Farsi rimontare due reti da un Livorno in piena crisi si, è una vergogna. Lo è altrettanto però non aver saputo dare un gioco alla squadra dopo dieci mesi, in una stagione nella quale l'Inter non ha avuto neanche il peso infrasettimanale delle coppe europee ad influire sulla programmazione degli allenamenti.
Prendere una così netta posizione nei confronti e contro la squadra non è stata buona cosa, tantopiù da parte di un allenatore, Mazzarri, che tradizionalmente ama difendere il gruppo 'mettendoci la faccia'.
Alle telecamere non sfugge niente, e quel "che vergogna" a fine gara, pur riassumendo esaustivamente lo stato d'animo di tutti Noi sostenitori Nerazzurri, poteva (doveva) essere evitato: il tecnico di una squadra non deve permettersi di esprimersi in questi termini, quando egli per primo dovrebbe farsi un bell'esame di coscienza.
Nelle ultime 3 gare sono arrivati soltanto due punti, e se il treno per l'Europa League non è ancora scappato via è soltanto grazie al netto rallentamento delle dirette concorrenti. L'ostinazione nel calcio non paga mai, abbiamo avuto modo sottolinearlo più e più volte nel corso di questi anni.
Anche i tecnici più bravi e vincenti (uno su tutti Mourinho) hanno dovuto talvolta tornare sui propri passi e accantonare le proprie idee. Mazzarri invece no, sembra voler andare dritto per la propria strada, insistendo con un modulo non adatto (non lo è mai stato) alla squadra: un 3-5-2 che indebolisce la difesa, intasa il centrocampo con portatori di palla supportati da un mediano di rottura schierato al posto di un costruttore di gioco, che obbliga a sfruttare le fasce laterali come unico sbocco di manovra, isola un attacco dove il centravanti appare sempre avulso dal gioco e la seconda punta si sfianca peccando poi della necessaria lucità sottoporta.
Probabilmente sono analisi facilmente confutabili, non potrei avere l'arroganza di sostenere il contrario, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti, così come il malumore generale.
D'accordo, il particolare 'momento storico' del club potrebbe avere influito, così come l'epurazione di tutti (o quasi) i veterani eroi di mille battaglie del passato: la quadratura del cerchio però è ancora lontana, e l'anno di transizione sta volgendo al termine.
Se sia il caso di continuare o meno con l'attuale guida tecnica non possiamo saperlo. Certo è che sarà necessario un cambio di rotta. Anche sconfessando il proprio credo.
.:: I Voti ::.
Handanovic 5,5
Rolando 6
Samuel (C) 5
Juan Jesus 6
Jonathan 6,5
Hernanes 5,5
Kuzmanovic 6
Alvarez 5
D'Ambrosio 5
Palacio 6
Icardi 5
Guarin 4
Zanetti 5
Botta s.v.
All. Mazzarri 5
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