lunedì 11 marzo 2013

INTER vs Bologna: 0-1

Modo peggiore per festeggiare 105 anni di gloriosa storia Nerazzurra non poteva esserci: l'Inter perde ancora, stavolta davanti al proprio pubblico, contro un Bologna non certo irresistibile.
L'amarezza è tanta, non la nasconde neanche il Presidente Moratti, che sugli spalti appare scuro in volto e disilluso come tutti quei Tifosi Nerazzurri che oggi non riescono a capire come sia stato possibile trovarsi in questa situazione.
Il dramma (calcistico s'intende) è che la sconfitta di ieri c'entra poco, è stata soltanto l'ennesima dimostrazione di una fragilità che la squadra sta palesando ormai da troppo tempo: nel 2013 l'Inter ha ottenuto soltanto 3 vittorie (Catania, Chievo e Pescara), un cammino a dir poco allarmante.
Il gioco latita, come è sempre stato quest'anno del resto, la squadra sembra ormai smarrita, sempre sotto ritmo, sempre in balìa dell'avversario di turno.
Il disastroso mercato di riparazione ha avuto l'effetto contrario, contribuendo ad abbassare decisamente il tasso tecnico di una squadra che già arrancava. Gli innesti hanno portato quantità in reparti già adeguatamente coperti, privando la rosa di pedine come Coutinho e Livaja che (quantomeno numericamente) sarebbero servite a coprire l'attuale morìa di attaccanti.
L'infortunio di Milito non sarà stato preventivabile, questo è pur vero, ma una società come l'Inter non può trovarsi così impreparata di fronte a situazioni di questo tipo (fare affidamento su Rocchi è stata una mossa veramente incomprensibile, per usare un eufemismo).
Incolpare la Società risulta sin troppo facile, ma è la logica conseguenza di un operato scriteriato, insensato, ai limiti del grottesco.
Si parla oggi di rifondazione, smantellamento societario, ennesima rivoluzione: non sappiamo più se credere alle favole, anche se a questo punto converrebbe farlo (ci è rimasto solo quello).
I vani tentativi del giovane Stramaccioni di non dare ancora nulla per perduto, di voler crederci nonostante tutto, sono soltanto un inutile palliativo che allungherebbe la lenta agonia di tutti quei sostenitori che, ancora speranzosi, si stanno autoconvincendo (purtroppo anche io sono tra quelli) che l'Inter possa ancora rialzarsi. La fede talvolta può rivelarsi una brutta bestia, può annebbiare la vista e la ragione.
Con un minimo di raziocinio però dobbiamo Tutti renderci conto che l'attuale rosa Nerazzurra non sarà in grado di fare molto, non basterebbe neanche una miracolosa rinascita. 
Il problema è strutturale, manca la materia prima, e quella a Marzo non si può trovare.
E' il secondo anno consecutivo che la squadra non aspetta altro che la fine stagione per fermare le proprie sofferenze: questo non può essere accettabile.
Nonostante ciò, si continua a parlare di nuovo stadio, di progetto per il prossimo anno, il tutto celato dietro la consueta alea di mistero che la Dirigenza non perde occasione di ostentare, manco dovesse preservare chissà quali preziose verità.
Non ci meritiamo questo, Caro Presidente. 
E' giunta l'ora di agire con i fatti, che nel calcio non sono poi una faccenda così complicata: investire, comprare buoni calciatori, allestire un gruppo all'altezza della grande tradizione Interista.
E' tutto quello che chiediamo, e sotto sotto, se lo sta chiedendo anche lei (ne sono convinto).

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Carrizo 5
Zanetti (C) 6
Ranocchia 5
Juan Jesus 5
Pereira 5
Gargano 4
Stankovic 5,5
Schelotto 5
Guarin 5,5
Benassi 5
Palacio 5

Kovacic 6
Cambiasso 5
Cassano 6

All. Stramaccioni 5

1 commento:

Ezio ha detto...

VERGOGNATEVI! MARCO BRANCA LEVATI DI CULO! VOGLIAMO UNO SCEICCO!