martedì 19 agosto 2014

Interista nel Cuore si rifà il trucco: MOVE ON TO interistanelcuore.com



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Redazione Interista nel Cuore


martedì 29 luglio 2014

Calendario Serie A 2014/2015



Dopo il sorteggio del Calendario della prossima stagione di Serie A avvenuto nella giornata di ieri, oggi è tempo di analisi.
I Nerazzurri partiranno da Torino contro i "granata" per finire il girone d'andata in Toscana, quando alla 19ma giornata affronteranno la neopromossa Empoli. In mezzo tutte le altre, con la prima a San Siro contro il Sassuolo, per poi procedere alla seconda trasferta stagionale di Palermo. Dopo due turni casalinghi contro atalanta e cagliari, alla sesta arriva l'impegnativo match  di Firenze contro i viola di Montella, che porterà i Nerazzurri ad affrontare il Napoli al Meazza nella successiva giornata. Si procede poi con Cesena (T), Sampdoria (C), Parma (T), Verona (C), quattro gare sulla carta abbordabili prima del doppio impegno esterno contro milan (il Derby di andata sarà giocato in "casa" dai rossoneri) e roma. Alla quattordicesima torneranno ad assaporare San Siro gli ex Stramaccioni e Stankovic, rispettivamente primo e secondo allenatore dell'udinese, mentre per il turno successivo i Nerazzurri saranno di scena a Verona contro il Chievo. Prima del big match contro la juventus (alla 17ma), l'Inter nel sedicesimo turno di Campionato ospiterà la lazio, per chiudere poi con Genoa in casa ed Empoli, come detto, fuori dalle mura amiche.
Un sorteggio tutto sommato positivo, quantomeno sulla carta. Nelle prime cinque giornate i Nerazzurri potrebbero puntare al bottino pieno, per arrivare alla gara contro la fiorentina col morale alto. Una vittoria contro i viola consentirebbe poi di affrontare il successivo match casalingo contro il napoli con maggiore convinzione, e tutti sappiamo che la spinta di San Siro potrebbe risultare decisiva.
Nota stonata del sorteggio il fatto che tutte le partite di cartello del girone d'andata (esclusa per l'appunto la sfida contro il napoli) saranno giocate in trasferta (il risvolto positivo è però quello che nel ritorno i Nerazzurri potranno contare sull'apporto del proprio pubblico per quasi tutti i big match). E chissà, magari tra qualche mese ci troveremo a giocarci lo Scudetto al fotofinish contro i bianconeri a San Siro (terz'ultimo turno).
Come sempre sarà poi il campo a parlare, quest'anno però le vibrazioni sembrano buone.
Staremo a vedere. Noi ci crediamo, sempre!

FORZA RAGAZZI!

lunedì 28 luglio 2014

Gli scetticismi lasciamoli agli altri!

