha fugato infatti ogni dubbio sulla permanenza del Principe in nerazzurro ed ha aperto all'inevitabile addio al terzino brasiliano.

Proprio ieri, qui sulle pagine di "Interista nel Cuore", riflettevo sul fatto che la partenza del nazionale verdeoro lascerà una falla enorme, la cui copertura non sarà certo indolore e semplice, nè dal punto di vista economico, nè da quello tecnico.

A meno che il nuovo allenatore non decida di puntare su Baby Santon, opzione certo poco suggestiva per gli amanti del calciomercato, ma sicuramente la più apprezzata in società, che in questo modo non dovrebbe sborsare neanche un euro e vedrebbe rivalutato un patrimonio societario.

Quello passato per Davide Santon è stato un anno sfortunato. Il problema al ginocchio lo ha infatti costretto alla tribuna per gran parte della stagione, facendogli perdere anche il treno della nazionale.

Sono sicuro quindi che il terzino ferrarese avrà una grande voglia di riscatto e vorrà dimostrare di meritarsi tutti i bei complimenti ricevuti ai suoi esordi, in quello stupendo finale di stagione di due anni orsono che lo portò alle luci della ribalta.

Non dimentichiamoci poi che il ragazzo ha appena 19 anni, e puntare su di lui rappresenterebbe un investimento sicuro anche per il futuro.

TUTTI ALLO STADIO: Campagna Abbonamenti 2010/2011

Ha preso il via il 16 giugno la campagna abbonamenti di F.C. Internazionale per la stagione 2010-2011.

Molte le novità introdotte per assicurare in anticipo il posto allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro e assistere a tutte le partite casalinghe dei nerazzurri nella Serie A Tim 2010-2011. Per questo motivo, invitiamo tutti i tifosi a leggere con attenzione le seguenti informazioni:

- per sottoscrivere l'abbonamento sarà necessario essere titolari della tessera "Siamo Noi" , che sostituirà l'abbonamento e in futuro anche il singolo biglietto cartaceo;

- per chi non è ancora titolare della tessera "Siamo Noi" , potrà sottoscriverla contestualmente all'abbonamento: in questo caso sarà gratuita;

- chi è già titolare di una tessera"Siamo Noi" dovrà semplicemente farsi caricare l'abbonamento 2010-2011 sulla carta già in suo possesso (ma ricordardo di portare anche la tessera di abbonamento della scorsa stagione);

- la tessera "Siamo Noi" è un documento che potrà consentire di accedere allo stadio anche in caso di limitazioni per motivi di ordine pubblico;

- con una sola tessera si avranno ben tre vantaggi: "Siamo Noi" , abbonamento e anche carta prepagata con validità pluriennale;

- le aziende che vogliono intestare abbonamenti alla società dovranno sottoscrivere almeno dieci abbonamenti;

- chi sottoscriverà l'abbonamento non solo avrà il posto assicurato allastadio "Giuseppe Meazza" in San Siro per le diciannove partite di campionato (al costo di dieci), ma potrà anche assistere gratuitamente alle gare di Tim Cup 2010-2011, esclusa l'eventuale semifinale;

- restano valide le riduzioni al primo anello per le donne, i ragazzi dai 7 ai 14 anni (più precisamente per chi, al momento della sottoscrizione, avrà un'età compresa tra i 7 anni compiuti e i 15 anni non compiuti) e le persone che hanno più di 65 anni;

- la tessera "Siamo Noi" si potrà sottoscrivere presso tutte le agenzie della Banca Popolare di Milano, della Banca di Legnano e della Cassa di Risparmio di Alessandria: si potrà pagare in contanti o con addebito sul conto corrente (al momento della richiesta è necessario presentare: 3 foto tessera, documento di identità valido, codice fiscale);

- sia la prelazione che l'abbonamento in vendita libera - per i già titolari della tessera "Siamo Noi" - si potranno effettuare on-line collegandosi al sito www.inter.it;

