Un Derby finito...bene! L'Inter chiude in bellezza un'annata tormentata e
funestata dalle numerose difficoltà che hanno contraddistinto il cammino
dei Nerazzurri in questa delicata fase di ricostruzione.
L'affermazione
nella stracittadina dovrà rappresentare il primo tassello di una
rinascita Interista a tutto tondo, a partire dalla classifica, che tutto
sommato non appare poi così nefasta nonostante le ultime infelici
uscite.
È stato un Inter-milan dal tasso tecnico non eccelso, con i tifosi in
silenziosa protesta, con il nuovo Presidente Thohir in Tribuna: un Derby
anomalo, che nella sua non convenzionalità ha però avuto egualmente il
dolce sapore di un qualcosa di grande.
Lo spettacolo ha lasciato spazio
ad intensità e scontri fisici veementi, la tecnica è stata soppiantata
dal tatticismo esasperato cui il nuovo tecnico Interista si è affidato
per riempire di gioia i Tifosi Nerazzurri, perchè tre punti nel Derby,
lo sappiamo, valgono doppio. E stavolta i tre punti sono stati proprio
frutto delle scelte dell'allenatore, che ha saputo guidare la squadra
nella sofferenza del primo tempo, per poi riplasmarla nella seconda
frazione con innesti puntuali e decisivi (grande l'impatto di Kovacic
nel secondo tempo). Tra i migliori, oltre al solito Rodrigo Palacio,
autore di un gol spettacolare e di una prestazione da vero top-player,
anche il rinato Guarin e l'inesauribile Nagatomo, costante spina nel
fianco per la retroguardia avversaria.
È proprio da un traversone del
colombiano che arriverà il gol partita del "Trenza", una rete meritata,
aspettata e voluta. L'oggetto del desiderio del nostro caro ex Mr.
Mourinho ha mostrato probabilmente il meglio di sè, con una gara tutto
cuore e polmoni, a tutto campo, disciplinata tatticamente e dagli spunti
decisivi: perderlo proprio adesso che sembra aver iniziato finalmente a
metabolizzare i dettami di Mazzarri sarebbe un vero peccato. Non
commettiamo l'errore di cederlo, per favore.
Buona la prova di Jonathan a destra, meno buona quella dei tre centrali,
apparsi in seria difficoltà sul giro palla rossonero soprattutto nei
primi quarantacinque minuti. Taider e Capitan Zanetti troppo spesso in
ritardo, con Cambiasso a ritmo lento sono troppo anche per un modulo ad
una sola punta: servono freschezza e lucidità, caratteristiche che
l'ingresso di Kovacic, come dicevamo sopra, ha portato con netta
evidenza.
E nonostante le solite sbavature di un portiere confermatosi ancora non
all'altezza del Nerazzurro, anche la difesa non si è comportata male:
con Rolando in cabina di regia il reparto arretrato sembra aver
ritrovato tranquillità anche negli altri due interpreti Campagnaro e
Juan Jesus, quest'ultimo apparso in palla e concentrato come non si
vedeva da tempo.
Ha pesato evidentemente l'assenza di Alvarez in mediana, assenza però
ben rimpiazzata dalla volontà di Guarin e dalla classe (nella seconda
frazione) del giovane Kovacic.
Si è rivisto anche Icardi, che ha subito fatto vedere quanto possa
essere preziosa la sua presenza in area avversaria: una punta in più,
magari anche a partita in corso, spacca equilibri e garantisce maggior
peso offensivo.
L'entusiasmo in Casa Inter è tornato, dopotutto basta poco, e anche i
tre punti contro questo piccolo milan possono rappresentare una svolta.
Adesso si attendono colpi in entrata e non cessioni illustri: i
Nerazzurri possono ancora lottare per un posto Champions, a patto che la
dirigenza si mostri più attiva e concreta.
Intanto godiamoci la vittoria di ieri.
FORZA RAGAZZI!
Handanovic 4
Campagnaro 6
Rolando 6,5
Juan Jesus 6
Jonathan 6
Taider 5
Zanetti (C) 5,5
Cambiasso 5,5
Nagatomo 7
Guarin 7,5
Palacio 8,5
Kovacic 7
Kuzmanovic 6
Icardi 6
All. Mazzarri 7
Nessun commento:
Posta un commento