Nonostante un'intera frazione di gioco letteralmente regalata agli avversari, figlia del molle approccio alla gara che i Nerazzurri avevano messo in mostra, gli uomini di Leonardo riescono a ribaltare lo svantaggio iniziale con un secondo tempo da Grande Inter, nel quale vanno a segno addiruttra per ben cinque volte, togliendo respiro ed idee ai rossoblù, frastornati ed intimoriti dalla potenza e dalla classe dell'Armata Nerazzurra.
Eppure, nonostante il roboante risultato e la prestazione più che positiva (nella ripresa), l'atteggiamento della squadra nei primi 45 minuti di partita deve essere ben analizzato e compreso da allenatore e giocatori, i quali devono necessariamente capire che non sempre dieci minuti da "vera Inter" potranno bastare per ottenere l'intera posta in palio.
E siccome in questo prosieguo di stagione ai Nerazzurri (visto l'attuale ruolo di inseguitrice in Campionato e l'obbligo di vittoria nel ritorno degli ottavi di Champions) non saranno permesse indecisioni, l'analisi assume ancora maggiore importanza.
Tornando alla gara di ieri, Mr. Leo aveva mandato in campo (modulo 4-3-1-2) un undici così formato: Julio Cesar in porta, Maicon, Lucio, Ranocchia e Chivu in difesa, Zanetti (C), Thiago Motta e Stankovic a centrocampo, Sneijder trequartista dietro alla coppia d'attacco Pazzini ed Eto'o.
Dopo un'iniziale equilibrio, le due squadre provano ad affrontarsi a viso aperto, lasciando spazi per il contropiede. Gli attacchi genoani sono però ben controllati dalla coppia centrale Lucio-Ranocchia (autori entrambi di una buona prestazione) che non lascia molti spazi al giovane Paloschi, troppo solo in avanti.
Dall'altra parte i Nerazzurri tentano di creare pericoli con le combinazioni del trio d'attacco, ma la difesa avversaria appare attenta e precisa.
Quando il match sembrava scivolare sullo 0 a 0 sino all'intervallo, un imporvviso contropiede ben orchestrato da Konko e finalizzato da Palacio consente al genoa di passare in vantaggio.
Nerazzurri pietrificati, rossoblù in festa.
Sotto di un gol dopo il primo tempo, al riprendere del gioco Mr. Leo decide di mandare in campo una punta (Pandev) per l'abulico Stankovic (apparso fuori condizione): la mossa si rivela azzeccatissima, ed i Nerazzurri in dodici minuti ribaltano letteralmente la partita: al 50' arriva il pareggio di Pazzini, ben imbeccato dal servizio di Maicon dalla destra; un minuto dopo una respinta del portiere avversario sulla conclusione di Pandev consente ad Eto'o di segnare facilmente da posizione ravvicinata.
Al minuto sessantasette è ancora il camerunense ad andare a segno, stavolta a termine di un'azione strepitosa in solitaria, nella quale fa praticamente fuori da solo tutta la difesa del genoa, gol veramente da applausi.
L'innesto di una punta in più ha giovato molto al gioco Interista, e la voglia di Goran Pandev ha senza dubbio aiutato molto la scelta dell'allenatore brasiliano. L'attaccante macedone è infatti entrato in campo molto volitivo, ed è riuscito spesso a creare buone opportunità in avanti.
Pandev è anche andato a segno, al minuto 71', ben servito da Sneijder a due passi dalla porta.
Per la cinquina i Nerazzurri hanno invece dovuto attendere l'entrata in campo di Nagatomo: il giapponesino si è accomodato sulla corsia di sinistra facendosi notare per i continui e puntuali inserimenti, che lo hanno portato anche a segnare il suo primo gol in maglia Interista con una violenta conclusione mancina che è andata ad infilarsi sotto la traversa.
Nei minuti finali è arrivato anche il secondo gol genoano segnato dal neo-entrato Boselli.
Come dicevamo in apertura, tutto è bene quel che finisce bene, ma in futuro servirà più attenzione.
Le prossime due gare (brescia e lecce) saranno decisive per la riconrsa Scudetto, visto e considerato che chi è davanti (milan) non sta sbagliando un colpo.
A mio modesto parere (ben consapevole che il mio pensiero potrà non esser condiviso da molti) però non tutto è ormai perduto ma anzi, credo che per i rossoneri le sfide più dure debbano ancora iniziare: napoli (i partenopei a S. Siro perdono con il milan praticamente sempre) e juventus (i bianconeri sono una squadra alla sbando, capace soltanto di concentrare forze per una gara, quella vinta contro l'Inter, che per loro ha rappresentato il vero ed unico obiettivo stagionale, che tristezza!) non rappresentavano infatti, come molti addetti ai lavori andavano sostenendo, le prove d'esame più dure per i rossoneri. Queste arriveranno dalle prossime insidiose trasferte di Palermo, Firenze, Roma ed Udine.
Considerando che in mezzo c'è anche un Derby (che i Nerazzurri dovranno assolutamente vincere) ancora tutto da giocare, credo che il Titolo sia una cosa più che fattibile.
FORZA RAGAZZI!
.:: I Voti ::.
Julio Cesar 6
Maicon 7
Lucio 7
Ranocchia 7
Chivu 6,5
Zanetti (C) 6
Thiago Motta 5
Stankovic 5
Sneijder 6,5
Eto'o 8
Pazzini 7,5
Pandev 7
Nagatomo 6,5
All. Leonardo 7
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