- quest'anno non sarà presente il consueto punto abbonamenti di F.C. Internazionale presso la Sede Centrale della Banca Popolare di Milano inPiazza Meda 4 a Milano;

Infine, la tempistica della campagna abbonamenti 2010-2011:

- dal 16 giugno al 9 luglio 2010 sarà possibile rinnovare l'abbonamento dello scorso anno, usufruendo del diritto di prelazione;

- il 12 e il 13 luglio 2010 saranno giornate dedicate ai vecchi abbonati che hanno deciso di non rinnovare l'abbonamento: a loro sarà riservata la possibilità di cambiare posto, perdendo però il diritto di prelazione sul posto occupato nella passata stagione (l'operazione sarà possibile su tutte le agenzie della Banca Popolare di Milano, Banca di Legnano e Cassa di Risparmio di Alessandria);

- dal 14 luglio 2010 la vendita sarà libera e priva di vincoli.

Fonte: Inter.it

martedì 22 giugno 2010

MAICON: l'uomo NON qualunque!

Nella puntata di "Speciale Calciomercato" andata in onda ieri sera su Sky l'esperto di mercato Gianluca Di Marzio ha lasciato intendere che l'affair Maicon-Real si farà.
La differenza tra domanda ed offerta appare minima: l'Inter chiede 35 mln, da Madrid ne offrono 28, ma per una trentina si dovrebbe chiudere. Questo perchè Benitez ed il suo staff intendono puntare più sulla forza del collettivo che sulle individualità, riprendendo appieno la filosofia vincente dell'ormai ex Mr. Mourinho.
Partendo proprio da queste considerazioni non appare scontata neanche la permanenza di un altro big, ovvero El Principe Milito. Oggi il procuratore del calciatore, l'ormai celeberrimo Hidalgo, si incontrerà con la dirigenza Nerazzurra per chiedere un prolungamento ed un sostanzioso ritocco all'ingaggio del proprio assistito. E se le sue richieste dovessero essere esose, per l'attaccante argentino il rinnovo potrebbe non essere così scontato.
"Chi non è contento di stare all'Inter può anche andarsene", questo è il pensiero del nuovo tecnico Benitez e della società. Anche Beppe Severgnini sembra essere della stessa idea, lasciando intendere, intervenuto anch'egli alla trasmissione "Speciale Calciomercato", che l'addio di Maicon non sarebbe così tragico.
Analizzando la delicata questione invece non possiamo non renderci conto che l'eventuale partenza del terzino brasiliano rappresenterebbe una perdita enorme, un errore di valutazione sia economico che tecnico-tattico. A mio parere infatti i 30 mln che i blancos offrono per il "Colosso" non rispecchiano le effettive qualità del calciatore (ricordiamo che Xabi Alonso lo scorso anno fu pagato più o meno la stessa cifra, e non mi sembra sia il leader incontrastato nel suo ruolo). Maicon Douglas è il terzino destro più forte al mondo, non ha 30 anni ma ne ha 28 (29 ancora da compiere), ed è il calciatore più dominante nel suo ruolo. L'Inter, come il Brasile del resto, quando la squadra appare a corto di idee, si affida al terizino per produrre gioco e per cercare di scardinare gli equilibri. Il brasiliano non è soltanto un difensore di fascia, ma anche un centrocampista, e talvolta un attaccante.
Non possiamo paragonare la partenza di Ibrahimovic dello scorso anno con quella possibile di Sisenando: lo svedese era ed è sicuramente uno degli attaccanti più forti in circolazione, ma poteva essere sostituito senza troppi problemi: il Barcellona infatti, oltre a pagarlo a peso d'oro (50 mln di euro) ha inserito nella trattativa un top player come Eto'o, che poi si è rivelato essere un grandissimo professionista. Mettere sullo stesso piano le due trattative è puramente illusorio perchè il brasiliano non ha eguali al mondo e verrebbe pagato meno di quanto vale.
Sostituirlo poi non sarebbe certo semplice: non esistono terzini bravi quanto lui, da nessuna parte del mondo, e quelli che possono essere inseriti in una fascia di valutazione medio-alta, hanno anche un prezzo medio-alto, vale a dire dai 20 mln di euro in su. Quindi, vale proprio la pena lasciar partire un calciatore di sicuro ed altissimo rendimento per poi reinvestire il ricavato in una scommessa?

