lunedì 5 marzo 2012

INTER vs Catania: 2-2

Trovarsi a commentare un pareggio anzichè una sconfitta, come era accaduto all'indomani delle ultime gare disputate dai Nerazzurri, non può che essere una magra consolazione.
Il momento è tremendamente complicato: oltre alle evidenti fatiche fisiche che stanno obbligando ormai da mesi a giocare solo e soltanto di rimessa, a partite d'attesa prive di qualsiasi tentativo di pressing, la squadra è attanagliata da una crisi psicologica senza precedenti, che la porta spesso (sempre) ad approcciare la gara in modo errato ed a disunirsi di fronte alla prima complicazione.
E' in questi casi che dovrebbe farsi apprezzare la mano dell'allenatore, che dovrebbe venir fuori la mentalità trasmessa ai giocatori in campo.
Anche ieri invece Mr. Ranieri ha voluto metterci del suo, mandando in campo un undici che, seppur accettabile negli effettivi, era palesemente insensato nella sua disposizione tattica: un 4-4-2 con Julio Cesar, Nagatomo, Lucio, Samuel, Zanetti (C), Faraoni, Cambiasso, Palombo, Forlan, Pazzini e Milito.
Passi per l'evidente errore di affidare la marcatura di Gomez (il giocatore avversario più in forma) a Nagatomo (che tutti ammiriamo per generosità ma non certo per capacità difensiva) anzichè a Capitan Zanetti, che senso ha schierare Forlan in fascia? E soprattutto perchè insistere, ancora una vota, con Cambiasso in mediana?
Dispiace vedere in lacrime  'El Cuchu' a fine partita, ma dovrebbe anche lui stesso rendersi conto che la sua presenza tra i titolari, in questo momento, non può che danneggiare la squadra: l'argentino gioca ormai in venti metri di campo, arrivando sempre in ritardo nella marcatura, non si inserisce, rallenta la manovra, perde l'uomo e  non è in grado di far pressing. Esteban Cambiasso non deve dimostrare niente a nessuno, tantomeno a se stesso. Qualcuno dovrebbe capirlo. Come dovrebbe comprendere che un giovane potenzialmente molto forte come Andrea Poli non può ricoprire, in particolare in questa Inter, un ruolo da comprimario, da panchinaro perennemente in attesa dell'occasione giusta.
Col suo ingresso ieri i Nerazzurri hanno ritrovato il dinamismo che era tanto mancato, sono riusciti a spostare il baricentro qualche metro più avanti, mettendo in difficoltà il Catania in fase di costruzione e trovando, guarda caso, la via del gol per due volte.
Non tutti i meriti vanno assegnati al giovane centrocampista italiano, è vero, ma il cambio di atteggiamento della squadra è stato talmente evidente da non poter essere sottaciuto. 
Come lapalissiana è stata la maggiore incisività dell'attacco una volta che Forlan è stato schierato da seconda punta.
Si dice spesso che in Italia siamo tutti bravi a criticare, che ci piace troppo giocare a fare l'allenatore: tutto il mondo aveva visto che continuare con Zanetti-Cambiasso in mediana non era più possibile, perchè  Claudio Ranieri no?
E' inutile ostinarsi a difendere l'allenatore quando le sue responsabilità sono più che evidenti!
La partita di ieri (anche se non avremo mai la riprova) sarebbe potuta andare molto diversamente se le scelte iniziali non fossero state toppate per l'ennesima volta.
L'Inter ha bisogno di una ventata di freschezza, i senatori devono rendersi conto in prima persona che è giunto per loro il momento di farsi da parte. L'Inter deve essere dei giovani, ora più che mai!
E' emblematico l'episodio raccontato oggi dai maggiori organi di informazione: a dare la carica alla squadra nello spogliatoio all'intervallo è stato Julio Cesar, un portiere che ultimamente sta attraversando il periodo più buio della carriera. A cosa serve allora l'allenatore? Sbaglia le scelte, non carica la squadra, non legge la partita.
Continuare con Ranieri non ha senso. Punto.
Una squadra come l'Inter non può essere contenta di aver ottenuto un pareggio in casa con il Catania, è una contraddizione, un'offesa bella e buona alla storia Nerazzurra.
E un Presidente come Massimo Moratti, che della gloriosa storia Interista è stato uno dei maggiori fautori, non può permetterlo.
Tutti comprendiamo molto bene che in questo momento scelte drastiche andrebbero a minare il già precario e pericolosamente instabile equilibrio di squadra, ma attendere oltre equivarrebbe soltanto a prolungare un'agonia ormai insopportabile.
La squadra di Montella ieri avrebbe potuto vincere comodamente 3/4 a 0, e per il gioco espresso l'avrebbe anche meritato. Soltanto una indecisione di Carrizo (colossale papera su conclusione di Forlan) ha spianato all'Inter la via del pareggio.
Possibile che il trio Bergessio-Gomez-Barrientos possa risultare più pericoloso del Nerazzurro Forlan-Pazzini-Milito? A mio parere no. Lascio comunque a voi lettori le conclusioni.
Venerdì avremo un'altra gara ostica, storicamente difficile: contro il Chievo, in trasferta, serviranno tanta corsa e ritmo. Le soluzioni ci sarebbero, basterebbe saper scegliere.

