Appiano Gentile, ore 12:00.
Inizia la prima conferenza stampa del nuovo allenatore Interista Rafael Benitez, lo spagnolo che guiderà i Nerazzurri per i prossimi due anni.
Inevitabili sono i paragoni col suo predecessore, l'indimenticato Josè Mourinho, che all'Inter ha vinto tutto quello che c'era da vincere e che due anni orsono si presentò agli stessi microfoni, di fronte alla stessa folta schiera di giornalisti, sfoggiando un invidiabile italiano e promettendo traguardi fino a quel momento soltanto sognati alla Pinetina, che lo resero agli occhi dei tifosi sin da subito speciale.
E proprio perchè Mr. Mourinho ha poi saputo mantenere quelle promesse, il neo-tecnico Rafa è ben consapevole di ciò che lo aspetta: non disperdere quanto di buono fatto negli ultimi anni, mantenere la stessa filosofia di gioco e cercare di motivare una squadra che ha vinto tutto devono essere i suoi obiettivi primari.
Benitez non ha esitato a tuffarsi nella nuova avventura Interista ed a raccogliere una pesante eredità, perchè Rafa è intelligente (per citare uno dei suoi passaggi in conferenza, tenuta in un perfetto italiano) e sa che il potenziale dell'Inter è altissimo, di primo livello, proprio come piacciono a lui.
Magari non sarà affascinante e tenebroso come chi lo ha preceduto, ma l'ex tecnico di Liverpool e Valencia ha dato la netta sensazione di esser molto preparato e di sapere il fatto suo.
Conosce cinque lingue, quindi non gli sarà difficile interagire con i suoi nuovi calciatori (per rispondere alle malelingue che criticano i Nerazzurri di esser troppo internazionali e troppo poco nazionali), è maniaco del dettaglio e sa bene che la motivazione di ogni singolo giocatore può fare la differenza. Studia molto l'avversario e prepara in modo minuzioso ogni partita (in questo ci ricorda qualcuno!).
In attesa di conoscere i futuri scenari Nerazzurri anche in chiave mercato, ci rimane solo da dire nuovamente:
WELCOME RAFA!
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