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lunedì 28 luglio 2014

Gli scetticismi lasciamoli agli altri!

Tutti si aspettavano l'ennesima imbarcata dopo le dolorose debacle delle altre italiane alla Guinness International Championship Cup: l'Inter invece parte forte e riesce ad avere la meglio sui campioni d'Europa del Real Madrid.
La vittoria arriva ai rigori, contro una compagine formata per lo più da giovani in cerca della definitiva consacrazione in maglia "blanca". Dopo il vantaggio siglato da "Mr. 100 milioni" Bale, i Nerazzurri riagguantano il pari nella seconda frazione, grazie al rigore con tanto di "cucchiaio" messo a segno da un buonissimo Mauro Icardi, autore di una partita di sacrificio, ricca di buoni spunti e grande personalità. E se le seconde linee del Madrid hanno messo in campo temperamento e determinazione, l'Inter non è stata certo da meno: grande prova del neo acquisto Vidic, peraltro alla prima in una difesa a tre, con i compagni di reparto Ranocchia (con fascia di Capitano al braccio) e Juan Jesus ancora un po' in ritardo di condizione ma complessivamente autori di una gara da sufficienza piena. Sugli esterni non ha impressionato D'Ambrosio (probabilmente ancora appesantito dai carichi di lavoro di Pinzolo), mentre è apparso padrone del ruolo il nuovo arrivato Dodò, laterale brasiliano di spinta dotato di grande tecnica (sentiremo molto parlare dell'ex giallorosso in questa stagione, statene certi). In mezzo, a fronte delle prove senza infamia e senza lode di Kuzmanovic e dell'ex canterano di ritorno Joel Obi, è stato evidente il cambio di passo apportato dall'ingresso del francese M'Vila nella seconda frazione: l'ex Rubin, ancora alla ricerca della miglior forma, è stato capace di prendere da subito le redini della mediana, dimostrandosi un calciatore di personalità e dalle enormi potenzialità. A completare il centrocampo, il "Divino" Jonathan, schierato ancora una volta da mezzala (buona prova anche per lui). In avanti, in appoggio ad Icardi, è stato schierato Ruben Botta, che ha fatto intravedere buoni spunti non supportati però dalla necessaria continuità (staremo a vedere se le sirene granata lo porteranno lontano da Milano per un prestito annuale).
Si sono affrontate due squadre orfane di diversi titolari (l'assenza di Kovacic a centrocampo si è fatta chiaramente sentire tra i Nerazzurri): l'Inter ha saputo reagire ed avere la meglio. Vincere è sempre importante, anche nelle amichevoli prestagionali. 
Il disfattismo delle ultime due stagioni deve lasciare spazio al ritrovato ottimismo per quella attuale: l'Inter c'è e se la giocherà alla pari con tutte le avversarie. Manca ancora qualche tassello (sembra ormai imminente l'arrivo del mediano di rottura Gary Medel e continua la ricerca di un attaccante di prima fascia), poi la squadra sarà finalmente completata. E competitiva. Molto spesso la fiducia in se stessi è importante quasi (se non più) quanto i reali valori tecnici: crediamoci tutti insieme, il lavoro del tecnico, dopo un anno di ambientamento, sembra iniziare a dare i suoi frutti, in particolare nella coesione di un Gruppo apparso unito e affamato come non vedevamo da tempo.
Questa notte altra sfida contro lo United di Van Gaal, una gara tutta da vivere.

FORZA RAGAZZI!