Tutti si aspettavano l'ennesima imbarcata dopo le dolorose debacle delle altre italiane alla Guinness International Championship Cup: l'Inter invece parte forte e riesce ad avere la meglio sui campioni d'Europa del Real Madrid.
La vittoria arriva ai rigori, contro una compagine formata per lo più da giovani in cerca della definitiva consacrazione in maglia "blanca". Dopo il vantaggio siglato da "Mr. 100 milioni" Bale, i Nerazzurri riagguantano il pari nella seconda frazione, grazie al rigore con tanto di "cucchiaio" messo a segno da un buonissimo Mauro Icardi, autore di una partita di sacrificio, ricca di buoni spunti e grande personalità. E se le seconde linee del Madrid hanno messo in campo temperamento e determinazione, l'Inter non è stata certo da meno: grande prova del neo acquisto Vidic, peraltro alla prima in una difesa a tre, con i compagni di reparto Ranocchia (con fascia di Capitano al braccio) e Juan Jesus ancora un po' in ritardo di condizione ma complessivamente autori di una gara da sufficienza piena. Sugli esterni non ha impressionato D'Ambrosio (probabilmente ancora appesantito dai carichi di lavoro di Pinzolo), mentre è apparso padrone del ruolo il nuovo arrivato Dodò, laterale brasiliano di spinta dotato di grande tecnica (sentiremo molto parlare dell'ex giallorosso in questa stagione, statene certi). In mezzo, a fronte delle prove senza infamia e senza lode di Kuzmanovic e dell'ex canterano di ritorno Joel Obi, è stato evidente il cambio di passo apportato dall'ingresso del francese M'Vila nella seconda frazione: l'ex Rubin, ancora alla ricerca della miglior forma, è stato capace di prendere da subito le redini della mediana, dimostrandosi un calciatore di personalità e dalle enormi potenzialità. A completare il centrocampo, il "Divino" Jonathan, schierato ancora una volta da mezzala (buona prova anche per lui). In avanti, in appoggio ad Icardi, è stato schierato Ruben Botta, che ha fatto intravedere buoni spunti non supportati però dalla necessaria continuità (staremo a vedere se le sirene granata lo porteranno lontano da Milano per un prestito annuale).
Si sono affrontate due squadre orfane di diversi titolari (l'assenza di Kovacic a centrocampo si è fatta chiaramente sentire tra i Nerazzurri): l'Inter ha saputo reagire ed avere la meglio. Vincere è sempre importante, anche nelle amichevoli prestagionali. 
Il disfattismo delle ultime due stagioni deve lasciare spazio al ritrovato ottimismo per quella attuale: l'Inter c'è e se la giocherà alla pari con tutte le avversarie. Manca ancora qualche tassello (sembra ormai imminente l'arrivo del mediano di rottura Gary Medel e continua la ricerca di un attaccante di prima fascia), poi la squadra sarà finalmente completata. E competitiva. Molto spesso la fiducia in se stessi è importante quasi (se non più) quanto i reali valori tecnici: crediamoci tutti insieme, il lavoro del tecnico, dopo un anno di ambientamento, sembra iniziare a dare i suoi frutti, in particolare nella coesione di un Gruppo apparso unito e affamato come non vedevamo da tempo.
Questa notte altra sfida contro lo United di Van Gaal, una gara tutta da vivere.

FORZA RAGAZZI!

giovedì 17 luglio 2014

Lavori ancora in corso, buone le premesse!

Cari Amici Nerazzurri, dopo la prolungata assenza, dovuta anche alla fisiologica necessità di staccare un po' la spina per metabolizzare la delusione di una stagione in chiaroscuro, eccoci di nuovo qua.
I lavori sono ancora in corso, ma le premesse sembrano esser buone.
La rivoluzione silenziosa di Thohir sta portando ad un rinnovato entusiasmo: l'Inter sta ripartendo da zero, i piani societari sono cambiati totalmente, con maggiore attenzione a bilancio e strategie di marketing. La Società Nerazzurra è oggi guidata da un'aziendalista che sa il fatto suo, magari meno tifoso del suo predecessore, sicuramente altrettanto preparato. Con l'allontanamento di figure controverse (Branca su tutti) ed il conseguente riassetto dell'Organigramma, il nuovo Presidente sta costruendo un'Inter davvero "internazionale", finalmente figlia del proprio tempo: non più senatori ingombranti in rosa, un ringiovanimento costante, con un occhio naturalmente alle rigide regole imposte dal FFP.
Sono arrivati M'Vila e Dodò, due giovani nati negli anni novanta, è stato preso l'esperto Vidic per portare carisma e mentalità vincente, è in arrivo Medel, mediano cileno dal grande temperamento. Tassello dopo tassello il nuovo DS Piero Ausilio sta assemblando una squadra pronta a competere per traguardi importanti sin da subito: in quest'ottica va visto anche il prolungamento del contratto a Mr. Mazzarri, chiaro segnale di fiducia nell'allenatore, che ha certamente rassicurato e tranquillizzato, motivandolo, anche il tecnico stesso, apparso negli ultimi giorni in sintonia totale con il progetto (cosa che non era apparsa nel primo anno).
Adesso manca soltanto l'ultimo pezzo del puzzle, quello necessario al grande salto di qualità: per un'Inter non solo buona, ma veramente completa, servirebbe un attaccante che desse la possibilità ad Icardi e Palacio di rifiatare in una stagione che vedrà i Nerazzurri impegnati su tre fronti. I nomi sono sempre i soliti, con un mio personalissimo favorito: Steven Jovetic, già pronto per il calcio italiano e desideroso di rivalsa dopo un anno non esaltante. Proprio come l'Inter.
Vediamo quali sviluppi ci riserverà questo mercato, intanto godiamoci Pinzolo e prepariamo come si deve la stagione ormai alle porte.

