domenica 28 febbraio 2010

Udinese vs INTER 2-3

L'Inter resiste e mantiene il primato in classifica a + 4 sul Milan (vincente sull'Atalanta per 3 a 1).
I Nerazzurri quest'oggi affrontavano l'Udinese al Friuli dopo le fatiche di Champions ed il pareggio casalingo della scorsa giornata di Campionato contro la Sampdoria (in nove uomini).

Mr. Mourinho, per ovviare alle assenze forzate, soprattutto in difesa e centrocampo (conseguenza delle scandalose squalifiche comminate dal giudice sportivo) ha mandato in campo un undici titolare così composto: Julio Cesar in porta, Maicon a destra, Lucio e Thiago Motta centrali di difesa e Zanetti (C) a sinistra, Stankovic e Mariga a centrocampo, Balotelli, Sneijder e Pandev dietro all'unica punta Milito.

I padroni di casa partono fortissimo e dopo un minuto di gioco passano in vantaggio: discesa di Quadrado che appoggia per Di Natale, il capitano dell'Udinese serve un perfetto assist per l'inserimento di Pepe che controlla in area e trafigge l'estremo difensore Interista per l'1 a 0.

Passano meno di cinque minuti ed i Nerazzurri pareggiano con un grandissimo destro da fuori area di Balotelli (oggi uno dei migliori in campo).
Il pareggio placa l'iniziale arrembaggio dei friulani, e gli uomini di Mourinho iniziano a macinare gioco con le belle accelerazioni di Balotelli ed i pericolosi tagli di Diego Milito, sempre bravo a dare profondità ed appoggio ai compagni di reparto.

Al 21' è raddoppio Inter: scatto di Milito sulla destra che appoggia centralmente per Pandev, il macedone mette in mezzo di prima intenzione per l'accorrente Maicon che con una volè di destro trafigge l'incolpevole Handanovic. 2 a 0.

L'Udinese cerca di sfondare sulle fasce, dove Sanchez e Pepe creano non pochi grattacapi ai terzini Nerazzurri, ma è nuovamente l'Inter a segnare, al quarantacinquesimo, con un puntuale colpo di testa del cannoniere Milito ben servito da un perfetto cross di Balotelli dalla sinistra.
La prima frazione si conclude quindi sul 3 a 1.

Il secondo tempo inizia con i padroni di casa in attacco, che al 52' accorciano le distanze grazie ad un rigore concesso dall'arbitro Bergonzi (buona prova la sua) per tocco di mano di Balotelli in area, che Di Natale trasforma con un bel destro ad incrociare.
Dopo il 3 a 2 la squadra di Marino prova con tutte le proprie forze ad agguantare il pari, ma i Nerazzurri sono ben messi in campo e riescono a chiudere tutti i tentativi d'attacco degli avversari.

Il triplice fischio arriva dopo quattro minuti di recupero (ed una clamorosa traversa colpita da Inler proprio negli ultimi istanti della partita).

E' stata un'Inter bella solo a tratti (nei minuti centrali del primo tempo abbiamo gustato forse una delle migliori partite dell'Inter in questa stagione), che ha saputo resistere contro una buona Udinese e contro una stanchezza che nelle fasi finali del match iniziava ad affiorare pericolosamente.

Adesso abbiamo una settimana per recuperare energie (fisiche e psicologiche) importanti per la gara casalinga di Domenica prossima contro il Genoa.


.:: I Voti ::.

Julio Cesar 7
Maicon 7,5
Lucio 7
Thiago Motta 6
Zanetti 6,5
Stankovic 7
Mariga 6
Balotelli 8
Sneijder 6,5
Pandev 5,5
Milito 6,5

Materazzi 6
Khrin 6
Eto'o 6

All. Murinho (Baresi) 7

venerdì 26 febbraio 2010

DOPPIAMENTE VERGOGNOSI!

GIUSTIZIA: la parola deriva dal latino iustitia che a sua volta deriva da justus, "giusto", e questo da jus, diritto, ragione.
La Giustizia è l'ordine virtuoso dei rapporti umani in funzione del riconoscimento e del trattamento istituzionale dei comportamenti di una persona o di più persone coniugate in una determinata azione secondo la legge o contro la legge. Per l'esercizio della giustizia deve esistere un codice che classifica i comportamenti non ammessi in una certa comunità umana, e una struttura giudicante che traduca il dettame della legge in una conseguente azione giudiziaria.

