lunedì 28 novembre 2011

Siena vs INTER 0-1

Tre punti all'ultimo respiro, con gol al novantesimo segnato dall'inatteso Luc Castaignos.
L'Inter riparte da qui, dalla vittoria sul buon Siena di Sannino, dai 14 punti che adesso danno un po' di respiro alla classifica, dalla consapevolezza che soffrendo tutti insieme la stagione può ancora essere salvata.
Mr. Ranieri, ancora privo di Maicon, Sneijder e Forlan, aveva mandato in campo l'Inter con un 4-3-3 formato da: Julio Cesar, Nagatomo, Ranocchia, Samuel, Zanetti (C), Cambiasso, Thiago Motta, Stankovic, Alvarez, Zarate e Pazzini.
Le assenze dei titolari Lucio e Chivu per infortunio hanno paradossalmente evitato al tecnico Nerazzurro scomode scelte che in questo momento sarebbero state però inevitabili (i due calciatori non stanno infatti attraversando un gran periodo di forma).
Per tutto il primo tempo i padroni di casa hanno contrastato gli attacchi (a dire il vero sporadici) dei Nerazzurri ostruendo le vie centrali e tamponando sugli esterni, sacrificando gli attaccanti di fascia ad un estenuante lavoro difensivo, tattica che però ha consentito ai senesi di concludere la prima frazione sul punteggio di parità.
La scarsa vena di Zarate e la serata non idilliaca di Ricky Alvarez (comunque uno dei pochi a prendere iniziativa) hanno convinto Mr. Ranieri a cercare alternative in panchina: ad inizio secondo tempo dentro infatti Castaignos e Obi, schierati come attaccanti esterni, con Pazzini confermato in avanti.
La mossa non è inizialmente apparsa azzeccatissima, con il nigeriano poco propositivo ed il giovane olandese pasticcione come al solito.
I quasi inesistenti attacchi avversari hanno consentito ai Nostri Ragazzi di condurre il gioco con una certa facilità sino alla trequarti, impedendo però conclusioni pericolose.
Con l'ingresso di Milito per Cambiasso a dieci minuti dal termine l'Inter ha poi trovato una maggiore fluidità nella manovra offensiva, che all'ultimo respiro ha portato all'ormai insperato gol di Luc Castaignos, sino a quel momento autore di una prestazione ai limiti del ridicolo.
Alla fine anche stavolta le mosse dell'allenatore sono risultate decisive, dando una scossa all'intera squadra, adesso consapevole di poter davvero uscire dalla crisi.
Una vittoria di carattere e di cuore, una vittoria fondamentale per l'autostima di un Gruppo che adesso deve pensare soltanto a raggiungere i tre punti.
Per il bel gioco c'è tempo, e siamo sicuri che con i rientri dei giocatori cardine il compito sarà sicuramente facilitato.
Sabato arriva un'altra bianconera, la sorprendente Udinese di Guidolin: ricordiamoci chi siamo e prendiamoci un'altra vittoria!

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Julio Cesar 6
Nagatomo 5
Ranocchia 6,5
Samuel 6,5
Zanetti (C) 6
Cambiasso 6
Thiago Motta 6
Stankovic 5,5
Alvarez 6
Zarate 5
Pazzini 5,5

Obi 6
Castaignos 6,5
Milito 6,5

All. Ranieri 7,5

venerdì 25 novembre 2011

Siena-INTER: precedente illustre

Era il 16 Maggio 2010 quando l’Inter di Mr. Mourinho metteva il secondo tassello per il conseguimento di un incredibile -e probabilmente irripetibile-Triplete.

Quel Siena-Inter è ancora vivo nella mente di tutti i tifosi nerazzurri: una partita tiratissima, sbloccata da una sontuosa giocata di Diego Milito che, servito da Capitan Zanetti, riuscì a segnare l’1 a 0 che consegnò all’inter il quinto Scudetto consecutivo.

Di quel formidabile undici domenica saranno in campo soltanto Julio Cesar, Samuel, Zanetti, Cambiasso e Thiago Motta.

