martedì 22 maggio 2012

Il libro del Triplete

In occasione del secondo anniversario dello storico Triplete la Redazione di "INTERISTA NEL CUORE" ripropone a tutti i suoi lettori il libro "UN ANNO VISSUTO IN 3 DIMENSIONI" per rivivere le fantastiche emozioni di un'annata probabilmente irripetibile.


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giovedì 17 maggio 2012

I voti ai protagonisti della stagione Nerazzurra


Il Campionato si è concluso con un sesto posto non certo entusiasmante, naturale conseguenza di una stagione talmente disgraziata che ha escluso i Nerazzurri dall'Europa che conta dopo dodici lunghi anni.
Come di consueto, ecco a voi le pagelle:

Julio Cesar: voto 6,5
Nel bene e nel male ha sempre avuto il coraggio di metterci la faccia, assumendo talvolta anche l'insospettabile ruolo di leader. I troppi acciacchi ne hanno spesso compromesso il rendimento, non impedendo comunque al numero uno Nerazzurro di mostrare il suo enorme talento. Se sorretto da condizioni fisiche adeguate rimane indubbiamente uno dei migliori portieri al mondo.

Maicon: voto 6
Apparso svogliato e poco incisivo in più di un'occasione, il brasiliano ha accusato probabilmente più del dovuto i frequenti guai fisici che lo hanno costretto spesso e volentieri ai box.
Nelle poche giornate in cui ha saputo vestire i panni del "Colosso" è tornato ad essere decisivo. Il gol nel Derby alla penultima giornata ne è la più chiara testimonianza.

Lucio: voto 4,5
Se la difesa è stato il reparto più criticato le responsabilità sono anche e soprattutto sue. Troppo discontinuo, indeciso, arruffone, ha patito spesso la velocità degli attaccanti, non riuscendo a farsi valere talvolta neanche sotto l'aspetto fisico. Colpevole in occasione dell'eliminazione dalla Champions contro il Marsiglia (andata e ritorno) si è ripetuto poi nella decisiva sfida di Parma, quando è stato ridicolizzato dalla scaltrezza del piccolo Giovinco. Un futuro lontano dall'Inter non sarebbe affatto una cattiva scelta di mercato (proprio oggi è arrivata la lieta notizia della volontà del brasiliano di proseguire la carriera altrove).

Samuel: voto 6,5
L'età avanza, gli acciacchi si fanno più frequenti, ma l'affidabilità e l'esperienza del difensore argentino garantiscono sempre sicurezza ad un reparto che, quando deve fare a meno del "Muro", evidenzia tutte le sue tare. Non è stata la sua migliore annata, ma il rendimento è sempre stato più che sufficiente.

Chivu: voto 4
Voto bassissimo per il difensore rumeno, che nella stagione appena conclusa mette in mostra tutte le pecche evidenziate nella precedente. Nel post-Mourinho si è come trasformato, diventando un calciatore inaffidabile ed inadeguato per una maglia importante come quella Nerazzurra.

Zanetti (C): voto 6
Dispiace dirlo, ma giunto alla soglia dei quaranta, dobbiamo purtroppo ammettere che l'inesorabile peso degli anni stia iniziando a farsi sentire anche per il nostro Capitano.
La volontà non è mai mancata, l'attaccamento alla maglia, la determinazione lo hanno sempre accompagnato in ogni occasione, ma la freschezza e la lucidità non sono più le stesse.

Cambiasso: voto 5
Come sopra. Il centrocampista argentino (complice anche il suo estenuante utilizzo) sembra aver accusato pesantemente le intense battaglie sostenute in carriera. Il fisico non lo sorregge più come in passato ma la sua sapienza tattica e la sua leadership nello spogliatoio rappresentano elementi imprescindibili anche per l'inter del futuro. Il voto, però, non può essere sufficiente.

Stankovic: voto 6,5
Quando c'è, si sente e si vede. I numerosi infortuni hanno impedito a "Deki" di esprimersi con la necessaria continuità, una mancanza di cui ha pesanetemente risentito anche tutto il reparto mediano Interista.
La sua esperienza, la sua tecnica ed il suo carisma sono stati importanti soprattutto dopo l'ingrato addio di Thiago Motta nel mercato di Gennaio.