La giustizia, per sé, per gli altri e per chiunque, si traduce comunque in un dovere e in un diritto che coinvolge chiunque appartenga a una certa comunità, in senso riduttivo, e ogni persona umana in generale, in senso estensivo. La giustizia è la costante e perpetua volontà, tradotta in azione, di riconoscere a ciascuno ciò che gli è dovuto; questo è l'ufficio, deontologico e inviolabile, che il magistrato preposto deve porre in atto nei luoghi deputati a rendere giustizia: i tribunali. La giustizia, che è messa in atto sempre come volontà del popolo, è anche azione repressiva, potere legittimo di tutelare i diritti di tutti, quindi rendere a ognuno, nelle circostanze riconosciute, di accordare giustizia ascoltando richieste per essa e in nome di essa accordando ciò che è giusto quando è dovuto e a chi è dovuto.

Tutti attendevamo la decisione in merito ai ricorsi presentati dalla società Nerazzurra contro le squalifiche di Josè Mourinho, Esteban Cambiasso, Lele Oriali e Sulley Muntari. Soltanto per quest'ultimo c'è stato il parziale accoglimento del riscorso e la relativa diminuzione della squalifica da due ad una giornata di Campionato.
E nonostante lo scagionamento da parte della Sampdoria per quanto riguarda le accuse imputate al centrocampista argentino, il Giudice Sportivo ha confermato le due giornate di squalifica.
Abbassare i toni non serve, e mi pare anzi una scelta sbagliata di fronte alla DISPARITA' di giudizio attuata dalla giustizia sportiva: se il gesto "delle manette" di Mourinho deve essere considerato grave perchè, dicono, incita alla violenza, come considerare allora i gesti di Pato e Huntelaar rivolti verso la tifoseria viola dopo le rispettive segnature? In un clima di altissima tensione come quello di Firenze, inasprito dalle clamorose decisioni arbitrali di Rosetti ai danni della Fiorentina, un gesto come quello dei due milanisti deve essere CONDANNATO senza appello perchè ISTIGATORE (alla violenza) ed OFFENSIVO verso una tifoseria avversaria.
Solidali con la tifoseria fiorentina, Noi di "Interista nel Cuore" NON ABBASSIAMO I TONI E CONTINUIAMO A DENUNCIARE LE INGIUSTIZIE CUI ASSISTIAMO OGNI DOMENICA!

La negazione della giustizia, ovvero la mancata applicazione dei criteri di giustizia è l'ingiustizia, con diversi gradi di gravità della sua realizzazione a danno di una o più persone.

mercoledì 24 febbraio 2010

INTER vs Chelsea 2-1

Il primo round è nostro!
Nella gara più attesa e più importante della stagione i Nerazzurri sono stati bravi a centrare la vittoria, seppur con un solo gol di scarto, sempre molto importante però nella formula europea andata-ritorno.

L'Inter si è avvicinata alla sfida di questa sera con una tensione altissima, derivante oltre che dall'importanza della partita, soprattutto per il clima avvelenato creatosi intorno all'ambiente Nerazzurro negli ultimi 3-4 giorni (per le ormai note vicende).

Mr. Mourinho decide di schierare Julio Cesar in porta (nonostante l'incidente occorso al numero uno Interista solo due giorni fa) con Maicon a destra, Lucio e Samuel centrali, Zanetti (C) a sinistra, Stankovic, Cambiasso e Thiago Motta a centrocampo, Sneijder dietro alle punte Milito ed Eto'o (che ha vinto il ballottaggio con Pandev).
Tre minuti e l'Inter passa: lancio di Thiago Motta per Eto'o, il camerunense appoggia per Milito che con una finta disorienta Terry e trafigge il portiere dei blues con un bel destro sul primo palo.

La partita sembrerebbe in discesa per i Nerazzurri, ma il Chelsea è vivo e con il prolungato palleggio e le sponde del proprio centravanti mette alle corde l'Inter nella parte centrale della prima frazione di gioco.
I Nerazzurri attendono gli avversari (i due difensori centrali, Lucio in particolare, sono autori di una partita impeccabile) e provano a ripartire in contropiede, arrivando a sfiorare il raddoppio con Eto'o, che però liscia il pallone a pochi passi dalla porta.