Le gerarchie sono cambiate. Il tempo, il trascorrere degli anni, obbligano purtroppo a scelte inevitabili, che non possono lasciare spazio a debiti di riconoscenza o favoritismi. E’ la critica attualità a dettare imposizioni, spinta dal celere ed inarrestabile cambiamento che spesso, ahimè, ci porta a dimenticare troppo in fretta le impareggiabili gioie passate, incastonate in un recente passato che riesce comunque ancora oggi ad emozionare.

Era l’ultima giornata del Campionato 2009/10, una stagione che aveva vistoInter e Roma battagliare, rincorrersi, superarsi, in una sfida che non sembrava trovare fine.

Dopo un primo tempo concluso sullo 0 a 0, il doppio vantaggio giallorosso a Verona sembrava poter condurre all’infausto e temuto epilogo che qualche anno prima i nerazzurri avevano avuto la sfortuna di vivere: perdere lo Scudetto all’ultima giornata.

Nonostante i continui attacchi, la superba prestazione di un Mario Balotelli sugli scudi, il risultato non accennava a sbloccarsi: la determinazione del Grande Capitano e la freddezza dello splendente Principe, come detto, portarono ancora una volta l’Inter sul trono, per la felicità dei tanti tifosi e di un Massimo Moratti che soltanto a fine partita riuscì a scrollarsi di dosso l’incredibile tensione accumulata in quei novanta interminabili minuti.

L’Inter di oggi dovrà far tesoro di quel dolce ricordo, dovrà cercare di proseguire nella lunga -ma possibile- strada della risalita che impone soltanto un risultato: la vittoria!

*Il presente articolo può essere consultato anche sul portale "Canale Inter" cliccando qui.

mercoledì 23 novembre 2011

Trabzonspor vs INTER 1-1

Primo posto nel girone aritmeticamente raggiunto, adesso i Nerazzurri potranno concentrarsi esclusivamente sul Campionato, dove servono punti per risalire.
La vittoria pomeridiana del Lille sul Cska e l'1 a 1 ottenuto in Turchia col Trabzonspor hanno permesso all'Inter di conseguire il primo obiettivo stagionale, quello del passaggio del turno di Champions League.
Adesso non resta che attendere il definitivo sviluppo delle classifiche degli altri gironi, sperando che il sorteggio sia abbordabile.
La gara contro il Trabzonspor ha nuovamente messo in luce (per un tempo) la ritrovata forma di Ricky Alvarez, autore del gol del momentaneo vantaggio Interista (a ristabilire la definitiva parità il turco Haltintop), evidenziando però alcune preoccupanti difficoltà in altri interpreti che appaiono ancora lontani dalla migliore condizione (Stankovic, Chivu, Lucio e Nagatomo su tutti).
Mr. Ranieri aveva schierato la squadra con un 4-3-3 composto da Julio Cesar, Nagatomo, Lucio, Samuel, Chivu, Zanetti (C), Cambiasso, Stankovic, Alvarez, Zarate, Milito. Un mini turnover che ha permesso a molti 'senatori' di riproporsi nell'undici iniziale, tra i quali però il solo Walter Samuel è apparso all'altezza del compito.
L'argentino è stato costretto agli straodinari, riuscendo a stento a rimediare alle indecisioni dei compagni di reparto: Nagatomo, Lucio e Chivu, dispiace dirlo, non sembrano in questo momento in grado di poter far parte dei titolari.
Stankovic e Milito meritano un discorso a parte: l'impegno del centrocampista serbo non è sorretto da una condizione fisica adeguata, che non gli permette di esprimersi come vorrebbe. Purtroppo tutta la linea mediana ne risente, condizionando anche la manovra della squadra.
Sul Principe, seppur autore del pregevole assist in occasione del gol di Alvarez, permangono molte ombre e poche luci: l'attaccante argentino appare sfiduciato, intimorito dal confronto con l'esaltante passato di cui è stato protagonista, incapace di riproporre quelle semplici giocate che qualche anno fa lo avevano portato ad essere uno dei migliori interpreti del ruolo.
Per costruire un'Inter vincente servono talvolta scelte scomode, impopolari: i continui forfait di Sneijder e la scarsa forma dei 'compagni di Triplete', di cui abbiamo avuto modo di scrivere sopra, dovranno convincere il Tecnico Nerazzurro ad insistere sui giovani.
Sono già state concesse importanti opportunità ad Alvarez e Coutinho, ripagate peraltro con importanti e convincenti prestazioni. Il rientro di Poli a centrocampo, e la disponibilità ritrovata di Faraoni, potrebbero portare la freschezza e la voglia necessarie per questa nuova ripartenza.
Adesso tutti concentrati su Siena, dove serviranno altri 3 punti.

