martedì 27 novembre 2012

Parma vs INTER: 1-0

Ancora una sconfitta, la terza nelle ultime quattro partite, la quarta in Campionato dopo appena 14 gare disputate: il distacco dalla testa della classifica è rimasto invariato, ma dalla seconda posizione i Nerazzurri scendono al terzo posto (condiviso con la Fiorentina), scavalcati dal Napoli, vittorioso a Cagliari.
Una serata amara, sotto tanti punti di vista, quella che ha visto l'Inter arrendersi ancora una volta sull'ostico campo del Tardini di Parma.
Una serata che da possibile rilancio si è trasformata in piccolo ma sintomatico inizio di crisi.
L'Inter questa sera è mancata di identità, di idee, di gioco, andando in sofferenza anche dal punto di vista fisico (il calo evidente nella seconda frazione) e caratteriale. Tutti si aspettavano il colpo deciso e decisivo alla lotta Scudetto, un traguardo tornato ad essere veramente concreto dopo il ko di ieri subìto dalla juventus.
Ed invece i fantasmi del passato recente sono tornati a galla, accompagnati ed incoraggiati dalla fragilità di un Gruppo sul quale probabilmente hanno pesato e stanno pesando in modo troppo gravoso responsabilità non preventivate.
I pronostici di inizio anno, che vedevano l'Inter in un'annata di transizione (ricostruzione) stanno trovando un riscontro positivo che dopo l'affermazione di Torino era divenuto impensabile: con la sconfitta di stasera la critica andrà a nozze con titoloni e sparate a zero su Squadra, Allenatore e Società.
L'amarezza per il 'quasi aggancio' mancato alla capolista resta, così come la rabbia per qualche scelta un po' azzardata (centrocampo improponibile con Cambiasso in mezzo a due mezz'ale esclusivamente offensive come Guarin ed Alvarez, quest'ultimo a tratti irritante), ma la stagione è ancora lunga, e fortunatamente il livello delle antagoniste non così eccelso.
Il tempo ed i mezzi per ripartire, per tornare ancora a sperare, ci sono tutti, ma adesso è davvero giunto il momento di cambiare marcia. Mr. Strama, che questa sera ha perso nettamente il confronto tattico con il dirimpettaio Donadoni (perchè non schierare Pereira sulla sinistra per fronteggiare le scorribande di Biabiany? Che utilità ha avuto Zanetti sulla destra?) ha l'obbligo morale di crederci sino in fondo, magari mettendo da parte un po' di spocchia e tornando al lavoro ed all'umiltà di inizio stagione.
Gli errori, da quelli relativi all'impostazione tattica a quelli di gestione del Gruppo, possono starci e fanno certamente parte di un percorso di maturazione che però adesso deve sbocciare definitivamente, rendendo le aspettative di pochi giorni orsono non soltanto pie illusioni ma prospettive concrete, tentando di non sprecare un'occasione che potrebbe in futuro non ripresentarsi.
Il gol che ha deciso la gara di stasera non può essere tollerato: cinquanta metri palla al piede con tanto di conclusione vincente dovrebbero essere prerogativa di grandi campioni e non di un Sansone qualunque (al quale comunque vanno i nostri complimenti), questa è la verità.
Una serata storta in un momento non felice: il verdetto di questo posticipo dice Inter ancora ferma a quota 28 punti.
Da qui, insieme, dobbiamo ripartire. La situazione è difficile ma non ancora complicata.
Le qualità per uscirne ci sono tutte, a partire da Domenica.
Tre punti per ripartire, per riprendere una corsa bruscamente interrotta nel momento più bello.

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Handanovic 6,5
Ranocchia 6
Samuel 6
Juan Jesus 4,5
Zanetti (C) 5
Cambiasso 6,5
Guarin 5,5
Alvarez 4
Nagatomo 6
Palacio 4,5
Milito 5

Coutinho 5,5
Duncan 5,5
Livaja s.v.

All. Stramaccioni 5

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