Noi di "Interista nel Cuore" lo avevamo, a malincuore, sospettato e denunciato da subito. Adesso è diventato chiaro per tutti, purtroppo.
Dietro la scelta di Mario Balotelli di affidare la propria procura all'agente Mino Raiola si nasconde, nemmeno troppo celata, la volontà del calciatore di fare le valige e salutare Appiano Gentile.
Evidentemente non era soltanto l'intransigenza di Josè Mourinho a non piacere all'attaccante italiano, il quale in questo ultimo mese, in accordo col suo procuratore, sta cercando in tutti i modi di far spazientire la società.
Prima le dichiarazioni dubbie sulla sua permanenza, poi il compiacimento per gli elogi di Alex Ferguson (manager del Man Utd), e per finire la conferma, sempre da parte di Raiola, di una concreta offerta della squadra di Manchester che vorrebbe accaparrarsi Supermario a tutti i costi, offerta non confermata però ufficialmente dalla società Nerazzurra.
Queste continue manfrine, queste punzecchiature estive, potrebbero alla fine far indispettire il pacatissimo Massimo Moratti, ed indurlo a cedere l'attaccante.
Il tutto per colpa di una tattica comune studiata nei dettagli da procuratore e giocatore (sin dal lancio della maglia dopo inter-barça) che non può certo lasciare indifferente una società prestigiosa come l'Inter.
Ad inizio estate infatti l'addio di Balotelli sembrava lontanissimo e non era neppure preso in considerazione dai dirigenti Nerazzurri (il d.t. Marco Branca lo aveva più volte dichiarato incedibile) che erano concentrati sulle questioni Maicon e Milito.
Col passare dei giorni (e dei disagi creati ad hoc) lo status quo si è ribaltato, e Balotelli adesso è il big in pole per il 'meritato' sacrificio.
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