Balotelli fischiato, offeso, attaccato, oggetto di ingiurie razziste.
Balotelli relegato in tribuna e indicato dalla stampa come possibile partente nel mercato di Gennaio.
Balotelli che quando gioca porta gol, spettacolo e punti.
Negli ultimi mesi l'attaccante Nerazzurro Mario Balotelli, che è nato il 12 Agosto 1990 a Palermo, è stato spesso alla ribalta sui mass media italiani e stranieri ed ha quindi dovuto adattarsi a questa situazione che sicuramente avrà forgiato il suo carattere. Carattere che a 19 anni non può essere ancora maturato al 100%, ma a questo non si pensa mai quando si parla di Balotelli.
Fino a domenica ho sempre pensato che i siparietti che si erano venuti a creare tra Mario e Mr. Mourinho fossero stati pianificati dai due per prendere in giro i giornalisti e che il rapporto tra allenatore e giocatore fosse in realtà sempre ben saldo.
L'ultima tribuna però mi ha fatto pensare molto e, pur non essendo uno di quelli che si lasciano influenzare facilmente dalle correnti di pensiero fomentate dagli operatori di mercato (che danno Balotelli in imminente partenza per l'Inghilterra) devo dire che sta affiorando in me uno strano senso di preoccupazione.
Ascoltando e riascoltando, leggendo, guardando le ultime interviste a Mr. Mourinho mi è sembrato di scorgere in lui un sempre maggiore senso di insofferenza dei confronti di Mario, insofferenza che secondo me porta il portoghese a ingigantire anche le più piccole stupidaggini.
Come dicevo in apertura, quando parliamo di Balotelli, quando lo giudichiamo e lo critichiamo, dovremmo sempre tenere a mente che è solo un ragazzo di 19 anni.
Critiche pubbliche (come quella di Mr. Mou davanti alla stampa dopo le sue prestazioni), cori razzisti, campagne mediatiche potrebbero veramente bruciare e far scappare dall'Italia questo autentico gioiello che l'Inter ha saputo coltivare e lanciare in modo esemplare.
La società (ed in particolare Massimo Moratti, che tra l'altro oggi ha ribadito l'incedibilità dell'attaccante) dovrebbe quindi continuare a proteggere questo grande patrimonio che ha avuto la fortuna di trovare, cominciando a chiarire la situazione interna (con l'allenatore) ed a controbattere alle troppe critiche di cui è spesso oggetto.
Le manifestazioni razziste dei "tifosi" juventini sono da condannare in modo fermo e pesante e non da sottacere come è stato fatto finora.
Spero vivamente che la partita di Sabato non ci riservi qualche altra brutta sorpresa, e che Super Mario sia al suo posto, ovvero in campo ad esultare dopo un gol.
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