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lunedì 24 febbraio 2014

INTER vs Cagliari 1-1

Le recriminazioni non servono a niente, lo sappiamo bene, ma anche stavolta (dopo l'isolata parentesi fiorentina) la direzione arbitrale ha deciso il match a sfavore dei Nerazzurri. Una partita dominata in lungo ed in largo, ricca di occasioni da gol che purtroppo i Nostri Ragazzi non sono stati pronti a sfruttare al meglio.
E così arrivano i due episodi che hanno deciso la gara: il primo sul finire della prima frazione, quando l'arbitro ha concesso un rigore inesistente ai cagliaritani (il tocco di Juan Jesus è oggettivamente involontario) trasformato dall'ex Pinilla, il secondo nel finale di gara, quando all'Inter è stato negato un penalty sacrosanto per evidente fallo su Icardi davanti alla porta avversaria.
Il pareggio di Rolando, arrivato ad inizio secondo tempo, è stato semplicemente il giusto premio all'intraprendenza dei Nerazzurri che, stavolta, hanno veramente messo in campo tutto quello che avevano per conseguire il bottino pieno. Purtroppo però non è bastato.
Con l'Inter in campo succede anche questo. Fanno sorridere a tal proposito le lamentele dei fiorentini della scorsa settimana: dopo 27 (VENTISETTE) turni di Campionato senza un rigore a favore, cara viola, non sono i Nerazzurri quelli favoriti dagli arbitri. Neanche lontanamente.
Adesso servirebbe una presa di posizione forte da parte della Società, che però (anche nelle gestioni passate) non ha mai voluto fare della polemica contro la classe arbitrale una delle proprie priorità (pur avendone tutti i motivi).
Tornando alla sfida contro il Cagliari, ha influito negativamente anche l'assenza in mezzo al campo del nuovo acquisto Hernanes che, pur non facendo cose memorabili nelle precedenti due gare, aveva indubbiamente portato personalità e geometrie in un reparto fondamentale per lo sviluppo del gioco. A deludere sono stati infatti il suo sostituto (Alvarez) e Kuzmanovic, apparso più lento e macchinoso del solito.
Nuovamente involuto Jonathan, probabilmente il risveglio di Firenze era stato soltanto illusorio. Male, di nuovo, Milito: l'avvicendamento con Icardi ha cambiato la squadra in modo troppo netto per non prendere in considerazione l'accantonamento dell'ex eroe del Triplete in favore del giovane argentino. 
Buona la prova dell'altro esterno Nagatomo, meno buona stavolta quella di Palacio, apparso fuori dal gioco per gran parte del match. Migliore in campo, per continuità di giocate e temperamento, Fredy Guarin: il veto della Società al trasferimento in bianconero appare adesso quanto mai lungimirante. Della difesa abbiamo poco da dire: il Cagliari non ha costruito niente, realizzando la rete grazie soltanto ad un rigore regalato dal direttore di gara.
Recriminare, dicevamo in apertura, non serve a niente. Probabilmente però neanche subire sempre in silenzio.
La ritrovata fiducia dei Ragazzi deve però rimanere intatta: andiamo a Roma a prenderci i tre punti! Dobbiamo crederci. Dobbiamo farlo!

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Handanovic s.v.
Rolando 6,5
Samuel 6,5
Juan Jesus 6
Jonathan 5
Guarin 7
Kuzmanovic 5
Alvarez 5
Nagatomo 6
Palacio 5,5
Milito 4,5