Sneijder: voto 5,5
Con un ultimo mese da assoluto protagonista ha tentato di raddrizzare una stagione (personale e di squadra) da dimenticare.
Prima l'infortunio, poi la stucchevole indolenza ne hanno condizionato fortemente il rendimento, alimentando critiche e dissapori di gran parte della tifoseria. Con l'arrivo del giovane Mr. Stramaccioni in panchina però la sua permanenza a Milano anche per il prossimo anno non è da escludere.

R. Alvarez: voto 6  
Voto d'incoraggiamento per il fantasista argentino alla sua prima stagione in maglia Nerazzurra. Dopo un primo periodo di ambientamento, nei mesi invernali abbiamo ammirato giocate importanti, non sostenute però dalla opportuna continuità. I mezzi (tecnici) ci sono tutti, per quelli fisici ci riserviamo il giudizio al prossimo anno.

Milito: voto 8
E' tornato Principe nella stagione sbagliata. Con i suoi 24 gol in Campionato ha mascherato diverse carenze in una squadra che purtroppo sembra aver davvero raggiunto la fine del ciclo, portandola a sperare in una qualificazione Champions sino all'ultima giornata.
Lui ci sarà anche il prossimo anno, una certezza da cui ripartire e su cui costruire la nuova giovane (e speriamo vincente) Inter.

Castellazzi: voto 4,5
Un secondo portiere non all'altezza. Quando è stato chiamato in causa ha trasmesso insicurezza ad un reparto già tremendamente sfiduciato, contribuendo ad aumentare i rimpianti per l'assenza del portiere titolare. Sarebbe stato da non confermare, ma nei giorni scorsi è arrivato il rinnovo contrattuale.

Cordoba: voto 6
I ringraziamenti sono d'obbligo per un calciatore come il colombiano, che ha sempre dimostrato amore ed attaccamento verso i colori Nerazzurri.
Ha deciso di lasciare il calcio dopo 13 anni di Inter nei quali si è distinto per la sua grande professionalità e correttezza. Ancora grazie.

Ranocchia: voto 4
Parte male e finisce peggio. Il difensore sicuro ed affidabile del periodo 'leonardiano' è stato quest'anno soltanto un lontano ricordo. Scarsa personalità ed insicurezza palesate sin troppo evidentemente, due caratteristiche che potranno essere migliorate con l'esperienza nei prossimi anni.
Al centro di numerose voci di mercato che lo vorrebbero lontano dall'Inter, la sua cessione sarebbe sicuramente un grave errore.

Faraoni: voto 6
Promosso in prima squadra dalla Primavera Nerazzurra, il giovane esterno ha mostrato impegno e personalità non certo comuni per la sua età.
Un elemento sicuramente valido su cui la squadra dovrà puntrare per l'inevitabile rifondazione.

Nagatomo: voto 6
Motorino inesauribile sulla fascia (destra o sinistra che sia), l'abnegazione mostrata è sicuramente da apprezzare. Qualche cross in più (o comunque più preciso) lo porterebbe ad essere un'arma importante per l'offensiva di squadra. Sicuramente da confermare.

Guarin: voto 7
Arrivato infortunato nel mercato di Gennaio, ha saputo imporsi nelle poche partite disputate, guadagnandosi un riscatto arrivato ufficialmente proprio nella giornata di ieri. Quantità e qualità in un centrocampo che aveva assoluto bisogno di rinnovarsi.

Poli: voto 6
La volontà sicuramente non manca. Troppi guai fisici ne hanno rallentato l'ascesa, lasciandolo ai margini della squadra forse più del dovuto.
Nelle occasioni in cui è stato chiamato in causa ha dimostrato sicuramente di meritare la riconferma.

