lunedì 12 settembre 2011

Palermo vs INTER 4-3

Male, malissimo.
La prima in Campionato dell'Inter targata Gian Piero Gasperini non è andata come tutti Noi speravamo: i Nerazzurri sono usciti dallo Stadio Renzo Barbera con le ossa rotte, svuotati anche delle poche convinzioni che avevano alimentato probabilmente le false aspettative della vigilia.
Il modulo non va, le scelte non vanno, i singoli (escluse poche eccezioni) appaiono ancora lontani dalla forma migliore.
Mr. Gasp aveva optato ancora una volta il suo modulo preferito, il 3-4-3, mandando in campo un undici formato da: Julio Cesar, Lucio, Samuel, Zanetti (C), Jonathan, Stankovic, Cambiasso, Nagatomo, Zarate, Forlan e Milito.
Nei primi minuti non c'è stata storia, il Palermo ha dominato in lungo e in largo, attuando un pressing estenuante e continuo che ha messo in evidenza tutti i limiti e l'inconsistenza del nuovo sistema tattico "imposto" alla squadra: il centrocampo, con soltanto due filtri (che poi sono anche gli unici costruttori di gioco) non riesce a tamponare le incursioni avversarie (schierato con 4 giocatori in mediana), facendo andare in sofferenza, inevitabilmente, anche la difesa. Quest'ultima, priva di rapidità ed anzi piuttosto statica, si trova in seria difficoltà nel reggere l'urto offensivo avversario, lasciando colpevolmente il portiere in balia delle conclusioni dei rosanero.
L'attacco, di conseguenza, si trova isolato e privo di efficacia: non c'è raccordo tra le linee, e gli esterni dimostrano di non gradire particolarmente i compiti da eseguire.
Nonostante ciò, ad andare in vantaggio sono proprio i Nerazzurri, al 33': sugli sviluppi di una conclusione di Stankovic, El Principe Milito devia sapientemente in porta per l'1 a 0 Interista.
Contestualmente al vantaggio, Mr. Gasp decide di togliere dal campo l'impalpabile Zarate ed inserisce l'olandesino Sneijder.
I rosanero accusano il colpo, e dopo le energie spese nei primi minuti appaiono spompati e senza idee. Si va così al riposo sull'1 a 0.
Nella ripresa gli avversari entrano però nuovamente pimpanti, riprendendo il ritmo dei primi minuti di gara: al minuto 48' Miccoli segna l'1 a 1 mandando in visibilio i tifosi sugli spalti.
La festa però viene interrotta dal nuovo vantaggio Nerazzurro, ancora con Milito, stavolta su calcio di rigore concesso per l'atterramento in area di Samuel sugli sviluppi di un calcio d'angolo.

Due minuti dopo un'incursione dello scatenato Miccoli crea scompiglio nella distratta retroguardia Nerazzurra e consente ad Abel Hernandez di ristabilire la parità.
Bella partita, gioco godibile, ma difese inguardabili: siamo appena al minuto 55' ed i gol sono già quattro.
La partita perde ritmo e l'Inter sembra a questo punto poter trovare l'affondo decisivo: escono Nagatomo e Cambiasso per i più offensivi Obi ed Alvarez.
I nuovi sembrano aver benzina nelle gambe e si fanno apprezzare per dinamismo e qualche buona giocata.

Nel momento migliore è però il Palermo a colpire, con una stupenda punizione calciata da Miccoli che sorprende un Julio Cesar malposizionato. Il tutto si sviluppa in conseguenza di una punizione guadagnata da Silvestre (centrale difensivo) uscito palla al piede dalla propria area ed arrivato indisturbato sulla trequarti.

Siamo negli ultimi cinque minuti e l'attaccante Pinilla trova il quarto gol con una conclusione dai trenta metri che trafigge ancora una volta il numero uno brasiliano.
C'è giusto il tempo per vedere Forlan, ben imbeccato da Sneijder, segnare il suo primo gol italiano e l'arbitro fischia la fine.