FORZA RAGAZZI!


.:: I Voti ::.

Julio Cesar 5,5
Nagatomo 5
Lucio 5
Samuel 6
Chivu 5,5
Alvarez 7
Zanetti (C) 5,5
Cambiasso 6,5
Stankovic 5
Zarate 5,5
Milito 5

Coutinho 6
Pazzini s.v.
Faraoni s.v.

All. Ranieri 6,5

domenica 20 novembre 2011

INTER vs Cagliari 2-1

I primi 3 punti in questo mese di fuoco che precederà la sosta invernale sono arrivati, come da copione: i Nerazzurri dovranno cercare di arrivare alla partita casalinga contro il Lecce, in programma il 21 Dicembre, mettendo in saccoccia la maggior quantità di punti a disposizione, per poi giocarsi tutto nel nuovo anno.
Parlarne adesso può sembrare scriteriato e pretenzioso, dopotutto la vittoria di ieri sul Cagliari rientrerebbe nella normalità delle cose, una routine che però è venuta a mancare frequentemente in questo inizio di stagione, e che ha fatto sprofondare i Nerazzurri sino ai pericolosi ed angusti bassifondi della classifica.
Ecco quindi che anche una "ordinaria" vittoria a San Siro può e deve essere considerata come un nuovo segnale, un sintomo di quell'auspicato (e sinora mai arrivato) cambio di marcia necessario per restituire il degno valore alle ambizioni di una squadra che, ricordiamolo, è pur sempre Campione del Mondo in carica.
Le infauste avvisaglie non si erano peraltro fatte attendere neanche in occasione dell'anticipo di ieri, quando nel riscaldamento pre-partita una contrattura aveva bloccato Wesley Sneijder obbligandolo al forfait: Mr. Ranieri decide di affidarsi al giovane Coutinho, anche lui al rientro dopo un mese, e richiama Ricky Alvarez per la panchina, risparmiando all'argentino una scomoda e fredda tribuna. Due scelte che cambieranno la storia della partita.
I Nerazzurri erano scesi in campo con il solito 4-3-1-2 con Julio Cesar, Jonathan, Ranocchia, Samuel, Zanetti (C), Stankovic, Cambiasso, Thiago Motta, Coutinho, Zarate e Pazzini.
Gli avversari si rivelano sin dalle prime battute squadra ostica e difficile da affrontare: gli spazi sono ristretti, le linee corte e le giocate limitate.
Con i due terzini titolari fuori per infortunio (Nagatomo potrebbe essere prossimo al rientro, per Maicon c'è ancora da aspettare) i due sostituti appaiono maggiormente prudenti e non riescono a garantire quella spinta necessaria per allargare le fitte maglie dello scacchiere cagliaritano.
Due lampi, il primo di Pazzini da fuori area, il secondo di Zarate su punizione mettono paura al portiere avversario Agazzi, bravo però a deviare entrambe le conclusioni sulla traversa.
Con un Cagliari chiuso e pronto a ripartire, ed un centrocampo privo di dinamismo (Stankovic e Cambiasso troppo statici, lenti e macchinosi) ed incapace di cambiare ritmo, i soli Zarate e Coutinho cercano di creare pericoli con giocate individuali, che però risultano troppo spesso fini a se stesse.
Si va così al riposo sul risultato di pareggio.
Inizia il secondo tempo, e l'Inter cambia modulo: fuori Zarate, dentro Alvarez per un 4-2-3-1 più adatto ad affrontare la squadra di Ballardini.
La mossa del tecnico Nerazzurro si rivela subito azzeccata, con Alvarez e Coutinho che, maggiormente liberi dalla marcatura che ostruiva la zona centrale del campo, riescono a creare giocate incisive e determinanti.
Proprio da una punizione calciata dal trequartista argentino arriva il primo gol (in fuorigioco) Interista: sul cross dell'argentino Pazzini regala un perfetto assist per Thiago Motta che trafigge il portiere avversario a due passi dalla porta.
Passano soltanto cinque minuti e arriva il raddoppio: ancora una bella giocata di Ricky Alvarez spacca in due la difesa sarda, l'argentino serve l'accorrente Coutinho che, dalla sinistra, salta un avversario, rientra sul destro ed insacca con una conclusione precisa ed angolata. E' un gol molto importante per il giovane brasiliano, che risulterà anche decisivo per i tre punti, vista la disattenzione della difesa nerazzurra che al minuto 88' permette al Cagliari di accorciare le distanze.
Alla fine è comunque arrivata la vittoria tanto attesa, tre punti fondamentali per la lunga maratona che vedrà impegnata la squadra sino a fine stagione.
Nell'attesa del recupero a pieno regime dei cosiddetti "senatori", godiamoci questi anomali ma piacevolissimi scorci di gioventù: decisivi ieri, fondamentali per il domani.
Martedì in Turchia potebbe arrivare la matematica qualificazione agli Ottavi di Champions, che garantirebbe ulteriore serenità alla squadra.