Icardi 7
Kovacic 5,5
Botta 6


All. Mazzarri 6,5

lunedì 19 novembre 2012

INTER vs Cagliari: 2-2

Abbassare i toni? NO, GRAZIE!
Alziamo la voce piuttosto, e facciamoci sentire, decisi e risoluti, affinchè le riprovevoli malefatte già vissute tempo addietro non abbiano la possibilità di ripresentarsi.
Tutti Noi (non soltanto gli Interisti), dopo la vergognosa pagina di Calciopoli, dovremmo sentire il dovere morale di condannare fermamente anche la più minuta forma di abuso, senza avere timore di cadere nella inutile e gratuita magniloquenza. Quella lasciamola pure agli altri, a chi vorrebbe (immaginandosi penosamente più abile ed acuto) serenamente cambiare contingenze e staus quo, a chi si sente in diritto di poter passare a proprio piacimento da carnefice a vittima nella più completa noncuranza di un marciume colpevolmente cagionato ed a buon diritto, dagli organi competenti, poi CONDANNATO.
I teatrini, la solita banale retorica, le inevitabili faziosità, fanno tutte parte di uno schema ormai talmente e profondamente consolidato che nessuno può e potrà mai avere la presunzione di cambiare: dopotutto anche questo fa parte del gioco, e lo stesso gioco (del calcio) è bello anche e soprattutto per questo.
Il dovere dei Tifosi, degli addetti ai lavori, di tutto il "pianeta calcio" dovrebbe piuttosto essere quello di remare nella stessa direzione, quello della giustizia, dell'onestà e della moralità.
Troppo spesso invece la memoria storica ci tradisce, riuscendo il tempo a cancellare circostanze indegne e vergognose.
La premessa era doverosa per contestualizzare l'INGIUSTIZIA subita ieri: minuto novantuno di INTER-Cagliari, Ranocchia viene atterrato irregolarmente in area di rigore avversaria dal difensore Astori. Un  rigore netto ed ineccepibile (tantopiù a velocità normale, che pertanto dovrebbe rappresentare elemento di ulteriore colpa e non di vana scusante), inspiegabilmente non fischiato dall'arbitro. Lo stesso arbitro che di fronte alle legittime proteste Nerazzurre risponde con un pretestuoso "Voi dell'Inter dovete stare zitti" (Il Presidente Moratti, infuriato, nel post partita ha poi giustamente criticato l'operato degli arbitri).
Non amo ripetermi ma stavolta ritengo sia inevitabile: 
NOI DELL'INTER dobbiamo invece alzare la voce e farla sentire forte e decisa!
NOI DELL'INTER dobbiamo renderci conto che incassare in silenzio non porterà mai a niente quando la condotta altrui perdura nella scorrettezza divenendo pericolosamente consuetudine!
NOI DELL'INTER abbiamo subito macroscopici errori arbitrali prima a Torino, poi a Bergamo, ed infine ieri a S. Siro (anche il secondo gol dei sardi era evidentemente da annullare perchè viziato da un tocco di mano di Sau al momento del controllo del pallone) che hanno sottratto alla Nostra attuale classifica minimo tre punti (quegli stessi tre punti depredati dalla capolista a Catania, quando è stato  loro assegnato un gol irregolare dopo che i siciliani si erano visti incredibilmente annullare un gol regolarissimo), e per questo dobbiamo poter avere il DIRITTO alla rimostranza!
Prescindendo dal fatto che una gestione più oculata della gara (da parte dei Nerazzurri) avrebbe probabilmente evitato molte polemiche (i tre punti ieri sarebbero stati un must per le ambizioni della Squadra), i disagi sin qui subiti iniziano a pesare, ad essere davvero troppi.
Analizzando nel dettaglio la gara, e lasciando (a fatica) da parte i determinanti episodi che hanno portato al pareggio finale, è apparsa sin da subito evidente l'eccessiva distanza tra i reparti, che ha portato il terzetto offensivo a condurre una gara completamente isolata dal resto della squadra: ciò ha favorito la superiorità del Cagliari a centrocampo, mettendo inevitabilmente in difficoltà anche tutto il reparto arretrato (dove Samuel e Ranocchia erano al rientro dopo l'infortunio, e Juan Jesus in campo febbricitante). Da qui le pericolose incursioni dei vari Cossu e Sau e le occasioni prima di Nenè, poi dell'ex Pinilla.
In mezzo, tanta Inter, colpevolmente meno cinica del solito ma comunque volitiva e determinata a fare risultato.
La coppia centrale Cambiasso-Gargano in mediana ha condotto una gara generosa ma palesemente in sofferenza: probabilmente (ma le risorse scarseggiano) un uomo in più in mezzo avrebbe garantito maggiore equilibrio, privando di conseguenza l'avversario di semplici giocate e facili ripartenze.
Purtroppo stavolta la semplice analisi non è abbastanza: LA PARTITA E' STATA FALSATA DAGLI EPISODI che l'arbitro della gara ha fischiato a sfavore dei padroni di casa. Punto.
Questo non è Tifo, non è partigianeria, ma semplice, ed ahimè evidente, REALTA' dei fatti.
Detto questo, ne sono convinto, e lo sottoscrivo già da adesso: NOI QUESTO CAMPIONATO LO VINCEREMO. Contro tutto e contro tutti. Come sempre.