FORZA RAGAZZI!

lunedì 19 maggio 2014

Chievo Verona vs INTER 2-1

Chiudere la stagione con una sconfitta non fa mai bene, anche se stavolta il risultato del match era ininfluente per entrambe le squadre.
Con il piazzamento in Europa League già acquisito, Mr. Mazzarri schiera un inedito undici con Carrizo in porta, Campagnaro, Cambiasso e Andreolli sulla linea dei difensori, Zanetti ©, Taider, Alvarez e D’Ambrosio a centrocampo, Kovacic a supporto di Botta e Milito. 
La squadra risponde bene, e nel primo tempo cerca di rendersi pericolosa in più di un’occasione grazie all’intraprendenza dei giovani Botta e Taider, trovando anche il vantaggio sul finire della prima frazione grazie al tocco vincente dell’ex di turno Marco Andreolli.
Partita soporifera nella ripresa, che si rianima soltanto dopo l’ingresso di Obinna, autentico eroe della serata clivense, autore del pareggio prima e del gol vittoria poi, che fa impazzire il pubblico presente, magari guadagnandosi anche la riconferma per l’anno prossimo in maglia gialloblù.
Come detto però, la gara di Verona ha avuto valore soltanto per le statistiche stagionali: il quinto posto dei Nerazzurri, già acquisito aritmeticamente nel turno precedente, dovrà essere considerato soltanto un punto dal quale ripartire per il prossimo anno, nulla più.
La stagione Interista non può certamente infatti essere annoverata tra le migliori, nonostante l’obiettivo minimo richiesto sia stato centrato dall’allenatore. Sono stati troppi i punti persi, le occasioni sprecate, gli episodi negativi. Sono stati troppi i “se” e i “ma” nell’ennesima stagione del “sarebbe potuto essere” ma poi “non è stato”.
Le recriminazioni arrivano puntuali ad ogni chiusura di Campionato ormai da 2-3 anni, troppi per una squadra che dovrebbe avere l’ambizione di puntare sempre al massimo.
Meglio allora parlare di una fetta di storia calcistica che ci lascia, di 4 campioni inarrivabili, Interisti, vincenti, Triplettisti: Zanetti, Samuel, Milito, Cambiasso, se ne va un pezzo di Argentina, il cuore pulsante di una squadra Campione di Tutto. Lasciano il Nerazzurro quattro calciatori esemplari, quattro uomini seri, quattro uomini veri. 
L’immagine dell’abbraccio sotto la curva Nerazzurra a fine gara resterà nel cuore di tutti Noi Tifosi, per quell’attimo inebriati nuovamente dal sapore dei trionfi più belli, arrivati grazie anche, e soprattutto, ai quattro argentini.
Si chiude un’era, se ne dovrà aprire per forza di cose un’altra, che noi auspichiamo possa essere ricca di vittorie come la precedente.
Non possiamo sapere cosa il futuro ci riserverà, ma siamo convinti che con passione e dedizione i risultati arriveranno.
E allora diamoci dentro!

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Carrizo 5
Campagnaro 5
Cambiasso 6,5
Andreolli 6
Zanetti (C) 6,5
Taider 6
Alvarez 5
D’Ambrosio 6
Kovacic 6,5
Botta 6,5
Milito 5

Ranocchia 5,5
Guarin 5,5
Bonazzoli s.v.

