martedì 29 luglio 2014

Calendario Serie A 2014/2015



Dopo il sorteggio del Calendario della prossima stagione di Serie A avvenuto nella giornata di ieri, oggi è tempo di analisi.
I Nerazzurri partiranno da Torino contro i "granata" per finire il girone d'andata in Toscana, quando alla 19ma giornata affronteranno la neopromossa Empoli. In mezzo tutte le altre, con la prima a San Siro contro il Sassuolo, per poi procedere alla seconda trasferta stagionale di Palermo. Dopo due turni casalinghi contro atalanta e cagliari, alla sesta arriva l'impegnativo match  di Firenze contro i viola di Montella, che porterà i Nerazzurri ad affrontare il Napoli al Meazza nella successiva giornata. Si procede poi con Cesena (T), Sampdoria (C), Parma (T), Verona (C), quattro gare sulla carta abbordabili prima del doppio impegno esterno contro milan (il Derby di andata sarà giocato in "casa" dai rossoneri) e roma. Alla quattordicesima torneranno ad assaporare San Siro gli ex Stramaccioni e Stankovic, rispettivamente primo e secondo allenatore dell'udinese, mentre per il turno successivo i Nerazzurri saranno di scena a Verona contro il Chievo. Prima del big match contro la juventus (alla 17ma), l'Inter nel sedicesimo turno di Campionato ospiterà la lazio, per chiudere poi con Genoa in casa ed Empoli, come detto, fuori dalle mura amiche.
Un sorteggio tutto sommato positivo, quantomeno sulla carta. Nelle prime cinque giornate i Nerazzurri potrebbero puntare al bottino pieno, per arrivare alla gara contro la fiorentina col morale alto. Una vittoria contro i viola consentirebbe poi di affrontare il successivo match casalingo contro il napoli con maggiore convinzione, e tutti sappiamo che la spinta di San Siro potrebbe risultare decisiva.
Nota stonata del sorteggio il fatto che tutte le partite di cartello del girone d'andata (esclusa per l'appunto la sfida contro il napoli) saranno giocate in trasferta (il risvolto positivo è però quello che nel ritorno i Nerazzurri potranno contare sull'apporto del proprio pubblico per quasi tutti i big match). E chissà, magari tra qualche mese ci troveremo a giocarci lo Scudetto al fotofinish contro i bianconeri a San Siro (terz'ultimo turno).
Come sempre sarà poi il campo a parlare, quest'anno però le vibrazioni sembrano buone.
Staremo a vedere. Noi ci crediamo, sempre!

FORZA RAGAZZI!

lunedì 28 luglio 2014

Gli scetticismi lasciamoli agli altri!

