lunedì 31 gennaio 2011

INTER vs Palermo 3-2

E' sin troppo scontato e banale ridurre il tutto a quel famoso "Pazza Inter" che ha caratterizzato le tribolate stagioni dei tempi sfortunati, e che poi col tempo è divenuto la colonna sonora delle vittorie più belle.

L'ultima domenica di Campionato ci costringe però a riutilizzare quell'aggettivo, "Pazza", per descrivere una partita che di banale e scontato, a dir la verità, ha avuto ben poco, sin dai primi minuti, quando una scellerata disattenzione di Davide Santon (schierato ieri in sostituzione dello squalificato Chivu) ha consentito all'avversario Cassani di servire un pallone d'oro per l'accorrente Miccoli, che non ha lasciato scampo a Julio Cesar portando il Palermo sull'1 a 0.
Mr. Leo aveva infatti deciso di mandare in campo il Nr. 1 brasiliano, accellerando i tempi di recupero precedentemente concordati con lo staff medico, a causa del forfait forzato della riserva Castellazzi, anch'egli alle prese con un infortunio.
Gli altri dieci in campo erano Maicon, Lucio Ranocchia, Santon, Zanetti (C), Cambiasso, Thiago Motta, Coutinho, Milito ed Eto'o.
I Nerazzurri erano partiti molto bene, cercando di giostrare il pallone alla ricerca del pertugio giusto. Il gol dei rosanero è arrivato quasi a sorpresa, facendo rimanere increduli un po' tutti.
Nonostante il passivo immeritato la squadra di Leonardo ha continuato a produrre gioco, cercando di sfruttare la straripante forma del terzino Maicon e la buona vena del rientrante Coutinho.
Con Thiago Motta padrone del centrocampo la sensazione, per quasi tutta la durata della prima frazione di gioco, era quella che l'Inter avrebbe trovato il gol da un momento all'altro: al minuto 35' invece un'altra disattenzione della retroguardia Interista consente al Palermo di raddoppiare (con Nocerino).
In un primo tempo nel quale i Nerazzurri hanno tirato in porta 6-7 volte e battuto ben undici calci d'angolo, il passivo di due reti risultava davvero pesantissimo.
Al rientro in campo inizia la revolution: fuori Santon (apparso spaesato e poco motivato) e Coutinho, dentro i nuovi arrivi Kharja e Pazzini, per un'Inter superoffensiva.
Così, la serata pazza dell'Inter che per quanto creato avrebbe meritato sicuramente molto di più, si trasforma nella serata del "Pazzo" Pazzini, che al minuto cinquantasette ripaga i tanti applausi ricevuti nel riscaldamento dai neo-tifosi Nerazzurri, e da attaccante di razza va ad infilare il portiere avversario con una girata da manuale.
E' il gol che restituisce la speranza all'Inter, alimentata qualche minuto dopo dalla grande parata di Julio Cesar sul rigore calciato da Pastore (che nel primo tempo si era divorato il possibile 3 a 0 spedendo la palla sul palo da posizione ravvicinata). E' la svolta della partita: i Nerazzurri adesso ci credono e schiacciano letteralmente l'avversario, costruendo una palla gol dietro l'altra.
Al 73' il "Pazzo" fa impazzire San Siro, andando a segnare il 2 a 2 con uno stacco di testa imperioso.
Tre minuti dopo poi, ancora grazie a Pazzini che si guadagna d'astuzia un calcio di rigore, Eto'o porta i Nerazzurri sul 3 a 2, regalando ai tifosi una serata che difficilmente dimenticheranno.
Col vantaggio ritrovato (meritatissimo per come era andata la partita) l'Inter cerca, riuscendoci molto bene, di rallentare i ritmi e di addormentare la partita.
Ultimo brivido nei minuti finali, quando ancora Julio Cesar salva la porta con una prodezza incredibile.

Come dicevamo, è stata una serata al cardiopalma, con un protagonista assoluto: GIAMPAOLO PAZZINI.
Un esordio così non avrebbe mai potuto nemmeno sognarlo: la realtà, e l'Inter, a volte regalano emozioni inimmaginabili!

Alla fine tutto bene quel che finisce bene, ma non possiamo esimerci dall'analizzare gli aspetti negativi della partita:
1) la difesa non è sicura, occorre più attenzione e concentrazione (e l'allenatore deve necessariamente lavorare in modo più dettagliato sulla fase difensiva);
2) Milito è l'ombra di se stesso e deve essere aiutato dai compagni per tornare quello straordinario calciatore che lo scorso anno portò i Nerazzurri sul tetto d'Europa (con l'arrivo di Pazzini potrebbe essergli concesso anche di rifiatare e recuperare al meglio);
3) Santon non può essere più assolto (è infatti di oggi la notizia del suo passaggio al Cesena in prestito in cambio del giapponese Nagatomo).

Ci sarebbe anche un quarto punto, non propriamente pertinente con l'analisi del solo match di ieri ma valido per interrogarci sulle scelte effettuate dalla società nel mercato estivo: era così difficile capire che con la cessione di Balotelli sarebbe servita un'altra punta? Oppure rendersi conto che Materazzi era l'unico centrale di difesa disponibile in caso di infortunio?
Probabilmente se Ranocchia e Pazzini fossero arrivati a giugno, adesso la nostra classifica sarebbe ben diversa!

Mercoledì a Bari non sarà semplice, ma i 3 punti saranno d'obbligo, in vista anche della supersfida di Domenica contro la Roma.

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Julio Cesar 8,5
Maicon 7,5
Lucio 6
Ranocchia 6,5
Santon 3
Zanetti (C) 7
Cambiasso 6
Thiago Motta 7
Coutinho 6
Eto'o 6,5
Milito 5

Obi 6
Kharja 6,5
Pazzini 8,5

All. Leonardo 6,5

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