venerdì 31 agosto 2012

INTER vs Vaslui: 2-2

Tante emozioni per la seconda uscita stagionale dei Nerazzurri a S. Siro.
Dopo l'annunciato e toccante addio di Julio Cesar ai Tifosi (l'ormai ex portierone Interista aveva preparato una lettera con la quale ha voluto ripercorrere la sua avventura in maglia Nerazzurra, dimostrando ancora una volta il suo grande attaccamento alla Famiglia Inter), con il commovente abbraccio a tutti i compagni di squadra, il prepartita ha lasciato spazio al calcio giocato, e si è trattato di sfida vera.
Mr. Stramaccioni aveva attuato un ampio turnover in vista della delicata sfida di domenica sera contro la Roma, mandando in campo un undici formato da: Castellazzi, Jonathan, Silvestre, Samuel, Juan Jesus, Zanetti (C), Cambiasso, Nagatomo, Cassano, Coutinho e Palacio.
Un 4-3-3 probabilmente troppo avventato, privo del necessario filtro in mediana, dove sia Cambiasso che Nagatomo (fuori ruolo e febbricitante sino al giorno precedente) hanno fatto tremendamente fatica ad opporsi alle discese dei pimpanti avversari.
I rumeni hanno infatti approfittato della inadeguata disposizione tattica dei Nostri per tentare di ribaltare un risultato che alla vigilia appariva irrecuperabile, trovando l'occasione propizia nei minuti finali di un primo tempo nel quale, nonostante l'evidente disequilibrio, i Nerazzurri avevano saputo contenere senza troppi patemi la manovra del Vaslui anche grazie ai ripiegamenti di un mostruoso Capitan Zanetti e alla diligenza del giovane Juan Jesus.
Al minuto 33' arriva infatti la svolta della gara: rigore provocato dalla maldestra uscita di Castellazzi sulle gambe dell'esterno Antal, con relativo cartellino rosso. Inter in dieci, sostituzione di Cassano col secondo portiere Belec, e rigore trasformato dagli avversari per lo 0 a 1.
La prima frazione ha avuto poco altro da dire, se non per quanto riguarda il riordinamento tattico dei nostri, obbligati ad un 4-4-1 con Palacio unica punta e Coutinho in fascia destra.
All'intervallo sotto di un gol, Mr. Stramaccioni comprende le difficoltà in mediana e decide per il cambio decisivo: Guarin al posto di un modesto Samuel (Nagatomo riportato sulla fascia sinistra di difesa, Juan Jesus scalato centrale, e Capitan Zanetti a destra).
Una sostituzione che ha restituito compattezza alla squadra, apparsa a quel punto si poco incisiva in avanti, ma anche molto più solida in fase di contenimento. 
L'ex giocatore del Porto ed il Capitano hanno suonato la carica, battendosi con determinazione, riuscendo a stoppare le rinate velleità di qualificazione avversarie.
Proprio grazie ad una palla recuperata a centrocampo nasce l'azione del pareggio Interista, con Coutinho che spacca in due la difesa rumena e scarica per l'accorrente Palacio, l'argentino controlla, dribbla ed insacca di sinistro. 1 a 1.
Giusto il tempo di festeggiare che il Vaslui si riporta in vantaggio, sugli sviluppi di un calcio d'angolo e grazie alla scriteriata uscita del portiere Belec, apparso non ancora pronto per giocare ad alti livelli.
A dieci minuti dalla fine la qualificazione viene pertanto inaspettatamente riaperta dalla squadra avversaria, e Mr. Stramaccioni decide di correre ai ripari inserendo Andrea Ranocchia per uno spento Jonathan.
Al minuto novantadue, il secondo dei tre minuti di recupero concessi dall'arbitro, Guarin decide di prendersi l'Inter e S. Siro sulle spalle: con un'azione da autentico carroarmato recupera palla sulla trequarti avversaria, si invola verso la porta, salta due uomini, doppio passo e conclusione vincente ad incrociare. Una realizzazione da vero fuoriclasse, per la dirompente gioia di tutti i Tifosi e di un Moratti che in tribuna appare ormai innamorato del nuovo idolo colombiano.
Una qualificazione sofferta ma meritata, certamente complicata dall'espulsione di Castellazzi nel primo tempo, che ha costretto l'Inter a sessanta lunghi minuti in inferiorità numerica.
Speriamo che le fatiche di coppa non influiscano più del dovuto sulla sfida di Domenica contro la Roma: tre punti porterebbero entusiasmo in un gruppo che sta pian piano ri-nascendo.