Nerazzurri al Mondiale: un primo bilancio

Dopo aver assistito a queste prime uscite dei Nerazzurri al Mondiale di Calcio 2010 sembra giunto il momento di analizzarne le prestazioni. Sicuramente i più brillanti sono stati i brasiliani, a seguire l'olandesino Sneijder, Walter Samuel e il capitano della Serbia Stankovic, in coda Muntari (polemico col Ghana), Eto'o (che ha pagato la scarsa verve dei suoi compagni camerunensi) e il povero Milito (relegato in panchina dal cittì Maradona).

Veniamo ai voti:

MAICON: Voto 7,5
Alla prima uscita contro la Corea del Nord appare sin da subito il fulcro del gioco verdeoro. I compagni lo cercano, e lui si fa trovare sempre pronto. Macina chilometri sulla fascia di competenza e riesce anche a segnare esibendosi in una conclusione strappa applausi. In occasione della gara contro la Costa d'Avorio appare più prudente, forse anche su istruzioni del tecnico Dunga, ma riesce a svolgere più che degnamente il suo compito.

LUCIO: Voto 7
In nazionale è il capitano e conoscendolo sente molto questa maggior responsabilità. Appare maggiormente concentrato rispetto alle sue uscite in maglia Nerazzurra e comanda da vero leader la retroguardia sudamericana non andando mai in affanno. Un buon inizio!

JULIO CESAR: Voto 7
Incolpevole nei due gol subiti dal Brasile contro Nord Corea e Costa d'Avorio si dimostra sempre attento e concentrato nelle poche occasioni nelle quali viene chiamato in causa. E' la solita garanzia.

SNEIJDER: Voto 7
In molti indicano la sua Olanda come la possibile sorpresa di questi Mondiali, anche e soprattutto perchè gli orange possono annoverare tra le proprie fila il folletto olandese. Nella prima partita contro la Danimarca si vede solo a sprazzi, ma regala i tre punti nella partita successiva trafiggendo il portiere giapponese con una delle sue 'bordate' da fuori. Decisivo!

SAMUEL: Voto 6,5
Pilastro della retroguardia albiceleste, nell'esordio contro la Nigeria è bravo a comandare alla difesa e col suo impeccabile senso della posizione riesce a stoppare tutte le possibili incursioni dei velocissimi attaccanti nigeriani. La sua seconda gara dura soltanto ventitrè minuti e, uscito The Wall, l'Argentina subisce la prima rete nel mondiale. Sarà un caso..

STANKOVIC: Voto 6
La sua Serbia inizia male il torneo con la sconfitta patita contro il Ghana, ma lui da buon capitano è l'ultimo ad arrendersi ed è uno dei più brillanti. Con i compagni è autore di una vera e propria impresa quando riesce a battere la più quotata Germania per una rete a zero (grazie anche ad una direzione di gara discutibile).

ETO'O: Voto 5,5
Sul suo giudizio pesano le deludenti prestazioni del suo Camerun. Samuel si aspettava molto da questi Mondiali, ma il supporto dei compagni non è stato all'altezza e la sua avventura durerà soltanto un'altra partita.

MUNTARI: Voto 5
Per lui poco più di dieci minuti nel pareggio del suo Ghana contro L'Australia. Il voto insufficiente soprattutto per i suoi comportamenti polemici che hanno destabilizzato la squadra africana. Ora però sembra tutto rientrato.

MILITO: S.V.
E' forse l'attaccante più in forma del momento, ma il c.t. dell'Argentina continua a preferirgli Higuain. Tutti noi aspettavamo El Principe convinti che dopo una stagione straordinaria in Nerazzurro avrebbe avuto un posto fisso anche in nazionale. Non è così, anche se per la gara di domani contro i greci Maradona sembra orientato a schierarlo tra i titolari.

domenica 20 giugno 2010

CHE NESSUNO SI MUOVA DA QUI!