All. Mazzarri 5,5

martedì 13 maggio 2014

INTER vs Lazio 4-1 ... C'è solo un Capitano! #JZ4EVER

Emozionante, davvero.
La gente di San Siro aveva bisogno di una serata così, era mancata per troppo tempo. Gioia mista a malinconia, affetto, rispetto.
La vittoria contro la lazio, la conquista dell'obiettivo minimo stagionale con la qualificazione alla prossima Europa League, passano in secondo piano: è l'addio del Capitano alla sua San Siro dopo 19 anni di calcio giocato, un Signore del calcio, un esempio di lealtà e valori che sono stati al di sopra di tutto il marciume che ha funestato il calcio contemporaneo, un vero Eroe dei nostri tempi.
Javier si era affacciato al nostro calcio poco più che ragazzo, appende gli scarpini al chiodo da Uomo, da vero Uomo, dopo aver battuto ogni record di presenze, e di vittorie. Si, perchè dopo una prima parte di carriera scandita soltanto da sconfitte e delusioni, El Tractor ha saputo attendere in silenzio, rifiutando le lusinghe con  le quali i più importanti clubs al mondo lo avevano tentato più e più volte, per poi entrare nella storia Nerazzurra da Capitano, con i trionfi più belli, con un Triplete mai riuscito a nessuno in Italia. Calciatore dalle buone maniere, faccia pulita, professionalità sempre al servizio della squadra, della Sua Inter, della quale è divenuto simbolo, entrando di diritto nella Leggenda.
Lo "sgarbo" di Mazzarri, che lo ha tenuto in panchina in occasione dell'ultimo Derby della carriera, è già un lontano ricordo: la serata di ieri è stata tutta per Lui, Javier Zanetti nr. 4, IL CAPITANO!
Indimenticabili le sue scorribande sulla fascia, i suoi modi gentili, il suo viscerale e contagioso Interismo. Per questo Thoir e la nuova società lo hanno scelto come futura figura di collegamento tra squadra e piani alti, conferendogli la meritata carica di Vicepresidente, quella che una volta fu del compianto Giacinto Facchetti, di cui Javier è degno erede.
E non poteva che finire in trionfo la sua serata d'addio al calcio, con l'Inter che schianta la lazio con un netto 4 a 1, andandosi a prendere l'Europa grazie alla superbe giocate di Kovacic e Palacio, i migliori in campo.
Giusto il tempo per un paio di "accellerate" per il Capitano, schierato soltanto nella seconda frazione di gioco, e poi giù il sipario: Javier si congeda nel migliore dei modi dalla Sua Gente, dalla Sua San Siro.
Ancora una volta Grazie Immenso Capitano!
Adesso è tempo di ripartire, di gettare le basi per l'Inter del futuro, per la prossima stagione, con competenza e nuova voglia di vincere.

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Handanovic 6
Ranocchia 6,5
Samuel 6,5
Rolando 6,5
Jonathan 6
Kuzmanovic 6
Hernanes 6,5
Kovacic 8,5
Nagatomo 6,5
Palacio 7,5
Icardi 6,5

Zanetti (C) 10
Milito 6
Taider s.v.

All. Mazzarri 6


*** Per la galleria fotografica della serata vi rimandiamo ai seguenti link:

lunedì 28 aprile 2014

INTER vs Napoli 0-0

C'è due..senza tre! Ancora una volta l'Inter si ferma dopo le due vittorie consecutive contro sampdoria e parma, non riuscendo a conseguire il bottino pieno nella sfida con i partenopei allenati dal mai rimpianto ex Rafa Benitez.
A causa delle indisponibilità di Rolando, Samuel e Juan Jesus, Mr. Mazzarri è costretto a schierare un'inedita retroguardia con Ranocchia in mezzo a Campagnaro ed Andreolli, quest'ultimo al primo vero appuntamento da titolare in maglia Nerazzurra.
L'ex prodotto del vivaio Interista risponde peraltro benissimo, con una prestazione priva di sbavature, ben coadiuvato dai compagni di reparto Ranocchia e Campagnaro, sempre attenti e concentrati di fronte ad un trio offensivo temibilissimo come quello del napoli.
A centrocampo la coppia Cambiasso-Kovacic ancora sugli scudi, con Hernanes però in chiaroscuro: il brasiliano sembra aver perso la brillantezza delle prime uscite, così come gli esterni Nagatomo e D'Ambrosio, quest'ultimo costretto ad abbandonare il campo alla metà della seconda frazione di gioco per problemi fisici (al suo posto in campo Capitan Zanetti).
In avanti, Palacio ed Icardi non sono mai riusciti a trovare lo spunto decisivo, risultando troppo spesso imbottigliati di nella fisica retroguardia avversaria.
È stata una partita sin troppo bloccata dal tatticismo delle due squadre, alla fine conclusasi con un indolore pareggio che è servito soltanto ad allontanare i Nerazzurri dal quarto posto (la fiorentina ora è di nuovo a +4 sull'Inter).
Domenica prossima andrà in scena il Derby milanese, e Noi tutti speriamo che il Nerazzurri possano regalarci tre punti e un po' di gioia in una stagione vissuta con troppi alti e bassi.
I presupposti per finire l'anno in maniera dignitosa ci sono tutti, ora tocca a Voi!

