lunedì 23 dicembre 2013

INTER vs Milan 1-0

Un Derby finito...bene! L'Inter chiude in bellezza un'annata tormentata e funestata dalle numerose difficoltà che hanno contraddistinto il cammino dei Nerazzurri in questa delicata fase di ricostruzione.
L'affermazione nella stracittadina dovrà rappresentare il primo tassello di una rinascita Interista a tutto tondo, a partire dalla classifica, che tutto sommato non appare poi così nefasta nonostante le ultime infelici uscite.
È stato un Inter-milan dal tasso tecnico non eccelso, con i tifosi in silenziosa protesta, con il nuovo Presidente Thohir in Tribuna: un Derby anomalo, che nella sua non convenzionalità ha però avuto egualmente il dolce sapore di un qualcosa di grande.
Lo spettacolo ha lasciato spazio ad intensità e scontri fisici veementi, la tecnica è stata soppiantata dal tatticismo esasperato cui il nuovo tecnico Interista si è affidato per riempire di gioia i Tifosi Nerazzurri, perchè tre punti nel Derby, lo sappiamo, valgono doppio. E stavolta i tre punti sono stati proprio frutto delle scelte dell'allenatore, che ha saputo guidare la squadra nella sofferenza del primo tempo, per poi riplasmarla nella seconda frazione con innesti puntuali e decisivi (grande l'impatto di Kovacic nel secondo tempo). Tra i migliori, oltre al solito Rodrigo Palacio, autore di un gol spettacolare e di una prestazione da vero top-player, anche il rinato Guarin e l'inesauribile Nagatomo, costante spina nel fianco per la retroguardia avversaria.
È proprio da un traversone del colombiano che arriverà il gol partita del "Trenza", una rete meritata, aspettata e voluta. L'oggetto del desiderio del nostro caro ex Mr. Mourinho ha mostrato probabilmente il meglio di sè, con una gara tutto cuore e polmoni, a tutto campo, disciplinata tatticamente e dagli spunti decisivi: perderlo proprio adesso che sembra aver iniziato finalmente a metabolizzare i dettami di Mazzarri sarebbe un vero peccato. Non commettiamo l'errore di cederlo, per favore.
Buona la prova di Jonathan a destra, meno buona quella dei tre centrali, apparsi in seria difficoltà sul giro palla rossonero soprattutto nei primi quarantacinque minuti. Taider e Capitan Zanetti troppo spesso in ritardo, con Cambiasso a ritmo lento sono troppo anche per un modulo ad una sola punta: servono freschezza e lucidità, caratteristiche che l'ingresso di Kovacic, come dicevamo sopra, ha portato con netta evidenza.
E nonostante le solite sbavature di un portiere confermatosi ancora non all'altezza del Nerazzurro, anche la difesa non si è comportata male: con Rolando in cabina di regia il reparto arretrato sembra aver ritrovato tranquillità anche negli altri due interpreti Campagnaro e Juan Jesus, quest'ultimo apparso in palla e concentrato come non si vedeva da tempo.
Ha pesato evidentemente l'assenza di Alvarez in mediana, assenza però ben rimpiazzata dalla volontà di Guarin e dalla classe (nella seconda frazione) del giovane Kovacic.
Si è rivisto anche Icardi, che ha subito fatto vedere quanto possa essere preziosa la sua presenza in area avversaria: una punta in più, magari anche a partita in corso, spacca equilibri e garantisce maggior peso offensivo.
L'entusiasmo in Casa Inter è tornato, dopotutto basta poco, e anche i tre punti contro questo piccolo milan possono rappresentare una svolta.
Adesso si attendono colpi in entrata e non cessioni illustri: i Nerazzurri possono ancora lottare per un posto Champions, a patto che la dirigenza si mostri più attiva e concreta.
Intanto godiamoci la vittoria di ieri.

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Handanovic 4
Campagnaro 6
Rolando 6,5
Juan Jesus 6
Jonathan 6
Taider 5
Zanetti (C) 5,5
Cambiasso 5,5
Nagatomo 7
Guarin 7,5
Palacio 8,5