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Julio Cesar 6
Jonathan 6,5
Ranocchia 7
Samuel 6
Zanetti (C) 6,5
Stankovic 5,5
Thiago Motta 6
Cambiasso 5,5
Coutinho 7
Zarate 6
Pazzini 5,5

Alvarez 7
Obi 5
Faraoni s.v.

All. Ranieri 7,5

martedì 8 novembre 2011

GIUSTIZIA!

Adesso qualcuno dovrebbe sentirsi in dovere di chiedere scusa, anche se tutti sappiamo che non sarà così.
Nell'Aula 216 del Tribunale di Napoli si è oggi celebrata l'udienza decisiva del processo ribattezzato "Calciopoli", quello che la stampa faziosa anti-Interista si era energicamente prodigata a bollare come "farsa", criticando aspramente l'impianto accusatorio che aveva tentato (alla fine riuscendoci) di smascherare e condannare il più grande scandalo nella storia del Calcio italiano.
Le sentenze del Giudice Teresa Casoria hanno spazzato via ogni dubbio e cancellato l'espressione spocchiosa ed irriverente che stamane aveva accompagnato l'entrata in Aula del principale imputato, Luciano Moggi.
Per lui è stata sostanzialmente confermata la richiesta dei P.M.: l'ex dirigente juventino è stato infatti condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione, con la pena accessoria del divieto di accedere ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive, dove si accettano scommesse autorizzate o dipendono giochi d'azzardo autorizzati, nonchè l'interdizione dagli uffici direttivi delle società sportive per la durata di tre anni.
Direi niente male per uno a cui "hanno ucciso l'anima", che in questi anni ha sfruttato ogni occasione (concessagli dalle emittenti televisive e dalla carta stampata in cerca di ascolti e vendite) per tentare di infangare il nome di chi (Facchetti e la società da lui rappresentata al tempo dello scandalo, l'Inter) dell'organizzazione a delinquere era stato soltanto vittima, e come tale è stato risarcito (peraltro i Nerazzurri, tenendo in considerazione i fatti emersi, possono e debbono ritenersi ancora in credito) con un semplice ma MERITATO SCUDETTO.