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Handanovic 8
Campagnaro 6
Ranocchia 7
Andreolli 6,5
D'Ambrosio 6
Hernanes 6
Cambiasso (C) 6,5
Kovacic 6,5
Nagatomo 6
Palacio 6
Icardi 5,5

Zanetti 6
Guarin 5
Kuzmanovic 6

All. Mazzarri 6,5

lunedì 21 aprile 2014

Parma vs INTER 0-2

Dopo aver espugnato il Marassi, l'Inter riesce a conquistare 3 punti importantissimi anche a Parma, su un campo tradizionalmente ostico e contro una diretta concorrente per la qualificazione alla prossima Europa League.

Mr. Mazzarri si è ancora una volta affidato alla brillantezza del giovane Kovacic, al quale sembra finalmente aver definitivamente consegnato le chiavi del centrocampo Nerazzurro. 
Il croato non ha deluso, risultando uno dei migliori in campo, in una gara che l'Inter ha saputo gestire nel migliore dei modi, con pressing alto sin dai primi minuti e reparti corti con raddoppi sempre puntuali sui velocisti avversari.
Protagonista in positivo ancora una volta il portiere Samir Handanovic, che sul finire della prima frazione ha neutralizzato il penalty di Cassano, mantenendo la porta inviolata: questa è stata la vera svolta della gara, poi agevolata definitivamente dall'espulsione di Paletta ad inizio secondo tempo, altro episodio cruciale del match.
Sugli sviluppi della punizione è poi arrivato anche il vantaggio Nerazzurro, con il colpo di testa di Rolando lasciato colpevolmente solo in area avversaria.
Per il raddoppio dovremo attendere i minuti finali, quando finalmente il neo-entrato Guarin riesce a centrare la porta da fuori insaccando di destro il 2 a 0 finale.
Una vittoria fondamentale quella dei Nerazzurri, che adesso possono guardare con ritrovato ottimismo alla prossima difficile sfida contro il napoli.

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Handanovic 8
Rolando 6,5
Samuel 5,5
Campagnaro 6
D'Ambrosio 6
Hernanes 6
Cambiasso (C) 7
Kovacic 7
Nagatomo 6
Palacio 6
Icardi 5

Zanetti 6
Botta s.v.
Guarin 6,5

All. Mazzarri 6,5

martedì 15 aprile 2014

Sampdoria vs INTER 0-4

L'Inter espugna il Marassi con un netto 4 a 0, ricevendo in cambio però altre critiche, oltremodo ingiustificate.
La vigilia del match era stata caricata di eccessiva pressione, quasi fossimo di fronte ad un duello d'altri tempi con protagonisti i due attaccanti Icardi e Lopez. 
Tutti conosciamo la telenovela che ha riempito rotocalchi e palinsesti dei media negli ultimi mesi: non per questo però dovrebbe divenire pretesto per scagliare contro un ventenne tutto l'ambiente. In uno stadio che ha iniziato a fischiare il bomber argentino dell'Inter già prima del fischio d'inizio, Icardi ha avuto soltanto la "colpa" di esultare per il vantaggio Nerazzurro, arrivato al tredicesimo del primo tempo proprio grazie all'imbucata vincente dell'ex doriano: oltre alla beffa dell'ammonizione, Icardi ha dovuto sopportare calci e fischi per tutta la gara.
Ma non è finita qui: stampa e media hanno condannato indistintamente ed ingiustificatamente il numero nove Nerazzurro, reo di aver "fomentato la tensione" all'interno dello stadio. Beh, sinceramente il messaggio che si vuol far passare non può essere accettato. Se un calciatore non è più padrone di poter esternare la propria felicità per una segnatura con una normalissima esultanza, dove andremo a finire? Precedenti (ben più gravi) possiamo contarne a bizzeffe, dagli sfottò di Totti ai gesti inconsulti di Gattuso (solo per fare due banali esempi). Perchè scagliarsi contro un giovane in modo così duro e spietato? Non riesco francamente a comprenderne le ragioni.
C'è da dire comunque che il bomber Nerazzurro è stato poi bravo a reggere la pressione, timbrando poi nel secondo tempo anche il tris e la personale doppietta, a suggello di una prestazione maiuscola. Così come quella della squadra tutta che, seppur agevolata dalla superiorità numerica per oltre un'ora di gioco, è riuscita ad imporsi su un campo ostico come quello di Genova resistendo prima agli attacchi avversari grazie ad uno strepitoso (finalmente) Handanovic  ed affondando poi il colpo nella seconda frazione. Un poker tutto argentino, con Samuel che ha siglato di testa il raddoppio e Palacio a sublimare con il quarto gol la splendida giornata Interista.
Oltre al risultato, grossi passi in avanti anche sotto l'aspetto del gioco, con il giovane Kovacic finalmente schierato dall'inizio ad orchestrare la manovra offensiva della squadra. Buone anche le prove di Cambiasso ed Hernanes, preziosi sia in copertura che in fase di costruzione. Poco sollecitate le fasce, con D'Ambrosio e Nagatomo comunque sulla piena sufficienza.
Nel reparto arretrato, ingenuità di Ranocchia a parte (il difensore Nerazzurro ha commesso un inutile fallo in area che ha provocato il rigore poi neutralizzato da Handanovic), Samuel ha offerto la solita prova da leader difensivo, con Ranocchia e Rolando comunque degni compagni di reparto.
L'Europa adesso sembra più vicina, ma la prossima gara sarà ancora decisiva: una vittoria a Parma potrebbe addirittura rilanciare i Nerazzurri per il quarto posto. E Noi ci crediamo.

