lunedì 29 novembre 2010

INTER vs Parma 5-2

L'Inter è tornata!
Con la vittoria per 5 a 2 di ieri sul buon Parma capitanato dall'ex Hernan Crespo (autore di una doppietta) i Nerazzurri si portano a -7 dalla vetta, riproponendosi prepotentemente per la lotta Scudetto.
I segnali di ripresa (come abbiamo avuto modo di sottolineare nel precedente articolo) si erano già visti nel vittorioso match di Champions di Mercoledì scorso, ma in Campionato è tutta un'altra storia, e l'affermazione sui gialloblù, senza attaccanti di ruolo e con ben 5 reti all'attivo rappresenta non solo per i Nostri Ragazzi, ma anche per le altre concorrenti, un forte segnale: l'Inter c'è e ci crede, fortissimamente.
E quando torneranno anche gli altri infortunati il segnale potrà essere ancora più marcato e deciso.
Intanto ieri si è rivisto Thiago Motta, che appena entrato, oltre a segnare la rete decisiva del 4 a 2, ha preso in mano il centrocampo Nerazzurro, dando ritmo e geometrie. L'Italo-brasiliano è una pedina fontamentale nello scacchiere di Rafa Benitez, ed il suo recupero è da considerarsi quindi molto importante (anche in vista dell'ormai imminente Mondiale per Club).
Tornando alla gara con i parmigliani, potrà sembrare banale, ma una menzione particolare per Dejan Stankovic è altresì d'obbligo: il serbo è stato infatti protagonista di una partita impeccabile!
Oltre ad aver trascinato la squadra alla vittoria con i suoi tre gol (prima tripletta in Italia), Deki ieri ha impressionato per dinamismo e lucidità, ha recuperato una miriade di palloni, ha impostato l'azione giocando da regista e, come dice il tabellino, ha saputo inserirsi in avanti con una continuità incredibile.
Insieme a Cambiasso forma un centrocampo tra i migliori al mondo, vero fulcro di una squadra che quando riuscirà a riproporre anche gli altri big potrà darci ancora molte, molte soddisfazioni.
Mr. Benitez, come dicevamo privo di attaccanti, decide di schierare Pandev come punta centrale, affiancato da Santon e Biabiany, con l'olandesino Sneijder trequartista. La già citata coppia Cambiasso-Stankovic a protezione di una difesa formata da Castellazzi, Cordoba, Lucio Materazzi e Zanetti (C).
Gli avversari partono subito forte, e dopo neanche cinque minuti riescono anche a passare in vantaggio con il redivivo Crespo, che si prende gioco di un mal posizionato Materazzi (e autore di un'altra pessima gara) e segna l'1 a 0 con un tocco ravvicinato.
Dopo lo svantaggio i Nerazzurri provano a reagire, ma il solo Biabiany (buonissima prestazione la sua) non basta per scardinare la difesa emiliana.
L'allenatore spagnolo decide allora di cambiare le carte: arretra Santon sulla linea dei difensori (a destra), sposta Cordoba a sinistra e fa scalare Capitan Zanetti a centrocampo, concedendo maggiore libertà d'inserimento a Stankovic e Cambiasso.
La mossa paga bene, ed in due minuti (18' e 19') l'Inter si riporta in vantaggio, con due prodezze balistiche di Dejan Stankovic, ben servito dal francese Biabiany.
Pochi minuti più tardi arriva anche il tris, firmato da un Cambiasso che si traveste da opportunista e capitalizza al meglio un calcio d'angolo di Wesley Sneijder.
Ora è l'Inter a fare la partita, e se Pandev non fosse stato l'ombra di sè stesso come spesso gli capita negli ultimi tempi, il bottino sarebbe potuto essere ancor più copioso.
Il Parma allora riprende coraggio, ed al minuto trentasei, grazie ancora una volta ad una scellerata respinta di Materazzi, segna il secondo gol, ancora con Crespo.
Si va al riposo sul 3 a 2 per i Nerazzurri.
Nella ripresa subito un cambio: fuori Santon (problema gastro-intestinale) dentro il giovane Felice Natalino.
Nei primi venti minuti del secondo tempo la velocità dei parmensi mette in seria difficoltà la retroguardia Nerazzurra, incapace di contrastare a dovere le scorribande dei vari Giovinco, Angelo e Candreva.
Al 72' e 75' però un altro uno-due firmato Thiago Motta e Stankovic riporta i Nerazzurri a distanza di sicurezza: è il 5 a 2 che mette fine alla gara, nell'ultimo quarto d'ora infatti non c'è niente di rilevante da segnalare.
Come dicevo in apertura, ieri la squadra ha dato l'impressione di aver ritrovato finalmente la condizione fisica e mentale giuste, e l'allenatore ha dimostrato di saper gestire anche situazioni intricate (l'assenza di tutto l'attacco titolare) riuscendo a trovare alternative valide (i 5 gol segnati ne sono la testimonianza).
Adesso ci aspetta una complicatissima trasferta a Roma contro la lazio, dove dovremo fare assolutamente i tre punti per proseguire nella marcia di avvicinamento alla vetta.
Con la determinazione di ieri tutto è possibile. Con una vittoria sui biancocelesti anche lo Scudetto tornerà ad essere possibile!