Ma dov'è finito il 'Tesoretto Champions'? E la voglia di investire è svanita nel nulla dopo la conquista della Coppa dalle grandi orecchie? Perchè gli organi d'informazione ogni giorno ci raccontano che la Nostra Inter lascerà partire i suoi campioni?
E soprattutto, perchè il Nostro Presidente ha avallato questa tesi rilasciando un'intervista nella quale si diceva certo della partenza di un big player?
Noi di "Interista nel Cuore" siamo stati sempre concordi con la politica di Massimo Moratti, sempre pronti ad appoggiarlo e a difendere le sue scelte.
Abbiamo sempre ammirato lo stile unico e l'immensa passione con cui in questi quindici anni ha saputo amministrare una società così importante, legata al nome della sua famiglia in modo indissolubile.
E senza fare i falsi moralisti, abbiamo apprezzato moltissimo anche la sua voglia di investire, la sua volontà di rinforzare la squadra, ogni anno, anche quando le cose non andavano per il meglio.
Beh, dopo questi ultimi 5 anni di vittorie, dopo la conquista dell'Europa ed un anno in cui abbiamo vinto tutto quello che c'era da vincere, questa voglia è svanita?
Si dice sia necessario tenere d'occhio il bilancio, per arrivare pronti quando la legge sul fair play finanziario diverrà effettiva. Si dice anche che con un potenziale come quello dell'Inter sarebbe inutile spendere altri soldi per andare a potenziare qualcosa che è già il top dei top.
Ma dopo le spese folli cui ci ha abituato, Caro Presidente, non può venirci a dire di voler tenere sotto controllo il budget societario. Tantopiù dopo una lauta stagione di successi che ha portato nelle casse Nerazzurre qualcosa come 120 mln di Euro! Senza contare poi le cessioni che oltre a portare denaro cash, ne fanno risparmiare moltissimo (vedi onerosi ingaggi di Quaresma e Burdisso).
Sarebbe veramente "antipatico" sciogliere un gruppo che ha saputo regalarci emozioni che Noi Tifosi, e Lei con Noi Sig. Presidente, aspettavamo da tutta una vita!
Il condottiero (Mourinho) ha deciso di lasciare la truppa, è arrivato un nuovo allenatore (mi sembra anche molto competente) che si troverà a comandare un gruppo di giocatori tra i più forti al mondo.
E allora lasciamoli lì dove sono, con quella stupenda casacca Nerazzurra indosso a cercare altri successi, altre vittorie che riempiranno i Nostri cuori di grande gioia.
Parlando chiaramente: Maicon, Milito e Balotelli NON DEVONO MUOVERSI DA QUI!
Non è troppo tardi per trattenerli, quindi facciamo questo piccolo sforzo, e cerchiamo di accontentare anche il nuovo tecnico nelle sue, anzi nella sua unica richiesta: Javier Mascherano!
FORZA PRESIDENTE, e FORZA INTER!

giovedì 17 giugno 2010

Mercato: Castellazzi e l'Inter fino al 2012

MILANO - F.C. Internazionale comunica di aver definito l'ingaggio di Luca Castellazzi. Con reciproca soddisfazione, il portiere (classe 1975) si è legato alla Società nerazzurra fino al 30 giugno 2012. Quindi il contratto è stato depositato all'ufficio tesseramento della Lega Nazionale Professionisti.

