lunedì 29 aprile 2013

Palermo vs INTER 1-0

La sconfitta stavolta passa in secondo piano. Non tanto perchè in questa travagliata stagione è diventata quasi normalità, ma per quanto accaduto al Nostro Capitano, quando dopo un quarto d'ora di gioco ha dovuto anch'egli arrendersi alla cronica malasorte che quest'anno sembra essersi abbattuta inesorabile sui Nerazzurri, quasi fosse il pegno da pagare per le tante vittorie ottenute in un recente passato che la fugace e sin troppo labile memoria storica tende facilmente a dimenticare.
Rottura del tendine d'achille: è questo l'esito nefasto degli esami effettuati nella giornata odierna da Javier. A trentanove anni suonati, un verdetto che per chiunque altro equivarrebbe alla fine. Ma non per Lui, non per il Capitano dalla faccia pulita, calciatore onesto e leale, mai sopra le righe, professionista esemplare, manifesto della sportività a tutto tondo. Non per Lui che in oltre venti anni di carriera a livello professionistico ha avuto una cura maniacale del proprio corpo, costruendosi un fisico statuario che lo ha portato a superare ogni record possibile, rendendolo una sorta di supereroe immortale (sportivamente parlando).
E tra le tante ipotesi degli addetti ai lavori in relazione alla tempistica per il lungo periodo di degenza che il Capitano dovrà affrontare dopo l'intervento, una sicurezza può lasciarci tutti tranquilli: Zanetti avrà la forza di superare anche questa sfida, magari stabilendo l'ennesimo record, magari rientrando prima del previsto.
Rientrando, appunto. Egli stesso lo ha ribadito nelle ore immediatamente seguenti all'infortunio, e possiamo starne certi, manterrà la promessa.
E non si accontenterà di tornare per una sola partita: sono convinto che al massimo ad Ottobre potremo riavere in campo il
nostro immenso Capitano, per un'altra stagione, pronto magari a vincere ancora.
Si, adesso tutta l'Inter deve avere l'obbligo morale di ricostruire e riscostruirsi anche e soprattutto per lui, perchè una carriera fatta di record non può e non deve terminare in una partita così, in una stagione così.
Glielo dobbiamo, un eroe deve lasciare da eroe, da vincente.
Torna presto, Mio Capitano!

.:: I Voti ::.

Handanovic 6
Ranocchia 5.5
Silvestre 4
Juan Jesus 5.5
Jonathan 6.5
Pereira 5.5
Zanetti 6
Kovacic 4.5
Kuzmanovic 4.5
Alvarez 5
Rocchi 5.5

Schelotto 4
Garritano s.v.
Forte s.v.

All. Stramaccioni 5.5

sabato 27 aprile 2013

Palermo vs INTER: Probabili Formazioni


Si ferma anche Samuel, di nuovo.
Mr. Strama ha convocato soltanto 20 calciatori per Palermo, con ben quattro primavera.
Scelte obbligate pertanto, che porteranno l’allenatore nerazzurro a dover rivoluzionare ancora una volta la formazione.
Nuova chance per il ritrovato Jonathan a destra, con una difesa a tre che vedrà il rientro di Chivu in mezzo a Ranocchia e Juan Jesus, con Pereira (in ballottaggio con Zanetti, che però dovrebbe agire in mediana) sull’esterno di sinistra a centrocampo.
In mezzo, passata la paura per Kovacic (che sarà regolarmente in campo in cabina di regia), a fianco del croato agiranno Capitan Zanetti e Kuzmanovic, in appoggio alla coppia Alvarez-Rocchi in avanti.
Tra gli avversari, occhio a Ilicic e Miccoli, quest’ultimo a segno ben tre volte nella scorsa stagione contro i nerazzurri.
Vediamo le probabili formazioni:
PALERMO (3-5-2):  Sorrentino, Von Bergen, Donati, Aronica, Morganella, Barreto, Arevalo Rios, Kurtic, Garcia, Ilicic, Miccoli
Panchina: Benussi, Brichetto, Munoz, Nelson, Anselmo, Faurlin,Viola, Fabbrini, Formica, Hernandez, Boselli, Dybala.
INTER (3-5-2): Handanovic, Ranocchia, Chivu, Juan Jesus, Jonathan, Zanetti, Kovacic, Kuzmanovic, Pereira, Alvarez, Rocchi.
Panchina: Carrizo, Belec, Silvestre, Pasa, Benassi, Schelotto, Ferrara, Belloni, Garritano, Forte.

