Ieri, ore 19:00, si chiude il mercato di Gennaio: nella sessione invernale arrivano all'Inter 3 giocatori, altri 6 vengono ceduti (quattro dei quali in prestito, Coutinho all'Espanyol, Viviano al Palermo, Jonathan al Parma e Caldirola al Brescia).
Non ci uniformeremo alla inutile e pretenziosa tendenza dello stilare le solite pagelle che oggi appaiono in bella mostra sulle pagine delle più autorevoli testate giornalistiche: se le manovre di mercato sono state positive o meno, lo dirà soltanto il campo, nessuno può essere in grado di prevedere il rendimento di un giocatore in una nuova dimensione o quanto una squadra potrà essersi rinforzata con i nuovi innesti.
A noi interessa analizzare il tutto dal punto di visto prettamente tattico: partiamo dalle cessioni.
OUT
-Thiago Motta --> il centrocampista italo-brasiliano lascerà un vuoto importante in mediana. La sua personalità, la sua classe, l'esperienza, le geometrie di gioco erano divenute imprescindibili per questa Inter e non saranno facilmente rimpiazzabili.
Con la sua partenza la squadra perde un altro pezzo importante del perfetto puzzle che Mr. Mourinho aveva costruito per raggiungere il Triplete.
Non resta che fare un grosso in bocca al lupo a Thiago, fortemente voluto dall'ex allenatore Leonardo che sinceramente potrebbe anche finirla con le manovre di disturbo che dall'estate stanno minando la stabilità dello spogliatoio Interista. Probabilmente i cori rossoneri rivolti all'ex tecnico in occasione del suo passaggio all'Inter dello scorso anno rappresentano una delle poche cose sensate esternate dal tifo della seconda squadra di Milano.
-Sulley Muntari --> il centrocampista nelle ultime due stagioni non ha dato praticamente nulla nè dal punto di vista tecnico, ne sotto l'aspetto tattico, nè tantomeno per dinamismo (a dire il vero nessuno ha mai capito a fondo le ragioni del suo approdo in Nerazzurro).
L'Inter quindi non dovrebbe perdere niente, anzi probabilmente ne gioveranno spogliatoio ed allenatore.
Nessun ringraziamento per un giocatore di cui ricordiamo soltanto pessime prestazioni (come quella di Catania due stagioni fa).
Addio.
-Viviano, Caldirola, Jonathan, Coutinho --> per loro il discorso è il medesimo: sono andati in prestito per giocare e fare esperienza.
Il portiere per tentare di rientrare nel giro della Nazionale, visto che in nerazzurro non avrebbe avuto molte chances di giocare con un nr. 1 come Julio Cesar.
Per Caldirola quella nel Campionato cadetto potrà essere un'altra esperienza importante (dopo quella dello scorso anno in Olanda) di cui far tesoro, per un suo futuro rientro in pianta stabile alla casa madre.
I due brasiliani devono ancora adattarsi al calcio europeo, e le nuove destinazioni saranno fondamentali per agevolarne l'ambientamento. Il terzino potrà trovare a Parma la continuità necessaria per imporsi anche nel nostro Campionato (il suo esordio in gialloblù a Catania è stato più che positivo); per il giovane fantasista l'aria di Barcellona potrebbe servire a far esprimere al calciatore tutto il suo enorme potenziale: in Spagna gli spazi sono più larghi, il tatticismo meno sfrenato, tutti elementi che potrebbero sicuramente giovare alla crescita di 'Cou'.
L'Inter da queste cessioni non perderà comunque molto, visto lo scarso impiego dei giocatori in questa prima parte della stagione.
IN
-Juan Jesus --> E' stato il primo acquisto del mercato invernale Nerazzurro. Il giovane difensore, classe '91, arriva a Milano con tanta voglia di mettersi in mostra in un Campionato importante come quello italiano.
In Brasile ne parlano molto bene e ne apprezzano la duttilità tattica: può giocare infatti sia da centrale difensivo che da terzino, qualità importanti per un giovane calciatore.
Arrivato per ringiovanire un reparto con un'età media piuttosto avanzata, tutti noi speriamo nella bontà dell'acquisto.
-Juan Jesus --> E' stato il primo acquisto del mercato invernale Nerazzurro. Il giovane difensore, classe '91, arriva a Milano con tanta voglia di mettersi in mostra in un Campionato importante come quello italiano.