Al di là degli errori individuali (il portiere nelle ultime due segnature palermitane detiene una notevole percentuale di responsabilità) e nonostante il neo-allenatore si ostini a rispedire le critiche al mittente, è lapalissiano il fatto che la squadra mal si esprime col nuovo modulo, come andiamo dicendo da ormai due mesi.
Pochi gli elementi positivi (tra questi dobbiamo annoverare sicuramente le buone prove offerte da Jonathan ed Alvarez), molti gli aspetti negativi: così non va e prima che sia troppo tardi occorrono accorgimenti.
L'ostinazione dell'allenatore ci è stata fatale in Supercoppa Italiana e nella prima di Campionato.
Non voglio un Benitez-bis, non voglio perdere nuovamente i primi sei mesi, non voglio soprattutto, che la storia si ripeta anche Mercoledì in Champions League.
Il tempo per correggere la rotta c'è, il materiale è di prim'ordine, basterebbe soltanto avere l'umiltà di fare un passo indietro, perchè stavolta le critiche sono davvero inevitabili!

.:: I Voti ::.

Julio Cesar 4
Lucio 6
Samuel 6
Zanetti (C) 6
Jonathan 6,5
Nagatomo 5
Stankovic 6
Cambiasso 6,5
Zarate 4
Forlan 6
Milito 6,5

Sneijder 6,5
Obi 6
Alvarez 6,5

All. Gasperini 4

5 commenti:

Ezio ha detto...

Gasperini è un goBBo di merda.. Mandiamolo via subito!

Anonimo ha detto...

Con Gasperini si va da poche parti giannero, c'è poco da fa. Per me va mandato via, cioè, non andava neanche preso, visto che sapevi che voleva giocare con quel modulo scriteriato, spettacolare eh quanto vuoi, ma mica per te, per gli altri...
Amba

Gianni ha detto...

Secondo me Gasperini non è un bischero, dece solo avere il coraggio di ammettere i propri errori e fare un passo indietro.
L'esclusione di Sneijder è stata clamorosa, i contropiedi subiti sin troppi, nonostante tutto però l'espulsione di Migliaccio avrebbe cambiato la partita, e oggi forse saremmo tutti a parlare in modo diverso. La questione è semplice: difesa a quattro e Sneijder dietro le punte, lo dice il 99% della gente, perchè l'allenatore deve essere così ostinato?!

Anonimo ha detto...

Bimbi, credo che questa sconfitta sia utile. Tutto sommato se avessimo vinto, il risultato avrebbe mascherato i gravi errori che ci sono stati. La sconfitta li porta ovviamente a galla. Spero che chi di dovere se ne renda conto. Gasperini è bravo, non penso che si bruci l'occasione della vita solo perché è fissato con la difesa a tre. Purtroppo però la sconfitta è tutta da imputare al tecnico, non ci sono alibi di concentrazione o quant'altro. Formazione sbagliata in partenza, lettura della partita ridicola, soprattutto cambi molto ridicoli. Pazzini aveva dimostrato di star bene, specialmente nel secondo tempo quando eravamo in pressione, serviva uno come lui che stesse fisso in area di rigore. Milito e Forlan svariavano troppo e quando si arrivava a buttare palloni al centro c'era solo milito, che per di più partiva da fuori area. L'inter non può prescindere da Sneijder. Questo è un dato di fatto. Poi un errore clamoroso è stato sostituire Zarate al 33° dopo il gol del 1 a 0. Dimostri di aver sbagliato la formazione e dal momento che eravamo passati in vantaggio non cambi un giocatore nel primo tempo (anche se non stava andando bene), rischi di sottoporlo a gogna mediatica.
Ad ogni modo sotto con la Champions............. Io ho fiducia...
Ciao a tutti
EDO

Gianni ha detto...

Spero tu abbia ragione Edo, anche se l'allenatore non mi sembra uno molto propenso a cambiare...