Eto’o, che derby sarà? «Posso dire come spero che sia: bel gioco e allegria per i tifosi. E, con tutto il rispetto per il Milan, vittoria per noi».
Al di là dei messaggi scaramantici di questi giorni: è favorita l’Inter? «Non mi interessa esserlo: lo era anche il Manchester prima dell’ultima finale di Champions...».
Il goal che non ha segnato domenica, se l’è tenuto per il derby? «Ditemi che io non segno, ma l’Inter batte il Milan: ci metto la firma».
Oggi l’Inter è più simile al Barça anche come potenziale tecnico? «Loro sono unici, per avvicinarsi a loro bisogna vincere quanto loro e noi lavoriamo per vincere il più possibile. Il club è indicato, i giocatori sono indicati e poi c’è Mourinho: se l’Inter non vince con lui, è difficile che possa riuscirci con qualcun altro».
La cosa che l’ha colpita di più di Mourinho? «E’ sincero e quando parla ti guarda negli occhi».
E’ facile giocare con Milito? «Sono io che sono felice di giocare con lui più di quanto può esserlo lui di giocare con me. E se come giocatore è da dieci, come uomo è da quindici».
E Balotelli? «Lo chiamo Supermario, non a caso: giocatore come ne nascono ogni dieci anni, ma l’importante è che lo capisca, che capisca che se avrà la fame giusta può diventare come Messi e Ronaldinho, che si renda conto della fortuna che ha ad essere in un club come l’Inter. Mi piacerebbe aiutarlo a diventare unico, così come Hierro, Mijatovic, Suker e Raul hanno aiutato me quando avevo 17 anni».
Contento che sia arrivato Sneijder? «Bravo, bravo, bravo: ci darà quello che chiedevamo a un numero 10. Le punizioni? Una io e una lui. E una anche Balotelli, se si concentra...».
Al di là dei messaggi scaramantici di questi giorni: è favorita l’Inter? «Non mi interessa esserlo: lo era anche il Manchester prima dell’ultima finale di Champions...».
Il goal che non ha segnato domenica, se l’è tenuto per il derby? «Ditemi che io non segno, ma l’Inter batte il Milan: ci metto la firma».
Oggi l’Inter è più simile al Barça anche come potenziale tecnico? «Loro sono unici, per avvicinarsi a loro bisogna vincere quanto loro e noi lavoriamo per vincere il più possibile. Il club è indicato, i giocatori sono indicati e poi c’è Mourinho: se l’Inter non vince con lui, è difficile che possa riuscirci con qualcun altro».
La cosa che l’ha colpita di più di Mourinho? «E’ sincero e quando parla ti guarda negli occhi».
E’ facile giocare con Milito? «Sono io che sono felice di giocare con lui più di quanto può esserlo lui di giocare con me. E se come giocatore è da dieci, come uomo è da quindici».
E Balotelli? «Lo chiamo Supermario, non a caso: giocatore come ne nascono ogni dieci anni, ma l’importante è che lo capisca, che capisca che se avrà la fame giusta può diventare come Messi e Ronaldinho, che si renda conto della fortuna che ha ad essere in un club come l’Inter. Mi piacerebbe aiutarlo a diventare unico, così come Hierro, Mijatovic, Suker e Raul hanno aiutato me quando avevo 17 anni».
Contento che sia arrivato Sneijder? «Bravo, bravo, bravo: ci darà quello che chiedevamo a un numero 10. Le punizioni? Una io e una lui. E una anche Balotelli, se si concentra...».
Fonte: La Gazzetta dello Sport
1 commento:
Grande Samuel.. Domani sera devi segnare nel derby!!
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