venerdì 17 agosto 2012

E SE NON FOSSE TUTTO PERDUTO?

Lo strappo è stato di quelli forti, nettiPazzini e l'Inter sembrano destinati a dirsi addio dopo appena un anno e mezzo, senza possibilità (apparente) di ripensamenti.
Ma se non fosse tutto irrimediabilmente perduto? Se esistessero ancora i margini per ricucirlo, quello strappo? 
L'Inter si (ri)troverebbe in casa, a costo zero, il suo vice Milito e l'attaccante potrebbe avere la possibilità di riscattare la scorsa, sfortunata, annata.
A volte l'orgoglio e l'ostinazione dovrebbero lasciare spazio ad un più profondo realismo: lasciamo perdere per un attimo il caos mediatico, gli interessi individuali, le piccole incomprensioni.
I Nerazzurri cercano ormai da un mese una prima punta, che quasi certamente (se arriverà) percepirà lo stesso ingaggio attualmente versato ad oggi a Giampaolo Pazzini.
Il 'Pazzo', se le voci di un suo futuro in bianconero dovessero rivelarsi veritiere, andrà a fare da comprimario in un attacco pieno zeppo di punte, dove perlatro si scontrerebbe con meccanismi tattici che difficilmente premierebbero le sue caratteristiche.
Partendo comunque dal presupposto che una sua cessione alla Juventus non debba considerarsi così scontata come la dirigenza bianconera auspicherebbe, l'attaccante (se scartiamo anche l'ipotesi Milan) si troverebbe a 28 anni a 'retrocedere' da un club di primo piano come l'Inter ad altre ignote e sicuramente meno stimolanti avventure.
Se il calcio ha necessità di dare spazio a logiche aziendaliste sempre maggiori, quale miglior esempio di una permanenza in nerazzurro di Pazzini? Interessi soddsifatti a costo zero, per la soddisfazione reciproca di entrambe le parti.
Presidente, ci faccia un pensierino.

*Il presente articolo può essere consultato anche sul portale "Canale Inter" cliccando qui.

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