sabato 18 febbraio 2012

INTER vs Bologna: 0-3

Adesso basta!
L'INTER agli INTERISTI! 
Nell'ultimo anno si sono succeduti sulla panchina Nerazzurra prima un milanista (Leonardo), poi uno juventino (Gasperini) ed infine un romanista (Ranieri). Risultato? Inter allo sbando, squadra da rifondare, probabile esclusione dalla Champions League (il terzo posto a questo punto appare soltanto un miraggio) dopo undici partecipazioni consecutive.
Direi niente male per una squadra che soltanto due stagioni fa era stata capace di realizzare un Triplete mai riuscito a nessuno in Italia.
Non sapremo mai cosa sia scattato nella testa del Presidente Moratti in quel 22 Maggio 2010, quando il sogno di una vita fu finalmente toccato con mano. Da lì in poi, una continua serie di errori ed indecisioni che hanno portato l'Inter all'attuale, disastrosa, situazione.
Criticare un Presidente che si è sempre distinto per l'amore, per la passione manifestata in questi anni verso la causa Nerazzurra, che ha investito centinaia di milioni di Euro per costruire una squadra competitiva, che ha saputo prendersi gustose rivincite dopo i soprusi subiti nell'era pre-Calciopoli, credetemi, è davvero difficile. Anche dopo una stagione come questa. Anche dopo due sconfitte interne con Novara e Bologna. Anche dopo aver ceduto Balotelli, Eto'o e Thiago Motta ed aver preso come sostituti Castaignos, Palombo e Zarate.
Una cosa, comunque, è certa: Massimo Moratti si è circondato di figure non all'altezza della situazione, non preparate per stare ai vertici di una società gloriosa e prestigiosa come quella  Nerazzurra, con una tifoseria esigente, e da sempre soggetta alle durissime critiche di una stampa che dopo 6  anni di ininterrotti trionfi Nerazzurri sta assaporando nuovamente il piacere di sputarci addosso deplorazioni e biasimi.
La sconfitta di ieri contro il Bologna ha chiaramente mostrato, una volta per tutte, i limiti di una squadra apparsa veramente allo sbando: due gol subiti in un minuto per disattenzioni individuali. Il terzo arrivato dopo lo slalom tra quattro difensori Nerazzurri di un attaccante che non fa certo del dribbling e della tecnica la sua arma migliore.
In mezzo un'Inter confusionaria, sperduta, inconcludente. Ostaggia di un ricordo ormai passato, di una squadra ormai passata, di giocatori ormai passati (la prova offerta ieri da Zanetti e Cambiasso, da Lucio e Maicon, è stata veramente ai limiti della sopportazione).
Purtroppo la rifondazione è veramente necessaria, ed i nostri precedenti appelli non erano stati casuali.
Adesso deve venir fuori il vero piglio del Presidente, che dovrà per una volta riuscire ad esser duro e deciso e fare pulizia intorno a sè: via chi non merita di stare in società, via chi non merita di indossare la maglia Nerazzurra. E sfortunatamente, ce ne sono tanti: da Branca a Ausilio, da Paolillo a Ranieri, per arrivare sino ai viziati e superbi Sneijder e Maicon, agli improponibili Zanetti e Cambiasso, agli esauriti Julio Cesar, Lucio, Chivu, Stankovic, agli inadeguati Zarate, Castaignos, Forlan.
Se Massimo Moratti non sarà in grado di operare in tal modo, se la sua generosità e signorilità dovesse ancora una volta prevalere sul semplice ma necessario senso di concretezza, allora dovremmo (e dovrebbe egli stesso) chiedersi se non sia giunto il momento di farsi da parte, di passare il testimone a qualcuno che non avrebbe alcun tipo di problema a ripartire da zero.
Sono parole dure, ne sono consapevole, ma anche per Noi Tifosi non è un momento semplice: in poco tempo siamo passati dall'estasi del trionfo alla depressione per la sconfitta. Senza vedere la benchè minima volontà di invertire la dolorosa ed impietosa caduta verso l'attuale oblio.
Eravamo stati abituati ad allenatori di polso come Mancini e soprattutto Mourinho, capaci di tenere unito  lo spogliatoio, di difendere la squadra dagli attacchi (spesso gratuiti) della stampa, con un modulo ed uno stile di gioco ben precisi (e vincenti).
Come detto in apertura, siamo passati poi dalle mani di un brasiliano bravo soltanto nella preparazione della fase offensiva (con il quale abbiamo perso uno Scudetto), e da due allenatori italiani che ancora non sono riusciti a trovare una giusta dimensione (e che non hanno mai vinto niente di niente). Tralasciamo la parentesi Benitez di cui non vale neanche la pena parlare.
Dall'esterno sembra che si voglia far passare il gioco del calcio per una cosa astrusa, complicata, quando invece così non è!
Molto spesso, e mi rivolgo a Lei Presidente, le scelte d'istinto, quelle meno ponderate (come era capace di fare un tempo), si sono rivelate le più azzeccate. 
E allora le lancio un'idea: perchè non riportare gli INTERISTI in Società? Perchè non affidare la guida tecnica a due "pazzi tifosi" come Walter Zenga e Marco Materazzi?
Dopotutto il primo ha già dimostrato grande professionalità ed umiltà avendo già allenato (con ottimi risultati) in Romania, Serbia, Turchia e anche in Italia, il secondo potrebbe essere invece molto utile per ricreare uno spogliatoio unito e affamato, e potrebbe portare quella carica, quel temperamento, quella personalità che adesso mancano in modo sin troppo evidente (anche Leonardo era passato dalla scrivania alla panchina senza alcun tipo di esperienza, anche Matrix come il milanista è stato un Campione del Mondo e non avrebbe neanche bisogno di conseguire il tesserino di allenatore). 
Intanto mercoledì ci sarà l'insidiosa trasferta di Marsiglia: vediamo se almeno in campo Europeo l'orgoglio potrà portare ad un risultato positivo.