martedì 15 aprile 2014

Sampdoria vs INTER 0-4

L'Inter espugna il Marassi con un netto 4 a 0, ricevendo in cambio però altre critiche, oltremodo ingiustificate.
La vigilia del match era stata caricata di eccessiva pressione, quasi fossimo di fronte ad un duello d'altri tempi con protagonisti i due attaccanti Icardi e Lopez. 
Tutti conosciamo la telenovela che ha riempito rotocalchi e palinsesti dei media negli ultimi mesi: non per questo però dovrebbe divenire pretesto per scagliare contro un ventenne tutto l'ambiente. In uno stadio che ha iniziato a fischiare il bomber argentino dell'Inter già prima del fischio d'inizio, Icardi ha avuto soltanto la "colpa" di esultare per il vantaggio Nerazzurro, arrivato al tredicesimo del primo tempo proprio grazie all'imbucata vincente dell'ex doriano: oltre alla beffa dell'ammonizione, Icardi ha dovuto sopportare calci e fischi per tutta la gara.
Ma non è finita qui: stampa e media hanno condannato indistintamente ed ingiustificatamente il numero nove Nerazzurro, reo di aver "fomentato la tensione" all'interno dello stadio. Beh, sinceramente il messaggio che si vuol far passare non può essere accettato. Se un calciatore non è più padrone di poter esternare la propria felicità per una segnatura con una normalissima esultanza, dove andremo a finire? Precedenti (ben più gravi) possiamo contarne a bizzeffe, dagli sfottò di Totti ai gesti inconsulti di Gattuso (solo per fare due banali esempi). Perchè scagliarsi contro un giovane in modo così duro e spietato? Non riesco francamente a comprenderne le ragioni.
C'è da dire comunque che il bomber Nerazzurro è stato poi bravo a reggere la pressione, timbrando poi nel secondo tempo anche il tris e la personale doppietta, a suggello di una prestazione maiuscola. Così come quella della squadra tutta che, seppur agevolata dalla superiorità numerica per oltre un'ora di gioco, è riuscita ad imporsi su un campo ostico come quello di Genova resistendo prima agli attacchi avversari grazie ad uno strepitoso (finalmente) Handanovic  ed affondando poi il colpo nella seconda frazione. Un poker tutto argentino, con Samuel che ha siglato di testa il raddoppio e Palacio a sublimare con il quarto gol la splendida giornata Interista.
Oltre al risultato, grossi passi in avanti anche sotto l'aspetto del gioco, con il giovane Kovacic finalmente schierato dall'inizio ad orchestrare la manovra offensiva della squadra. Buone anche le prove di Cambiasso ed Hernanes, preziosi sia in copertura che in fase di costruzione. Poco sollecitate le fasce, con D'Ambrosio e Nagatomo comunque sulla piena sufficienza.
Nel reparto arretrato, ingenuità di Ranocchia a parte (il difensore Nerazzurro ha commesso un inutile fallo in area che ha provocato il rigore poi neutralizzato da Handanovic), Samuel ha offerto la solita prova da leader difensivo, con Ranocchia e Rolando comunque degni compagni di reparto.
L'Europa adesso sembra più vicina, ma la prossima gara sarà ancora decisiva: una vittoria a Parma potrebbe addirittura rilanciare i Nerazzurri per il quarto posto. E Noi ci crediamo.

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Handanovic 8,5
Rolando 6,5
Ranocchia 6,5
Samuel 7
D'Ambrosio 6
Hernanes 6
Cambiasso 6
Kovacic 7
Nagatomo 6
Palacio 6,5
Icardi 8

Alvarez 6
Taider s.v.
Milito s.v.