Qui di seguito il riepilogo delle condanne comminate agli imputati del processo:
-Luciano Moggi 5 anni e 4 mesi;
-Paolo Bergamo 3 anni e otto mesi;
-Innocenzo Mazzini 2 anni e 2 mesi;
-Pierluigi Pairetto 1 anno e 11 mesi;
-Massimo De Santis 1 anno e 11 mesi;
-Salvatore Racalbuto 1 anno e 8 mesi;
-Pasquale Foti 1 anno e 6 mesi e 30mila euro di multa;
-Paolo Bertini 1 anno e 5 mesi;
-Antonio Dattilo 1 anno e 5 mesi;
-Andrea Della Valle 1 anno e 3 mesi e 25 mila euro di multa;
-Diego Della Valle 1 anno e 3 mesi e 25 mila euro di multa;
-Claudio Lotito 1 anno e 3 mesi e 25 mila euro di multa;
-Leonardo Meani 1 anno e 20mila euro di multa;
-Claudio Puglisi 1 anno e 20 mila euro di multa;
-Stefano Titomanlio 1 anno e 20 euro di multa

Assolti: Marcello Ambrosino, Enrico Ceniccola, Mariano Fabiani, Maria Grazia Fazi, Silvio Gemignani, Gennaro Mazzei, Pasquale Rodomonti e Ignazio Scardina.

Probabilmente il "tavolo del chiarimento" tanto invocato nei mesi scorsi dovrà a questo punto attendere: le sentenze appaiono chiare ed ineccepibili, per buona pace di qualche presidente.
Noi tutti sapevamo e confidavamo che sarebbe finita così, con la giustizia equa e trionfante e la riabilitazione (anche se indiretta) di chi era stato ignobilmente e vilmente macchiato da accuse gratuite ed insensate.
Questa è per te GIACINTO!


*Il presente articolo può essere consultato anche sul portale "Canale Inter" cliccando qui.

domenica 6 novembre 2011

Rinvio inevitabile, attendiamo fiduciosi la ripresa

La Redazione di "Interista nel Cuore" esprime tutta la propria solidarietà e vicinanza alla città di Genova -colpita nei giorni scorsi dalle ormai tristemente note esondazioni che hanno messo in ginocchio il capoluogo ligure e le città limitrofe- stringendosi attorno ai parenti e conoscenti delle vittime.
Inevitabile quindi il rinvio della gara in programma tra Genoa ed Inter, la città del "grifone" dovrà adesso vincere una partita più importante: rialzarsi dopo l'immane tragedia.
Può sembrare superfluo e probabilmente anche irrispettoso continuare a parlare di calcio in simili momenti, siamo sicuri però che tutto il mondo dello sport potrà essere d'aiuto e potrà sostenere tutta la popolazione ligure -e genovese in particolare-.
Genova è infatti una città che traspira calcio, e siamo sicuri che un ritorno alla normalità anche sotto questo aspetto non potrà che giovare a tutti quei cittadini-tifosi (genoani e doriani) che attendono la domenica per andare allo stadio a tifare i propri colori.

Per Genoa ed Inter il Campionato riprenderà quindi tra due settimane -per la prossima era già stata programmata la sosta- con la possibilità per entrambe di programmare al meglio i prossimi impegni.
I Nerazzurri affronteranno il sorprendente Cagliari di Ficcadenti nell'anticipo di sabato 19 Novembre, potendo contare finalmente sui tanto attesi rientri di Poli e Ranocchia e sulle disponibilità ritrovate di Nagatomo e Coutinho.
Forze fresche importantissime per cercare di cambiare marcia e risalire in classifica: dalla prossima partita di Campionato alla sosta natalizia sarà un mese fondamentale per le sorti della stagione.
Affrontarlo con la rosa (quasi) al completo -Maicon e Forlan rientreranno soltanto a dicembre- può essere un fattore importante e decisivo a favore dell squadra Nerazzurra.