FORZA RAGAZZI: PRENDIAMOCI ROMA!

.:: I Voti ::.

Castellazzi 6
Cordoba 6,5
Lucio 5
Materazzi 4
Zanetti (C) 6
Cambiasso 7
Stankovic 9
Santon 5
Sneijder 5
Biabiany 7
Pandev 4

Natalino 6
Thiago Motta 6,5
Nwankwo s.v.

All. Benitez 7,5

giovedì 25 novembre 2010

INTER vs Twente 1-0

L'Inter ha ritrovato la vittoria, FINALMENTE!

Nel quinto turno della Champions League 2010/2011 i Nerazzurri battono per una rete a zero il buon Twente di Preud'homme a termine di una partita combattuta ed intrisa di ritmo, agonismo e determinazione, caratteristiche che gli Uomini di Benitez sembravano aver inspiegabilmente smarrito nell'ultimo periodo.




Ed invece proprio nell'appuntamento decisivo, ecco di nuovo cuore e carattere: la grinta dei Senatori ieri ha fatto la differenza, il Gruppo si è ritrovato ed i dettami tattici del Mister sono stati finalmente ascoltati.

Sin dai primissimi minuti abbiamo potuto rivedere la vera Inter, quella che lotta su ogni pallone, che crea occasioni, che talvolta si sbilancia, è pur vero, ma che alla fine vince (perchè la fortuna aiuta gli audaci e le due traverse colpite dal Twente ne sono la testimonianza).


Mr. Benitez aveva schierato un undici titolare composto da: Castellazzi, Cordoba, Lucio, Materazzi, Zanetti (C), Cambiasso, Stankovic, Biabiany, Sneijder, Eto'o, Pandev.

I Nostri Ragazzi hanno ben compreso l'importanza del match, e gli Uomini simbolo (Stankovic, Zanetti e Cambiasso su tutti) sono stati i veri trascinatori.




Non è un caso che la rete decisiva sia infatti arrivata dal Cuchu e che Capitan Zanetti e Deki siano stati tra i migliori. Da sottolineare anche le buonissime prove di Cordoba e Castellazzi, bravissimi entrambi a sventare i tentativi d'attacco avversari.


E' solo una vittoria, è vero, ma le statistiche non bastano a raccontare appieno ciò che si è visto in campo: la squadra si è sbloccata, ha giocato per l'allenatore, per sè stessa e per i Tifosi, ritrovando la voglia e la fame dei tempi migliori.


Nei novanta minuti i Nerazzurri hanno dominato per lunghi tratti ed alla fine hanno meritatamente ottenuto la qualificazione agli ottavi con un turno di anticipo (cosa che lo scorso anno non era riuscita nemmeno a Mourinho).

D'accordo, niente più paragoni col passato, perchè quella di oggi (tanto più dopo la gara di ieri) deve essere considerata un'altra Inter, una nuova Inter, una Squadra diversa ma non necessariamente peggiore di quella passata: quella di oggi è l'Inter di Benitez, che col recupero degli infortunati potrà dire la sua su ogni fronte.

L'importante è mantenere sempre alta la tensione (positiva, come ieri) e non dimenticarsi mai che questi colori, il Nero e l'Azzurro, sono sinonimo di storia, di tradizione, di gloria da onorare su ogni campo.


Contro gli olandesi abbiamo ritrovato la vera Inter. Da adesso in poi non dobbiamo più perderci.
Poi potremo vincere o perdere, ma è l'atteggiamento a fare la differenza.
E adesso concentrati sul Campionato, dove domenica affronteremo il Parma a San Siro e dovremo giocare soltanto per i 3 punti!

FORZA RAGAZZI!








.:: I Voti ::.

Castellazzi 7
Cordoba 8
Lucio 6,5
Materazzi 6,5
Zanetti (C) 7
Cambiasso 8
Stankovic 8
Biabiany 6,5
Sneijder 6
Eto'o 6
Pandev 6

Biraghi sv
Santon sv
Nwankwo sv

All. Benitez 7,5

martedì 23 novembre 2010



IO STO CON RAFA!





Forza Ragazzi, è il momento di stare tutti uniti, solo così potremo tornare la vecchia ARMATA NERAZZURRA!


domenica 21 novembre 2010

Chievo vs INTER 2-1

Ancora una sconfitta, ed è la terza nelle ultime cinque partite tra Campionato e Champions (le altre due sfide sono finite in pareggio).
E' un periodo buio, inutile negarlo, e come avevamo analizzato noi di "Interista nel Cuore" qualche tempo fa, di non facile soluzione.
Nell'arco di una stagione possono capitare momenti nei quali gira tutto storto, dopotutto era capitato anche lo scorso anno, quando nei mesi Febbraio-Marzo nessuno avrebbe scommesso una lira sulla conquista del Triplete da parte dei Nerazzurri.
Nei miei precedenti interventi avevo criticato aspramente il nuovo tecnico Rafael Benitez, contestando le sue scelte e le difficoltà incontrate nell'entrare in armonia col 'gruppo'.
Oggi, dopo una sconfitta contro un Chievo qualunque, sarebbe sin troppo semplice e scontato gettare la croce addosso allo spagnolo, additandolo come principale responsabile di una caduta che appare inarrestabile.
Analizzando nel dettaglio la situazione invece mi sento di ribadire e rimarcare un pensiero che mi porto dietro sin dal precampionato: il principale colpevole, dispiace dirlo, è proprio quel Massimo Moratti che tante gioie aveva saputo regalarci, ma che quest'anno (mal coadiuvato dai suoi collaboratori) ha completamente toppato nella pianificazione della stagione, vuoi per appagamento o per eccessiva convinzione nelle forze a disposizione (tra l'altro ancora non abbiamo capito il motivo dell'allontanamento di Lele Oriali).
Il povero Rafa Benitez si è trovato infatti a dover fronteggiare l'incredibile serie di infortuni che ha colpito i Nerazzurri (privandoli di ben dodici effettivi) con del materiale non all'altezza.
Oggi in campo si sono visti Alibec e Nwankwo in sostituzione di Cambiasso e Milito, e con tutto il rispetto per i due primavera, nemmeno un mago riuscirebbe ad essere competitivo con questa squadra.
Dobbiamo poi ricordare, per chi non lo sapesse, che in campo vanno i calciatori, e quando anche chi dovrebbe contribuire maggiormente (vista l'esperienza) alla causa sembra giocare contro l'allenatore (oggi Pandev ha offerto una prestazione veramente ridicola) allora si può fare ben poco.
Se poi ci mettiamo anche le ulteriori difficoltà di giocare su un campo (il Bentegodi oggi era ai limiti della praticabilità) che certamente non ha favorito le maggiori qualità tecniche dei Nerazzurri, finendo anzi per penalizzare questi ultimi, ecco spiegata la sconfitta.
Tutto il resto viene dopo, essendone la diretta conseguenza. Mi riferisco alle ingenuità difensive (entrambe di Santon) in occasione delle due segnature clivensi, o al raptus "zidaniano" di Samuel Eto'o (che lo terrà fuori per un paio di giornate se verrà applicata la prova televisiva).
Quando i risultati stentano, quando si respira aria pesante nello spogliatoio, è molto difficile andare in campo tranquilli e sgombri da pensieri (tantopiù per i molti giovani che attualmente popolano l'undici titolare dell'Inter).
E allora cari Castellazzi, Santon, Lucio, Cordoba, Zanetti (C), Stankovic, Cambiasso, Biabiany, Sneijder, Pandev ed Eto'o, insieme ai vostri colleghi fuori per infortunio, cercate di fare un bell'esame di coscienza e di dimostrare a tutti il vostro valore! Cercate di rimediare ai clamorosi errori di valutazione commessi dalla società compattandovi e giocando per un allenatore che sta mettendo tutto se stesso per riuscire a tirarvi fuori dalla crisi!
Credo, purtroppo, che la partita di mercoledì contro il Twente (a meno di infelici sviluppi nella nottata) sarà decisiva per le sorti dell'allenatore.
I principali colpevoli dell'attuale critica situazione sono però Massimo Moratti ed il fido Marco Branca, che mai ammetteranno i propri errori e come sempre (in questi casi) scaricheranno le colpe su chi, di responsabilità, ne ha solo in parte.
Spero vivamente di sbagliarmi, ma conosco troppo bene la psicologia Nerazzurra per non capire che oggi è stato quasi oltrepassato il punto di non ritorno.
Eppure, nonostante le mie pesanti critiche e la non felice posizione di classifica, io credo che con il recupero degli infortunati e la professionalità del tecnico l'Inter potrà ancora dire la sua per il titolo!
FORZA RAGAZZI E FORZA RAFA! TUTTI INSIEME PER RISOLLEVARCI!