All. Mazzarri 6,5

martedì 8 aprile 2014

INTER vs Bologna 2-2

Che dire dopo l'ennesimo pareggio stagionale? Nelle ultime partite la squadra sembra aver smarrito nuovamente convinzione e brillantezza, quasi fosse soltanto in passiva attesa della fine.
All'Inter non è tollerabile un atteggiamento simile, all'Inter si da tutto per la maglia, fino in fondo, anche in un Campionato che non ha quasi più nulla da offrire (l'Europa League rimane comunque un obiettivo da raggiungere assolutamente).
L'anno di transizione sta volgendo al termine nel modo più sbagliato: così facendo non si prepara la stagione prossima, ma si completa soltanto un altro fallimento.
Il valore aggiunto potenzialmente garantito dall'esperienza dell'allenatore non è mai emerso del tutto (dopo il brillante inizio è arrivato inesorabile il triste e continuo oblìo) finendo ancora una volta per celarsi dietro ad inutili (seppur sacrosante) scusanti. La programmazione è stata nuovamente mediocre, con le speranze di agosto già svanite ad inizio duemilaquattordici.
Così l'Inter non va, così l'Inter non potrà neanche tornare: servono investimenti, serve qualità, serve l'eccellenza. Sono queste le caratteristiche che distinguono i top-team dagli altri clubs. I Nerazzurri che pareggiano a San Siro contro il modesto bologna, di top, hanno ben poco (è rimasto soltanto il nome).
Non è mai costruttivo invocare rivoluzioni, certo è che servirà una bella scossa.
A mancare non sono stati però soltanto gli investimenti, ma soprattutto le idee: come dicevamo sopra, ci saremmo aspettati di più da un allenatore navigato come Mazzarri. All'Inter invece sembra sempre tutto più difficile, senza comprenderne a fondo i reali motivi.
E intanto in Europa c'è un grande ex Interista, El Cholo Simeone, che con idee tattiche  ed importanti doti motivazionali sta portando una squadra dai valori tecnici non certo eccelsi a traguardi neanche immaginabili.
All'Inter servirebbero valori del genere, e invece si continua sulla strada della mediocrità.
FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Handanovic 4
Rolando 6
Ranocchia 6,5
Juan Jesus 6
D'Ambrosio 6
Hernanes 5,5
Cambiasso 5
Alvarez 5
Nagatomo 6
Palacio 5,5
Icardi 8

Samuel 6
Kovacic 6
Milito s.v.

All. Mazzarri 5

lunedì 24 marzo 2014

INTER vs Atalanta 1-2

Chi sbaglia...paga! Il calcio è questo, purtroppo.
Nella gara che poteva rilanciare i Nerazzurri in ottica Champions arriva una dolorosa e bruciante sconfitta, al cospetto di un avversario che ha saputo capitalizzare al meglio le occasioni create.
Mr. Mazzarri aveva confermato l'undici vincente di Verona, riproponendo la doppia punta Palacio-Icardi, con Guarin, Cambiasso (C) ed Hernanes a centrocampo, Jonathan e D'Ambrosio sulle corsie esterne, ed il trio Campagnaro-Ranocchia-Rolando davanti ad Handanovic. La gara è stata di marca Interista sin dai primi minuti, quando due conclusioni di un buon Guarin hanno subito messo in difficoltà la retroguardia bergamasca.
La squadra di Colantuono ha saputo soffrire per poi colpire in contropiede al minuto trentacinque del primo tempo, con Bonaventura (che poi sarà eroe di giornata con la segnatura sulla sirena dei novanta) bravo a finalizzare l'azione scaturita da una maldestra respinta del difensore Campagnaro.
Arriva subito però il pareggio con Icardi, imbeccato stupendamente dal perfetto assist di Guarin, che conclude a rete con dribbling e destro secco in area. Si va dunque al riposo sull'1 a 1.
Nella ripresa l'Inter parte forte, fortissimo, non riuscendo però a concretizzare: si contano almeno 5-6 nitide palle gol, con i legni di Guarin, Palacio e Jonathan a fare da preludio alla beffa arrivata nel finale.
L'allenatore ha tentato poi di dare una scossa con gli ingressi di Alvarez, Nagatomo e Kovacic, che però non hanno sortito gli effetti sperati. Dispiace parlare di sfortuna e malasorte, ma stavolta la foto della partita è proprio questa: gol sbagliato(i), gol subito. E pesa molto, moltissimo.
Il leitmotiv del Campionato Nerazzurro non sembra volerne sapere di cambiare: quando la squadra tenta di avvicinarsi all'obiettivo arriva puntualmente il brusco stop. E stavolta sembra purtroppo essere quello del definitivo addio al sogno dell'Europa che conta.
Certo, dopo il Gennaio horribilis era difficile pronosticare un'Inter ancora in corsa per le prime posizioni, ma l'illusione portata dalle ultime affermazioni ci avevano fatto sperare, inutile negarlo (e la sconfitta del napoli ieri ci sta facendo mordere ancora le mani). Adesso per i Nerazzurri inizierà probabilmente la nuova, l'ennesima ri-partenza, quella che dovrà portare all'Europa League.
E allora sotto con l'udinese, e sotto con queste ultime nove partite, per finire l'anno alla grande!

