Un tre a zero bugiardo quello ottenuto dai padroni di casa contro la 'giovane Inter' scelta da Mr. Stramaccioni per lo scontro diretto valevole per il primato nel Gruppo H di Europa League: Inter e Rubin Kazan erano infatti appaiate in testa a quota dieci punti (qualificazione già raggiunta), e con la vittoria ottenuta ieri gli uomini di Berdyev hanno conquistato aritmeticamente il primo posto.
Un'affermazione importante, il cui netto risultato non rispecchia però appieno quanto visto durante i novanta minuti i gioco.
Mr. Strama, come detto, aveva dato spazio alle seconde linee, lanciando nella mischia addirittura due esordienti come Romanò (classe '93) e Benassi (classe '94), quest'ultimo autore tra l'altro di una buona partita, con personalità e discrete giocate.
In campo, oltre ai due Primavera, anche gli altri giovani (già in pianta stabile in prima squadra) nati negli anni novanta: Belec, Juan Jesus, Coutinho e Livaja, affiancati dai più esperti Silvestre, Ranocchia (Capitano per l'occasione), Jonathan, Gargano, e Pereira per un ritorno al classico 3-5-2.
L'andamento del match è stato certamente condizionato dal gol a freddo subito dai Nerazzurri dopo appena 2' di gioco (Juan Jesus un po' disattento stavolta, ma avrà poi modo di guadagnarsi la piena sufficienza), un episodio sfortunato che ha chiaramente avuto un enorme peso sul già precario equilibrio emozionale degli undici in campo (alcuni, come detto, all'esordio assoluto).
L'Inter ha comunque cercato di condurre il gioco con pazienza (talvolta riuscendovi), aspettando l'occasione propizia ed affidandosi alle giocate dei solisti (nel secondo tempo Coutinho è stato protagonista di alcuni spunti davvero interessanti), non riuscendo però a trovare il (meritato) pareggio che avrebbe probabilmente portato ad uno sviluppo totalmente diverso della gara.
Con gli ingressi di Capitan Zanetti e Palacio nel secondo tempo la squadra è apparsa indubbiamente più sicura e quadrata, andando vicinissima al gol con lo stesso Palacio, che però stavolta ha dovuto accontentarsi soltanto del palo.
Le due segnature avversarie arrivate nei minuti finali (peraltro l'attaccante Rondon ha segnato entrambe le volte grazie agli evidenti errori di posizionamento del giovanissimo difensore Interista Donkor, da poco entrato), servono soltanto ai meri fini statistici, e non possono in alcun modo ridimensionare quanto di buono fatto dai Nerazzurri nell'arco della partita.
Certo, vedere del positivo in una sconfitta per 3 reti a 0 è un'impresa non da poco, soprattutto per l'esigente Tifoso Nerazzurro: quanto emerso dalla trasferta di Russia non può però essere semplicemente cancellato dall'ininfluente passo falso.
Era l'occasione giusta per concedere minuti ed occasioni importanti anche a chi solitamente è destinato ad accomodarsi in panchina: dar modo ai giovani di crescere, questa è la strada che Società ed allenatore hanno deciso (giustamente) di intraprendere e portare avanti insieme.
Da oggi concentrati sulla delicata trasferta di Parma in programma Lunedì prossimo: il Campionato non aspetta, quello no, e contro gli emiliani serviranno assolutamente i 3 punti.
FORZA RAGAZZI!
.:: I Voti ::.
Belec 6
Silvestre 6
Ranocchia (C) 6,5
Juan Jesus 6
Jonathan 4,5
Gargano 5
Romanò 5,5
Benassi 6,5
Pereira 5,5
Coutinho 6
Livaja 5
Zanetti 6
Palacio 6,5
Donkor 5
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