Obi: voto 7
Grande sorpresa dell'anno, il centrocampista nigeriano ha impressionato tutti per personalità, corsa, qualità. La sua forza, i suoi polmoni, dovranno essere alla base della ricostruzione Nerazzurra. Un elemento veramente interessante e (già) importante.

Pazzini: voto 4
Annus Horribilis: con una stagione da dimenticare, l'attaccante italiano rimarrà quasi certamente escluso dalla lista degli azzurri che andranno ai prossimi Europei in Polonia e probabilmente il suo futuro sarà lontano anche dall'Inter. Sembra improvvisamente diventato la brutta copia di sè stesso.

Zarate: voto 5,5
Discontinuo ma propositivo, talentuoso ma troppo spesso ininfluente: il suo riscatto dalla Lazio appare difficile, specie alle cifre richieste. Dopo il difficoltoso avvio si riprende sotto la gestione Stramaccioni. Probabilmente però non basterà per rimanere in Nerazzurro.

Forlan: voto 4
Arrivato a Milano per sostituire Samuel Eto'o, l'attaccante ex Atletico Madrid non ha saputo ambientarsi in un calcio pieno di tatticismi come il nostro. L'età ormai avanzata e la pessima stagione vissuta lo spingono lontano dall'Inter.

Castaignos: voto 5
Giovane di belle speranze, di lui ricordiamo soltanto il gol decisivo a Siena nel girone di andata. Molte tribune e qualche panchina, anche per lui il futuro potrebbe essere con un'altra maglia.

All. Stramaccioni: voto 7
Ha saputo riportare entusiasmo in un gruppo abbacchiato e demoralizzato dalle sfortunate precedenti gestioni, arrivando a sfiorare un terzo posto che avrebbe avuto il sapore dell'impresa.
La qualificazione alla prossima Champions League non è arrivata, ma il giovane allenatore, all'esordio in Serie A, ha mostrato personalità e fermezza, caratteristiche indispensabili per guidare una squadra importante come quella Nerazzurra.
Ci auguriamo che le voci dei giorni scorsi in merito alla sua (quasi certa) conferma trovino presto la meritata ufficialità.


*Il presente articolo può essere consultato anche sul portale "Canale Inter" cliccando qui.