Il primo tempo si conclude con sull'1 a 0.
Nella seconda frazione gli inglesi partono subito forte, e al 51' trovano il pareggio: discesa di Ivanovic sulla destra, assist per Kalou che conclude di prima intenzione beffando l'estremo difensore Nerazzurro con un tiro non certo irresistibile.
Quattro minuti dopo è di nuovo vantaggio Nerazzurro: Sneijder crossa in mezzo, la difesa del Chelsea respinge, Cambiasso è due volte bravo sulle ribattute dei difensori avversari e lascia partire un rasoterra mancino ad incrociare che va ad infilarsi alle spalle di Cech.

Nel secondo tempo l'Inter è più viva e Mr. Mou manda in campo anche Balotelli, che lo ripaga con una buonissima prestazione (salta sistematicamente il terzino sinistro, che meriterebbe il giallo).

I Nerazzurri potrebbero anche trovare la terza segnatura, ma prima Cambiasso e poi Pandev non riescono a concludere a rete.
La squadra di Mourinho ha certamente risentito delle fatiche del campionato (ricordiamo che ha giocato l'ultima partita in nove uomini per sessanta minuti) e nel momento in cui avrebbe potuto affondare le energie sono venute meno.
Al ritorno sarà molto dura, ma i Nerazzurri partono con un gol di vantaggio, che andrà sfruttato al meglio.


.:: I Voti ::.

Julio Cesar 5
Maicon 6
Samuel 6,5
Lucio 9
Zanetti 6
Stankovic 6
Cambiasso 7,5
Thiago Motta 6,5
Sneijder 6,5
Eto'o 5
Milito 7

Muntari 6
Balotelli 7
Pandev 5,5

All. Mourinho 7

lunedì 22 febbraio 2010

VERGOGNA!

E' di pochi minuti fa la decisione da parte della disciplinare di squalificare Josè Mourinho, Sulley Munatri ed Esteban Cambiasso rispettivamente per 3, 2 e 2 giornate. Oltre alle già note squalifiche di Cordoba e Samuel per 1 giornata di Campionato ed all'ammenda di €. 5.000,00 ad Oriali con la relativa inibizione fino all'8 marzo.

Falsi moralisti, tifosi faziosi travestiti da opinionisti sin dal post-partita di sabato scorso hanno continuativamente trasmesso messaggi contro la società Nerazzurra ed esaltato la personalità mostrata (a parer loro) sul campo dall'arbitro Tagliavento.

Le emittenti tv, i giornali ed i mass media tutti, dal canto loro, hanno fomentato un clima di avversione, quasi di odio, contro la società Interista sin dall'inizio della stagione, ed in particolare nell'ultimo periodo (coincidente guarda caso con l'Eurosfida contro il Chelsea) giustificando "sviste" arbitrali plateali, errori che hanno penalizzato, non poco, la classifica dell'Inter.
Noi di "Interista nel Cuore" abbiamo denunciato da subito tali atteggiamenti (vd. http://interistanelcuore.blogspot.com/2009/09/controcampo-scandaloso.html) sottolineando la necessità di tornare a quell'onestà intellettuale ormai perduta.
Il tutto (critiche immotivate contro allenatore, società, calciatori, dirigenti) è continuato, fino ad oggi, quando il Giudice Sportivo ha dato la sua massima dimostrazione di sportività ed obiettività, comminando le sopracitate squalifiche.
L'inter fa paura, l'Inter quest'anno potrebbe stabilire un record che rimarrà a lungo imbattuto: vincere il quinto Campionato in cinque anni. Per questo viene attaccata, per questo è sempre presa di mira (da arbitri, allenatori, media), per questo si cerca in tutti i modi di frenarne l'impetuosa marcia, tentando paradossalmente di farla passare addirittura per colpevole (colpevole poi di cosa non lo sappiamo, visti e considerati i punti persi, come detto, per decisioni arbitrali nella maggior parte dei casi a sfavore).
Inutile poi predicare fair play, invocare tranquillità e chiedere ai Nerazzurri di riportare in alto il valore dell'Italia in Europa. Troppo facile, troppo comodo.
E badate bene, non bisognerebbe mai confondere la signorilitià (della società, impersonificata dal Presidente Massimo Moratti) con il tacito consenso (verso gli altri e le loro decisioni e/o esternazioni). Se la società Inter ha deciso di attuare il silenzio stampa è proprio in segno di protesta contro questo clima di violenza che è venuto a crearsi nei loro confronti.
Rivolgendomi infine a tutti coloro che si prodigano in ogni modo e in ogni dove per cercare di arrestare lo strapotere Nerazzurro, io vi chiedo di continuare a farlo, perchè l'INTER è superiore, a tutto, e a tutti (voi).