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Castellazzi 4
Jonathan 5
Silvestre 6
Samuel 5
Juan Jesus 6,5
Zanetti (C) 8,5
Cambiasso 5,5
Nagatomo 5,5
Cassano 6
Coutinho 7,5
Palacio 7

Belec 4
Guarin 8
Ranocchia 6,5

All. Stramaccioni 6

giovedì 30 agosto 2012

Grazie Maic, immenso COLOSSO!

Ci avevamo sperato fino all'ultimo, cercando di spingere lontano un futuro già scritto, quello dell'inevitabile addio.
La convocazione per la partita contro il Vaslui aveva poi contribuito ad alimentare l'illusione, il bramoso desiderio di vedere ancora Maicon in Nerazzurro, magari sino a fine carriera.
Oggi è invece puntualmente arrivata la notizia della sua cessione: il terzino brasiliano riabbraccerà l'ex allenatore Interista Roberto Mancini al Mancester City, con gli inglesi che verseranno nelle casse del club milanese l'irrisoria cifra di 4 mln euro cash (più altri due con eventuali bonus).
Irrisoria perchè il calciatore in questione non ha e non dovrebbe avere prezzo, irrisoria perchè i termini del trasferimento non possono essere ritenuti accettabili (si voleva risparmiare sull'oneroso ingaggio, non ci siamo risparmiati però l'ennesima figuraccia).
Ad ogni modo, dopo quello di Julio Cesar, oggi assistiamo ad un altro doloroso addio, quello del più grande esterno di fascia al mondo, del terzino destro più determinante e decisivo di tutti i tempi.
In Nerazzurro 'Maic' è diventato grande, dal Nerazzurro se ne va da grandissimo, immenso campione.
Con tutti Noi Tifosi che ancora abbiamo vive nella mente le sue discese palla al piede, i suoi passaggi illuminanti, le sue spettacolari, e spesso vincenti, conclusioni (ultima delle quali proprio nel Derby dello scorso Maggio).
I pezzi di Triplete lasciano Milano, ma rimarranno per sempre vivi nei cuori di tutti Noi.

Non ci rimane quindi che dirti GRAZIE, mille volte GRAZIE per quanto hai saputo regalarci, immenso ed ineguagliabile COLOSSO!


 















mercoledì 29 agosto 2012

Ciao "Acchiappasogni", numero uno dei numeri uno!

L'epilogo era scritto da tempo, ora è diventato ufficialità: dopo sette anni di Inter (durante i quali ha vinto 5 Campionati, 3 Coppe Italia, 4 Supercoppe Italiane, 1 Champions League, 1 Mondiale per Club) Julio Cesar lascia Milano per trasferirisi a Londra, dove difenderà la porta del Queens Park Rangers per le prossime quattro stagioni.
I Nerazzurri perdono così un'altra colonna della gloriosa squadra del Triplete che fu, tassello imprescindibile della seconda Grande Inter della storia iniziata sotto la gestione Roberto Mancini e consacratasi definitivamente con le vittorie internazionali targate Josè Mourinho.
Julione, di quelle Inter, non era soltanto portiere ma anche leader, numero uno dei numeri uno, anima dal contagioso sorriso che di rado abbandonava.
Noi Tifosi Nerazzurri (lasciando da parte la malagestio della dirigenza) vorremmo ricordarlo così, felice ed innamorato di Inter.










 


Ti ringraziamo per tutto quanto grandissimo "Acchiappasogni", augurandoti tutto il bene possibile per la nuova avventura calcistica.

Grazie Julio!

La Redazione di Interista nel Cuore

lunedì 27 agosto 2012

Ufficiale: Alvaro Pereira è dell'Inter


MILANO - Alvaro Pereira è ufficialmente dell'Inter. Presso la Lega Serie A sono stati depositati i documenti per l'acquisto dal Porto a titolo definitivo del giocatore uruguaiano.

Pereira ha firmato un contratto per quattro stagioni sportive.