martedì 15 maggio 2012

Lazio vs INTER: 3-1

Finisce proprio come tutto era iniziato, con una sconfitta, doloroso emblema di una stagione sfortunata, fatta di cadute e timidi risvegli, una discontinuità insostenibile distribuita su una lunga serie di alti e bassi che un Campionato complicato come quello italiano alla fine fa pagare a caro prezzo.
Quattordici sconfitte su 38 gare disputate, 55 gol subiti, 3 cambi di allenatore in un anno, tutti elementi intollerabili per una squadra con ambizioni pretenziose come quelle dell'Inter di inizio stagione: da questi errori dovrà ripartire il nuovo corso, da una progettualità chiara e precisa, che non lasci spazio all'improvvisazione, una caratteristica affascinante ma sin troppo rischiosa nel calcio dei tempi attuali.
I quattro minuti "fatali" (per usare le parole di Mr. Stramaccioni) di Roma hanno mostrato tutta l'instabilità di una squadra che non riesce più a reagire nei momenti critici, che invece di unirsi finisce per sfaldarsi alla prima difficoltà, facendo apparire illogica anche la scelta di affidarsi a calciatori di esperienza, sulla carta più preparati ad affrontare simili situazioni.
Ed invece anche ieri una difesa composta da Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo, con l'aiuto di Cambiasso e Capitan Zanetti a far filtro in mediana, un reparto con un'età media che supera abbondantemente i 30 anni, è risultata incapace di affrontare un attacco non certo irresistibile, andato a segno per tre volte con calciatori  di poco al di sopra la mediocrità.
Gli infortuni stavolta non possono essere un alibi plausibile, anche la Lazio era fortemente rimaneggiata a causa delle numerose indisponibilità, ma non per questo ha smesso di credere nell'impresa di ribaltare il risultato, ed alla fine ha avuto ragione, pur non meritandolo appieno.
L'Inter non può essere quella vista durate quest'annata disgraziata (e le sconfitte contro Parma e Lazio dovrebbero far riflettere), l'Inter deve tornare a primeggiare, deve tornare ad investire in modo massiccio e assennato sul mercato, deve ripartire da competenza e fermezza, quella che un paio d'anni fa ci aveva condotti in cima al Mondo.
Tornando alla gara dell'Olimpico, dopo un primo tempo concluso sull'1 a 0, nel quale l'Inter avrebbe dovuto concretizzare le diverse occasioni avute con Guarin (2 volte) e con Milito, la seconda frazione inizia con i Nerazzurri al piccolo trotto, pericolosamente in balìa di un avversario che dopo un quarto d'ora trova il gol su calcio piazzato (errori individuli di portiere e difesa) e raddoppia poco dopo con una conclusione da fuori di Candreva, ben imbeccato da Lulic dopo una discesa sulla sinistra.
La reazione Interista non si fa attendere, ma gli innesti di Pazzini e Longo (al suo esordio in Serie A) non portano in realtà il peso sperato in avanti (a dire il vero l'occasione propizia per il pareggio sarebbe arrivata, ma Pazzini ha saputo sprecarla come spesso era capitato nell'ultimo periodo non certo esaltante per l'attaccante ex blucerchiato). Nei minuti finali arriva anche il tris laziale, con il Capitano Mauri che colpisce di destro e trafigge l'inerme Castellazzi.
Come dicevamo, una sconfitta immeritata per i Nerazzurri, sicuramente eccessiva nella misura, che dovrà però far riflettere attentamente: evitando le sconfitte (magari riuscendo ad ottenre i tre punti dato il vantaggio iniziale) di Parma e Roma, pur rimanendo la stagione estremamente negativa, l'Inter avrebbe infatti raggiunto i preliminari di Champions League ed oggi probabilmente le idee per la futura programmazione sarebbero più chiare.
Prepariamoci invece all'ennesimo mercato attendista (se non immobilista), a quanto pare unica certezza che accompagna le scelte societarie da qualche anno a questa parte.
In attesa della ripresa, che stavolta inizierà prima del previsto (l'Inter infatti dovrà sostenere il doppio preliminare per l'accesso all'Europa League, con la prima partita in programma in data 02/08/12) vogliamo comunque essere fiduciosi, sperando in un cambio di vedute che appare assolutamente necessario (vitale).
E come sempre: FORZA RAGAZZI!

.:: i Voti ::.

Castellazzi 4
Maicon 5
Lucio 4
Samuel 5
Nagatomo 5,5
Zanetti (C) 5,5
Cambiasso 5
Guarin 7
Poli 6
R. Alvarez 5
Milito 6,5