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Handanovic 7
Ranocchia 6
Samuel 6,5
Juan Jesus 6
Zanetti (C) 5
Gargano 6
Cambiasso 5
Nagatomo 6,5
Cassano 7
Palacio 6
Milito 4,5

Coutinho 6,5
Alvarez 6

All. Stramaccioni 6

domenica 20 novembre 2011

INTER vs Cagliari 2-1

I primi 3 punti in questo mese di fuoco che precederà la sosta invernale sono arrivati, come da copione: i Nerazzurri dovranno cercare di arrivare alla partita casalinga contro il Lecce, in programma il 21 Dicembre, mettendo in saccoccia la maggior quantità di punti a disposizione, per poi giocarsi tutto nel nuovo anno.
Parlarne adesso può sembrare scriteriato e pretenzioso, dopotutto la vittoria di ieri sul Cagliari rientrerebbe nella normalità delle cose, una routine che però è venuta a mancare frequentemente in questo inizio di stagione, e che ha fatto sprofondare i Nerazzurri sino ai pericolosi ed angusti bassifondi della classifica.
Ecco quindi che anche una "ordinaria" vittoria a San Siro può e deve essere considerata come un nuovo segnale, un sintomo di quell'auspicato (e sinora mai arrivato) cambio di marcia necessario per restituire il degno valore alle ambizioni di una squadra che, ricordiamolo, è pur sempre Campione del Mondo in carica.
Le infauste avvisaglie non si erano peraltro fatte attendere neanche in occasione dell'anticipo di ieri, quando nel riscaldamento pre-partita una contrattura aveva bloccato Wesley Sneijder obbligandolo al forfait: Mr. Ranieri decide di affidarsi al giovane Coutinho, anche lui al rientro dopo un mese, e richiama Ricky Alvarez per la panchina, risparmiando all'argentino una scomoda e fredda tribuna. Due scelte che cambieranno la storia della partita.
I Nerazzurri erano scesi in campo con il solito 4-3-1-2 con Julio Cesar, Jonathan, Ranocchia, Samuel, Zanetti (C), Stankovic, Cambiasso, Thiago Motta, Coutinho, Zarate e Pazzini.
Gli avversari si rivelano sin dalle prime battute squadra ostica e difficile da affrontare: gli spazi sono ristretti, le linee corte e le giocate limitate.
Con i due terzini titolari fuori per infortunio (Nagatomo potrebbe essere prossimo al rientro, per Maicon c'è ancora da aspettare) i due sostituti appaiono maggiormente prudenti e non riescono a garantire quella spinta necessaria per allargare le fitte maglie dello scacchiere cagliaritano.
Due lampi, il primo di Pazzini da fuori area, il secondo di Zarate su punizione mettono paura al portiere avversario Agazzi, bravo però a deviare entrambe le conclusioni sulla traversa.
Con un Cagliari chiuso e pronto a ripartire, ed un centrocampo privo di dinamismo (Stankovic e Cambiasso troppo statici, lenti e macchinosi) ed incapace di cambiare ritmo, i soli Zarate e Coutinho cercano di creare pericoli con giocate individuali, che però risultano troppo spesso fini a se stesse.
Si va così al riposo sul risultato di pareggio.
Inizia il secondo tempo, e l'Inter cambia modulo: fuori Zarate, dentro Alvarez per un 4-2-3-1 più adatto ad affrontare la squadra di Ballardini.
La mossa del tecnico Nerazzurro si rivela subito azzeccata, con Alvarez e Coutinho che, maggiormente liberi dalla marcatura che ostruiva la zona centrale del campo, riescono a creare giocate incisive e determinanti.
Proprio da una punizione calciata dal trequartista argentino arriva il primo gol (in fuorigioco) Interista: sul cross dell'argentino Pazzini regala un perfetto assist per Thiago Motta che trafigge il portiere avversario a due passi dalla porta.
Passano soltanto cinque minuti e arriva il raddoppio: ancora una bella giocata di Ricky Alvarez spacca in due la difesa sarda, l'argentino serve l'accorrente Coutinho che, dalla sinistra, salta un avversario, rientra sul destro ed insacca con una conclusione precisa ed angolata. E' un gol molto importante per il giovane brasiliano, che risulterà anche decisivo per i tre punti, vista la disattenzione della difesa nerazzurra che al minuto 88' permette al Cagliari di accorciare le distanze.
Alla fine è comunque arrivata la vittoria tanto attesa, tre punti fondamentali per la lunga maratona che vedrà impegnata la squadra sino a fine stagione.
Nell'attesa del recupero a pieno regime dei cosiddetti "senatori", godiamoci questi anomali ma piacevolissimi scorci di gioventù: decisivi ieri, fondamentali per il domani.
Martedì in Turchia potebbe arrivare la matematica qualificazione agli Ottavi di Champions, che garantirebbe ulteriore serenità alla squadra.