Palermo vs INTER: In & Out


Un’Inter sempre più incerottata (si è fermato di nuovo Samuel, per il riacutizzarsi del problema al tendine d’achille che lo sta tormentando da ormai 5 mesi) è attesa dalla difficile sfida di Palermo, che con il ritorno di Sannino in panchina hanno conquistato ben otto punti nelle ultime quattro partite. I rosanero stanno comunque lottando per una difficile salvezza, motivazione questa che renderà certamente la sfida di domani al Barbera ancor più accesa.
I Nerazzurri, ancora aggrappati al sogno Champions (recuperare 6 punti in cinque partite appare però un’impresa quasi impossibile) cercheranno di dare continuità alla buona prestazione di una settimana fa, quando la squadra è apparsa concreta e determinata nell’ottenere i tre punti in casa contro il Parma.
Nonostante i numerosi infortuni, l’obbligo è quello di finire bene la stagione. Crediamoci.
Vediamo chi sono i calciatori più e meno in forma delle rispettive compagini.
PALERMO
IN – JOSIP ILICIC. Il centrocampista sloveno sta disputando la sua migliore stagione da quando è in Italia, con un apporto decisivo anche n zona gol: sono infatti 9 le reti messe a segno quest’anno, molto delle quali decisive. Per il Palermo è una pedina fondamentale.
OUT – ABEL HERNANDEZ. Doveva essere l’anno della consacrazione, si è invece trasformata in una stagione ‘maledetta’. Solo nove apparizioni in Campionato, nessun gol messo a segno. Il talento c’è, ma per ora non si vede.
INTER
IN – TOMMASO ROCCHI. Match winner contro il Parma, l’ex laziale ha aspettato in silenzio il suo momento. AL centro di dure critiche, molto spesso anche gratuite, con esperienza e carattere è riuscito a rimanere concentrato, divenendo in questo finale di stagione (complici anche gli infortuni dei compagni di reparto) un calciatore indispensabile per Mr. Strama.
OUT – EZEQUIEL SCHELOTTO. Forma o non forma, il giocatore non sembra avere il talento necessario per vstire una maglia importante come quella dell’Inter. Gli errori di valutazione ci stanno, sia chiaro, ma il nerazzurro dell’atalanta è un’altra cosa.