Juan Jesus s.v.
Pazzini 4
Longo 6

All. Stramaccioni 5,5

lunedì 7 maggio 2012

INTER vs Milan: 4-2


Vittoria netta, meritata, indiscutibile.
Tre punti cercati ed ottenuti con tutte le forze rimaste, nonostante uno scandaloso arbitraggio contro ed un avversario in corsa per il titolo.
Ieri a San Siro abbiamo ammirato novanta minuti di grande Inter, probabilmente l'ultima di un ciclo che sta inevitabilmente volgendo al termine.
Nella stupenda cornice del Derby milanese il pre-partita ha riservato l'emozionante celebrazione di un addio ormai annunciato: Ivan Ramiro Cordoba, dopo 13 anni in Nerazzurro, lascerà a fine stagione.
Per il colombiano è pronto un ruolo dirigenziale che siamo convinti saprà ricoprire con dedizione, entusiasmo e grande professionalità, come del resto ha sempre fatto in campo, scrivendo la storia recente di una squadra con la quale è arrivato, e non è un eufemismo, in cima al Mondo.
Un ringraziamento speciale da tutta la Redazione di Interista nel Cuore: Grazie di tutto RAMIRO!
Mr. Stramaccioni alla sua prima stracittadina non stecca: schiera un undici da battaglia (modulo 4-3-2-1) con Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo, Zanetti (C), Cambiasso, Guarin, R.Alvarez, Sneijder, Milito. Undici che sin dai primi minuti costringe l'avversario alle corde, surclassandolo sotto l'aspetto tattico, nel ritmo e nel gioco. 
Un centrocampo sempre pronto ad accorciare, difesa alta ed attacco in costante movimento che hanno tolto respiro alla manovra rossonera, capace di affidarsi solo e soltanto a lanci lunghi in attesa della giocata di Ibrahimovic.
L'Inter invece appare pimpante e pronta ad affondare il colpo: ci provano Guarin e Nagatomo dalla distanza, ma non sono fortunati.
Il gol del vantaggio arriva sugli sviluppi di una punizione calciata da Sneijder (tra i migliori) e finalizzata da Diego Milito, ben assistito dalla sponda del connazionale Samuel: uno a zero strameritato per i Nerazzurri che insistono ancora con Guarin e Lucio, per poi vedersi annullare un gol regolarissimo segnato da Cambiasso (evidente anche ad occhio nudo).
La grande prova del colombiano Guarin ha garantito filtro e fluidità di manovra in un centrocampo dove anche i veterani Zanetti e Cambiasso sono stati protagonisti in positivo, spezzando il già compassato ritmo avversario con pressing continuo e chiusure decisive.
Quando ormai il sipario stava calando sulla fine del primo tempo, sale in cattedra l'arbitro Rizzoli inventandosi un rigore inesistente su Boateng, che Ibrahimovic, sino a quel momento inerme, non sbaglia.
Si va così al riposo sull'1 a 1.
Inizia la ripresa ed il milan passa subito in vantaggio grazie ad una sontuosa giocata di Ibrahimovic, vero e proprio leader di una squadra sin troppo dipendente dalle giocate dello svedese.
Invece di accusare il colpo l'Inter continua a spingere, e dopo un'incredibile conclusione da fuori di Sneijder respinta dall'estremo difensore rossonero ed un solare rigore negato per entrata scomposta della coppia Muntari-Nesta su Samuel in area, arriva il meritato pareggio, ancora con El Principe Milito, che va a trasformare un penalty guadagnato in precedenza (stavolta l'atterramento dell'argentino per mano di Abate è troppo evidente e l'arbitro è costretto a fischiare).
Sul 2 a 2 la partita diventa più gradevole, le squadre si allungano cercando la segnatura, con i Nerazzurri sempre pronti a colpire in contropiede.
Escono Guarin ed Alvarez per Obi e Pazzini, per un'Inter più pimpante e pericolosa in avanti: al minuto settantanove arriva infatti il tris Nerazzurro, ancora con Milito (tripletta personale), ancora su rigore (anche stavolta il fallo di mano di Nesta è apparso nettissimo ed indiscutibile).
E' il gol che chiude la partita, è il gol che consegna il Derby ai Nerazzurri, lo scudetto alla juventus ed una doppia sconfitta al milan (per loro una serata tutta da dimenticare).
Nei minuti finali di partita arriva anche la straordinaria ciliegina sulla torta: Maicon sale palla al piede sulla destra e lascia partire dai 25 mt una conclusione imprendibile che va ad infilarsi sotto la traversa, per un 4 a 2 strepitoso che sancisce la netta superiorità Interista sulla pochezza rossonera.
Una prestazione da squadra vera, un entusiasmo ed una condizione ritrovati probabilmente troppo tardi anche per un terzo posto che ad una giornata dal termine appare purtroppo molto difficile da raggiungere.
Nella giornata di oggi sono comunque arrivate le rassicuranti parole del Presidente Moratti, finalmente deciso a confermare il giovane Stramaccioni in panchina anche per la prossima stagione.
Domenica a Roma contro la lazio di Reja un solo risultato possibile: la vittoria. Sperando in un passo falso di Udinese e Napoli, per un terzo posto che restituirebbe senso ad un'annata travagliata ed infelice.
Noi ci crediamo, tutti insieme, come sempre: FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Julio Cesar 6,5
Maicon 8
Lucio 6,5
Samuel 7
Nagatomo 6,5
Zanetti (C) 7
Guarin 7
Cambiasso 6,5
R. Alvarez 6,5
Sneijder 7,5
Milito 9

