Una sconfitta che brucia. Eccome se brucia.
Aggrapparsi ad inutili polemiche non servirebbe a niente. E' invece opportuno analizzare gli aspetti negativi che hanno portato all'infelice epilogo, naturalmente tenendo ben impresso nella mente e nelle successive considerazioni il fatto che gli episodi hanno avuto quest'anno negli insuccessi Nerazzurri un notevole peso.
Mr. Strama, evidentemente preoccupato (e disorientato) dall'abilità dei laziali sulle ripartenze, aveva optato per un incomprensibile cambio di modulo, passando dalla fruttuosa difesa a tre alla disgraziata linea a quattro: una mossa che ha portato alla sterilità della manovra, non garantendo peraltro maggiore copertura.
Così per tutto il primo tempo abbiamo assistito ad un'Inter attendista ed incapace di ripartire (difficile farlo con Zanetti vertice basso nell'improbabile mediana completata da Gargano a destra e Cambiasso a sinistra), con le fasce bloccate dagli esterni laziali ed un attacco che ha saputo affidarsi soltanto alle giocate del pur generoso, ma isolato, Fredy Guarin.
La scelta di Stramaccioni, dicevamo, è apparsa inadatta ed inopportuna, tantopiù di fronte ad un avversario che aveva palesato in più di un'occasione grossi limiti nello sviluppo del gioco.La sfrontatezza ammirata (e da alcuni criticata) in numerose circostanze ha lasciato spazio stavolta al morboso studio dell'avversario, rivelatosi alla fine inesatto.
1) la retroguardia ormai non riesce più a recepire gli automatismi per supportare lo schieramento a quattro;
2) il reparto difensivo non può (e non deve) fare a meno di Juan Jesus, che garantisce compattezza, fisicità, posizione e recuperi a palla scoperta;
L'amarezza è tanta, inutile negarlo.
Le sconfitte (già 5 dopo appena 17 giornate) sono arrivate (la maggior parte di esse) non per particolari meriti avversari, bensì per evidenti responsabilità della Squadra, apparsa ancora troppo immatura e poco convinta.
La stagione è ancora lunga, ma adesso è nuovamente in ripida salita.
Domani assisteremo all'esordio in Coppa Italia contro il Verona di Mandorlini, una competizione da non trascurare. Dopotutto i più grandi recenti successi sono nati da lì.
FORZA RAGAZZI!
.:: I Voti ::.
Handanovic 5,5
Nagatomo 6,5
Ranocchia 6
Samuel 5,5
Pereira 6
Zanetti 4,5
Gargano 6
Cambiasso 5,5
Guarin 6,5
Cassano 5,5
Milito 5
Coutinho 5
Palacio 5
All. Stramaccioni 5
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