sabato 20 febbraio 2010

INTER vs Sampdoria 0-0

Pagnolada a S. Siro!
In una partita in cui è accaduto praticamente di tutto, i Nerazzurri conquistano il terzo punto nelle ultime tre gare, certo non un granchè rispetto al ruolino di marcia cui la squadra di Mourinho aveva abituato i palati fini di noi tifosi Interisti.

Nell'ultima partita prima della supersfida di Champions League di mercoledì contro il Chelsea, l'Inter commette una grande ingenuità: rimane con due uomini in meno e si trova ad affrontare una partita di grande dispendio energetico.

Se però vogliamo guardare il bicchiere mezzo pieno, credo che a livello psicologico la gara di questa sera potrà tornarci molto utile per affrontare la partita di Champions con ancor maggiore grinta.

Mr. Mourinho aveva schierato Julio Cesar in porta, Maicon a destra, Cordoba e Samuel centrali, Zanetti (C) a sinistra, Stankovic, Cambiasso e Muntari a centrocampo, Sneijder dietro alla punte Milito ed Eto'o.
I Nerazzurri entrano in campo concentrati e determinati ma dopo 38 minuti rimangono, come detto, in 9 uomini: prima viene cacciato Samuel per fallo da ultimo uomo su Pozzi; poi, per un altro fallo commesso sull'attaccante sampdoriano, viene espulso anche Cordoba per somma di ammonizioni.
L'Inter si trova così a dover affrontare la gara in nove contro undici, una partita in uno stadio Meazza diventato comprensibilmente una bolgia, nella quale l'arbitro Tagliavento è stato assoluto protagonista con decisioni sì di personalità, ma a volte al limite del ridicolo (vedi ammonizione di Eto'o per simulazione, o il secondo giallo a Cordoba).
Personalmente credo che un buon arbitro dovrebbe esser capace di applicare il regolamento tenendo però in considerazione anche l'andamento della gara: questa sera l'arbitro non ne è stato capace. Non ha mai avuto l'elasticità mentale necessaria per tranquillizzare gli animi bollenti dei giocatori in campo e del pubblico sugli spalti.

I Nerazzurri hanno messo in campo un grandissimo cuore, ed hanno saputo sopperire ai due effettivi in meno raddoppiando le forze ed andando a coprire tutti gli spazi che la sampdoria, invano, ha cercato di sfruttare.

Nella seconda frazione la squadra di Del Neri non ha praticamente mai tirato in porta, e l'occasione buona è anzi capitata ai Nerazzurri, con Eto'o che purtoppo però si è addormentato davanti al portiere avversario.

Che siano due punti persi o un punto guadagnato poco importa: stasera si è vista, ancora una volta, un'Inter grintosa, determinata e compatta. Tutte caratteristiche fondamentali per una squadra che vuol essere vincente anche in Europa.


.:: I Voti ::.

Julio Cesar 6,5
Maicon 6,5
Samuel 5
Cordoba 5
Zanetti 7
Stankovic 7
Cambiasso 7
Muntari 6
Sneijder 6,5
Milito 7
Eto'o 5