Tutti si aspettavano l'ennesima imbarcata dopo le dolorose debacle delle altre italiane alla Guinness International Championship Cup: l'Inter invece parte forte e riesce ad avere la meglio sui campioni d'Europa del Real Madrid.
La vittoria arriva ai rigori, contro una compagine formata per lo più da giovani in cerca della definitiva consacrazione in maglia "blanca". Dopo il vantaggio siglato da "Mr. 100 milioni" Bale, i Nerazzurri riagguantano il pari nella seconda frazione, grazie al rigore con tanto di "cucchiaio" messo a segno da un buonissimo Mauro Icardi, autore di una partita di sacrificio, ricca di buoni spunti e grande personalità. E se le seconde linee del Madrid hanno messo in campo temperamento e determinazione, l'Inter non è stata certo da meno: grande prova del neo acquisto Vidic, peraltro alla prima in una difesa a tre, con i compagni di reparto Ranocchia (con fascia di Capitano al braccio) e Juan Jesus ancora un po' in ritardo di condizione ma complessivamente autori di una gara da sufficienza piena. Sugli esterni non ha impressionato D'Ambrosio (probabilmente ancora appesantito dai carichi di lavoro di Pinzolo), mentre è apparso padrone del ruolo il nuovo arrivato Dodò, laterale brasiliano di spinta dotato di grande tecnica (sentiremo molto parlare dell'ex giallorosso in questa stagione, statene certi). In mezzo, a fronte delle prove senza infamia e senza lode di Kuzmanovic e dell'ex canterano di ritorno Joel Obi, è stato evidente il cambio di passo apportato dall'ingresso del francese M'Vila nella seconda frazione: l'ex Rubin, ancora alla ricerca della miglior forma, è stato capace di prendere da subito le redini della mediana, dimostrandosi un calciatore di personalità e dalle enormi potenzialità. A completare il centrocampo, il "Divino" Jonathan, schierato ancora una volta da mezzala (buona prova anche per lui). In avanti, in appoggio ad Icardi, è stato schierato Ruben Botta, che ha fatto intravedere buoni spunti non supportati però dalla necessaria continuità (staremo a vedere se le sirene granata lo porteranno lontano da Milano per un prestito annuale).
Si sono affrontate due squadre orfane di diversi titolari (l'assenza di Kovacic a centrocampo si è fatta chiaramente sentire tra i Nerazzurri): l'Inter ha saputo reagire ed avere la meglio. Vincere è sempre importante, anche nelle amichevoli prestagionali. 
Il disfattismo delle ultime due stagioni deve lasciare spazio al ritrovato ottimismo per quella attuale: l'Inter c'è e se la giocherà alla pari con tutte le avversarie. Manca ancora qualche tassello (sembra ormai imminente l'arrivo del mediano di rottura Gary Medel e continua la ricerca di un attaccante di prima fascia), poi la squadra sarà finalmente completata. E competitiva. Molto spesso la fiducia in se stessi è importante quasi (se non più) quanto i reali valori tecnici: crediamoci tutti insieme, il lavoro del tecnico, dopo un anno di ambientamento, sembra iniziare a dare i suoi frutti, in particolare nella coesione di un Gruppo apparso unito e affamato come non vedevamo da tempo.
Questa notte altra sfida contro lo United di Van Gaal, una gara tutta da vivere.

FORZA RAGAZZI!

giovedì 17 luglio 2014

Lavori ancora in corso, buone le premesse!

Cari Amici Nerazzurri, dopo la prolungata assenza, dovuta anche alla fisiologica necessità di staccare un po' la spina per metabolizzare la delusione di una stagione in chiaroscuro, eccoci di nuovo qua.
I lavori sono ancora in corso, ma le premesse sembrano esser buone.
La rivoluzione silenziosa di Thohir sta portando ad un rinnovato entusiasmo: l'Inter sta ripartendo da zero, i piani societari sono cambiati totalmente, con maggiore attenzione a bilancio e strategie di marketing. La Società Nerazzurra è oggi guidata da un'aziendalista che sa il fatto suo, magari meno tifoso del suo predecessore, sicuramente altrettanto preparato. Con l'allontanamento di figure controverse (Branca su tutti) ed il conseguente riassetto dell'Organigramma, il nuovo Presidente sta costruendo un'Inter davvero "internazionale", finalmente figlia del proprio tempo: non più senatori ingombranti in rosa, un ringiovanimento costante, con un occhio naturalmente alle rigide regole imposte dal FFP.
Sono arrivati M'Vila e Dodò, due giovani nati negli anni novanta, è stato preso l'esperto Vidic per portare carisma e mentalità vincente, è in arrivo Medel, mediano cileno dal grande temperamento. Tassello dopo tassello il nuovo DS Piero Ausilio sta assemblando una squadra pronta a competere per traguardi importanti sin da subito: in quest'ottica va visto anche il prolungamento del contratto a Mr. Mazzarri, chiaro segnale di fiducia nell'allenatore, che ha certamente rassicurato e tranquillizzato, motivandolo, anche il tecnico stesso, apparso negli ultimi giorni in sintonia totale con il progetto (cosa che non era apparsa nel primo anno).
Adesso manca soltanto l'ultimo pezzo del puzzle, quello necessario al grande salto di qualità: per un'Inter non solo buona, ma veramente completa, servirebbe un attaccante che desse la possibilità ad Icardi e Palacio di rifiatare in una stagione che vedrà i Nerazzurri impegnati su tre fronti. I nomi sono sempre i soliti, con un mio personalissimo favorito: Steven Jovetic, già pronto per il calcio italiano e desideroso di rivalsa dopo un anno non esaltante. Proprio come l'Inter.
Vediamo quali sviluppi ci riserverà questo mercato, intanto godiamoci Pinzolo e prepariamo come si deve la stagione ormai alle porte.

FORZA RAGAZZI!