Questa sera abbiamo pagato a carissimo prezzo le disattenzioni dei singoli. Disattenzioni che in partite così importanti molto spesso si rivelano episodi decisivi per il risultato finale.
La Roma è stata brava ad approfittarne, e si è portata a casa tre punti che significano "quasi" aggancio.
Sì, perchè se qualcuno se ne fosse dimenticato, i Nerazzurri nonostante la sconfitta possono permettersi ancora di guardare tutti dall'alto, forti di quel punticino che però acquisisce un valore inestimabile a sette giornate dal termine.
Ebbene sì, quel punticino è frutto di tutto il buonissimo lavoro svolto dall'Inter nei primi cinque mesi di stagione, quando tutti gli addetti ai lavori ne riconoscevano l'incontrastata ed incontrastabile superiorità, quando tutti parlavano di Campionato già chiuso a Gennaio, quando giudizi e considerazioni erano tutti positivi e benevoli.
Da Febbraio poi i Nerazzurri hanno iniziato a rallentare la propria marcia, e le rivali più accreditate (Milan e Roma) hanno saputo approfittarne, avvicinandosi pericolosamente alla vetta.
Analizzando la partita di questa sera io non mi sento di rimproverare niente ai ragazzi, se non quei due errori (di Julio Cesar e di Lucio) sui goals giallorossi, e forse la scarsa concentrazione di inizio gara (credo che inconsciamente il pensiero per molti fosse alla gara di Mercoledì).
Per il resto la gara l'hanno fatta i Nerazzurri, colpendo tre pali e schiacciando per un tempo (il secondo) la Roma nella propria metà campo, consentendo solo qualche sporadica ripartenza in contropiede (ben controllate dalla difesa, considerando che Toni può esser considerato tutto tranne che un contropiedista).
Mr. Mourinho aveva scelto di mandare in campo la formazione tipo, schierando: Julio Cesar in porta, Maicon a destra, Lucio e Samuel centrali, Zanetti (C) a sinistra, Stankovic, Cambiasso e Thiago Motta sulla mediana, Sneijder trequartista dietro alle due punte Milito ed Eto'o.
La gara inizia con i giallorossi subito in pressing, pronti a raddoppiare sui portatori di palla Nerazzurri, non consentendo loro di sviluppare trame di gioco pericolose.
Le conseguenze inevitabili sono l'annullamento di Thiago Motta e le grandi dfficoltà di Stankovic ad adeguarsi ai veloci ritmi romani. Nel centrocampo Interista il solo Cambiasso appare in palla ed in grado di tamponare le incursioni avversarie, ma da solo non basta e la Roma passa in vantaggio al 17' sugli sviluppi di un calcio di punizione ben battuto da Pizarro: il cileno disegna una traiettoria tagliente sulla quale si avventa di testa Burdisso, la conclusione non appare irresistibile ma Julio Cesar (errore veramente grossolano) non riesce a trattenere e De Rossi ribadisce in rete da pochi centimetri. 1 a 0.
Il contraccolpo psicologico c'è, ed i padroni di casa provano ad approfittarne prima con Riise, poi con Vucinic, ma non riescono a trovare il raddoppio.
Per i primi 30-35 minuti sembra che i Nerazzurri non abbiano interesse a giocare, e consentono all'avversario anche le giocate più semplici.
A scuotere l'Inter ci pensa Samuel, che sugli sviluppi di un bel calcio d'angolo battuto da Sneijder (uno dei migliori) colpisce di testa, ma la palla va a stamparsi sulla traversa.
Nell'azione susseguente c'è da segnalare una netta trattenuta di Burdisso su Milito, che impedisce al cannoniere argentino di saltare e che sarebbe dovuta essere sanzionata con la massima punizione.
Qualche minuto più tardi Cassetti stende Sneijder all'interno dell'area di rigore romanista, ma l'arbitro non fischia.
La prima frazione di gioco si conclude con la Roma in vantaggio per una rete a zero.
Nel secondo tempo i Nerazzurri entrano in campo più motivati, e cercano di schiacciare la Roma alzando il pressing ed accorciando i reparti.
Al minuto ventuno l'Inter riesce ad agguantare il pari, con il solito Milito bravissimo a trasformare in rete il preciso assist dell'olandesino Sneijder (l'azione si era sviluppata però in conseguenza di un fuorigioco non rilevato dalla terna arbitrale).
Pochi minuti dopo la Roma si riporta in vantaggio: Lucio ribatte di testa sui piedi di Taddei, il centrocampista sbaglia la conclusione e pesca fortunosamente Toni, il centravanti stoppa il pallone e trafigge il portiere Nerazzurro per la seconda volta. 2 a 1.
Mr. Mou a questo punto rischia tutto, e manda in campo Pandev e Quaresma, proponendo una formazione molto sbilanciata ma necessaria per cercare di riagguantare il pareggio.
Le punte ne giovano, e prima Eto'o, poi Milito (palo, il secondo della gara) vanno vicini alla segnatura.
Al novantacinquesimo, sullo scadere dei cinque minuti di recupero concessi da Morganti (in conseguenza anche delle numerose ammonizioni, quasi tutte rivolte ai calciatori Nerazzurri) Milito colpisce un palo clamoroso con una bellissima conclusione di mancino.
Finisce 2 a 1 per la Roma, ma i Nerazzurri non meritavano certo la sconfitta (ricordiamo i due rigori non concessi dall'arbitro e i tre pali colpiti).
Abbiamo perso una battaglia, le prossime sette ci diranno chi vincerà la guerra (Scudetto).
.:: I Voti ::.
Julio Cesar 4
Maicon 6
Samuel 6
Lucio 5
Zanetti 6
Stankovic 4,5
Cambiasso 6,5
Thiago Motta 6
Sneijder 7
Milito 7
Eto'o 6
Chivu 6
Quaresma 5
Pandev 6,5
All. Mourinho 6
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