Lucio 7
Pandev 6
Thiago Motta 4

All. Mourinho 7

venerdì 19 febbraio 2010

Al MIO Presidente

Quindici anni Presidente,
quindici anni scanditi prima da cocenti delusioni, poi da gioie impareggiabili, da trionfi da record.
Nell'ormai lontano 1995 ero un ragazzino appena tredicenne, appassionato di calcio e tifoso Interista, fede tramandatami da mio padre, tifoso da sempre.
Mi creda, Signor Presidente, io sono sempre stato profondamente Nerazzurro, e il titolo di questo blog è esplicativo in tal senso, ma non riuscivo a capire perchè mio babbo, anche negli anni più bui (coincisi con il Suo primo periodo di presidenza) continuasse a ripetermi frasi del tipo "quest'anno vinciamo tutto" o "se quest'anno vinciamo, lo faremo per i prossimi cinque anni".
Adesso, dopo molto tempo, l'ho capito.
Ho capito cosa significa amare veramente qualcosa, ho capito cosa significa andare contro tutto e tutti (che nel mio caso erano semplicemente i compagni di scuola, nel Suo, Signor Presidente, erano i mass media ed i mafiosi del pallone), ho capito cosa significa aver fede e credere in quello che si sta facendo, e che Lei stava facendo. Ho capito semplicemente cosa significa essere INTERISTA.
Ha speso molto, è vero, ma d'altronde nel calcio di oggi chi non investe risorse non vince (escludendo gli anni di Moggi & C.), ha cambiato diversi allenatori, è altrettanto vero, ma alla fine ce l'ha fatta: l'INTER è nuovamente sul tetto d'Italia (e questo potrebbe essere il quinto scudetto consecutivo, un altro record).
Credo che ogni tifoso Interista dovrebbe ringraziare Lei e la Sua famiglia per tutto quello che avete fatto e che state continuando a fare: non mi riferisco al denaro che avete investito per rafforzare la squadra, bensì alla signorilità e passione con le quali avete saputo stare al timone di una società divenuta così gloriosa ed importante anche e soprattutto grazie a Voi.
Lei Signor Presidente, e prima di Lei suo padre Angelo, ha regalato lezioni di stile e professionalità a tutto il mondo del pallone, ha fatto della moralità un punto fermo, il Suo punto fermo e ha dimostrato come la verità, alla fine, trionfi sempre.
Ha saputo attendere (a volte in silenzio, a volte perdendo la pazienza, ma come biasimarla di fronte a tutto ciò che è venuto fuori dall'inchiesta Calciopoli) ed ora si sta godendo le Sue meritate vittorie, e con Lei tutti noi.
La ringrazio perciò immensamente per avermi reso orgoglioso di tifare per questi colori, e Le chiedo di continuare ancora a lungo con noi, con tutti Noi, ad aver fiducia. Lei sa benissimo a cosa mi riferisco.
GRAZIE PRESIDENTE!

domenica 14 febbraio 2010

Napoli vs INTER 0-0

Un punto a Napoli, in uno stadio stracolmo, contro una squadra determinata e fisicamente al top è cosa buona.
Meno buono è stato invece l'arbitraggio di colui che è considerato il miglior fischietto italiano (Rosetti ndr): due rigori negati ai Nerazzurri, di cui uno CLAMOROSO (mani volontario e plateale di Aronica in area). Se è vero che un arbitro si deve giudicare per l'atteggiamento e la personalità che manifesta durante la gara, ma soprattutto per la capacità di prendere decisioni importanti e all'insegna della correttezza (e talvolta scomode) anche in ambienti non semplici e ostili (e ieri il S.Paolo era una vera e propria bolgia), direi che ieri Rosetti non si è dimostrato all'altezza della propria fama, in particolare perchè ha palesato difformità di giudizio imbarazzanti (è lo stesso arbitro che decretò il rigore per mani di Samuel contro il Bari).

Detto questo (episodio che peraltro non poteva essere tralasciato o messo in secondo piano poichè ha influito notevolmente sull'andamento della partita - il mani del calciatore partenopeo è avvenuto al 15', quindi a partita appena iniziata) andiamo adesso ad analizzare l'andamento della gara.

Mr. Mourinho torna al rombo di centrocampo e schiera: Julio Cesar in porta, Maicon, Samuel, Lucio e Santon in difesa, Zanetti (C), Cambiasso e Muntari a centrocampo, Sneijder dietro Milito e Pandev.

La gara inizia con gli uomini di Mazzarri padroni assoluti del campo: è un Napoli tosto, determinato che mette in campo un'intensità incredibile (alle volte anche troppa, come nel caso del fallo di Pazienza su Muntari al secondo minuto).
Al 10' Hamsik colpisce la traversa e sulla ribattuta Denis si fa recuperare da un'ottimo Samuel.
La continua corsa e il pressing dei giocatori napoletani mette in difficoltà un'Inter forse anche stanca, che non riesce a ripartire e appare troppo frenetica quando può farlo.

L'olandesino Sneijder è in serata no, e i centrocampisti non lo supportano a dovere.
La coppia d'attacco cerca di battersi, ma i difensori avversari non concedono spazi.
La prima, vera occasione (se escludiamo quella già citata del rigore non fischiato) per i Nerazzurri arriva al minuto trenta: angolo dalla destra, Lucio prolunga di testa per Muntari e quest'ultimo lascia partire un gran sinistro ad incrociare di controbalzo che va a sbattere sull'incrocio dei pali a portiere ormai battuto.
Il primo tempo si conclude sullo 0 a 0.

