domenica 16 ottobre 2011

Catania vs INTER 2-1

Doveva essere la partita del riscatto, è stata invece quella della disfatta, del definitivo addio a quelle già residue speranze di Scudetto che questo anomalo inizio di Campionato aveva contribuito ad alimentare.
Mr. Ranieri aveva schierato i Nerazzurri con un prudente 4-4-2 formato da: Castellazzi, Maicon, Samuel, Lucio, Nagatomo, Zanetti (C), Cambiasso, Stankovic, Muntari, Pazzini e Milito.
La partita si mette subito sui binari giusti, con Cambiasso che dopo 5 minuti gira a rete con una volè mancina un perfetto assist di Maicon. 1 a 0.
Dopo il gol l'Inter amministra con una certa facilità il vantaggio, chiudendo sul nascere gli attacchi avversari e impedendo loro di concludere verso la porta difesa da Castellazzi.
Le condizioni atmosferiche (fitta pioggia) e la scarsa tenuta del terreno di gioco hanno sicuramente contribuito a limitare lo spettacolo in campo, impedendo fraseggi veloci e rendendo la vita ancor più difficile ai protagonisti in campo.
Per tutto il primo tempo abbiamo comunque assistito ad un'Inter padrona del gioco, compatta e determinata nel difendere quel vantaggio arrivato proprio ad inizio gara. Si va quindi al riposo sull'1 a 0.
Sono sufficienti i primi 5 minuti della ripresa per rispedire l'Inter nel baratro: prima il gran gol di Almiron, poi il discutibile (ma è inutile appigliarsi agli episodi arbitrali, tantopiù se il direttore di gara si chiama Orsato) rigore concesso ai siciliani e trasformato da Lodi.
Tutto da rifare, tutto ancora più difficile.
Il campo pesante, la confusione mentale, il vistoso calo fisico, la scarsa lucidità nelle giocate hanno evidenziato anche oltre il dovuto i grossi limiti della squadra nei rimanenti quaranta minuti di gioco, trasformando la seconda frazione in una lunga e lenta agonia che ha inevitabilmente condotto alla quarta sconfitta nelle prime sei gare di Campionato.
Mai un inizio così difficile nella Storia Nerazzurra, mai uno spogliatoio così abbacchiato e impotente (le dichiarazioni di Cambiasso, Cordoba, e Capitan Zanetti, che invocano unione ed orgoglio, sono indicative in tal senso) già ad ottobre (neanche negli anni bui di Calciopoli).
Qualcosa (più di qualcosa in realtà) non va, inutile girarci attorno.
E' stucchevole tornarci sempre sopra, ma la scarsa programmazione della Società è a mio parere il fattore di maggiore responsabilità e la causa più evidente dell'attuale -critica- situazione:

- quattro cambi di allenatore in un anno
- immobilismo sul mercato nella stagione post-Triplete (Pazzini e Ranocchia sono arrivati solo a Gennaio)
- immobilismo sul mercato nell'attuale stagione (Alvarez, Jonathan, Zarate e Forlan non possono essere considerati grandi rinforzi)
- cessioni discutibili
- mancate cessioni ancor più discutibili
- assenza di un importante collante tra squadra e Presidente, figura sin troppo sottovalutata ma che anche ai tempi di Mourinho è stata fondamentale sotto tutti i punti di vista (Oriali era capace di stemperare i toni spesso esasperati dal Mister, era quello che riuscì a convincere lo Special One della bontà degli acquisti di Lucio, Motta, Sneijder e Milito, era il punto di riferimento dello spogliatoio quando questo voleva far sentire la propria voce al Presidente, e viceversa).
Tutti questi elementi hanno portato al disfacimento di un'armata che solo un paio d'anni fa appariva indistruttibile.
Se in Società avevano già in mente di tirare la cinghia, facendo del FFP il proprio ed unico credo, perchè allora non puntare ad un ringiovanimento della rosa?
Perchè non cedere già lo scorso anno chi (come Milito, Sneijder, Eto'o, Maicon) aveva già manifestato la volontà di provare nuove esperienze, capitalizzare al meglio (abbassando notevolmente il monte ingaggi), e reinvestire una parte degli introiti in calciatori giovani e con maggiori stimoli?
Perchè quando si tratta di Inter tutto deve sempre apparire complicato e celato dietro non si sa quali misteri?
Le sfilate di Branca & C. sotto gli uffici di Corso Vittorio Emanuele, o le 'supercazzole' del Presidente, sono diventate francamente seccanti: Noi Tifosi vogliamo delle risposte concrete, vogliamo capire come sia stato possibile ritrovarci in questa situazione quando neanche un anno fa eravamo stati in grado di alzare la Coppa del Mondo per Club, vogliamo conoscere la verità sui vari cambi di guida tecnica e capire come può, una Società come l'Inter, trovarsi così impreparata di fronte a tutto questo!
Intanto la stagione appena iniziata appare già persa, la delusione aumenta, e le scelte future sembrano ancor più complicate (una mancata qualificazione alla prossima Champions League indebolirebbe notevolmente il potere d'acquisto dei nostri 'uomini mercato'): a questo punto non sarebbe opportuno cambiare radicalmente strategia e puntare su allenatore e calciatori inesperti (ma giovani) e cercare di ricreare negli anni un ciclo vincente, dal momento che quello attuale è evidentemente e palesemente giunto al termine?
Martedì a Lille è di nuovo tempo di Champions: godiamocela finchè ci siamo!

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Castellazzi 6
Maicon 5,5
Lucio 4
Samuel 6
Nagatomo 4
Zanetti (C) 6
Cambiasso 6
Stankovic 4
Muntari 3
Pazzini 4
Milito 4

Cordoba 6
Alvarez 4
Zarate 3

All. Ranieri 6

3 commenti:

Ezio ha detto...

NON CI SIAMO! SE NON SI CAMBIA MARCIA, SI RISCHIA PER DAVVERO LA SERIE B...

Iacopo ha detto...

Gianni mi sembra tu abbia cambiato registro rispetto a quanto detto dopo la partita del Napoli, da scudetto a retrocessione... Prtroppo secondo me hai più ragione ora che l'altra volta. Abbiamo giocatori con la classe da scudetto ma col cuore e la grinta da retrocessione. E' una strana situazione, ed è brutto perché visti gli avversari si poteva competere agilmente.. Cmq E' dall'inizio dell'anno che nei secondi tempi si crolla, basta!! mettiamo più volentieri qualche ragazzo che coora!! Poi ma è possibile che anche dopo la sosta un recuperi nessuno? Anzi si fanno male anche in nazionale!

Gianni ha detto...

Iacopo ho cambiato opinione dopo la partita di sabato: se contro il Napoli infatti la squadra aveva cercato di reagire mettendo in campo rabbia e furore agonistico, poi vanificati dal calo fisico e dai soprusi arbitrali subiti, contro il Catania non c'è stato niente di niente, abbiamo visto soltanto il triste e pericoloso adeguarsi della squadra alla sconfitta. E questo non va affatto bene! Senza palle, lo sai, non andiamo da nessuna parte!