Tre punti cercati ed ottenuti con tutte le forze rimaste, nonostante uno scandaloso arbitraggio contro ed un avversario in corsa per il titolo.
Ieri a San Siro abbiamo ammirato novanta minuti di grande Inter, probabilmente l'ultima di un ciclo che sta inevitabilmente volgendo al termine.
Nella stupenda cornice del Derby milanese il pre-partita ha riservato l'emozionante celebrazione di un addio ormai annunciato: Ivan Ramiro Cordoba, dopo 13 anni in Nerazzurro, lascerà a fine stagione.
Per il colombiano è pronto un ruolo dirigenziale che siamo convinti saprà ricoprire con dedizione, entusiasmo e grande professionalità, come del resto ha sempre fatto in campo, scrivendo la storia recente di una squadra con la quale è arrivato, e non è un eufemismo, in cima al Mondo.
Un ringraziamento speciale da tutta la Redazione di Interista nel Cuore: Grazie di tutto RAMIRO!
Mr. Stramaccioni alla sua prima stracittadina non stecca: schiera un undici da battaglia (modulo 4-3-2-1) con Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo, Zanetti (C), Cambiasso, Guarin, R.Alvarez, Sneijder, Milito. Undici che sin dai primi minuti costringe l'avversario alle corde, surclassandolo sotto l'aspetto tattico, nel ritmo e nel gioco.
Un centrocampo sempre pronto ad accorciare, difesa alta ed attacco in costante movimento che hanno tolto respiro alla manovra rossonera, capace di affidarsi solo e soltanto a lanci lunghi in attesa della giocata di Ibrahimovic.
L'Inter invece appare pimpante e pronta ad affondare il colpo: ci provano Guarin e Nagatomo dalla distanza, ma non sono fortunati.
Il gol del vantaggio arriva sugli sviluppi di una punizione calciata da Sneijder (tra i migliori) e finalizzata da Diego Milito, ben assistito dalla sponda del connazionale Samuel: uno a zero strameritato per i Nerazzurri che insistono ancora con Guarin e Lucio, per poi vedersi annullare un gol regolarissimo segnato da Cambiasso (evidente anche ad occhio nudo).
La grande prova del colombiano Guarin ha garantito filtro e fluidità di manovra in un centrocampo dove anche i veterani Zanetti e Cambiasso sono stati protagonisti in positivo, spezzando il già compassato ritmo avversario con pressing continuo e chiusure decisive.
Quando ormai il sipario stava calando sulla fine del primo tempo, sale in cattedra l'arbitro Rizzoli inventandosi un rigore inesistente su Boateng, che Ibrahimovic, sino a quel momento inerme, non sbaglia.
Si va così al riposo sull'1 a 1.
Inizia la ripresa ed il milan passa subito in vantaggio grazie ad una sontuosa giocata di Ibrahimovic, vero e proprio leader di una squadra sin troppo dipendente dalle giocate dello svedese.
Invece di accusare il colpo l'Inter continua a spingere, e dopo un'incredibile conclusione da fuori di Sneijder respinta dall'estremo difensore rossonero ed un solare rigore negato per entrata scomposta della coppia Muntari-Nesta su Samuel in area, arriva il meritato pareggio, ancora con El Principe Milito, che va a trasformare un penalty guadagnato in precedenza (stavolta l'atterramento dell'argentino per mano di Abate è troppo evidente e l'arbitro è costretto a fischiare).
Sul 2 a 2 la partita diventa più gradevole, le squadre si allungano cercando la segnatura, con i Nerazzurri sempre pronti a colpire in contropiede.
Escono Guarin ed Alvarez per Obi e Pazzini, per un'Inter più pimpante e pericolosa in avanti: al minuto settantanove arriva infatti il tris Nerazzurro, ancora con Milito (tripletta personale), ancora su rigore (anche stavolta il fallo di mano di Nesta è apparso nettissimo ed indiscutibile).
E' il gol che chiude la partita, è il gol che consegna il Derby ai Nerazzurri, lo scudetto alla juventus ed una doppia sconfitta al milan (per loro una serata tutta da dimenticare).
Nei minuti finali di partita arriva anche la straordinaria ciliegina sulla torta: Maicon sale palla al piede sulla destra e lascia partire dai 25 mt una conclusione imprendibile che va ad infilarsi sotto la traversa, per un 4 a 2 strepitoso che sancisce la netta superiorità Interista sulla pochezza rossonera.
Una prestazione da squadra vera, un entusiasmo ed una condizione ritrovati probabilmente troppo tardi anche per un terzo posto che ad una giornata dal termine appare purtroppo molto difficile da raggiungere.
Nella giornata di oggi sono comunque arrivate le rassicuranti parole del Presidente Moratti, finalmente deciso a confermare il giovane Stramaccioni in panchina anche per la prossima stagione.
Domenica a Roma contro la lazio di Reja un solo risultato possibile: la vittoria. Sperando in un passo falso di Udinese e Napoli, per un terzo posto che restituirebbe senso ad un'annata travagliata ed infelice.
Noi ci crediamo, tutti insieme, come sempre: FORZA RAGAZZI!
.:: I Voti ::.
Julio Cesar 6,5
Maicon 8
Lucio 6,5
Samuel 7
Nagatomo 6,5
Zanetti (C) 7
Guarin 7
Cambiasso 6,5
R. Alvarez 6,5
Sneijder 7,5
Milito 9
Obi 7
Pazzini 6,5
Cordoba 6,5
All. Stramaccioni 8,5
*Il presente articolo può essere consultato anche sul portale "Canale Inter" cliccando qui.
1 commento:
MILANO SIAMO NOI
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