lunedì 25 luglio 2011

Mr. Gasp, non ci deludere!

Provando a fare un bilancio di queste prime uscite dei Nerazzurri, i termini non possono essere certo entusiastici: la squadra di Mr. Gasp appare imballata ed imprigionata nell'apprendimento di un modulo che non si addice minimamente alle individualità presenti in rosa.

Considero il nuovo allenatore persona seria e preparata, predisposto al bel gioco e capace di trasmettere le proprie idee in maniera positiva.

Credo anche che si sia ben calato nel nuovo ruolo (per lui) di timoniere a bordo di un top-team come l'Inter, anche se l'ostinazione manifestata nel voler portare avanti per forza di cose il proprio credo non può essere certo valutata benevolmente.

Ho sempre evitato di sbilanciarmi e di esprimere giudizi affrettati, aspettando di valutare il lavoro su basi concrete. Stavolta però è inevitabile prenderne atto: i Nerazzurri non sono tarati per il 3-4-3 ed il modulo gasperiniano mal si addice alla squadra.

Il nucleo portante è ancora quello degli ultimi anni, quelli conditi dagli innumerevoli ed indimenticabili trionfi, quelli legati al calcio fatto di ripartenze e basati su una difesa forte, vero punto nodale del gioco Interista. I difensori a disposizione sono tutti di prima fascia: Maicon, Lucio, Samuel, Ranocchia, Nagatomo, Chivu sono il quintetto che si alternerà come titolare, ben supportato dai giovani Santon, Caldirola, Johnatan e dall'esperienza del veterano Ivan Cordoba. Certo, qualcuno potrebbe partire in prestito, qualcun'altro dovrà sopportare molta panchina e qualche tribuna, ma un fattore rimane inequivocabile: la difesa a tre non è attuabile, le caratteristiche dei calciatori non lo permettono, e l'abitudine a giocare con la linea a quattro non può esser spazzata via con un mese di esperimenti.

Tra le altre cose poi il fatto di voler schierare due esterni alti priverebbe la mediana di uno/due pedine, creando problemi di ordine interno in uno spogliatoio che nel ruolo del centrocampista ha i suoi veri leader: Cambiasso, Stankovic, Capitan Zanetti e lo stesso Thiago Motta in questa visione tattica starebbero spesso e volentieri fuori.

Proprio per questo credo che sia inevitabile innanzitutto sfoltire la rosa, cedendo chi ha già ampiamente dimostrato di non essere poi tanto utile alla causa (come Muntari e Mariga), ed in secondo luogo è assolutamente necessario che l'allenatore si adatti al materiale a disposizione, una qualità che in pochi possono vantare ma che ha portato (nella gestione Mourinhana) a vittorie inimmaginabili.

L'adattamento non deve essere considerato un forma di debolezza, bensì una dote da mettere al servizio della squadra, un valore aggiunto che potrà portare ai successi che tutti Noi Tifosi aspettiamo.

Il 6 Agosto non è poi così lontano, Mr. Gasp non ci deludere!

FORZA RAGAZZI!

Nessun commento: