Mi mancavano i commenti e le esternazioni della solita stampa settaria, finalmente torniamo a respirare un po' di calcio!
L'ormai celeberrima relazione del Procuratore Federale Stefano Palazzi è un punto fermo dei notiziari e giornali sportivi, sul cui contenuto i giornalisti stanno avanzando le solite ipotesi fantasiose e prive di senso.
Probabilmente gli anti-Interisti tenderanno a considerarmi troppo di parte, troppo tifoso per poter esprimere un giudizio oggettivo su tutta la questione: mi sembra però talmente chiara e lampante l'impossibilità di revocare nuovamente lo Scudetto 2006 che sinceramente non riesco a comprendere i facili entusiasmi di chi considera l'accettazione dell'esposto juventino come una sorta di riaffermazione di giustizia.
Il tempo cancella anche i più sgradevoli ricordi, è vero, ma chi fa informazione dovrebbe avere il buon senso di ricordare (e ricordarsi) quanto era emerso soltanto cinque anni fa e quali furono i susseguenti scenari: il calcio italiano si vergognava talmente tanto di se stesso che soltanto la vittoria del Mondiale riuscì per un breve periodo ad alleviare i dolori dello scandalo di Calciopoli.
L'inchiesta che ne scaturì, è bene rimarcarlo ancora, penalizzò sia milan che juventus, per illeciti sportivi commessi in quel periodo, decurtando a queste due squadre (ma non solo a queste) punti conquistati in classifica: il milan venne penalizzato di 30 punti per il Campionato 2005/06 e la juventus spedita direttamente in serie B, con la conseguente non assegnazione dello scudetto del medesimo Campionato (quello che ci interessa oggi sono le penalizzazioni inflitte per la stagione oggetto della diatriba, la 2005/2006 appunto). Non ci soffermiamo neanche sulle pene pecuniarie comminate, o sul fatto che gli avvocati juventini patteggiarono la pena per paura di finire addirittura in serie C (questo per far capire quanto fossero consapevoli dell'illecito commesso ed a loro ascritto), quello che è importante far capire è che dalle incertettazioni emerse, su cui poi si basano le sentenze sportive emesse, venne fuori un marciume talmente grande da sminuire anche le più drammatiche ipotesi di irregolarità.
La Cupola con a capo Moggi e Giraudo (radiati dal mondo del calcio con un provvedimento del 15/06/2011 emesso dall'Alta Corte del CONI) era talmente ramificata e potente da poter controllare quasi la totalità dei risultati dei Campionati incriminati, decidendone così a tavolino le relative vittorie.
Fa sorridere infatti che juventini e milanisti accusino l'Inter di aver conquistato uno scudetto di cartone quando loro per primi stavano manovrando lo svolgimento di quelle stagioni da dietro le quinte, commettendo illeciti gravissimi. L'illecito in quel caso non era tanto il conferire con arbitri e designatori (visto che in quegli anni era permesso dal regolamento), bensì il contenuto di questi colloqui: i dirigenti bianconeri esercitavano fortissime pressioni ed intimidazioni sulla classe arbitrale ed sui dirigenti delle altre squadre associate alla Cupola al fine di portare alla propria squadra benefici in termini di punteggio e, conseguentemente, di classifica e di denaro.
Forse oggi in molti si sono dimenticati di tutto ciò, ma non Noi Interisti, non tutti Noi Tifosi Nerazzurri che sino a quel momento abbiamo dovuto sopportare ingiustizie e derisioni gratuite!
Troppo facile equiparare le telefonate del Grande Giacinto Facchetti a quelle degli incriminati e radiati dirigenti juventini, troppo semplice far passare un messaggio così immorale ed ingiusto, accusando infondatamente chi ormai non ha più il potere di difendersi!
Una sola parola: VERGOGNA! VERGOGNATEVI TUTTI!
Palazzi ha specificato nella propria relazione che l'Inter è colpevole di illecito, chiedendo l'archiviazione dei reati soltanto per prescrizione dei termini (tra l'altro la relazione si basa sulla stagione 2004/05, anno in cui lo Scudetto è stato revocato e non assegnato).
Ecco, è bene anche qui ricordare che nel 2006 il titolo non fu assegnato per una questione morale, come in molti continuano ad affermare: quello Scudetto, lo ribadisco, fu cucito sulle maglie Nerazzurre in seguito alle penalizzazioni subite dalla prima classificata (juventus) e dalla seconda (milan). Il calcolo matematico dei punti assegnò il Tricolore ai Nerazzurri. Punto.
Se proprio vogliamo basarci quindi sulla relazione del procuratore Palazzi, anche in questo caso la conclusione appare scontata: lo Scudetto non può essere tolto all'Inter perchè, anche se considerata colpevole di illecito, questo reato è andato prescritto e non è quindi più soggetto a pena alcuna. Non potendo penalizzare la classifica Interista, i Nerazzurri rimarrebbero comunque davanti a tutti, con il sacrosanto diritto di difendere lo Scudetto conquistato.
Ogni altra parola sarebbe superflua e buona soltanto per riempire le bocche dei frustrati che in questi anni hanno dovuto subire in silenzio i Grandi Trionfi Nerazzurri, Vittorie PULITE ED ONESTE!
Forza Presidente, alzi la voce e difenda l'Onore del Grande Giacinto e della Grande INTER!