lunedì 22 aprile 2013

INTER vs Parma: 1-0

Un gol di Tommaso Rocchi al minuto ottandadue regala all'Inter una vittoria che, seppur ben accetta, non fa altro che accrescere rimpianti e malumori per il mancato conseguimento di un obiettivo (il terzo posto) tranquillamente alla portata dei Neazzurri. Nonostante la disastrosa stagione. Nonostante la sfortuna. Nonostante tutto insomma.
Se pensiamo che sarebbero bastati i 6 punti persi con Atalanta e Cagliari (oppure contro il Siena) per essere oggi appiati al "grande" milan di Balotelli & C., oltre a riscontrare l'evidente mediocrità di un Campionato comunque meritatamente (a Noi non costa niente ammetterlo) conquistato dalla juventus, l'impulso naturale è quello di mangarsi le mani, perchè sconfitte del genere sarebbero state evitabili, evitabilissime.
Purtroppo da un paio d'anni Aprile-Maggio è il bimestre dei rimpianti, di quello che l'Inter avrebbe potuto fare ma non ha fatto.
Il bilancio (quello relativo ai risultati) è fortemente negativo rispetto alle aspettative della vigilia, pur considerando l'attuale stagione come quella dell'inizio del nuovo progetto: l'Inter dopotutto è pur sempre l'Inter, e non è ammissibile che possa rimanere fuori dall'Europa che conta (non solo per l'introito economico che ne deriverebbe, ma anche per il rispetto della tradizione, del blasone, della storia societaria).
L'aritmetica ancora non ci condanna, è pur vero, ma la forte disillusione non ci consente di sperare ancora una volta nella risalita, in una svolta sinora tanto attesa ma mai arrivata (anche per colpa, è giusto ribadirlo, di decisioni arbitrali talvolta sconsiderate che hanno fortemente influito sul già tentennante andamento della squadra).
Certo, la prestazione offerta ieri contro il Parma è certamente benaugurante, così come la prova individuale di qualche giocatore (vedi Jonathan e Rocchi, match winners contro i parmigiani) forse criticato in modo eccessivo e aprioristico. Un modo di fare, questo, che non può certo esser considerato costruttivo (non è stato semplice però rimanere "lucidi" di fronte allo straziante cammino dei Nerazzurri in questo 2013).
L'Inter in questo particolare momento, falcidiata dalle indisponibilità di calciatori importanti come Milito, Cassano e Palacio (per citarne soltanto alcuni) sta facendo il massimo possibile. 
Dobbiamo tutti renderci conto di questo, dello sforzo di squadra e allenatore. 
Dobbiamo sostenerli, sino a fine stagione.
Poi arriverà il tempo delle scelte: quelle si, dovranno esser fatte con raziocinio e praticità.
Adesso pensiamo alla prossima partita contro il Palermo, facendo sentire, tutti quanti, la vicinanza alla Squadra.

FORZA RAGAZZI!

 .:: I Voti ::.

Handanovic 6
Jonathan 7
Ranocchia 6
Juan Jesus 6
Pereira 5,5
Zanetti (C) 6,5
Kuzmanovic 5,5
Kovacic 6,5
Schelotto 4
Alvarez 5,5
Rocchi 6,5

Chivu 6
Garritano 6

All. Stramaccioni 6,5

sabato 20 aprile 2013

INTER vs Parma: Probabili Formazioni


Domani a S. Siro contro il Parma potrebbe essere riproposta la difesa a tre, più volte accantonata e poi ripresa. Proprio le indecisioni tattiche dell'attuale tecnico nerazzurro hanno portato lo stesso nel mirino delle critiche, che sono tornate ad essere feroci come non si vedeva da tempo, quasi fossero (i media) stati orfani della vittima sacrificale prediletta.
Alle prese con le numerose defezioni che da inizio anno stanno limitando notevolmente il potere di scelta di Stramaccioni, l'allenatore romano si affiderà con ogni probabilità alle uniche risorse disponibili, riproponendo il trio d'attacco uscito sconfitto dalla gara di Coppa Italia di mercoledì scorso contro la Roma. Altra occasione per Schelotto quindi, che affiancherà Alvarez a supporto dell'unica punta rimasta, Tommaso Rocchi.
A centrocampo, Kuzmanovic giocherà in coppia col giovane Kovacic, con Capitan Zanetti e Pereira sugli esterniDifesa a tre, come dicevamo, con Ranocchia, Samuel e Juan Jesus a proteggere Handanovic.
All'andata fu il giovane Sansone a tenere in apprensione l'intera retroguardia nerazzurra, ma la ritrovata forma di Amauri potrà essere un'arma in più per gli avversari.

Vediamo le probabili formazioni:

INTER (3-4-3): Handanovic, Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Zanetti, Kuzmanovic, Kovacic, Pereira, Alvarez, Rocchi, Schelotto.
Panchina: Carrizo, Belec, Chivu, Jonathan, Pasa, Benassi, Belloni, Garritano, Forte.

PARMA (3-5-2): Mirante, Benalouane, Coda, Lucarelli, Rosi, Marchionni, Valdes, Parolo, Gobbi;,Amauri, Sansone.
Panchina: Pavarini, Mesbah, Maceachen, Santacroce, Strasser, Morrone, Ampuero, Ninis, Galloppa, Belfodil, Boniperti.

INTER vs Parma: In & Out


I Nerazzurri stanno attraversando uno dei momenti più difficili della loro storia recente: la sconfitta rimediata Mercoledì scorso contro la Roma in Coppa Italia ha chiuso definitivamente il cerchio. Adesso aspettative e stimoli all'interno del gruppo sono praticamente pari a zero, e con ancora sei partite da giocare l'agonia di una stagione maledettamente incolore è inutilmente destinata a prolungarsi.
Mr. Strama domani dovrà vedersela con un Parma già praticamente salvo, che quindi giocherà senza pensieri e pressioni. I nerazzurri, peraltro ancora fortemente rimaneggiati, tenteranno comunque di non deludere per l'ennesima volta il proprio pubblico, anche se come detto l'attuale situazione interista è decisamente poco piacevole.

Vediamo chi sono i giocatori più e meno in forma delle rispettive squadre:

INTER
IN - MATEO KOVACIC. L'unico lampo di luce in mezzo al buio più totale che ha attanagliato l'intera squadra. Le doti da baby fenomeno si intravedono eccome, con il giovane croato che a soli diciotto anni ha saputo prendere in mano il centrocampo dell'Inter in un momento di estrema difficoltà.
OUT - EZEQUIEL SCHELOTTO. Col senno di poi, probabilmente a Gennaio l'Inter avrebbe tenuto Livaja e lasciato l'italo-argentino a Bergamo. Gli errori per si sa, sono stati molti, e la scarsa forma fisica del tornante non ha certo aiutato un perfetto inserimento in una realtà importante come quella interista.

PARMA
IN - AMAURI. Il redivivo Amauri, dopo gli ultimi anni travagliati, sta vivendo a Parma una seconda giovinezza. In questa stagione è già arrivato in doppia cifra, non male per un calciatore dato da tutti già sulla via del tramonto.
OUT - MARCO PAROLO. Dopo la grande stagione con la maglia del Cesena, il centrocampista quest'anno ha vissuto un'annata di alti e bassi, non riuscendo probabilmente ad imporsi come tutti si aspettavano.

venerdì 19 aprile 2013

INTER vs Roma: 2-3

Anche l'ultimo appiglio di speranza se n'è andato, come da pronostico del resto.
Contro la massiccia dose di sfortuna che ha tormentato la stagione Nerazzurra stavolta era veramente difficile avere la meglio.
I cattivi presagi si erano tra l'altro manifestati nell'immediato prepartita, quando anche Esteban Cambiasso aveva dovuto abbandonare il riscaldamento e dare forfait in extremis per l'ennesimo acciacco muscolare che ha colpito i calciatori della Rosa Interista, già decimata (e non si tratta di eufemismi, Mr. Strama ieri ha veramente fatto fatica a mandare undici calciatori in campo) appunto dai numerosi infortuni che si sono intensificati proprio in quest'ultimo periodo (quello decisivo, peraltro).
E così, anche contro una Roma non certo irresistibile, è arrivata l'ennesima sconfitta. 
Addio Finale, addio stagione, addio (probabilmente) Europa anche per la prossima annata.
Anche la vena polemica dei tifosi della Nord aveva contribuito a scuotere il match, con striscioni che non possono non trovarci concordi.
Il vero problema però è che a prescindere dagli infortuni, dalla sfortuna, dall'incapacità dirigenziale, dalle (giuste) contestazioni, per smuovere qualcosa occorrerebbe un intervento deciso dai piani alti, dal Presidente, che ad oggi non abbiamo ancora visto. Nonostante i risultati decisamente negativi di quest'anno (e della scorsa stagione).
Sinceramente questo immobilismo inizia ad essere, oltre che incomprensibile, anche (e non poco) preoccupante: cosa ne sarà della Squadra nel prossimo futuro? Quale progetto (ammesso e non concesso che ve ne sia uno) si deciderà di adottare?
Il fallimento (sportivo) dei Nerazzurri è sotto gli occhi di tutti, ancora oscure sono però le manovre che la Società intende attuare.
La sconfitta più grande non sono i risultati negativi, le critiche della stampa (arrivata a picchi di faziosità tremendi, quasi fosse stata orfana di un facile bersaglio da beffeggiare), gli sfottò dei "nemici" di sempre.
Quello che fa più male al Tifoso Nerazzurro è vedere il costante e lento affievolirsi delle aspirazioni, quelle che un tempo animavano tutto l'ambiente, Presidente in primis.
L'orgoglio Nerazzurro non può andare perduto. Non è ammissibile.

