lunedì 23 settembre 2013

Sassuolo vs INTER: 0-7

Dieci punti dopo quattro giornate di Campionato, tredici gol fatti, soltanto uno subito, miglior attacco, miglior difesa, secondo posto in classifica.
Basterebbero questi semplici dati statistici a raccontarci di questa nuova Inter, una squadra trasformata nel carattere, nella personalità, plasmata sapientemente dal nuovo tecnico Mr. Mazzarri, un allenatore che ha riportato "fame" di vittoria, temperamento e tanta, tanta voglia. 
Gli scettici di inizio anno sono stati così ripagati con un inizio folgorante, un avvio che ha addirittura superato aspettative e buoni propositi (nessuno, neanche lo stesso WM, si aspettava un'Inter così in palla già a Settembre).
L'orgoglio ed il forte desiderio di rivalsa della squadra tutta dopo l'hannus horribilis appena trascorso hanno indubbiamente facilitato il percorso di crescita intrapreso, una strada che, ne siamo certi, riporterà i Nerazzurri a splendere nuovamente.
Bando alla scaramanzia, alla modestia, alle solite critiche gratuite dei detrattori di  turno: questa Inter deve essere consapevole della propria forza, deve essere in grado di vivere il presente, di gustarlo, assaporarlo, traendone forza per il prosieguo di stagione.
Sì, perchè un'impresa come quella di ieri al Mapei Stadium di Reggio Emilia contro il Sassuolo non può che essere esaltata, rimarcata, sottolineata a dovere, ed infine meritatamente goduta (come ha avuto modo di mostrare un Presidente Moratti visibilmente felice in tribuna).
Un 7 a 0 esterno (miglior risultato nella storia Nerazzurra fuori dalle mura amiche) non può arrivare per caso, e non può tantomeno dipendere soltanto dalla modestia dell'avversario di turno (dopotutto l'attuale Sassuolo non ha niente da invidiare, tecnicamente parlando, alla 'bestia nera' Novara del 2011/12 o al piccolo Siena dello scorso anno, due squadre che ci sono costate, oltre ai 6 punti stagionali, meritate umiliazioni e grave perdita di autostima). Il segnale alle concorrenti è stato di quelli forti e stavolta anche roboanti, adesso dobbiamo continuare su questa via.
Con l'ormai collaudato 3-5-1-1 gli uomini di Mr. Mazzarri sono entrati in campo sostendo un ritmo infernale sin dai primi minuti, andando in gol prima con Palacio al 7', raddoppiando poi con Taider al 23' e mettendo al sicuro il risultato al minuto trentatre ancora con il centrocampista franco-algerino (in compartecipazione con lo sfortunato difensore avversario Pucino).
Letto in questi termini, potrebbe apparire un primo tempo a tinte Nerazzurre, ma dopotutto rientrante nell'ordinario. Analizzando nei dettagli la gara ci accorgiamo però che l'Inter ha saputo ribaltare un'inerzia, quella del possesso palla, che l'avversario aveva saputo proporre nei tre precedenti turni di Campionato, ci accorgiamo dei progressi di una difesa che sembra finalmente aver trovato la quadratura del cerchio dopo le ultime disgraziate stagioni (sontuoso Juan Jesus a fianco degli impeccabili Ranocchia e Campagnaro), della rinascita di un Cambiasso apparso dinamico come non si vedeva ormai da tempo (autore di un gol strepitoso da fuori), della conferma di un Ricky Alvarez che ancora una volta ha stupito tutti esprimendosi su livelli altissimi (andando anche a segno nel secondo tempo e fornendo un assist pazzesco per il rientrante Milito). Senza tralasciare naturalmente la brillante prova del giapponese Nagatomo, sempre propositivo ed inesauribile sulla sinistra, la buona prova di Jonathan, o la sorpresa Taider, un 'novello Stankovic' (passatemi il paragone un po' azzardato) che tanto serviva a questa Inter. La rete di Palacio poi non fa più notizia, ormai l'argentino ci ha abituati troppo bene.
Capitolo a parte merita il ritorno (con doppietta) del simbolo del Triplete Diego Milito, uno che dopo sette mesi entra come se niente fosse, uno che quando segna fa provare emozioni uniche. Anche in un sette a zero, anche contro un Sassuolo qualunque. Lo abbiamo aspettato, ed oggi, insieme al risultato, godiamoci anche il suo (fondamentale) rientro, in attesa della prossima gara, quella che ci vedrà impegnati con la Fiorentina di Montella Giovedì a San Siro, quella stessa Fiorentina che lo scorso anno non perse occasione di umiliarci al Franchi.
Cara viola, l'Inter non dimentica, stanne certa! È bene battere il ferro finchè è caldo, si dice dalle mie parti, quindi non facciamoci impietosire dalle numerose assenze dei prossimi avversari. 
C'è una stagione intera ancora da vivere, da assaporare e godere. 
Sperando in altre giornate come quella di ieri...tanta roba!

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Handanovic 6,5
Campagnaro 6,5
Ranocchia 6,5
Juan Jesus 7
Jonathan 6
Nagatomo 7,5
Guarin 6
Cambiasso 7
Taider 7
Alvarez 8
Palacio 7

Milito 10
Kovacic 6
Wallace s.v.

All. Mazzarri 8,5


*Il presente articolo può essere consultato anche sul portale "Canale Inter" cliccando qui.

2 commenti:

Ezio ha detto...

Era parecchio tempo che non vedevo un'Inter così forte che ha schiacciato la squadra avversaria dal primo al novantesimo minuto... Ora bisogna battere e umiliare anche la fiorentina! Quest'anno si vince lo Scudetto! FORZA RAGAZZI

Ezio ha detto...

Alvarez è da PALLONE D'ORO!