lunedì 27 febbraio 2012

Napoli vs INTER: 1-0

Che vergogna!
Si, è veramente vergognoso assistere continuamente a prestazioni imbarazzanti come quella di ieri.
E' vergognoso aver perso sette delle ultime otto partite.
E' vergognoso che la Società non prenda provvedimenti e rimanga ancora una volta immobile ed impassibile di fronte ad una situazione sportivamente tragica come quella attuale.
E' vergognoso esser tornati al centro di barzellette tragicomiche da bar. Non eravamo più abituati a tutto questo. Non ci aspettavamo potesse tornare tutto così in fretta.
E invece il crollo è arrivato, inesorabile e inarrestabile, come non accadeva da più di mezzo secolo.
Ieri il Napoli, pur non facendo niente di eclatante ha surclassato i Nerazzurri sotto l'aspetto fisico, tecnico, tattico, psicologico, conseguendo una vittoria meritata, niente da dire.
L'amarezza più grande è stata quella di assistere al definitivo crollo dal punto di vista morale, alla resa anche da parte di chi aveva cercato sino ad ieri di reagire, di risollevarsi: le prestazioni di Capitan Zanetti, Stankovic, Cambiasso, di coloro i quali incarnano insomma la figura di leader della squadra, sono state davvero emblematiche.
La squadra è stanca, inerme, angosciatamente svuotata: semplicemente non è più una squadra.
Inutile appigliarsi al clamoroso errore di Pazzini nei minuti finali della partita.
Ancora più inutile criticare le scelte più che discutibili di un allenatore che anche ieri ha nuovamente sbagliato tutto quello che si poteva sbagliare: dallo schieramento dell'undici inziale alle "correzioni" in corsa Mr. Ranieri ha colpevolmente contribuito a far affondare una nave già pericolosamente alla deriva.
Servirebbe una scossa, un segnale forte, una ventata di novità.
Servirebbe una presa di posizione importante da parte dalla Società: occorre fissare un obiettivo, perseguirlo con tutte le forze rimaste, per poi cambiare a fine anno, rivoluzionando, ripartendo da zero.
Non dovremmo essere però Noi Tifosi a suggerirlo, non saremmo dovuti arrivare a tanto dopo un ciclo di gloriose vittorie impareggiabile.
Certo, il mio essere ripetitivo potrà annoiare molti lettori, ma è praticamente impossibile non mettere sotto accusa una Società che non ha saputo (o non ha voluto) programmare il futuro in una condizione ideale come quella del post-Triplete. I Tifosi avrebbero appoggiato qualsiasi scelta, qualsiasi decisione.
Il problema è stato proprio questo, sono state le NON-scelte, è stato l'immobilismo che ha caratterizzato le ultime quattro sessioni di calciomercato, sono state le troppe indecisioni a portare la squadra all'attuale, insostenibile e difficilmente riparabile situazione e al forte disappunto dei supporters Nerazzurri.
Mentre sto scrivendono giungono le ultime nuove: Massimo Moratti starebbe seriamente pensando di confermare l'allenatore, almeno sino al ritorno di Champions League contro il Marsiglia.
Una volta non sarebbe stato così. Una volta (anche se in passato di errori ne sono stati fatti, e non pochi) sette sconfitte consecutive non sarebbero state tollerate. E nonostante la frustrazione per le mancate vittorie, Noi eravamo stati sempre pronti ad appoggiare le scelte del Nostro Presidente, sempre fiduciosi nel concedergli credito.
E' per questo che mi rimane, che ci rimane, difficile comprendere quale sia la strada che la Società ha deciso di intraprendere: sarebbe gradita una maggiore chiarezza, dopotutto anche Noi facciamo parte di questa Grande Famiglia.
E sono proprio queste titubanze che si riflettono pericolosamente in campo: la squadra non ha un'idea di gioco, sembra abbandonata a se stessa, senza un vero condottiero, senza una guida capace ed affidabile.
Il calcio è cambiato, chi gioca sotto-ritmo rimane spesso fregato (e sconfitto): la quasi totalità degli allenatori di Serie A (e del resto d'Europa) sembra averlo capito. L'Inter, e Ranieri, no.
L'esperienza da sola non può fare molto, o comunque non più dei risultati positivi (tra cui le famose sette vittorie consecutive) conseguiti sinora: servirebbe freschezza, ma c'è sempre la paura di rischiare.
Chi non osa non sbaglia, ma purtroppo neanche vince.
Prendetelo come volete, questo mio messaggio, ma prendetelo: CAMBIARE! Così non andiamo da nessuna parte. La lenta agonia lasciamola agli altri, per favore!
Di correttivi ne sono stati fatti sin troppi in questi ultimi due anni, è vero, ma è pur vero che una serie di sconfitte così devastante non era mai stata tollerata in passato.
La confusione mentale dell'allenatore si è vista chiaramente nelle scelte di ieri: siamo partiti con un 4-3-1-2  con Julio Cesar, Faraoni, Lucio, Samuel, Nagatomo, Zanetti (C), Stankovic, Cambiasso, Sneijder, Forlan e Milito. Il primo tempo chiuso sullo 0 a 0, senza infamia e senza lode (e senza gol subiti). I cambi all'intervallo (con passaggio al 3-5-2) hanno poi portato alla sconfitta: fuori i due unici elementi di fantasia (Sneijder e Forlan, impalpabili è vero, ma pur sempre i soli in grado di saltare l'uomo) dentro una punta (Pazzini) e un difensore (Cordoba). Risultato? Centrocampo sbilanciato, attacco inesistente, difesa disequilibrata e gol di Lavezzi. Si salvi chi può.
Il passaggio in Champions è ancora possibile, Presidente faccia qualcosa.

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Julio Cesar 5
Faraoni 6
Lucio 5,5
Samuel 5,5
Nagatomo 6
Zanetti (C) 4
Stankovic 5
Cambiasso 4
Sneijder 4
Forlan 4
Milito 5

Cordoba 4
Pazzini 5
Poli 5,5

All. Ranieri 3


*Il presente articolo può essere consultato anche sul portale "Canale Inter" cliccando qui.

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