.:: I Voti ::.

Handanovic 6,5
Jonathan 6,5
Ranocchia 5
Samuel 5
Juan Jesus 5,5
Zanetti (C) 5
Kovacic 6,5
Kuzmanovic 5
Schelotto 4
Alvarez 6,5
Rocchi 5,5

Benassi 5
Belloni s.v.
Forte s.v.

All. Stramaccioni 5

lunedì 15 aprile 2013

Cagliari vs INTER: 2-0

Senza parole.
Senza parole per analizzare la dodicesima sconfitta in Campionato, per come è maturata, per l'ennesimo rigore (inesistente) contro.
Senza parole per raccontare l'attuale disastrosa stagione, per commentare l'immobilismo e la frustrante indecisione della Società di fronte ad un tracollo che non accenna ad arrestarsi.
Senza parole per tentare di dare un senso logico alle scelte di un allenatore che, scusante infortuni a parte, anche ieri ha contribuito ad accentuare lo spettacolo del ridicolo offerto dalla squadra quando, sotto di due reti, ha mandato un difensore (Samuel, non certo uno dei più "aggraziati", tecnicamente parlando) a giostrare da prima punta accanto all'attempato Rocchi (uno dei giovani presenti in panchina no eh?).
Ebbene sì, anche chi ha sempre cercato di sdrammatizzare, di crederci (nonostante la deprimente realtà), di sperare, come il sottoscritto, ha finito le parole.
Tornare ad essere gli "zimbelli" di turno, senza la benché minima facoltà di replica (perchè di fronte al disastroso cammino dei Nerazzurri non è proprio possibile controbattere ad alcun tipo di critica, gratuita o fondata che sia) è sin troppo doloroso, ahimè, anche per me.
Sinceramente non so più cosa augurarmi (augurarci). Anche l'approdo alla finale di Coppa Italia appare a dir poco utopistico.
Probabilmente, è triste dirlo, non ci resta che piangere..

Ma come sempre, FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Handanovic 5
Zanetti (C) 5
Silvestre 6
Juan Jesus 6
Pereira 5
Gargano 6
Kovacic 5
Cambiasso 5
Guarin 4
Alvarez 6,5
Rocchi 5,5

Nagatomo s.v.
Kuzmanovic 3,5
Samuel s.v.