Per la seconda frazione di gara Mr. Mourinho toglie un nervoso e già ammonito Muntari e inserisce Mariga.

Adesso è l'Inter ad attaccare e si fa pericolosa prima con Sneijder e poi con Pandev, che però concludono troppo centralmente.
Il Napoli prova a rialzarsi e colpisce un palo con Quagliarella.

La partita continua su ritmi altissimi e le due squadre cercano invano la vittoria fino al novantesimo.

Un pareggio che porta i Nerazzurri a +7 sulla Roma e +8 sul Milan.
Un pareggio a mio parere molto positivo.

.:: I Voti ::.

Julio Cesar 8
Maicon 6
Lucio 7
Samuel 7
Santon 6,5
Zanetti 6
Cambiasso 6
Muntari 6
Sneijder 5
Milito 6
Pandev 6

Mariga 6
Eto'o 4,5

All. Mourinho 7

mercoledì 10 febbraio 2010

Parma vs INTER 1-1

Se dovessimo considerare soltanto il risultato, stasera saremmo portati a dire di aver buttato al vento una buonissima occasione.
Se invece andiamo ad analizzare nel dettaglio la partita ci accorgiamo che il punto conquistato a Parma è tutt'altro che da buttare.

Mr. Mourinho per l'undici titolare aveva pensato bene di effettuare un piccolo turn-over, dando la possibilità a calciatori come Cordoba e Materazzi (ormai ex titolari) di scendere in campo sin dal primo minuto. I due difensori componevano il quartetto difensivo davanti a Julio Cesar insieme a Maicon e Lucio, per il centrocampo il portoghese aveva scelto Zanetti (C), Cambiasso e Thiago Motta e davanti il trio Eto'o - Milito - Pandev.
E' proprio il macedone a rendersi subito pericoloso, ma le sue conclusioni sono troppo centrali, e l'estremo difensore gialloblù riesce a mantenere inviolata la propria porta.

Sin dai primi minuti è ben chiaro l'intento delle due formazioni: attaccare per vincere. Ne risulta una piacevolissima partita, nella quale l'azione manovrata dei Nerazzurri e le ripartenze parmigiane con il folletto Biabiany (in comproprietà con l'Inter), a tratti irresistibile, rendono il risultato sempre in bilico.

Il Parma di Guidolin è ben messo in campo, e nel primo tempo è capace di non soccombere agli attacchi Nerazzurri. L'Inter dal canto suo prova a creare ma in avanti Eto'o (ancora non al top) e Milito (stasera non in serata di grazia) non riescono ad adeguarsi ai ritmi che la gara richiederebbe e la manovra Nerazzurra inevitabilmente ne risente.
Se a questo aggiungiamo un Cambiasso impalpabile ed un Thiago Motta poco attivo ecco spiegato il risultato di 0 a 0 dei primi quarantacinque minuti.

La seconda frazione si apre con i padroni di casa più pimpanti e con l'Inter che invece cerca la via del gol con manovre sin troppo compassate.
L'ex Nerazzurro Jimenez si mette in mostra per le belle giocate che regalano agli emiliani le giuste geometrie, e al 55' i parmigiani passano in vantaggio con Bojinov bravo e freddo a concludere a rete sugli sviluppi di un calcio d'angolo.

All'Inter servirebbero fantasia ed imprevedibilità, e Mr. Mou manda in campo Balotelli (dentro anche Santon al posto di Cordoba). SuperMario ringrazia e al 59' va subito a segno: Maicon batte il corner, Lucio fa la sponda per Balotelli che trafigge Mirante con un bel destro rasoterra. 1 a 1.

Il leit motiv del primo tempo si ripete: il Parma vive sulle folate dei suoi velocissimi attaccanti (in particolare del francesino Biabiany), l'Inter prova a far valere la maggior classe e potenza.

Il risultato però non cambia e le due squadre devono accontentarsi di un punto (da segnalare l'espulsione di Valiani al '72, che però l'Inter non può sfruttare al meglio perchè perde Materazzi per stiramento, avendo però già usufruito di tutti i cambi a disposizione. Il campione del mondo è stoico a rimanere in campo, ma la sua precaria condizione gli impedisce naturalmente di rendere al meglio).