FORZA RAGAZZI!


.:: I Voti ::.

Julio Cesar 5
Zanetti (C) 5
Lucio 5,5
Samuel 5,5
Nagatomo 5
Faraoni 5
Cambiasso 4
Palombo 5,5
Forlan 6,5
Pazzini 4
Milito 6

Sneijder 5,5
Poli 7
Obi 6,5

All. Ranieri 3


*Il presente articolo può essere consultato anche sul portale "Canale Inter" cliccando qui.

2 commenti:

Iacopo ha detto...

Siaamo una squadra strana, dopo il derby eravamo qui a scrivere che si poteva insidiare lo scudetto, e ora l'unica consoloazione è che con 37 punti e tante partite da giocare siamo praticamente sicuri di non rischiare la retrocessione.Data la situazione perché non provare a rinnovare? almeno con i giocatori che abbiamo, facciamoli giocare i giovani e vediamo che succede.. Lo dicevo anche prima di ricrollare in questo periodo nero e forse ero troppo avventato, ora però mi sembra evidente che tanto in campionato non possiamo riuscire a raggiungere il terzo posto, sarebbe un miracolo.. Su ranieri non so che dire, ho la sensazione che non sia sua responsabilità questo calo così evidente, anche se le sue scelte sono talvolta incomprensibili, mi riferisco in particolare alla formazione contro il Marsiglia.. però che fai lo mandi via ora? non so che giovamento si troverebbe e poi per metterci chi? E' dura... quello che più mi preoccupa è l'organizzazione societaria. Diamo l'idea di non sapere che cosa fare anche sul emrcato, gli allenatori vanno via senza peravviso(vedi Leonardo), i giocatori fanno lo stesso (vedi Eto'o e Thiago Motta). Nemmeno si fosse l'Empoli! Concordo con te su Cambiasso, non me la sento di additarlo, dobbiamo riconoscenza a campioni come lui... Imbarazzante è Pazzinima che gli succede? Non fa più gol nemmeno con le mani; si riprende Milito e si perde Pazzini.. E' un anno no non c'è niente da dire..

Gianni ha detto...

Iacopo il problema è proprio societario, non c'è niente da fare.
Finchè non si mettono in testa di non poter cullarsi ancora sulle vittorie ottenute due anni fa purtroppo sarà difficile invertire questa tendenza..il problema è che ormai non c'è più tempo, perchè a quanto pare non ci sono idee chiare neanche per la programmazione della prossima stagione, che dovrebbe iniziare sin da adesso. Il calo dei singoli, vecchi e non, è una conseguenza del periodo negativo che sta attraversando la squadra. Sono sicuro che Pazzini lo scorso anno quel gol l'avrebbe fatto anche di culo.