All. Stramaccioni 4

sabato 13 aprile 2013

Cagliari vs INTER: Probabili Formazioni


Contro il Cagliari con un solo attaccante: la trasferta dei Nerazzurri al 'Nereo Rocco' di Trieste passerà agli annali anche per questo. Mr. Strama si affiderà, e d'altronde non potrebbe fare altrimenti, al tandem offensivo Alvarez-Rocchi, supportato dalla spinta di Fredy Guarin, che speriamo tutti possa riprendersi dal momento di appannamento dell'ultimo periodo.
A centrocampo torna Walter Gargano, che affiancherà Cambiasso ed il giovane Kovacic. Sarà riproposta pertanto una difesa a quattro, con Capitan Zanetti e Pereira sulle fasce e la coppia centrale Ranocchia-Juan Jesus. Pronto comunque Walter Samuel in caso di necessità.
Tra gli avversari, in un ottimo momento di forma e già praticamente salvi (sono 39 i punti in classifica dei sardi), occhio alla velocità di Sau e Cossu e al grande fiuto del gol di Mauricio Pinilla.

Vediamo le probabili formazioni:

CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi, Perico, Rossettini, Astori, Avelar, Cabrera, Conti, Ekdal, Cossu, Sau, Pinilla.
Panchina: Ariedda, Murru, Ariaudo, Casarini, Dessena, Thiago Ribeiro, Ibarbo, Nenè.

INTER (4-3-1-2): Handanovic, Zanetti, Ranocchia,Juan Jesus, Pereira, Kovacic, Gargano, Cambiasso, Guarin, Alvarez, Rocchi.
Panchina: Carrizo, Belec, Jonathan, Samuel, Silvestre, Nagatomo, Kuzmanovic, Benassi, Belloni, Forte.

*Il presente articolo può essere consultato anche sul portale "Canale Inter" cliccando qui.

Cagliari vs INTER: In & Out

Le polemiche post Inter-Atalanta non accennano a diminuire, sono arrivati puntuali i deferimenti per Società e Presidente. La presa di posizione stavolta è stata netta, ma dovuta.
I Nerazzurri, sulla carta ancora in corsa per un piazzamento Champions che però la sconfitta di Domenica scorsa ha tremendamente complicato, proveranno a riscattarsi domani contro il Cagliari di Pulga, in striscia positiva da quattro turni, nonostante tutte le problematiche legate alla "questione Stadio".
Mr. Strama, con la squadra decimata dagli infortuni, ai quali si è aggiunto anche quello di Antonio Cassano, proverà in queste ultime sette partite ad ottenere il massimo possibile. La situazione, anche sotto il profilo psicologico, non è però certamente delle migliori.

Vediamo chi sono i calciatori più e meno in forma delle rispettive compagini.

CAGLIARI
IN - MARCO SAU. Cresciuto nelle giovanili del Cagliari, poi in prestito a Manfredonia, Albinoleffe, Foggia, l'attaccante esplode definitivamente lo scorso anno in Serie B con la Juve Stabia mettendo a segno ben 21 reti. Si conferma a Cagliari, dove quest'anno è titolare fisso e punto di riferimento offensivo dei sardi. Grande vivacità, velocità e piedi buoni, caratteristiche che potrebbero mettere in difficoltà la retroguardia nerazzurra, già punita all'andata dall'attaccante con una doppietta.
OUT - ALBIN EKDAL. Una grande promessa che non è stata in grado di mantenere le aspettative. Ai tempi delle giovanili bianconere era considerato il "nuovo Pirlo", si è però perso per strada, divenendo soltanto una buona comparsa.

INTER
IN - MATEO KOVACIC. E' rimasto l'unico giocatore di talento in una squadra martoriata dagli infortuni. Il 18enne croato sta iniziando ad ambientarsi, crescendo di partita in partita. Probabilmente da solo è troppo poco per i prestigiosi obiettivi dell'Inter, ma con lui i nerazzurri possono guardare con più ottimismo al prossimo futuro.
OUT - ANDREA RANOCCHIA. L'involuzione rispetto al girone di andata è evidente. Si parla di continui acciacchi e di scarsa concentrazione: chi ha l'aspirazione di diventare un pilastro dell'Inter però dovrebbe essere più forte anche della malasorte.


