lunedì 4 ottobre 2010

INTER vs Juventus 0-0

Non ci siamo.
Perdere cinque punti in due partite contro questa juventus e questa roma è stato un grave passo falso che probabilmente rimpiangeremo nel prosieguo del campionato.
Ieri abbiamo affrontato una delle peggiori juventus degli ultimi 15 anni e non siamo riusciti ad andare oltre ad un scialbo pareggio (rischiando tra l'altro anche di subire il gol beffa in un paio d'occasioni).
Solitamente il Derby d'Italia è intriso di agonismo, tensione, polemica: niente di tutto questo si è manifestato ieri sera al Meazza.
Non fraintendiamoci, non voglio certamente apparire nostalgico dei tempi in cui la gara contro i bianconeri dava adito a scene di semi-guerriglia (che dopo quel famoso rigore negato a Ronaldo nel Campionato 97/98 erano divenute sempre più frequenti), ma non posso sopportare neanche l'atmosfera soporifera che la gara giocata ieri ha suscitato nella stragrande maggioranza degli spettatori.
Se il calcio è spettacolo, allora un po' di brio in più dovrebbe esser d'obbligo!
Per la prima volta in dieci anni invece mi sono addirittura trovato a concordare con le parole di Paolo Liguori che ieri, dalla trasmissione Controcampo, ha per certi versi rimpianto il caro vecchio Mr. Mourinho (naturalmente a modo suo, con un pizzico di critica e vena polemica) ed il clima che sapeva creare alla vigilia di gare così importanti e ricche di storia.
Inter-juventus non può e non deve esser considerata una partita "normale", una gara come tutte le altre: lo dicono la storia ed i risvolti attorno ad essa.
Le premesse erano state 'buone', col battibecco a distanza tra le due proprietà (ancora in merito a Scudetti vinti in modo non troppo limpido), ma la signorilità dei due allenatori e lo scarso agonismo hanno poi prevalso.
E' vero, non ci sono stati incidenti, e nemmeno polemiche, ma lo spettacolo ne ha risentito pesantemente, e con esso anche la classifica dei Nerazzurri (ora appaiati a napoli e milan, con la lazio capolista).
Mr. Benitez aveva mandato in campo un undici formato da: Julio Cesar, Maicon, Cordoba (C), Lucio, Chivu, Stankovic, Cambiasso, Biabiany, Sneijder, Coutinho ed Eto'o.
Spazio quindi ai due 'gioiellini' in attacco, con Diego Milito ancora relegato in panchina.
Inizio spumeggiante dei Nerazzurri, con Eto'o che da solo riesce ad impensierire l'intera retroguardia bianconera (che però riesce a fermarlo con le cattive maniere).
Nei primissimi minuti l'arbitro cade nell'errore di non punire con l'ammonizione una brutta entrata di Bonucci sul camerunense (il difensore azzurro sarà graziato per ben tre volte durante il match), errore che peserà notevolmente sull'andamento di tutta la gara.
Il trio d'attacco Interista sembra girare per il verso giusto, ben supportato dai centrocampisti Stankovic (buona prestazione la sua) e Cambiasso, meno dallo spento Wesley Sneijder (anche ieri uno dei peggiori in campo), ma a metà tempo il francesino Biabiany è costretto ad uscire: al suo posto entra El Principe Milito.
Sono impressionanti le azioni palla al piede di Samuel Eto'o, veramente una forza della natura: immarcabile!
Nonostante il gioco sia sempre in mano ai Nerazzurri, il risultato non si sblocca e la prima frazione termina in pareggio.
Ad inizio secondo tempo un'altra sgradita sorpresa: fuori Capitan Cordoba per infortunio e spazio al giovane Santon (buona partita), che va a posizionarsi sulla corsia di sinistra, facendo scalare Chivu al centro.
L'Inter prova a schiacciare l'avversario, ma il gol non arriva. Clamorosi gli errori di Maicon e Milito da posizione molto favorevole.
Il risultato si mantiene così invariato sino al novantesimo, ma la partita in campo termina molto prima ed dieci minuti finali servono soltanto per le statistiche.
Abbiamo assistito ad una partita nella quale le due squadre hanno puntato soprattutto a non scoprirsi, a non farsi male, e la stanchezza dei minuti finali ne ha poi amplificato l'evidenza.
Purtroppo la testa della classifica non è più nostra, siamo stati raggiunti dal milan e la squadra appare non ancora pienamente convinta dei dettami del nuovo allenatore (che non ha ancora lo spogliatoio in mano, e la scena di Maicon che chiama il cambio per il compagno Biabiany è emblematica in tal senso).
Ci vorranno tempo e pazienza (e qualche rientro) e poi, a mio parere, i risultati cominceranno nuovamente a sorridere.

.:: I Voti ::.

Julio Cesar 6,5
Maicon 6
Cordoba 6,5
Lucio 6,5
Chivu 5
Cambiasso 6
Stankovic 7
Coutinho 6,5
Biabiany 6
Sneijder 4
Eto'o 8

Santon 6,5
Milito 5

All. Benitez 5,5

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