Kovacic 7
Kuzmanovic 6
Icardi 6

All. Mazzarri 7

lunedì 16 dicembre 2013

Napoli vs INTER 4-2

Inter bella ma sconfitta, tanto cuore, tanta corsa, zero punti. La lotta al terzo posto seriamente compromessa, con la fiorentina di Montella con addirittura due lunghezze di vantaggio in classifica. Una brutta giornata per il popolo Nerazzurro: tutti i Tifosi speravano nell'impresa, e la squadra, pur mettendocela tutta, non ce l'ha fatta. Sono troppe le incognite nella rosa di Mazzarri, a cominciare da un portiere sempre meno sicuro e privo di personalità, passando per l'inadeguato Ranocchia, difensore di belle speranze mai mantenute, atteso ormai da troppi anni per non esser pesantemente criticato. Sul raddoppio dei partenopei il nr. 23 Interista ha mostrato tutti i propri limiti, facendosi notare per errore di posizionamento, errata lettura dell'azione, lentezza, inesperienza e mancanza di malizia. Purtroppo le alternative non sono molte, e la difesa titolare di ieri sta a dimostrarlo, con Campagnaro che si è confermato ancora al di sotto della sufficienza e con Rolando unico vero calciatore degno di far parte del pacchetto arretrato Nerazzurro.
La vera differenza tra napoli ed Inter è stata proprio qui, nei grossi limiti di un reparto che ha facilitato ulteriormente le giocate al gia di per se devastante attacco degli azzurri, vanificando il buon lavoro faticosamente portato avanti dai compagni di centrocampo ed attacco, che per tutti i novanta minuti si erano adoperati con buon gioco ed ottima intensità.
Mr. Mazzarri, al ritorno a Napoli da avversario dopo quattro lunghi anni, aveva infatti preparato il match al meglio, con pressing alto e velocità, ed anche con una sola punta l'Inter aveva risposto subito presente, sotto il profilo del gioco, su un campo non certamente facile.
L'errore di Nagatomo in occasione del vantaggio di Higuain era stato rimediato dal momentaneo pareggio di Cambiasso, vanificato poi dagli errori individuali di Ranocchia ed Handanovic (i peggiori in campo) che hanno portato prima al raddoppio di Mertens, poi al tris di Dzemaili.
L'inter sul finire della prima frazione era riuscita anche a riaprire la gara con il 3-2 siglato da Nagatomo, per poi soccombere definitivamente nel secondo tempo, quando l'arbitro ha deciso di prendere in mano la partita, falsarla con decisioni ai limiti del ridicolo (l'espulsione di Alvarez è stata a dir poco clamorosa, così come il rigore non concesso a Palacio), ed incanalarla sui giusti binari per i padroni di casa, che alla fine hanno anche trovato il poker con Callejon.
L'Inter, nonostante tutto, ha comunque ben figurato, mettendo paura ad un napoli che certo non ha meritato la vittoria.
Purtroppo per i Nerazzurri la mancanza di alternative in avanti si è fatta sentire, con  Palacio ancora una volta troppo solo, supportato sì dall'ottimo Guarin, ma privo di un vero compagno di reparto ad aprire gli spazi.
Anche gli esterni hanno ben giocato, sia Jonathan che Nagatomo hanno infatti spesso costretto i diretti avversari a compiti di copertura, con prestazioni generose e qualitativamente all'altezza.
Come detto in  apertura, è stata la retroguardia a fare la differenza in negativo: caro Thohir, urgono acquisti di livello, inutile nascondersi.
Domenica c'è il Derby, vediamo di chiudere l'anno in bellezza.
Forza Ragazzi.

.:: I Voti ::.

Handanovic 4
Campagnaro 5
Ranocchia 4
Rolando 6
Jonathan 6,5
Taider 5,5
Cambiasso (C) 6
Alvarez 6
Nagatomo 6,5
Guarin 7
Palacio 6,5

Kovacic 5
Icardi s.v.


All. Mazzarri 6,5

lunedì 9 dicembre 2013

INTER vs Parma 3-3

Terzo pareggio consecutivo, altra occasione buttata al vento. Contro il buon Parma di Donadoni abbiamo potuto vedere chiaramente tutti i limiti, ma anche tutta la forza, dei Nerazzurri. La fragilità difensiva ha purtroppo fatto ancora una volta la differenza, palesando ulteriormente l'inadeguatezza dell'estremo difensore, dipinto dai più come fenomeno, ma in realtà rivelatosi per mediocre numero uno, non pronto probabilmente per grandi palcoscenici come la tradizione Interista imporrebbe.

L'errore sul secondo vantaggio avversario, pur trattandosi di episodio sfortunato, non può e non deve essere trascurato, sarebbe una mancanza di responsabilità. L'ex udinese ha confermato ancora una volta di non essere all'altezza del ruolo, con la pesante eredità del più grande portiere dell'ultimo ventennio da sopportare. Le continue incertezze dello sloveno (non esente da colpe anche in occasione del pareggio in zona Cesarini della samp una settimana fa) si ripercuotono poi inevitabilmente sull'interno reparto difensivo, privando di sicurezza la squadra tutta in fase passiva.
Il modulo scelto da Mr. Mazzarri, con Alvarez, Kovacic e Guarin in un centrocampo tutto classe e spettacolo, avrebbe avuto bisogno di certezze in copertura, certezze che sono venute chiaramente a mancare per tutti i novanta minuti. La serata non esaltante degli esterni ha poi fatto il resto, privando la squadra del suo vero sviluppo di gioco.
Non sono bastate le deliziose giocate di Kovacic (buona la partita del giovane croato), l'abnegazione di Guarin, la doppietta del sempre presente Rodrigo Palacio: l'Inter che segna tre reti in casa non è stata capace di vincere.
E per un Campagnaro apparso in ripresa, abbiamo purtroppo rivisto Ranocchia e Juan Jesus in forti difficoltà. L'allenatore stavolta è indubbiamente esente da colpe: ha tentato la carta Belfodil (l'unica a disposizione) per potenziare l'attacco, finendo soltanto per indebolire il centrocampo. Eppure l'occasione propizia ci sarebbe anche stata, ma Cambiasso stavolta non è riuscito a far esultare San Siro sulla sirena.
Un'Inter bella ma incompleta, talentuosa ma fragile, potenzialmente devastante ma ancora a tratti inconsistente. Il livello del Campionato non sarebbe proibitivo, con un paio di acquisti, dopotutto, il terzo posto sarebbe ancora lì a portata di mano.
E Domenica andiamo al San Paolo, l'ex arena di Mr. Mazzarri. La vittoria è possibile, anche contro il favore di tutti i pronostici. Papere del portiere a parte, a me la reazione dell'Inter di ieri è piaciuta. Dobbiamo essere fiduciosi!


FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Handanovic 2
Campagnaro 6
Ranocchia 5
Juan Jesus 5,5
Jonathan 5,5
Guarin 6,5
Cambiasso 5,5
Kovacic 6,5
Alvarez 5,5
Zanetti (C) 5
Palacio 7

Nagatomo 6
Belfodil 5
Taider s.v.

All. Mazzarri 6

lunedì 2 dicembre 2013

INTER vs Sampdoria 1-1

Nella giornata tanto attesa, quella della prima di Thohir in tribuna a S. Siro da neo-Presidente, quella del ritorno delle vecchie glorie di fronte al pubblico del Meazza, l'Inter stecca, niente da dire.
Il dato allarmante non è tanto il sesto pareggio in 14 gare disputate, quanto l'atteggiamento passivo di una squadra che, sul più bello, sembra essersi inspiegabilmente imbolsita, sembra aver perso grinta e voglia di combattere per ottenere la vittoria. Il calo delle dirette concorrenti per l'Europa (juventus a parte), poteva e doveva infondere nuovi stimoli: è stato invece il contrario, nelle ultime due gare sono arrivati soltanto 2 miseri punticini, e lo strappo tanto auspicato è ormai andato. Contro i blucerchiati si è vista una squadra sin troppo remissiva, adagiata su se stessa, erroneamente paga dell'esiguo vantaggio arrivato nel primo tempo e mai colpevolmente messo al sicuro.
E così, allo scadere, lo sconosciuto di turno (Renan) ci ha castigati, di nuovo.
Abbiamo avuto modo di rimarcarlo molto spesso, vogliamo farlo ancora: il modulo 3-5-1-1 talvolta risulta troppo prevedibile e fine a se stesso, soprattutto quando gli esterni non sono in giornata, soprattutto quando l'Inter gioca in casa e trova avversari chiusi nella propria trequarti, pronti a ripartire.
La Sampdoria non ha fatto niente di trascendentale, ha semplicemente messo in pratica quanto richiesto dal proprio allenatore, dettami semplici (e scontati) per una compagine di medio livello che arriva a S. Siro per affrontare l'Inter: compattezza e velocità in ribaltamento. Le strette maglie difensive degli avversari hanno finito così per imbrigliare una manovra già di per se troppo macchinosa, inibendo la forza d'urto offensiva di un attacco che, nonostante le statistiche esaltanti, proprio esaltante non si dimostra (almeno da qualche tempo).
La poca incisività dell'unica punta è evidente, e nonostante la scarsità del materiale a disposizione per proporre valide alternative, magari un attaccante di ruolo in più a sostegno del povero Palacio (perchè Belfodil è stato inserito solo negli ultimi cinque minuti?) non sarebbe stata una cattiva idea.
La lettura della gara da parte dell'allenatore stavolta non è stata a mio parere un granchè: che senso ha togliere Taider per Kovacic, per poi inserire Mudingayi per Guarin? È evidente come Cambiasso non possa sobbarcarsi da solo il peso del centrocampo in fase passiva, quindi togliere un incontrista non è stata propriamente una grande mossa.
Tantopiù se di fronte hai un avversario che per tutta la gara è apparso propositivo e dentro al gioco. Errori così si pagano a caro prezzo. Sono sempre stato, e sarò sempre, un grande sostenitore di Mr. Mazzarri, ma un allenatore che si proclama meticoloso ed incline all'analisi dei dettagli non può non aver notato il disequilibrio e l'immobilismo della squadra perpetuato per tutti i novanta minuti.
Purtroppo, lo sappiamo bene, le alternative scarseggiano. Gennaio però è ormai alle porte e la personalità di Mazzarri dovrà imporre alla società scelte concrete, scelte da Inter, giocatori di prima fascia. A Noi non importa come, non interessa se sia difficile o meno. I Tifosi vogliono tornare a vincere, vogliono tornare a vedere grandi calciatori in campo, non soltanto vecchie glorie in passerella.
FORZA RAGAZZI!

 .:: I Voti ::.

Handanovic 4,5
Campagnaro 5,5
Rolando 6
Juan Jesus 6,5
Jonathan 5,5
Taider 6
Cambiasso 6
Alvarez 6
Zanetti (C) 5,5
Guarin 6
Palacio 6

Kovacic 4,5
Mudingayi 4,5
Belfodil s.v.

All. Mazzarri 5