Parma è già passato, adesso dobbiamo pensare alla gara di domenica al San Paolo, e tornare possibilmente con i tre punti in tasca.

.:: i Voti ::.

Julio Cesar 6
Maicon 5,5
Lucio 6,5
Materazzi 7
Cordoba 6
Zanetti 6
Cambiasso 5
Thiago Motta 5
Eto'o 5,5
Milito 5
Pandev 6

Santon 6,5
Mariga 6,5
Balotelli 7

All. Mourinho 7

domenica 7 febbraio 2010

INTER vs Cagliari 3-0

Oggi i Nerazzurri affrontavano a S. Siro il Cagliari di Allegri, squadra rivelazione dello scorso campionato, che si sta riconfermando anche quest'anno.
Mr. Mourinho, che in settimana aveva chiarito e smentito dissidi e possibili rancori verso Mario Balotelli, oggi doveva fare a meno del talismano Sneijder (con lui in campo l'Inter vince praticamente sempre) e di Dejan Stankovic, ma non ha rinunciato al rombo di centrocampo, inserendo come centrocampista offensivo (o come attaccante difensivo, per dirla con le parole del portoghese) il neo-acquisto Goran Pandev, sempre positivo in queste prime uscite in maglia Nerazzurra, e che anche oggi si è confermato su altissimi livelli.

L'Inter era quindi schierata con Julio Cesar in porta, Maicon a destra, Samuel e Cordoba centrali, e Santon a sinistra, Zanetti (C), Cambiasso e Thiago Motta a centrocampo, Pandev dietro alle punte Milito ed Eto'o.
Il camerunense, alla sua prima uscita dopo il rientro dalla Coppa d'Africa, è apparso in buone condizioni, volenteroso come sempre, ma non al top come lo avevamo lasciato prima della sosta invernale. La sensazione comunque è che in breve tempo ritroverà la forma migliore.
Condizione che invece non manca a Pandev, anche oggi a segno e autore di una partita quasi perfetta (come ricordato in precedenza in un ruolo che non ricopre abitualmente), nella quale ha saputo fare il quarto uomo di centrocampo e il terzo di attacco con una continuità incredibile.

La sua rete arriva al 6' minuto: grandissima azione in progressione di Capitan Zanetti che salta due uomini, serve al centro per l'accorrente Eto'o, l'attaccante conclude sui piedi di un difensore cagliaritano, sul rimpallo il macedone è freddo e preciso ed insacca per l'1 a 0 Interista.

I Nerazzurri non si fermano, e continuano a creare occasioni su occasioni. Al ventesimo arriva il raddoppio: angolo dalla destra di Maicon, Samuel stacca e trafigge il giovane Agazzi per la seconda volta.

Il Cagliari prova a reagire, ma la difesa Nerazzurra è ben schierata e non concede molte occasioni ai sardi (al '34 Matri conclude a rete, ma il gol viene annullato per fuorigioco; al 36' Julio Cesar compie un mezzo miracolo sulla conclusione al volo di Nenè).
La prima frazione si conclude con l'Inter in vantaggio di due reti, direi molto meritatamente.
Inizia il secondo tempo, e dopo due minuti l'Inter fa il tris: stupenda azione sull'asse Eto' - Pandev - Milito e l'argentino mette a segno il suo quattordicesimo gol in campionato.

La gara in pratica finisce qui, con i Nerazzurri che amministrano in tranquillità le tre reti di vantaggio ed il Cagliari che prova a non snaturarsi ma non riesce ad essere pericoloso come il suo allenatore vorrebbe.
Nel finale c'è spazio per il nuovo arrivato Mariga e per SuperMario Balotelli che sostituiscono rispettivamente Thiago Motta e Milito. Qualche minuto prima c'era stato anche l'avvicendamento di Eto'o con Muntari.
Mercoledì ci attende una difficile trasferta, contro un Parma voglioso di riscatto.
Intanto i punti sul Milan salgono a 10. Mica male...

.:: I Voti ::.

Julio Cesar 7,5
Maicon 6,5
Cordoba 6,5
Samuel 6,5
Santon 7
Zanetti 7,5
Cambiasso 6,5
Thiago Motta 6
Pandev 8
Milito 6,5
Eto'o 6

Muntari 6
Mariga 6
Balotelli 6

All. Mourinho 7