Fonte: Inter.it

martedì 15 giugno 2010

Prima Conferenza Stampa di Rafa Benitez

Appiano Gentile, ore 12:00.
Inizia la prima conferenza stampa del nuovo allenatore Interista Rafael Benitez, lo spagnolo che guiderà i Nerazzurri per i prossimi due anni.
Inevitabili sono i paragoni col suo predecessore, l'indimenticato Josè Mourinho, che all'Inter ha vinto tutto quello che c'era da vincere e che due anni orsono si presentò agli stessi microfoni, di fronte alla stessa folta schiera di giornalisti, sfoggiando un invidiabile italiano e promettendo traguardi fino a quel momento soltanto sognati alla Pinetina, che lo resero agli occhi dei tifosi sin da subito speciale.
E proprio perchè Mr. Mourinho ha poi saputo mantenere quelle promesse, il neo-tecnico Rafa è ben consapevole di ciò che lo aspetta: non disperdere quanto di buono fatto negli ultimi anni, mantenere la stessa filosofia di gioco e cercare di motivare una squadra che ha vinto tutto devono essere i suoi obiettivi primari.
Benitez non ha esitato a tuffarsi nella nuova avventura Interista ed a raccogliere una pesante eredità, perchè Rafa è intelligente (per citare uno dei suoi passaggi in conferenza, tenuta in un perfetto italiano) e sa che il potenziale dell'Inter è altissimo, di primo livello, proprio come piacciono a lui.
Magari non sarà affascinante e tenebroso come chi lo ha preceduto, ma l'ex tecnico di Liverpool e Valencia ha dato la netta sensazione di esser molto preparato e di sapere il fatto suo.
Conosce cinque lingue, quindi non gli sarà difficile interagire con i suoi nuovi calciatori (per rispondere alle malelingue che criticano i Nerazzurri di esser troppo internazionali e troppo poco nazionali), è maniaco del dettaglio e sa bene che la motivazione di ogni singolo giocatore può fare la differenza. Studia molto l'avversario e prepara in modo minuzioso ogni partita (in questo ci ricorda qualcuno!).
In attesa di conoscere i futuri scenari Nerazzurri anche in chiave mercato, ci rimane solo da dire nuovamente:

WELCOME RAFA!

sabato 12 giugno 2010

Buon compleanno "PRINCIPE"

Tanti auguri a Diego Alberto "EL PRINCIPE" Milito, nato a Bernal (Argentina) il 12 Giugno 1979, in una famiglia, emigrata in Argentina da due generazioni, originaria di Terranova da Sibari (Provincia di Cosenza, Calabria).

mercoledì 9 giugno 2010

Tanti Auguri a Wesley Sneijder!

Nato a Utrecht il 9 giugno 1984, Wesley Sneijder festeggia oggi, nella sua Olanda, il 26esimo compleanno.

lunedì 7 giugno 2010

RAFA BENITEZ ALL'INTER!

Sono passati sedici giorni dalle dichiarazioni d'addio di Mr. Mourinho. Nel frattempo l'ex allenatore Nerazzurro si è accasato al Real Madrid e la premiata coppia Moratti-Branca ha iniziato a sondare il terreno per il suo sostituto.
Oggi, 07 Giugno 2010 il Presidente ha praticamente annunciato l'ingaggio del nuovo tecnico, Rafael Benitez, ex allenatore del Liverpool, svincolatosi dal club inglese la scorsa settimana.
E se per la presentazione ufficiale dovremo attendere probabilmente la prossima settimana, in casa Inter sono tutti convinti che la scelta dello spagnolo sia quella giusta, l'unica in grado di dare continuità al progetto vincente degli ultimi anni.
Ancora non si conoscono i dettagli dell'operazione, ma dalle prime indiscrezioni, poi confermate dalle parole di Massimo Moratti rilasciate quest'oggi all'uscita dagli uffici della Saras a Milano, siamo in grado di affermare che il nuovo tecnico si porterà dietro parte del suo storico staff (non 11 collaboratori come si temeva, ma solo 3-4 effettivi) e percepirà un ingaggio pari più o meno alla metà di quello che percepiva il suo predecessore.
Era un epilogo annunciato, probabilmente il più ovvio, ma nel calcio gli indizi non fanno una prova e finchè non è arrivata l'ufficialità non abbiamo voluto sbilanciarci.
Rafael Benitez Maudes, detto 'Rafa', è nato a Madrid il 16 aprile 1960. Ha un palmares di tutto rispetto: ha vinto 2 Campionati spagnoli col Valencia nel 2002 e nel 2004, 1 Coppa Uefa (sempre col Valencia) nel 2004, 1 Champions League ed 1 Supercoppa Europea col Liverpool nel 2005 (battendo il milan in Finale), oltre ad 1 Coppa d'Inghilterra nel 2006. Nel 2007 porta i Reds ancora una volta alla finale di Champions, ma viene sconfitto dal milan di Ancelotti.
Che dire, un curriculum di tutto rispetto che indubbiamente tranquillizza e fa ben sperare Noi Tifosi Nerazzurri.
In attesa dell'annuncio ufficiale, la redazione di 'Interista nel Cuore' da il Benvenuto a RAFA BENITEZ!