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Handanovic 8,5
Rolando 6,5
Ranocchia 6,5
Samuel 7
D'Ambrosio 6
Hernanes 6
Cambiasso 6
Kovacic 7
Nagatomo 6
Palacio 6,5
Icardi 8

Alvarez 6
Taider s.v.
Milito s.v.

All. Mazzarri 6,5

martedì 8 aprile 2014

INTER vs Bologna 2-2

Che dire dopo l'ennesimo pareggio stagionale? Nelle ultime partite la squadra sembra aver smarrito nuovamente convinzione e brillantezza, quasi fosse soltanto in passiva attesa della fine.
All'Inter non è tollerabile un atteggiamento simile, all'Inter si da tutto per la maglia, fino in fondo, anche in un Campionato che non ha quasi più nulla da offrire (l'Europa League rimane comunque un obiettivo da raggiungere assolutamente).
L'anno di transizione sta volgendo al termine nel modo più sbagliato: così facendo non si prepara la stagione prossima, ma si completa soltanto un altro fallimento.
Il valore aggiunto potenzialmente garantito dall'esperienza dell'allenatore non è mai emerso del tutto (dopo il brillante inizio è arrivato inesorabile il triste e continuo oblìo) finendo ancora una volta per celarsi dietro ad inutili (seppur sacrosante) scusanti. La programmazione è stata nuovamente mediocre, con le speranze di agosto già svanite ad inizio duemilaquattordici.
Così l'Inter non va, così l'Inter non potrà neanche tornare: servono investimenti, serve qualità, serve l'eccellenza. Sono queste le caratteristiche che distinguono i top-team dagli altri clubs. I Nerazzurri che pareggiano a San Siro contro il modesto bologna, di top, hanno ben poco (è rimasto soltanto il nome).
Non è mai costruttivo invocare rivoluzioni, certo è che servirà una bella scossa.
A mancare non sono stati però soltanto gli investimenti, ma soprattutto le idee: come dicevamo sopra, ci saremmo aspettati di più da un allenatore navigato come Mazzarri. All'Inter invece sembra sempre tutto più difficile, senza comprenderne a fondo i reali motivi.
E intanto in Europa c'è un grande ex Interista, El Cholo Simeone, che con idee tattiche  ed importanti doti motivazionali sta portando una squadra dai valori tecnici non certo eccelsi a traguardi neanche immaginabili.
All'Inter servirebbero valori del genere, e invece si continua sulla strada della mediocrità.
FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Handanovic 4
Rolando 6
Ranocchia 6,5
Juan Jesus 6
D'Ambrosio 6
Hernanes 5,5
Cambiasso 5
Alvarez 5
Nagatomo 6
Palacio 5,5
Icardi 8

Samuel 6
Kovacic 6
Milito s.v.

All. Mazzarri 5