GIUSTIZIA: la parola deriva dal latino iustitia che a sua volta deriva da justus, "giusto", e questo da jus, diritto, ragione.
La Giustizia è l'ordine virtuoso dei rapporti umani in funzione del riconoscimento e del trattamento istituzionale dei comportamenti di una persona o di più persone coniugate in una determinata azione secondo la legge o contro la legge. Per l'esercizio della giustizia deve esistere un codice che classifica i comportamenti non ammessi in una certa comunità umana, e una struttura giudicante che traduca il dettame della legge in una conseguente azione giudiziaria.
La giustizia, per sé, per gli altri e per chiunque, si traduce comunque in un dovere e in un diritto che coinvolge chiunque appartenga a una certa comunità, in senso riduttivo, e ogni persona umana in generale, in senso estensivo. La giustizia è la costante e perpetua volontà, tradotta in azione, di riconoscere a ciascuno ciò che gli è dovuto; questo è l'ufficio, deontologico e inviolabile, che il magistrato preposto deve porre in atto nei luoghi deputati a rendere giustizia: i tribunali. La giustizia, che è messa in atto sempre come volontà del popolo, è anche azione repressiva, potere legittimo di tutelare i diritti di tutti, quindi rendere a ognuno, nelle circostanze riconosciute, di accordare giustizia ascoltando richieste per essa e in nome di essa accordando ciò che è giusto quando è dovuto e a chi è dovuto.
Tutti attendevamo la decisione in merito ai ricorsi presentati dalla società Nerazzurra contro le squalifiche di Josè Mourinho, Esteban Cambiasso, Lele Oriali e Sulley Muntari. Soltanto per quest'ultimo c'è stato il parziale accoglimento del riscorso e la relativa diminuzione della squalifica da due ad una giornata di Campionato.
E nonostante lo scagionamento da parte della Sampdoria per quanto riguarda le accuse imputate al centrocampista argentino, il Giudice Sportivo ha confermato le due giornate di squalifica.
Abbassare i toni non serve, e mi pare anzi una scelta sbagliata di fronte alla DISPARITA' di giudizio attuata dalla giustizia sportiva: se il gesto "delle manette" di Mourinho deve essere considerato grave perchè, dicono, incita alla violenza, come considerare allora i gesti di Pato e Huntelaar rivolti verso la tifoseria viola dopo le rispettive segnature? In un clima di altissima tensione come quello di Firenze, inasprito dalle clamorose decisioni arbitrali di Rosetti ai danni della Fiorentina, un gesto come quello dei due milanisti deve essere CONDANNATO senza appello perchè ISTIGATORE (alla violenza) ed OFFENSIVO verso una tifoseria avversaria.
Solidali con la tifoseria fiorentina, Noi di "Interista nel Cuore" NON ABBASSIAMO I TONI E CONTINUIAMO A DENUNCIARE LE INGIUSTIZIE CUI ASSISTIAMO OGNI DOMENICA!
La negazione della giustizia, ovvero la mancata applicazione dei criteri di giustizia è l'ingiustizia, con diversi gradi di gravità della sua realizzazione a danno di una o più persone.
1 commento:
Abbassiamo i toni... abbassiamo i toni... A forza di abbassare i toni in Italia abbiamo creato Calciopoli... DITEMI VOI SE QUESTA NON E' LA SACROSANTA VERITA'... Ipocriti giornalisti e opinionisti. Pagati dalle televisioni per creare solo polemiche e fomentare le tifoserie... QUESTO E' IL MALE DEL CALCIO. Non c'è bisogno che nessun opinionista mi spieghi nulla... Gioco a pallone da 20 anni. Le regole le so a memoria. Lo vedo da solo se c'è un rigore o meno, se c'è un fallo o meno... Non mi interessa sentire il commento DI PARTE di gente come Liguiri o Mughini o quell'altro con gli occhialini... Ordine. Poi arriva Filippo Galli e dice, abbassiamo i toni... Bravi, fate solo pena, a campare con due cazzate in televisione. Abbiate la dignità di fare il vostro rispettabilissimo lavoro senza fomentare folle. VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Edo
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