Nato a Montevideo (Uruguay) il 28 novembre 1985, il giocatore - dopo le esperienze nella massima serie uruguaiana prima e argentina poi - approda nel 2008 al calcio europeo nella formazione rumena del Cluj, con cui conquista una Supercoppa rumena e una Coppa di Romania. Nell'agosto 2009 si trasferisce al Porto, club con cui vince due campionati portoghesi, due Coppe del Portogallo, quattro Supercoppe portoghesi e una Uefa Europa League nella stagione 2010-2011. Pereira vanta inoltre 41 presenze e 5 reti nella nazionale uruguaiana.
Fonte: Inter.it

Pescara vs INTER: 0-3

Dopo sei anni i Nerazzurri tornano alla vittoria all'esordio in Campionato, e lo fanno in modo assolutamente convincente e benaugurante contro il buon Pescara di Giovanni Stroppa.
Gli abruzzesi, forti del supporto dello stadio di casa e desiderosi quindi di ben figurare di fronte al proprio pubblico, sono riusciti però a mettere in difficoltà l'Inter soltanto nel quarto d'ora iniziale, grazie alle incursioni degli esterni d'attacco Weiss e Caprari. Per il resto, poco altro.
Mr. Stramaccioni aveva mandato in campo i Nerazzurri con il 4-3-2-1, schierando un undici formato da: Castellazzi, Zanetti (C), Silvestre, Ranocchia, Nagatomo, Guarin, Gargano, Cambiasso, Sneijder, Cassano e Milito.
I due nuovi acquisti Gargano e Cassano dunque in campo dal primo minuto, con l'ex centrocampista del Napoli che ha guidato il centrocampo per gran parte della gara (all'ottantaseiesimo, stremato, ha lasciato il campo al giovane Duncan) con tanta corsa e dinamismo, sbagliando pochissimo anche in fase di palleggio.
Anche per 'FantAntonio' l'esordio in Nerazzurro è stato buono, con tante giocate di classe ed un assist vincente per Milito (in occasione del 2-0 Interista), sino a quando i polmoni hanno retto (dopo un'ora di gioco il barese ha lasciato il posto a Coutinho, autore del 3 a 0 Nerazzurro).
Dopo l'arrembaggio iniziale dei padroni di casa dunque l'Inter ha comandato la gara con autorevolezza, colpendo con cinismo al minuto 17' con Sneijder e raddoppiando come detto con Milito poco dopo (19').
Un doppio colpo che ha steso definitivamente il Pescara, consentendo ai Nerazzurri di condurre il gioco con possesso palla prolungato in attesa dello spiraglio giusto.
Dopo una prima frazione nella quale anche Castellazzi (sul finire dei primi quarantacinque minuti) ha saputo guadagnarsi la pagnotta andando letteralmente a sradicare un pallone già destinato in rete sugli sviluppi di un colpo di testa ravvicinato del biancoceleste Zanon, il secondo tempo ha visto le squadre allungarsi ed il ritmo pian piano affievolirsi, con i Nerazzurri sempre padroni del gioco.
L'ingresso del giovane Coutinho al minuto 68' ha restituito un po' di brio alla gara, e la freschezza del talento brasiliano ha consentito allo stesso, come detto, di segnare il terzo gol del match sugli sviluppi di una bella triangolazione con Milito (autore di due assists).
Proprio il reparto d'attacco è sembrato il più brillante, con Sneijder già pimpante, Milito bomber implacabile (gara importante la sua, macchiata soltanto da un errore dettato probabilmente dalla stanchezza) ed il talento di Cassano e Coutinho a supporto.
In mediana, come detto, il gran lavoro di copertura di Gargano ha consentito a Cambiasso e Guarin maggiore libertà di inserimento e quindi maggiore supporto alla fase offensiva, garantendo comunque un'adeguata protezione alla difesa nella quale è tornato a brillare Andrea Ranocchia, apparso concentrato come ai bei tempi (il compagno di reparto Silvestre è invece sembrato un po' impacciato in più di un'occasione).
Sugli esterni non è mancata la spinta di Nagatomo (Capitan Zanetti si è limitato a compiti di copertura), risultato alla fine uno dei migliori in campo.
Se il buongiorno si vede dal mattino, questa Inter ci farà divertire. Statene certi.
In attesa del ritorno dei playoff di EL contro il Vaslui, attendiamo adesso con trepidazione la sfida di domenica prossima contro la nuova Roma di Zeman.

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Castellazzi 7
Zanetti (C) 6
Silvestre 6
Ranocchia 7
Nagatomo 7
Guarin 6,5
Gargano 7
Cambiasso 6
Cassano 6,5
Sneijder 7,5
Milito 8

Coutinho 6,5
Duncan s.v.
Livaja s.v.

All. Stramaccioni 8