FORZA RAGAZZI!

giovedì 3 novembre 2011

INTER vs Lille 2-1

Vittoria importante, non solo per la classifica del girone di Champions (qualificazione praticamente in tasca), ma anche e soprattutto per il morale, per tenere alta l'autostima di un Gruppo importante che si stava pericolosamente smarrendo, colpito dalla peggiore striscia di risultati negativi nella storia Nerazzurra.
L'aria Europea stavolta ha riportato un po' di serenità, un toccasana assolutamente necessario in un momento delicato come quello attuale: abbiamo visto sprazzi di bel gioco, agonismo, e anche un piccolo miglioramento nella condizione fisica.
Una serata importante insomma, che tra le altre cose ha fatto registrare il ritorno al centro della difesa di Walter Samuel (rientro con gol) e la rete di un Principe ancora lontanissimo però dalla miglior forma (per gli attaccanti sappiamo però quanto sia importante il gol).
Mr. Ranieri aveva confermato il modulo 4-3-1-2 mandando in campo: Castellazzi, Zanetti (C), Lucio, Samuel, Chivu, Thiago Motta, Stankovic, Cambiasso , Sneijder, Zarate e Milito.
L'Inter parte subito forte, colpendo una traversa nei primi minuti proprio con Milito che, ben imbeccato da Chivu, non è stato fortunato nella circostanza.
I francesi, a dire il vero un po' timorosi, non hanno compicciato granchè, risultando fin troppo attendisti ed appoggiandosi spesso sul gioiello Eden Hazard, non certo in serata di grazia, anche e soprattutto per la marcatura di Capitan Zanetti, autore di una partita impeccabile.
Arriviamo così al minuto 18', quando sugli sviluppi di un corner battuto da Sneijder (unica buona giocata in una serata da dimenticare, e non è la prima), Samuel svetta su tutti ed insacca di testa. Gran gol ed 1 a 0 per i Nerazzurri.
Il gioco non è entusiasmante ma la vivacità di Zarate e le geometrie di Thiago Motta (quando gioca si sente e si vede) creano diversi problemi alla modesta retroguardia avversaria.
Si va comunque al riposo sull'uno a zero a favore dei Nerazzurri.
Nella ripresa l'inerzia non cambia, è ancora l'Inter a proporre gioco, anche se i ritmi appaiono visibilmente rallentati anche a causa del calo fisico che attanaglia ormai abitualmente la squadra nei secondi tempi.
La retroguardia Nerazzurra concede comunque pochissimo ai timidi tentativi avversari, riuscendo a chiudere facilmente sulle giocate che Hazard e compagni provano a proporre.
Certamente il bilanciamento della difesa risulta maggiormente quadrato quando Chivu (anche se il diretto interessato sembra non gradire) viene spostato sulla sinistra e quando accanto a Lucio può essere schierato Samuel (vero leader difensivo).
L'incredibile prova di Zanetti (insuperabile nella fase difensiva e propositivo in avanti) come terzino destro non ha poi fatto rimpiangere l'assenza di Maicon: da una delle discese del Capitano è arrivato l'assist per il raddoppio Interista firmato Diego Milito, che è tornato al gol scrollandosi di dosso il pesante macigno di un'astinenza troppo lunga per un campione come l'argentino (dobbiamo in verità ricordare il clamoroso errore del Principe quando, solo a due passi dal portiere, ha sparato alto facendo rimanere allibiti compagni e Tifosi, che lo hanno comunque incitato e sostenuto sino alla segnatura, davvero un grande attestato di stima e di riconoscenza verso un calciatore che due anni fa ha fatto vivere a tutti Noi un sogno atteso una vita).
Il Lille riesce comunque a trovare il 2 a 1 grazie alla solita, ammettiamolo anche stucchevole, disattenzione di Lucio, tenendo in bilico il risultato sino al triplice fischio.
Alla fine la vittoria è arrivata, un risultato abbiamo detto molto importante per il morale della squadra.
Speriamo che i piccoli passi in avanti visti ieri trovino continuità anche in Campionato, dove i tre punti mancano come il pane.
Sabato a Genova non sarà semplice, ma serve assolutamente una vittoria!

FORZA RAGAZZI!


.:: i Voti ::.

Castellazzi 6,5
Zanetti (C) 8
Lucio 4,5
Samuel 7
Chivu 6,5
Stankovic 5
Cambiasso 6
Thiago Motta 6,5
Sneijder 4,5
Zarate 6,5
Milito 5

Obi s.v.
Pazzini 6

All. Ranieri 7