sabato 5 giugno 2010

Cena dell'INTER

Lo staff di "INTERISTA NEL CUORE" presente ai festeggiamenti per la conquista del Triplete.


Cena dell'INTER
03.06.2010 @ Oasi del Lago - San Donato di Santa Maria a Monte



..il videoclip della serata è visibile anche al seguente indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=FjFXOYLyXnI

mercoledì 2 giugno 2010

DOBBIAMO RIDIMENSIONARE IL POTERE DEI PROCURATORI!

Come volevasi dimostrare. Noi di "Interista nel Cuore" lo avevamo già denunciato qualche giorno fa (http://interistanelcuore.blogspot.com/2010/05/linspiegabile-voglia-di-andar-via.html) e adesso ecco svelato l'arcano: dietro alla inconsueta sparata del Principe al termine della Finale di Champions League di Madrid, quando l'argentino aveva messo in dubbio il suo futuro in Nerazzurro, c'è la mano del suo procuratore Fernando Hidalgo, il quale molto probabilmente deve aver spinto il suo assistito a batter cassa, anche e soprattutto per gonfiare le proprie tasche.
In data odierna arriva la perla: "Milito è disgustato dal comportamento della società Nerazzurra", firmato F. Hidalgo.
Qualcuno dovrebbe ricordare all'agente dell'attaccante che il suo assistito ha firmato un contratto di tre anni con l'Inter, e che il calciatore è obbligato a tenere un comportamento professionale proprio in virtù di quella firma.
Caro Hidalgo, i contratti vengono stipulati proprio per assicurarsi le prestazioni dei PROFESSIONISTI per tutta la durata dell'accordo, e se un calciatore, il cui cartellino appartiene ad una società, riceve offerte da altre squadre, non significa che la società proprietaria sia tenuta necessariamente ad aprire trattative. Oppure ad aumentare l'ingaggio del proprio tesserato per evitare il suo malcontento.
Quando un calciatore professionista (e tantopiù il suo procuratore) sottoscrive un accordo contrattuale, dovrebbe essere consapevole di quello che sta facendo: nel momento in cui firma infatti assicura le proprie prestazioni al servizio della società dalla quale viene retribuito.
E indipendentemente dai traguardi che verranno raggiunti, sia la società che il calciatore dovranno rispettare con professionalità l'accordo stipulato.
Il calcio deve tornare nelle mani delle società e dei calciatori, veri protagonisti di questa enorme macchina che sta divenendo sempre più business e sempre meno gioco.
La società Nerazzurra a mio avviso dovrebbe far valere i propri diritti e alzare la voce contro le parole di un procuratore che sta cercando soltanto di destabilizzare l'ambiente in modo da metter contro giocatore e società, e intascarsi la percentuale a seguito di un'eventuale cessione.
Credo comunque che il Presidente Moratti ed il suo staff sapranno affrontare nel migliore dei modi anche questa grana poco 'simpatica'.
Intanto però, a parer mio, dovrebbero essere introdotti regolamenti atti a ridimensionare il potere degli agenti procuratori sia nei confronti dei loro assistiti, sia nei confronti delle società, e norme che rendano i contratti sottoscritti maggiormente cautelativi.