Questa settimana scarna di impegni Nerazzurri causa impegni delle nazionali è il momento giusto per fare il primo punto della situazione sull'andamento della squadra di Mr. Mourinho in queste prime uscite stagionali.
Ancora inebriato dalle folgoranti immagini del derby vinto 4 a 0 potrei lasciarmi andare a giudizi entusiastici che però non andrebbero ad analizzare appieno tutti gli aspetti di questi 180 minuti di campionato.
Nella partita casalinga contro il Bari infatti la squadra, pur avendo creato diverse occasioni da gol e meritato sicuramente i 3 punti, era apparsa ancora troppo legata allo schema tattico dell'anno passato, quello del lancio lungo per le punte, complice probabilmente un centrocampo troppo statico e privo di idee, incapace di rifornire le punte di palloni giocabili. Punte che si erano dannate l'anima per creare occasioni da rete, ma che nel momento propizio avevano peccato di lucidità e freddezza.
L'alibi poteva essere l'assenza di un giocatore come Cambiasso, fondamentale per gli equilibri della squadra, però un'idea di gioco una squadra come l'Inter dovrebbe sempre averla ed imporla in ogni occasione, tantopiù in una partita a S. Siro contro il Bari neopromosso.
Tutte questi piccoli aspetti negativi si erano poi ripresentati nella seconda partita, che vedeva i Nerazzurri affrontare un Milan ringalluzzito dalla buona prestazione della prima giornata.
Nei primi 15 minuti i padroni del campo erano stati infatti i rossoneri e anche la difesa, punto di forza della squadra di Mr. Mou, era andata pesantemente in difficoltà. Difficoltà che si sono dissolte in un sol colpo al gol di Thiago Motta, che ci ha presentato brillantemente un esempio dei nuovi schemi nerazzurri: triangolo centrocampo-attacco, inserimento dalla trequarti, passaggio di ritorno della punta di appoggio e gol.
Da quel momento tutte le perplessità e i dubbi sul gioco Nerazzurro hanno lasciato spazio ad ammirazione ed entusiasmo: passaggi veloci, chiusure perfette, attaccanti smarcati, contropiede, tiri da fuori. Tutto quello di cui l'Inter aveva bisogno insomma.
E' dai settantacinque minuti del Derby che Mr. Mourinho deve ripartire, perchè il potenziale c'è e a mio modesto parere ancora non è sfruttato al meglio.
Prepariamoci quindi, spero, ad un settembre elettrizzante.
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