.:: I Voti ::.

Castellazzi 4
Santon 4
Lucio 7
Cordoba 6
Zanetti (C) 4
Cambiasso 4
Stankovic 6,5
Biabiany 3
Sneijder 6
Pandev 2
Eto'o 6

Nwankwo 4
Mancini s.v.
Alibec s.v.

All. Benitez 6

lunedì 15 novembre 2010

INTER vs Milan 0-1

Dopo due pareggi consecutivi (in Campionato) contro le modeste brescia e lecce arriva puntualmente la sconfitta più dolorosa, ad opera del milan capolista, eterna rivale.
La stracittadina stavolta di "straordinario" ha molto poco, e la partita si sblocca soltanto grazie ad un calcio di rigore regalato dai Narazzurri al 4° minuto del primo tempo (ed in particolare da un grossolano errore di Materazzi, schierato a sorpresa dopo quasi un anno di letargo) e trasformato dall'odiato Ibrahimovic, match-winner ed uomo in più di un milan lanciato verso il titolo finale grazie anche e soprattutto alla mediocrità di un Campionato che stenta a decollare.
In casa Nerazzurra è crisi profonda, e gli spiragli di luce intravisti alla vigilia del Derby appaiono adesso tremendamente lontani, soltanto vane speranze di far rivivere l'Inter che fu.
Anche ieri due infortuni (prima Obi, uno dei pochi a salvarsi, poi Milito e qui da salvare c'è ben poco) che hanno contribuito a minare la scarsa fiducia di una squadra priva di carisma, già sconfitta prima che la gara iniziasse.
Non giriamoci tanto attorno: la preparazione della partita è stata totalmente errata ed è venuta meno anche la carica agonistica che solitamente questo tipo di sfida riesce a suscitare nell'animo dei calciatori.
Ieri abbiamo visto in campo la bruttissima copia dell'Inter "campione di tutto", con un allenatore (Benitez) incapace di scuotere i suoi e di proporre tattiche adeguate.
Imbarazzanti e tremendamente eloquenti sono state le scene dilettantesche delle sostituzioni: al momento dell'infortunio di Obi è stato prima chiamato Pandev, poi fatto spogliare Cambiasso ed infine inserito Coutinho.
L'episodio ci racconta in modo chiaro ed inequivocabile la difficile realtà che sta vivendo la squadra Nerazzurra, amplificata ed alimentata dalla mancanza di personalità e di idee di un allenatore che sino a questo momento si è chiaramente rivelato non all'altezza della situazione (e della propria fama).
Concordo, ma allo stesso tempo condanno, le parole del Presidente Moratti a fine gara: "dobbiamo cambiare registro perchè così non va bene. L'Inter è mancata in tutto".
Se l'Inter quest'anno sta "mancando" è infatti anche (in buona parte) colpa sua.
Sinceramente non riesco ancora a spiegarmi l'immobilismo (più volte criticato) della società nel mercato estivo, immobilismo che ha contribuito a rendere ancora più complicato il compito di un allenatore chiamato a dover sostituire l'insostituibile.
Come ho più volte ribadito, non possiamo però ridurre tutto quanto alla sfortuna (per gli infortuni) e all'incompetenza dell'allenatore: ma i giocatori? Che fine hanno fatto i vari Sneijder, Pandev, Milito, Stankovic, Cambiasso, Zanetti?
D'accordo, alcuni di questi (se non tutti) sono stati bloccati da piccoli acciacchi muscolari, ma nessuno, e dico nessuno, è stato in grado di rendere nemmeno la metà di quanto avesse fatto lo scorso anno.
Ma è possibile che giocatori esperti, alla soglia dei trent'anni (in alcuni casi già superata), strapagati e acclamati, debbano aver bisogno dello sprone di qualcuno per onorare sul campo la maglia che indossano?E' possibile che questa squadra, dopo l'addio di Josè Mourinho, renda l'80% in meno?
Io dico di no, pur rimpiangendo fortissimamente Mr. Mou e riconoscendo a quest'ultimo indiscusse capacità di leader e di motivatore, non credo sia possibile che gli stessi uomini del "Triplete" siano diventati d'un tratto dei brocchi! Ed è per questo che sono ancora più amareggiato e sconfortato: non riesco a trovare una logica spiegazione agli eventi.
Non riesco a capacitarmi di come i Nerazzurri possano aver totalizzato soltanto 20 punti su 36 disponibili, e di come un Presidente (Moratti) ed un dirigente (Branca) abbiano potuto pianificare in modo così errato la stagione, dopo la perfetta campagna acquisti dello scorso anno.
Tornando al Derby di ieri, dopo il rigore che ha portato i rossoneri in vantaggio dopo soli cinque minuti, i Nerazzurri (confusamente) hanno tentato di agguantare il pari senza però riuscire a rendersi (quasi mai) pericolosi. Nella prima frazione soltanto una punizione di Sneijder ha fatto sperare nel pareggio.
Nella secondo tempo, dopo l'espulsione di abate e la conseguente superiorità numerica, l'Inter non ha saputo sfruttare a dovere la situazione favorevole, non arrivando praticamente mai al tiro.
Dobbiamo anche dire che gli errori del direttore di gara hanno influito pesantemente sull'andamento della partita: nel primo tempo dovevano essere espulsi prima Gattuso e poi Abate (cacciato poi nella seconda frazione), e nel secondo prima Ambrosini, poi Ibrahimovic sono stati graziati col giallo. La scarsa personalità e la mediocrità di un arbitro evidentemente anti-Inter (tagliavento è lo stesso di Inter-Sampdoria dello scorso anno) non debbono però in alcun modo fungere da alibi: ieri i Nerazzurri sono stati sconfitti perchè incapaci di giocare contro un milan che ha semplicemente eseguito il compitino di difendersi con ordine.
Adesso i punti di distacco sono 6, il clima interno allo spogliatoio non è dei migliori e le parole di Massimo Moratti lasciano presagire scenari poco tranquillizzanti.
Confido (dobbiamo riuscire a farlo) nella maturità degli UOMINI Nerazzurri, unica arma e speranza per uscire dalla crisi più buia degli ultimi 5 anni.

