Il dato allarmante non è tanto il sesto pareggio in 14 gare disputate,
quanto l'atteggiamento passivo di una squadra che, sul più bello, sembra
essersi inspiegabilmente imbolsita, sembra aver perso grinta e voglia
di combattere per ottenere la vittoria. Il calo delle dirette
concorrenti per l'Europa (juventus a parte), poteva e doveva infondere
nuovi stimoli: è stato invece il contrario, nelle ultime due gare sono
arrivati soltanto 2 miseri punticini, e lo strappo tanto auspicato è
ormai andato. Contro i blucerchiati si è vista una squadra sin troppo
remissiva, adagiata su se stessa, erroneamente paga dell'esiguo
vantaggio arrivato nel primo tempo e mai colpevolmente messo al sicuro.
E
così, allo scadere, lo sconosciuto di turno (Renan) ci ha castigati, di
nuovo.
Abbiamo avuto modo di rimarcarlo molto spesso, vogliamo farlo ancora: il
modulo 3-5-1-1 talvolta risulta troppo prevedibile e fine a se stesso,
soprattutto quando gli esterni non sono in giornata, soprattutto quando
l'Inter gioca in casa e trova avversari chiusi nella propria trequarti,
pronti a ripartire.
La Sampdoria non ha fatto niente di trascendentale,
ha semplicemente messo in pratica quanto richiesto dal proprio
allenatore, dettami semplici (e scontati) per una compagine di medio
livello che arriva a S. Siro per affrontare l'Inter: compattezza e
velocità in ribaltamento. Le strette maglie difensive degli avversari
hanno finito così per imbrigliare una manovra già di per se troppo
macchinosa, inibendo la forza d'urto offensiva di un attacco che,
nonostante le statistiche esaltanti, proprio esaltante non si dimostra
(almeno da qualche tempo).
La poca incisività dell'unica punta è
evidente, e nonostante la scarsità del materiale a disposizione per
proporre valide alternative, magari un attaccante di ruolo in più a
sostegno del povero Palacio (perchè Belfodil è stato inserito solo negli
ultimi cinque minuti?) non sarebbe stata una cattiva idea.
La lettura
della gara da parte dell'allenatore stavolta non è stata a mio parere un
granchè: che senso ha togliere Taider per Kovacic, per poi inserire
Mudingayi per Guarin? È evidente come Cambiasso non possa sobbarcarsi da
solo il peso del centrocampo in fase passiva, quindi togliere un
incontrista non è stata propriamente una grande mossa.
Tantopiù se di
fronte hai un avversario che per tutta la gara è apparso propositivo e
dentro al gioco. Errori così si pagano a caro prezzo. Sono sempre stato,
e sarò sempre, un grande sostenitore di Mr. Mazzarri, ma un allenatore
che si proclama meticoloso ed incline all'analisi dei dettagli non può
non aver notato il disequilibrio e l'immobilismo della squadra
perpetuato per tutti i novanta minuti.
Purtroppo, lo sappiamo bene, le
alternative scarseggiano. Gennaio però è ormai alle porte e la
personalità di Mazzarri dovrà imporre alla società scelte concrete,
scelte da Inter, giocatori di prima fascia. A Noi non importa come, non
interessa se sia difficile o meno. I Tifosi vogliono tornare a vincere,
vogliono tornare a vedere grandi calciatori in campo, non soltanto
vecchie glorie in passerella.
FORZA RAGAZZI!
Handanovic 4,5
Campagnaro 5,5
Rolando 6
Juan Jesus 6,5
Jonathan 5,5
Taider 6
Cambiasso 6
Alvarez 6
Zanetti (C) 5,5
Guarin 6
Palacio 6
Kovacic 4,5
Mudingayi 4,5
Belfodil s.v.
All. Mazzarri 5
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