Obi 7
Pazzini 6,5
Cordoba 6,5

All. Stramaccioni 8,5



*Il presente articolo può essere consultato anche sul portale "Canale Inter" cliccando qui.

giovedì 3 maggio 2012

Parma vs INTER: 3-1

Dal 3-1 di Udine a quello di Parma: in una settimana i Nerazzurri hanno prima riaperto prepotentemente per poi chiudere in modo (quasi) definitivo la corsa al terzo posto.
Una sconfitta, quella contro i gialloblù, arrivata al termine di una gara che ha messo nuovamente a nudo tutti i difetti di una squadra che l'entusiasmo (ed i buoni risultati) portato dal nuovo Mr. Stramaccioni era riuscito momentaneamente a mascherare.
Una sconfitta che spazza via anche l'ultimo obiettivo stagionale, unico appiglio di qualità in una stagione distastrosa.
Mr. Stramaccioni, che aveva mandato in campo un undici formato da Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo, Cambiasso, Stankovic (C), Obi, Sneijder, R. Alvarez e Milito, è rimasto colpevolmente sorpreso dall'elevato ritmo avversario, finendo per subirlo passivamente senza contromosse adeguate.
Naturalmente le colpe non possono e non devono ricadere nella loro totalità su un tecnico che sta comunque svolgendo con criterio e personalità il proprio lavoro, purtroppo però la mancanza  di esperienza è una lacuna che il 36enne potrà compensare soltanto con un prolungato rodaggio, che non può esser certo ridotto ad una decina di partite su una panchina di Serie A.
L'evidente superiorità numerica avversaria in mediana, dove l'Inter non aveva certo schierato un battaglione di corridori (soltanto il giovane Obi è apparso in grado di sostenere il ritmo dei parmigiani), ha portato ad una disfatta probabilmente evitabile, se non nella sostanza, almeno nella sua risonanza.
Hanno certamente pesato gli errori individuali, primo tra tutti quello commesso da Lucio in occasione del pareggio del Parma, quando il brasiliano si è fatto soffiare come l'ultimo dei pivelli un pallone sulla propria trequarti, che ha spianato la strada al gol avversario.
Due minuti dopo la difesa è stata poi presa d'infilata dal piccolo Giovinco, che a tu per tu con Julio Cesar ha portato i suoi sul 2 a 1.
La rabbiosa reazione Nerazzurra non è servita per ottenere un pareggio tutto sommato in quel fragente meritato, finendo poi per sbilanciare la squadra ed esporla a pericolosi contropiede, uno dei quali è valso il tris dei padroni di casa.
Probabilmente una maggiore copertura a centrocampo, per un migliore filtro in aiuto alla sbandante difesa, tantopiù sul risultato di 1 a 0, avrebbe garantito solidità e magari portato ad un epilogo diverso.
La sconfitta ha invece riportato il Mondo Inter alla cruda realtà: quello dell'esigenza di rinfondare, di ripartire con giocatori nuovi, con motivazioni e, a questo punto, anche ambizioni nuove.
Domenica andrà in scena il Derby di Milano, una partita che ha sempre avuto una storia a sè stante, che ha sempre ignorato posizioni di classifica: stavolta sarà decisivo per lo Scudetto, che i Nerazzurri potrebbero consegnare agli odiati juventini in caso di vittoria (e di contemporanea affermazione dei bianconeri).
Uno scherzetto che però l'Inter farebbe sicuramente volentieri ai cugini di Milano.
Noi ci crediamo, ancora una volta.

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Julio Cesar 6
Maicon  4,5
Lucio 4
Samuel 5,5
Nagatomo 5,5
Cambiasso 5,5
Stankovic 6
Obi 6,5
R. Alvarez 4
Sneijder 5
Milito 6,5

Faraoni 6
Zarate 4
Pazzini 4

All. Stramaccioni 5