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Julio Cesar 6
Jonathan 6,5
Ranocchia 7
Samuel 6
Zanetti (C) 6,5
Stankovic 5,5
Thiago Motta 6
Cambiasso 5,5
Coutinho 7
Zarate 6
Pazzini 5,5

Alvarez 7
Obi 5
Faraoni s.v.

All. Ranieri 7,5

domenica 7 febbraio 2010

INTER vs Cagliari 3-0

Oggi i Nerazzurri affrontavano a S. Siro il Cagliari di Allegri, squadra rivelazione dello scorso campionato, che si sta riconfermando anche quest'anno.
Mr. Mourinho, che in settimana aveva chiarito e smentito dissidi e possibili rancori verso Mario Balotelli, oggi doveva fare a meno del talismano Sneijder (con lui in campo l'Inter vince praticamente sempre) e di Dejan Stankovic, ma non ha rinunciato al rombo di centrocampo, inserendo come centrocampista offensivo (o come attaccante difensivo, per dirla con le parole del portoghese) il neo-acquisto Goran Pandev, sempre positivo in queste prime uscite in maglia Nerazzurra, e che anche oggi si è confermato su altissimi livelli.

L'Inter era quindi schierata con Julio Cesar in porta, Maicon a destra, Samuel e Cordoba centrali, e Santon a sinistra, Zanetti (C), Cambiasso e Thiago Motta a centrocampo, Pandev dietro alle punte Milito ed Eto'o.
Il camerunense, alla sua prima uscita dopo il rientro dalla Coppa d'Africa, è apparso in buone condizioni, volenteroso come sempre, ma non al top come lo avevamo lasciato prima della sosta invernale. La sensazione comunque è che in breve tempo ritroverà la forma migliore.
Condizione che invece non manca a Pandev, anche oggi a segno e autore di una partita quasi perfetta (come ricordato in precedenza in un ruolo che non ricopre abitualmente), nella quale ha saputo fare il quarto uomo di centrocampo e il terzo di attacco con una continuità incredibile.

La sua rete arriva al 6' minuto: grandissima azione in progressione di Capitan Zanetti che salta due uomini, serve al centro per l'accorrente Eto'o, l'attaccante conclude sui piedi di un difensore cagliaritano, sul rimpallo il macedone è freddo e preciso ed insacca per l'1 a 0 Interista.

I Nerazzurri non si fermano, e continuano a creare occasioni su occasioni. Al ventesimo arriva il raddoppio: angolo dalla destra di Maicon, Samuel stacca e trafigge il giovane Agazzi per la seconda volta.

Il Cagliari prova a reagire, ma la difesa Nerazzurra è ben schierata e non concede molte occasioni ai sardi (al '34 Matri conclude a rete, ma il gol viene annullato per fuorigioco; al 36' Julio Cesar compie un mezzo miracolo sulla conclusione al volo di Nenè).
La prima frazione si conclude con l'Inter in vantaggio di due reti, direi molto meritatamente.
Inizia il secondo tempo, e dopo due minuti l'Inter fa il tris: stupenda azione sull'asse Eto' - Pandev - Milito e l'argentino mette a segno il suo quattordicesimo gol in campionato.

La gara in pratica finisce qui, con i Nerazzurri che amministrano in tranquillità le tre reti di vantaggio ed il Cagliari che prova a non snaturarsi ma non riesce ad essere pericoloso come il suo allenatore vorrebbe.
Nel finale c'è spazio per il nuovo arrivato Mariga e per SuperMario Balotelli che sostituiscono rispettivamente Thiago Motta e Milito. Qualche minuto prima c'era stato anche l'avvicendamento di Eto'o con Muntari.
Mercoledì ci attende una difficile trasferta, contro un Parma voglioso di riscatto.
Intanto i punti sul Milan salgono a 10. Mica male...

.:: I Voti ::.

Julio Cesar 7,5
Maicon 6,5
Cordoba 6,5
Samuel 6,5
Santon 7
Zanetti 7,5
Cambiasso 6,5
Thiago Motta 6
Pandev 8
Milito 6,5
Eto'o 6

Muntari 6
Mariga 6
Balotelli 6

All. Mourinho 7