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Handanovic 5
Campagnaro 4,5
Ranocchia 7
Rolando 6
Jonathan 6,5
Guarin 6,5
Cambiasso (C) 6
Hernanes 6
D'Ambrosio 5
Palacio 6
Icardi 6

Alvarez 5
Nagatomo 6
Kovacic 5

All. Mazzarri 6

domenica 16 febbraio 2014

Fiorentina vs INTER 1-2

Grande prova. Brava Inter, e stavolta bravo anche Mr. Mazzarri. I Nerazzurri sbancano il Franchi di Firenze con una prestazione maiuscola, dominando l'avversario in lungo e in largo. Certo, i viola possono recriminare per il gol partita di Icardi arrivato in fuorigioco (a parti invertite lo avremmo fatto anche Noi), ma l'andamento del match ha evidenziato una netta superiorità che alla fine ha portato i Nostri Ragazzi alla meritata vittoria. Ritmo e pressing alto sin dai primi minuti hanno messo in grande difficoltà i padroni di casa, e se non fosse stato per i troppi errori nella fase di finalizzazione il risultato avrebbe avuto dimensioni ancor più nette.
Mr. Mazzarri ha riproposto l'undici vincente di domenica scorsa contro il Sassuolo, con Hernanes mezz'ala sinistra accanto a Kuzmanovic (mediano) e Guarin interno destro, per un centrocampo che sembra aver finalmente trovato la giusta quadratura, ben coadiuvato stavolta anche dalla ritrovata spinta offensiva degli esterni Nagatomo e Jonathan, quest'ultimo apparso in netta ripresa rispetto alle ultime non esaltanti uscite.
La vera svolta della rinascita Nerazzurra è stata però la solidità difensiva che il reparto arretrato sembra aver finalmente ritrovato: con Samuel (impeccabile, migliore in campo) al centro della difesa anche Rolando e Juan Jesus sono apparsi più sicuri.
Unico neo della serata, l'ennesimo sconcertante errore di un portiere non all'altezza della maglia (e Noi lo andiamo dicendo dallo scorso anno) che anche ieri ha rischiato di compromettere una gara pressochè perfetta.
In avanti si sono rivisti i progressi di Palacio (in gol e ormai vicino alla forma di inizio stagione), che ha svariato su tutto il fronte offensivo fino al novantesimo, e un Diego Milito ancora imballato che, seppur volitivo e generoso, non sembra in grado di poter far parte, per adesso, dell'undici titolare.
Del resto l'ingresso di Icardi nella seconda frazione ha migliorato notevolmente manovra e peso offensivo: seppur non ancora al cento per cento il giovane argentino meriterebbe maggior considerazione.
È stata però l'interpretazione della gara a fare la differenza: l'Inter si è battuta su ogni pallone, giocando da squadra, imponendo ritmo e gioco per gran parte del match. Le lamentele dei fiorentini sull'arbitraggio (pur comprensibili, lo ripeto) non rendono giustizia alla netta superiorità dei Nerazzurri.
Lo scorso anno l'Inter uscì con le ossa rotte dal confronto con i viola, stavolta è stato il contrario (la differenza è stata soltanto nella rotondità del risultato).
La continuità tanto auspicata sembra pian piano poter finalmente prendere forma: adesso sotto con il Cagliari, per la terza vittoria consecutiva, che riporterebbe morale alto ed ancora maggior convinzione.

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Handanovic 3
Rolando 6,5
Samuel 8
Juan Jesus 6,5
Jonathan 6
Kuzmanovic 6
Guarin 6,5
Hernanes 6,5
Nagatomo 6,5
Palacio 7
Milito 5

Icardi 7
Taider 6
D'Ambrosio 6

All. Mazzarri 7,5