.:: i Voti ::.

Castellazzi 5
Cordoba 5
Lucio 5
Materazzi 4
Chivu 5
Zanetti (C) 4,5
Stankovic 5
Obi 6
Sneijder 6
Eto'o 5
Milito 4

Coutinho 4
Biabiany 4
Pandev 4

All. Benitez 3

sabato 13 novembre 2010

Road to INTER-milan

Alla vigilia della stracittadina milanese in casa Inter iniziano a vedersi i primi spiragli di luce in mezzo a quella tenebrosa crisi di identità e di risultati che aveva attanagliato la squadra in quest'ultimo periodo.
Notizie fresche fresche di giornata: Julio Cesar e Wesley Sneijder dovrebbero essere quasi sicuramente della partita, con una piccola speranza anche per Esteban Cambiasso.
Così, dopo i graditi rientri infrasettimanali di Stankovic e Diego Milito, Rafa Benitez avrebbe la possibilità di schierare, dopo le tante traversie, l'attacco titolare (quello del 'Triplete') finalmente sorretto da un centrocampo all'altezza. Dietro, purtroppo, le assenze di Samuel e Maicon costringeranno il tecnico spagnolo a mandare in campo le 'seconde scelte'.
Provando ad ipotizzare la formazione anti-rossoneri: Julio Cesar in porta, Zanetti (C), Lucio, Cordoba e Chivu in difesa, Cambiasso e Stankovic a centrocampo, Pandev, Sneijder ed Eto'o dietro alla punta Milito.
Se Cambiasso non dovesse farcela, spazio a Santon sulla linea dei difensori, con il dirottamento di Capitan Zanetti in mediana al fianco di Stankovic. Da tenere d'occhio anche la suggestiva idea Matrix per la difesa, che potrebbe esser preferito alla velocità di Cordoba per meglio contrastare la fisicità di Ibrahimovic.
Nel mio precedente intervento il pessimismo mi aveva totalmente assalito. I possibili rientri ed il clima della vigilia mi rendono invece molto speranzoso e convinto che i Nostri Ragazzi daranno il massimo per raggiungere l'unico risultato possibile: la vittoria!

FORZA RAGAZZI!

giovedì 11 novembre 2010

Lecce vs INTER 1-1

Dopo quasi un'intera giornata di riflessioni ancora non riesco a trovare le parole per commentare la partita di ieri sera.
E' stata probabilmente una delle peggiori prestazioni offerte dai Nerazzurri negli ultimi 4-5 anni, un non-gioco che ha pericolosamente ricordato le Inter pre-Manciniane (prive di gioco e di risultati), quando nella squadra regnava l'anarchia e le impostazioni tattiche cambiavano di settimana in settimana.
L'Inter schiacciasassi non c'è più, l'Inter dei record è solo un lontano (a dire il vero nemmeno molto) ricordo, L'Inter cinica e concreta che aveva ripagato con gli interessi la fede e la sofferenza di quei tifosi che da sempre sostengono la 'beneamata' ha lasciato spazio ad una squadra spenta, demotivata, inconsistente ed ormai colpevolmente adagiata sulla peggior striscia di riultati di inizio stagione degli ultimi anni.
Mi scuso con i lettori per la sfiducia e la durezza che sto esprimendo nei confronti della squadra che solo sei mesi orsono era divenuta Campione d'Europa: quella squadra però, inutile negarlo, non esiste più!
I molti infortuni, la stagione post-Mondiale, l'appagamento, la nuova guida tecnica non possono giustificare la crisi in cui la squadra è piombata, perchè di crisi si tratta.
Al Via del Mare, contro un Lecce modesto (anche se sinora mai sconfitto in casa) è scesa in campo un'Inter formata da: Castellazzi, Santon, Lucio, Cordoba, Chivu, Zanetti (C), Obi, Biabiany, Coutinho, Pandev ed Eto'o. Eccezion fatta per quest'ultimo (e per chi è subentrato a gara in corso, mi riferisco a Stankovic e Milito), gli altri sembravano aver tirato i remi in barca ancor prima di scendere in campo.
Niente grinta, nessun minimo accenno di pressing, idee confuse e lanci lunghi sono stati il leit motiv di una partita che ha offerto il suo massimo picco di godibilità in poco più di tre minuti, dal 76' al 79', quando è arrivata prima l'illusoria rete del Principe (bravo a raccogliere l'assist d'oro offertogli da Samuel Eto'o), poi il gol del leccese Olivera. Tutto il resto...noia. Noia mortale!
A questo punto sento di dover rimpiangere anche il peggior Maicon degli ultimi anni, e l'impalpabile Sneijder di questo inizio di stagione: i 'ragazzini' mettono in campo tanta buona volontà, ma da Santon (ieri il peggiore in campo) a Coutinho (ancora troppo immaturo per poter esser considerato un titolare), passando per Biabiany ed Obi (ieri il migliore dei giovani) nessuno appare in grado di poter reggere la pressione di cui la maglia Nerazzurra da sempre è intrisa (nel bene e nel male).
E allora questo mio vuol rappresentare la semplice presa di coscienza di chi ha ben compreso la criticità e la delicatezza di questo momento, a mio avviso destinato a durare ancora per molto, a meno di gradite ed inaspettate sorprese.
La presa di coscienza del fatto che l'allenatore non è ancora entrato minimamente in sintonia col 'gruppo', che la società ha palesemente toppato nelle strategie di mercato, che i giocatori cosiddetti 'big' hanno legittimamente (o forse no) affievolito la loro fame di vittorie.
Nelle ultime due partite, se fosse stata la squadra che tutti conoscevamo, i Nerazzurri avrebbero sicuramente conquistato sei punti e adesso saremmo qui a raccontare di un'Inter in testa alla classifica a +1 sul milan delle 'stelle'.
La realtà purtroppo è ben diversa: nella settimana decisiva la squadra di Benitez arriva al delicato appuntamento del Derby di Milano decimata dagli infortuni e col morale a terra.
Molto spesso i grandi appuntamenti rappresentano punti di svolta, spero vivamente che domenica sia uno di questi.
FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Castellazzi 4
Santon 3
Lucio 6
Cordoba 5,5
Chivu 5
Zanetti (C) 5
Obi 6
Biabiany 5
Coutinho 4
Pandev 3
Eto'o 6

Stankovic 6,5
Mancini s.v.
Milito 6,5

All. Benitez 4