FORZA RAGAZZI!

.:: I Voti ::.

Julio Cesar 4
Maicon 3
Lucio 3
Ranocchia 3
Nagatomo 6
Faraoni 5
Zanetti (C) 3
Cambiasso 3
Forlan 3
Sneijder 3
Pazzini 5

Poli 5
Castaignos 3

All. Ranieri 2



*Il presente articolo può essere consultato anche sul portale "Canale Inter" cliccando qui.

3 commenti:

Ezio ha detto...

Ci vòle l'UOMO RAGNO!

Anonimo ha detto...

Gianni concordo con tutto quanto hai detto, solo su una cosa devo dissentire. ZANETTI E' IL PIU' GRANDE GIOCATORE CHE L'INTER ABBIA MAI AVUTO E CHE MAI AVRA'. Non concordo quando dici che è improponibile, anzi mi sembra sempre il migliore in campo, ce ne fossero come lui!...Da Zanetti, Cambiasso e Samuel dobbiamo ripartire con Matrix o l'Uomo Ragno in panchina. Gli altri ormai sono o finiti o demotivati o semplicemente non da Inter. E se Moratti si facesse da parte sarebbe meglio. E' solo merito di Mourinho se in questi anni ci siamo tolti tante soddisfazioni ma purtroppo. Moratti non è una persona intelligente per poter essere Presidente di una grande squadra come l'Inter.
Bando

Gianni ha detto...

Bando hai ragione, Zanetti e Cambiasso non si discutono, però una rifondazione non può partire da un 32enne e da un 39enne, il loro ruolo all'interno della squadra dovrà necessariamente cambiare. Magari potrebbero svolgere la funzione che aveva Materazzi sotto la gestione Mourinho, quella di uomo spogliatoio, di leader, di trascinatore in occasione degli appuntamenti più importanti. Perchè, non puoi negarlo, le ultime uscite dei due non sono certo state entusiasmanti..