*Il presente articolo può essere consultato anche sul portale "Canale Inter" cliccando qui.

venerdì 12 aprile 2013

Buon compleanno Ricky!


Buon compleanno a Ricky Alvarez
nato a Buenos Aires (Argentina) il 12 aprile 1988.

lunedì 8 aprile 2013

INTER vs Atalanta: 3-4 (dopo partita rubata)

 
Minuto sessantacinque di INTER-Atalanta,  i Nerazzurri sono in vantaggio per 3 a 1 grazie al gol di Rocchi ed alla doppietta di Ricky Alvarez (subentrato a Cassano a causa dell'infortunio muscolare accusato dal barese alla mezz'ora di gioco): il direttore di gara decide di concedere un rigore ai bergamaschi, che Denis trasforma portando i suoi al raddoppio, accorciando così le distanze.
Minuto settantasette, l'Atalanta trova il quarto gol, ancora con Denis (autore di una tripletta, avendo segnato anche il pareggio 5 minuti prima).
La partita finisce tra le polemiche, con la sconfitta dell'Inter e l'addio definitivo dei Nerazzurri al sogno Champions. Dopotutto però... sono cose che capitano.
Questo è il messaggio che i media vorrebbero far passare. Questo è il messaggio che la Lega vorrebbe far passare.
Questo è il messaggio che l'INTER NON PUO' far passare.
Dalle maggiori emittenti televisive alla carta stampata riecheggia all'unisono un unico coro: "L'arbitro ha sbagliato, può succedere, però Stramaccioni e la squadra non possono sciogliersi di fronte ad un episodio negativo come neve al sole e perdere una partita già vinta".
Tutte STRONZATE! Chi capisce qualcosa di calcio sa benissimo che episodi e contingenze sfavorevoli possono essere talvolta più forti di qualsiasi tatticismo, preparazione, differenza di qualità tecnica. Chi capisce qualcosa di calcio dovrebbe saper riconoscere che molto spesso è l'emotività degli undici in campo a determinare il risultato finale.
Non è possibile decontestualizzare un episodio ed analizzarlo in relazione a sfumature che potrebbero finire per offuscare la semplice ed inequivocabile realtà dei fatti: l'INTER quest'anno è stata penalizzata SISTEMATICAMENTE da decisioni arbitrali SCANDALOSE.
E di questo non possono e non devono essere considerati responsabili nè Società, nè allenatore, nè giocatori.
E dal momento che una disamina completa della gara non può trascurare episodi verificatisi all'interno di essa, oggi siamo fermamente convinti che l'atteggiamento ostile manifestato nei confronti dei Nerazzurri debba essere necessariamente combattuto con FORZA.
Gli appelli alla semplice sfortuna sono sono più tollerabili, non sarebbe corretto verso i milioni di Tifosi che amano i Nostri colori, e che proprio per questo si aspetterebbero un sistema all'insegna della moralità, della correttezza, dell'onestà.
La presa di posizione del Presidente Moratti è stata netta e decisa, ma adesso è giunto il momento di affondare, di osare anche più del necessario.
Un illustre rappresentante della Tifoseria Interista, Paolo Bonolis, ha quest'oggi avuto il coraggio di avanzare accuse molto pesanti verso l'intero sistema calcio: non lasciamo che sia una voce isolata, la Società dovrebbe appoggiarlo ed ALZARE LA VOCE!
La situazione non è più sostenibile. Punto.
I calciatori, pur con tutti i propri limiti, meritano rispetto.
Ieri la partita è stata FALSATA, e per questo ci sentiamo in dovere di considerare sufficiente la prova di tutti quanti.

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Handanovic 6
Ranocchia 6
Samuel 6
Juan Jesus 6,5
Zanetti (C) 6,5
Kovacic 6,5
Cambiasso 6
Pereira 6
Guarin 6
Cassano 6
Rocchi 7

Alvarez 7
Schelotto 6

All. Stramaccioni 6