In Brasile ne parlano molto bene e ne apprezzano la duttilità tattica: può giocare infatti sia da centrale difensivo che da terzino, qualità importanti per un giovane calciatore.
Arrivato per ringiovanire un reparto con un'età media piuttosto avanzata, tutti noi speriamo nella bontà dell'acquisto.
-Fredy Guarin --> nonostante in molti non abbiano perso tempo per sottolineare il fatto che il colombiano non potrà essere utilizzato prima di venti giorni (risentimento al polpaccio) e non potrà essere inserito in lista Champions (avendo già giocato con la maglia del Porto nella massima competizione europea durante l'attuale stagione), il nuovo centrocampista Nerazzurro porterà forza fresca, dinamismo, qualità ed esperienza in un reparto che troppo spesso ha rappresentato il vero punto critico della squadra.
L'ex Porto consentirà a Mr. Ranieri di schierare un centrocampo a tre, consentendo tranquillamente a Sneijder di riprendere la propria posizione dietro alle due punte.
Servivano corsa e potenza, Guarin potrà sicuramente garantire entrambe le cose.
L'unica pecca, come detto, l'impossibilità di schierare il giocatore in Europa. Per il resto, ottimo acquisto, funzionale alla squadra.
-Angelo Palombo --> arrivato in chiusura di mercato, l'ex doriano è alla sua prima esperienza in una grande squadra.
Bandiera blucerchiata per quasi dieci anni, per il centrocampista questa sarà l'occasione della vita (calcistica).
Un giocatore utile, prezioso sia in ripiegamento che nella fase di costruzione del gioco.
Con la cessione di Thiago Motta al PSG l'Inter cercava un sostituto in mediana, soprattutto per le gare di Champions (dove Guarin, come detto, non potrà essere utilizzato): l'esperienza di Palombo sarà fondamentale, così come il suo senso tattico e le sue buone qualità.
Un altro italiano in rosa, benvenuto.
Come detto in apertura, dovremo aspettare l'esito del campo per esprimere giudizi sul mercato.
Nel nostro piccolo siamo comunque convinti che le scelte societarie stavolta siano state azzeccate.
*Il presente articolo può essere consultato anche sul portale "Canale Inter" cliccando qui.
*Il presente articolo può essere consultato anche sul portale "Canale Inter" cliccando qui.
4 commenti:
Rispondo qui a quanto detto nel post di lecce inter. Io spero di sbagliarmi ma di tutti i centrocampisti motta secondo me era il più importante perché dava geometria alla squadra, non è un caso che con lui in campo l'inter giocasse meglio, questo guarin non lo conosco e magari sarà forte, però in champions non gioca.. insomma uno come Thiagone io lo tenevo e lo vendevo semmai a giugno se voleva andare via. Spero che Sneijder inizi a giocare e accendere la luce sennò potrebbe essere un problema
Ma io son d'accordissimo con te, anche secondo me Thiago era importante, però è voluto andare via, quindi inutile cercare di trattenerlo.
Secondo me se Sneijder ricomincia a giocare come sa, i centrocampisti acquistati saranno importanti: in Champions Guarin non gioca, vero, però deve rientrare anche Stankovic che potrebbe sostituirlo degnamente in europa..secondo me, ripeto, il mercato è stato azzeccato.
C'è solo una cosa che mi domando: perchè abbiamo cominciato a fare mercato solamente gli ultimi giorni per poi chiudere in fretta e furia i contratti solo all'ultimo? Anche questa estate è stato così, vedi Poli (che mi piace e non capisco perchè non gioca) e Zarate (peccato, speravo facesse meglio). Sembra quasi che si faccia mercato solo valutando le opportunità al momento, invece di programmare una strategia come fu fatto ai tempi di MOU. Questo atteggiamento non mi fa impazzire... LA PROGRAMMAZIONE è alla base delle vittorie... Speriamo bene, sono in accordo con il post di Gianni: E' il campo che dirà la verità.
Ciao
Edo
Edo, non è che sembra, è proprio così: la società fa il mercato aspettando l'occasione buona per risparmiare qualcosa. Una programmazione implicherebbe la voglia da parte della società di investire copiose risorse, volontà che da un paio d'anni evidentemente non c'è più. Ma questo è un discorso ormai vecchio...
Posta un commento