lunedì 16 gennaio 2012

L'onestà paga, sempre!

Il day-after la vittoria in un Derby ha sempre un sapore speciale: i Nerazzurri ne stanno godendo tutta la più profonda gustosità, perchè dopo tre stracittadine perse l'affermazione di ieri non può certo essere considerata "normale".
Nonostante qualche titoletto della solita carta stampata faziosa, o di qualche poco obiettiva emittente tv, gli elogi alla squadra di Mr. Ranieri sono stati oggi assoluti protagonisti dell'informazione sportiva, nella quasi totalità concorde nell'affermare che i tre punti conquistati ieri hanno riaperto un Campionato sinora a sole tinte biancorossonere.
In realtà l'Inter una piccola vittoria l'aveva già conquistata in settimana, quando l'affare Tevez-milan era saltato a causa di una immane figuraccia della dirigenza rossonera, che nella persona del geom. Adriano Galliani aveva stavolta cantato vittoria troppo presto.
In un modo o nell'altro insomma la provvidenza pallonara aveva già emesso il suo verdetto: una riaffermazione della moralità perduta contro i metodi poco ortodossi (e molto ambigui) che purtroppo la maggior parte delle società calcistiche sta portando avanti in un mercato pervaso anch'esso -in special modo in Italia- dalla forte crisi finanziaria che ha colpito il nostro Paese.
Ci sono però regole da rispettare, di cui molto spesso ci si dimentica, ed i cui trasgressori quasi mai vengono puniti a dovere.
Mi sono stupito di come in pochi, pochissimi, abbiano sottolineato il malcostume, la totale mancanza di rispetto con la quale la società milanista ha portato avanti la trattativa con Tevez: non per Tevez, ma direttamente con il diretto interessato (e con il procuratore di turno), scavalcando di netto la società detentrice del cartellino del calciatore, il Manchester City.
Ebbene è proprio per questi motivi che la famosa fotografia ritraente il trio Tevez-Galliani-Kia Joorabchian non può non essere giudicata per quello che in realtà rappresenta: un forte affronto alla società datrice di lavoro del calciatore (con cui peraltro è a tutti gli effetti un valido contratto in essere), nonchè una grave inadempienza ai regolamenti che disciplinano le compravendite nel settore del calciomercato, o quantomeno alle sue corrette logiche.
E' anche per questo che ci sentiamo di ringraziare, una volta tanto, il nostro d.t. Marco Branca per aver agito con onestà e rettitudine, due caratteristiche che alla Nostra Società non sono mai mancate, e non mancheranno mai..

*Il presente articolo può essere consultato anche sul portale "Canale Inter" cliccando qui.

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